La società ha presentati il suo bilancio in Senato: il valore della produzione ha superato nel 2024 i 61 milioni con un utile di 780mila euro. I nuovi obiettivi: salvaguardia delle risorse idriche e messa in sicurezza delle falde acquifere
Sogesid, la società di Stato che si occupa di ingegneria ambientale e sviluppo del territorio, ha chiuso il 2024 con un utile netto di oltre 780mila euro, «evidenziando una chiara inversione di tendenza rispetto al passato e il pieno ritorno della società alla redditività, a conferma dell’efficacia del percorso di riorganizzazione avviato». Il 2024 ha visto il valore della produzione superare i 61 milioni, con un aumento del 16,4%, e un margine di contribuzione delle commesse produttive salito da 6,3 a 9,4 milioni. I dati sono emersi nel corso della presentazione del primo Rapporto Sogesid «Attività 2024 e indirizzi strategici 2025», presentato ieri, 30 luglio 2025, in Senato. La situazione finanziaria dell’azienda, dopo quattro anni di perdite partendo dal 2020 quando chiudeva con un bilancio negativo di oltre 7 milioni, è stata illustrata dai vertici della società evidenziando gli esiti dell’azione di rilancio e le prospettive future rivolte soprattutto in direzione della salvaguardia delle risorse idriche, della messa in sicurezza e bonifica delle falde acquifere, e del contrasto al dissesto idrogeologico.
Stravato: «Salto di qualità per affrontare le sfide ambientali»
Il presidente di Sogesid, Roberto Mantovanelli, ha sottolineato il ruolo cruciale della governance nella supervisione e nella garanzia della corretta direzione strategica della società: «Il ritorno all’utile è un segnale concreto, ma ciò che conta davvero è il salto di qualità che abbiamo compiuto sotto il profilo organizzativo. Oggi Sogesid è una realtà solida e capace di generare valore per il sistema pubblico». Parole condivise dall’amministratore delegato di Sogesid, Errico Stravato: «La qualità tecnica dei progetti ci pone in prima linea come partner strategico delle Amministrazioni pubbliche per le sfide ambientali del Paese, grazie alla rinnovata efficacia operativa e alla solidità finanziaria». Stravato ha poi sottolineato «l’incremento del 51% nelle attività tecnico-ingegneristiche nel 2024 e l’ottimizzazione dei processi che hanno portato a una riduzione del ricorso a consulenze esterne e un aumento della redditività. L’introduzione di nuove piattaforme digitali ha ulteriormente rafforzato la capacità operativa e la trasparenza».
I conti della società nel 2024
Il 2024 ha visto il valore della produzione superare i 61 milioni, con un aumento del 16,4%, e un margine di contribuzione delle commesse produttive salito da 6,3 a 9,4 milioni (dal 13,2% al 18,3%). Il margine operativo lordo positivo di 1,9 milioni rappresenta un miglioramento di 2,6 milioni rispetto all’esercizio precedente. La redditività delle vendite è passata dal -2,0% del 2023 al 2,2% nel 2024, mentre il tasso di redditività del capitale investito è salito dal -16,0% al 22,3%, dimostrando la ritrovata solidità finanziaria e l’efficacia delle scelte gestionali. Inoltre la nuova governance, subentrata a metà del 2023, ha guidato un processo di ristrutturazione aziendale incentrato sull’efficientamento e la razionalizzazione dei costi, trasformando Sogesid da un’organizzazione frammentata a una realtà coesa e operativa. Un nuovo assetto organizzativo, adottato a gennaio 2025 e strutturato su tre macroaree (indirizzo, programmazione e gestione, servizi tecnici), consolida il posizionamento tecnico-istituzionale dell’azienda.
Il piano industriale 2024-2026 e la parità di genere
Il Piano industriale 2024-2026 e il budget 2025-2027 sono orientati a rafforzare l’efficienza gestionale, l’innovazione e la sostenibilità, proiettando Sogesid come attore cruciale nell’attuazione delle politiche di transizione ecologica e sviluppo sostenibile in Italia. Un capitolo molto importante sostenuto dai vertici della Sogesid riguarda il capitale umano e la parità di genere: la società ha infatti rafforzato il proprio personale interno con 17 procedure selettive per 145 posizioni nel 2024 ed è fortemente impegnata nella promozione della parità di genere, con il 56,41% della forza lavoro rappresentato da donne e una significativa presenza femminile nelle posizioni di leadership, dove in alcuni livelli direttivi le donne percepiscono una retribuzione superiore rispetto ai colleghi uomini.
Il vice ministro Leo: «Sogesid attore cruciale della transizione ecologica»
Per Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia «il 1° Rapporto Sogesid testimonia che il 2024 è stato un anno di svolta e di successi straordinari per la società, poiché segna un ritorno alla redditività e un consolidamento finanziario. Si tratta di una chiara inversione di tendenza rispetto al passato che conferma l’efficacia del percorso di riorganizzazione intrapreso. La nuova governance ha guidato un processo di ristrutturazione aziendale basato sull’efficientamento e la razionalizzazione dei costi trasformando Sogesid in una realtà coesa ed efficiente. Confido che il Piano pluriennale, orientato a consolidare questi risultati, contribuirà a proiettare Sogesid come attore cruciale nell’attuazione delle politiche di transizione ecologica e sviluppo sostenibile in Italia». Nel suo intervento Vannia Gava, vice ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ha dichiarato: «In questi anni, il Mase ha assunto un ruolo sempre più rilevante nell’attuazione diretta delle misure strategiche, quindi Pnrr, interventi su bonifiche, dissesto idrogeologico, gestione del ciclo idrico, economia circolare, cambiamento climatico, tutte attività per le quali la funzione di Sogesid come società in house assume un’importanza centrale. Il salto di qualità che Sogesid ha saputo compiere negli ultimi due anni è visibile nella capacità di tradurre gli indirizzi politici in progettualità esecutiva. Le attività di valutazione ambientale, la progettazione tecnica, la direzione lavori, il supporto giuridico amministrativo e la rendicontazione sono una filiera concreta di affiancamento alla Pubblica amministrazione. Il dato che ritengo più significativo di questo Rapporto riguarda il rafforzamento del capitale umano, attraverso anche le ultime procedure selettive con cui sono stati intercettati ingegneri ambientali, geologi, giuristi ambientali ed esperti in digitalizzazione».
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