In un’epoca in cui sostenibilità e innovazione vanno di pari passo, la certificazione per la parità di genere rappresenta un passaggio strategico per le aziende che vogliono distinguersi non solo per le performance economiche, ma anche per l’impatto sociale.
Il Gruppo Sella, realtà storica della finanza italiana con una forte vocazione digitale, ha recentemente ottenuto questo importante riconoscimento da TÜV Rheinland, confermando il proprio impegno sul fronte ESG (Environmental, Social, Governance) e l’attenzione a modelli organizzativi inclusivi.
Ma cosa significa realmente ottenere la certificazione UNI/PdR 125:2022 e quali implicazioni ha per il futuro delle imprese? Scopriamolo attraverso il caso Sella.
Certificazione per la parità di genere: cos’è, come funziona, perché è strategica
Cos’è la UNI/PdR 125:2022
La certificazione per la parità di genere è un processo volontario introdotto in Italia nel 2022 con l’obiettivo di misurare, migliorare e valorizzare l’impegno delle aziende nel promuovere l’equità tra donne e uomini in ambito lavorativo.
Questo tipo di certificazione, regolata dalla prassi UNI/PdR 125:2022, verifica che le aziende adottino politiche e misure concrete per ridurre il divario di genere, promuovendo parità salariale, opportunità di crescita, e politiche per la conciliazione vita-lavoro.
Fa parte del Piano Strategico Nazionale per la Parità di Genere 2021–2026, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, ed è stata sviluppata con il contributo di UNI (Ente Italiano di Normazione) e Accredia (Ente unico nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano).
I sei pilastri della valutazione
La UNI/PdR 125:2022 fornisce un framework standardizzato per implementare politiche e pratiche aziendali orientate alla parità di genere, basandosi su indicatori quantitativi e qualitativi organizzati in sei macroaree:
- Cultura e strategia
- Governance
- Processi HR
- Opportunità di crescita e inclusione delle donne
- Equità salariale
- Tutela della genitorialità e work-life balance
Le aziende che si certificano dimostrano un impegno concreto e misurabile, che va oltre la comunicazione di intenti, e che può essere integrato nella propria rendicontazione di sostenibilità.
Ottenere la certificazione non è solo una questione di compliance. È anche un’opportunità per accedere a premialità nei bandi pubblici, migliorare la reputazione aziendale, attrarre talenti e fidelizzare stakeholder sempre più attenti alla sostenibilità sociale.
Perché è importante la certificazione per la parità di genere
La certificazione della parità di genere, spesso chiamata anche “bollino rosa”, attesta che un’azienda ha implementato pratiche che favoriscono l’equità tra uomini e donne. Questo processo di certificazione mira a:
- Ridurre il divario di genere: Assicurando pari opportunità di carriera, parità salariale e politiche di gestione della diversità.
- Promuovere l’inclusione: Creando un ambiente di lavoro che supporta le esigenze di tutti i dipendenti, inclusa la tutela della genitorialità e la conciliazione vita-lavoro.
- Migliorare l’immagine aziendale: Dimostrando un impegno concreto verso la responsabilità sociale e l’etica.
- Ottenere benefici: Le aziende certificate possono beneficiare di sgravi contributivi, punteggi premiali nelle gare d’appalto e agevolazioni nell’accesso a fondi europei e nazionali.
Come si ottiene la certificazione per la parità di genere?
Ottenere la UNI/PdR 125:2022 richiede un percorso strutturato, che parte da un’analisi interna e culmina in una verifica condotta da un ente terzo certificatore accreditato da Accredia (come TÜV Rheinland, Bureau Veritas, DNV, SGS, ecc.).
Le principali fasi del processo:
- Analisi iniziale e gap assessment
L’organizzazione esamina la propria struttura e le proprie politiche attraverso un set di indicatori di performance (KPI) con punteggi associati. Il valore minimo per ottenere la certificazione è 60/100. - Piano di miglioramento
Se necessario, l’azienda definisce un piano d’azione per colmare i gap e allinearsi agli standard richiesti, con obiettivi specifici e misurabili. - Audit di certificazione
Un ente certificatore effettua audit documentali e interviste con il management e il personale, per verificare la coerenza tra policy dichiarate e pratiche effettive. - Rilascio della certificazione (valida 3 anni)
La certificazione ha validità triennale, con verifiche annuali obbligatorie per il mantenimento.
Incentivi e vantaggi
La certificazione dà accesso a premialità economiche e fiscali, come:
- Sgravi contributivi fino a € 50.000 annui (art. 5 della Legge 162/2021)
- Maggior punteggio nei bandi PNRR e negli appalti pubblici
- Benefici reputazionali e miglioramento delle performance ESG
Quali vantaggi offre la certificazione UNI/PdR 125:2022
La certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022 offre una serie di vantaggi strategici, economici e reputazionali per le imprese che decidono di intraprendere questo percorso. I benefici riguardano tanto l’accesso agevolato a incentivi e bandi, quanto il rafforzamento del posizionamento ESG e l’attrattività nei confronti di talenti e investitori.
Ecco i principali vantaggi suddivisi per area:
1. Vantaggi economici e fiscali
Sgravi contributivi
Le aziende certificate possono beneficiare di sgravi sui contributi previdenziali fino a € 50.000 annui, in base a quanto previsto dalla Legge 162/2021 e dal DM 29 aprile 2022 del Ministero del Lavoro.
Premialità nei bandi pubblici e PNRR
- Maggior punteggio nei bandi pubblici, PNRR e appalti (art. 34 del Codice degli Appalti)
- Corsie preferenziali in ambiti come digitalizzazione, innovazione, sostenibilità sociale
- Vantaggi per le aziende capofila in reti di impresa o partnership pubblico-private
2. Rafforzamento della strategia ESG
La certificazione UNI/PdR 125:2022 è uno strumento riconosciuto a livello nazionale per strutturare le politiche sociali (S di ESG). Consente di:
- Dimostrare impegno misurabile nella promozione della parità e dell’inclusione
- Includere i risultati della certificazione nel bilancio di sostenibilità e nella rendicontazione non finanziaria
- Migliorare il rating ESG, sempre più rilevante per accesso al credito e fondi
3. Employer branding e attrazione di talenti
Le organizzazioni certificate sono percepite come luoghi più equilibrati, equi e attenti al benessere delle persone, con impatto diretto su:
- Employer branding: aumento dell’attrattività verso giovani professionisti e profili senior
- Retention dei talenti femminili e delle categorie underrepresented
- Costruzione di un clima aziendale positivo, riconosciuto anche nei processi di audit
4. Riduzione del rischio legale e reputazionale
Implementare sistemi strutturati di monitoraggio delle disparità e prevenzione delle discriminazioni permette all’azienda di:
- Ridurre il rischio di contenziosi legati a discriminazioni di genere o retributive
- Prevenire danni reputazionali legati a tematiche di parità, sempre più sotto osservazione pubblica e mediatica
- Avere una struttura pronta per affrontare eventuali ispezioni o verifiche normative
5. Miglioramento dei processi e dell’efficienza organizzativa
Attraverso il processo di certificazione, l’azienda:
- Ottimizza i propri processi HR, governance e data management
- Introduce KPI di monitoraggio continui e data-driven
- Definisce obiettivi smart per la crescita interna delle donne, la riduzione del gender pay gap e la promozione della leadership inclusiva
Il modello virtuoso del Gruppo Sella
Il Gruppo Sella – grande gruppo bancario privato e indipendente italiano – ha ottenuto la certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022, rilasciata da TÜV Rheinland, uno degli organismi di certificazione più autorevoli a livello internazionale.
Il riconoscimento rappresenta un traguardo significativo nell’ambito delle politiche ESG del gruppo, e si inserisce nella strategia aziendale Make an Impact, volta a generare valore sostenibile attraverso l’innovazione e l’inclusione.
Un percorso basato su dati, ascolto e governance inclusiva
Il Gruppo Sella ha affrontato il processo di certificazione – della durata triennale e soggetta ad audit annuali di verifica – a partire da un’analisi approfondita del contesto, coinvolgendo attivamente 10 società in Italia.
Attraverso audit, workshop interni e raccolta dati, l’azienda ha potuto consolidare le buone pratiche già in essere e definire nuovi obiettivi di miglioramento nei 6 ambiti strategici oggetto di valutazione: cultura e strategia organizzativa, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione, equità retributiva, tutela della genitorialità e work-life balance.
Punti di forza del Gruppo Sella secondo TÜV Rheinland
Tra gli aspetti che hanno portato alla certificazione per la parità di genere, TÜV Rheinland ha evidenziato l’attenzione consolidata alla diversità e alla conciliazione tra vita privata e lavoro. Il Gruppo ha saputo formalizzare pratiche esistenti, trasformandole in processi strutturati e valutabili.
La capacità del Gruppo Sella di analizzare in modo approfondito i dati sulla diversity & inclusion è stata riconosciuta come un fattore distintivo. Inoltre, l’avvio di progetti esterni, come la ricerca sulla violenza economica di genere in collaborazione con l’Università Cattolica, testimonia un impegno che va oltre i confini aziendali.
ESG, HR e innovazione digitale
Per il Gruppo Sella, la parità di genere è parte integrante della strategia ESG e un motore di innovazione organizzativa. Favorire ambienti inclusivi significa anche attrarre e valorizzare talenti diversi, promuovendo creatività e performance sostenibili nel lungo periodo.
“Questa certificazione rappresenta per il nostro Gruppo un importante riconoscimento e un ulteriore stimolo a proseguire con determinazione nel nostro percorso verso un ambiente sempre più inclusivo ed attento alle esigenze delle nostre persone. Il lavoro svolto in questi mesi ha permesso di far emergere e valorizzare pratiche già consolidate, individuando anche nuove aree di miglioramento su cui continueremo a impegnarci. La diversità, in tutte le sue forme, è per noi un valore che arricchisce il contesto lavorativo e che ci guida nel costruire un’organizzazione in cui tutte le persone possano esprimere il proprio potenziale” ha affermato Marco Landi, HR Director del gruppo Sella.
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