A Montecitorio l’ecosistema minerario che genera futuro: TERA, il modello rigenerativo di Tassullo
Dai beni alimentari al primo datacenter europeo all’interno di una miniera attiva: l’azienda trentina Tassullo presenta alla Camera dei Deputati TERA, un ecosistema unico al mondo che coniuga sostenibilità e tecnologia nel cuore della montagna
In una verde vallata del Trentino, protetto da milioni di metri cubi di roccia, sta prendendo forma un modello straordinario di economia circolare: l’ecosistema minerario TERA. Grazie alle attività estrattive dell’azienda Tassullo, che ogni giorno ricava dalla montagna la Dolomia per i propri prodotti per l’edilizia, sta infatti nascendo un mondo sotterraneo, dove convivono attività di settori diversi ma accomunate da una visione comune, che mette al centro il rispetto dell’ambiente e del territorio.
Nel cuore delle istituzioni e alla presenza di politici illustri come l’on. Alessia Ambrosi – componente Commissione XIV Politiche dell’Unione Europea – dell’on. Mauro Rotelli – presidente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici – e dell’Assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca della Provincia Autonoma di Trento Achille Spinelli, l’azienda trentina Tassullo presenta TERA: una miniera attiva, ecosistema vivo e pulsante, dove economia circolare, innovazione tecnologica e sviluppo territoriale si integrano in modo virtuoso.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha fatto pervenire un messaggio istituzionale di saluto, sottolineando il valore dell’iniziativa e l’importanza di modelli industriali sostenibili come quello promosso da TERA: “Lo straordinario progetto TERA crea un nuovo ecosistema minerario in grado di segnare la storia, riuscendo a coniugare sostenibilità, innovazione e tecnologia. (…) Dalle cavità lasciate dai materiali da costruzione estratti, la vostra impresa crea spazi caratterizzati da un clima naturale eccezionale per la conservazione di mele, formaggi e vino. Ora, fate un ulteriore passo avanti, presentando il progetto per la costruzione del primo Data Center europeo situato all’interno di una miniera attiva dalle condizioni perfette (…). Il vostro modello dimostra che nelle profondità del sottosuolo, un tempo lasciate inutilizzate, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, territorio e ricerca, si generano nuovi investimenti meritevoli anche di un cofinanziamento nell’ambito del PNRR. (…) Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy apprezza il valore della vostra soluzione, in cui eccellenza industriale, rispetto per l’ambiente e rigenerazione del patrimonio promuovono l’immagine della nuova manifattura italiana, fondata sull’integrazione tra produzione, competitività e responsabilità sociale.”
Dal 1909 Tassullo realizza prodotti e sistemi integrati per il mercato nazionale ed internazionale delle costruzioni e del restauro di pregio e dai primi anni 2000 inizia la coltivazione di una cava sotterranea di Dolomia – roccia purissima necessaria per i propri premiscelati – a circa 200 metri di profondità, nel cuore della montagna. Arriva qualche anno più tardi l’intuizione di progettare le proprie attività estrattive in modo da dare nuova vita a quello spazio ipogeo che si va via via creando e che, per la legge, andrebbe reso inaccessibile e inutilizzabile.
Si sviluppa così un vero e proprio modello di rigenerazione degli spazi reso possibile grazie a un accorgimento normativo della Provincia Autonoma di Trento che permette, in esclusiva sul territorio nazionale, di realizzare all’interno del perimetro di cava strutture destinate alla conservazione di prodotti agricoli (come vino, mele, formaggio) o finalizzate ad altre opportunità di business (la costruzione di un datacenter).
La miniera attiva di Tassullo diventa così fonte preziosa di nuova vita, luogo dinamico, in continua evoluzione e proiettato verso il futuro. Nasce TERA: un ecosistema minerario unico al mondo, un luogo dove ogni pezzo di roccia estratto è funzionale a costruire, non a distruggere, dove ogni metro scavato diventa opportunità, un vuoto che genera crescita.
“Dall’incontro tra la natura e lo spirito innovativo di Tassullo, nasce TERA. Un luogo che accoglie progetti, persone e idee in evoluzione. Un ecosistema di collaborazione e crescita sostenibile. Una rete di connessioni tra aziende, istituzioni e comunità locali” dichiara l’Ing. Roberto Covi, CEO di Tassullo. “La scelta del nome TERA” prosegue “dal greco téras – cosa portentosa, prefisso che anteposto al nome di un’unità di misura ne moltiplica il valore – esprime il processo consapevole e ambizioso che ci porta a diventare moltiplicatori di spazio, risorse e opportunità. Tassullo, infatti, progetta le proprie attività estrattive quotidiane affinché gli spazi minerari che ne derivano possano trasformarsi in spazi ipogei su misura, acquisire una nuova destinazione d’uso e accogliere altre aziende che, come noi, credono in un futuro più sostenibile. TERA” conclude “diventa quindi anche metafora di terreno comune, punto di incontro tra esigenze diverse ma intenti condivisi”.
Con una temperatura costante di circa 12 gradi e la totale assenza di infiltrazioni d’acqua, gli ambienti di TERA presentano le condizioni ideali per lo stoccaggio di beni di vario genere e i vantaggi a favore delle aziende che optano per questa scelta di sostenibilità sono innumerevoli: riduzione dei costi energetici; risparmio di territorio di superficie dedicato a magazzini e capannoni; vantaggi ambientali dovuti all’assenza di smaltimento di prodotti legati alla filiera della refrigerazione; incremento della sicurezza e molti altri.
TERA si pone come fiore all’occhiello dei valori e della vision di Tassullo e permette all’azienda di sviluppare importanti sinergie con player di altri settori: circa 2.5 milioni di bottiglie del brand premium Altemasi Trento Doc. di Cavit, 40.000 tonnellate di mele Melinda e 1200 forme di formaggio Trentingrana hanno già trovato casa all’interno dell’ecosistema minerario e procedono i lavori per la realizzazione di Intacture, il primo data center civile in Europa all’interno di una miniera attiva.
Dalla pietra al dato: Intacture, il presidio digitale europeo scolpito nella roccia
Nell’architettura ipogea di TERA, a oltre cento metri di profondità, sta prendendo vita Intacture: il primo Data Center europeo realizzato all’interno di una miniera attiva. Un’infrastruttura all’avanguardia, incastonata in oltre 90 milioni di metri cubi di Dolomia, dove la roccia si fa barriera naturale per proteggere dati sensibili e sostenere la transizione digitale del Paese.
Ideato da Trentino DataMine e sviluppato grazie a una virtuosa cooperazione tra pubblico e privato, il presidio digitale ipogeo è cofinanziato dal PNRR per circa 18,5 milioni di euro su un investimento complessivo di oltre 50 milioni.
“Intacture incarna una nuova frontiera per le infrastrutture digitali strategiche del Paese: non un impianto remoto, ma un presidio tecnologico di prossimità, integrato con intelligenza nel tessuto produttivo e ambientale. È il risultato concreto di una sinergia virtuosa tra pubblico e privato, territorio e ricerca. Una visione che si traduce in infrastruttura, capace di rispondere a tre sfide cruciali del nostro tempo: sicurezza dei dati, sostenibilità energetica e innovazione distribuita.” — ha dichiarato Dennis Bonn, Consigliere Delegato di Trentino DataMine.
Sicurezza, perché in un contesto in cui il dato è al centro delle decisioni pubbliche e private, Intacture offre un’infrastruttura progettata per garantire protezione, continuità e resilienza. I dati saranno ospitati in un ambiente naturalmente stabile, che assicura isolamento da minacce fisiche, schermatura elettromagnetica e massima sicurezza sismica e idrogeologica.
Sostenibilità, perché oltre l’80% dell’infrastruttura è ipogea: questo riduce al minimo il consumo di suolo, garantisce raffreddamento passivo grazie alla temperatura costante della montagna (12°C), e permette un funzionamento ad alta efficienza energetica, senza consumo d’acqua.
Innovazione di prossimità, perché Intacture non è un colosso remoto e centralizzato, ma un hub di innovazione territoriale, pensato per avvicinare i servizi digitali a chi ne ha più bisogno: PMI, pubblica amministrazione, centri di ricerca e startup. Un’infrastruttura di nuova generazione, progettata per accompagnare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e delle applicazioni più avanzate.
Il cantiere di Intacture avanza a ritmo serrato nel rispetto della timeline. Completati gli scavi per il data center ipogeo e per il cavedio verticale di 40 metri, sono già state movimentate oltre 63.000 tonnellate di Dolomia, utilizzate da Tassullo nella realizzazione di prodotti per l’edilizia. Conclusa la fase delle opere civili e murarie, è in corso l’installazione degli impianti elettrici, meccanici, di condizionamento e ventilazione, insieme alle connessioni in fibra ottica e ai sistemi di distribuzione a 48V. In parallelo sono in fase di posa le pavimentazioni tecniche delle Sale Server. Già consegnati generatori, UPS, trasformatori, UTA, quadri elettrici e batterie. Ogni giorno lavorano sul sito circa 60 operatori specializzati. All’esterno, si stanno completando gli edifici per i generatori d’emergenza e le aree di servizio, mentre procedono i lavori per gli uffici e per l’allaccio alle dorsali in fibra ottica e alle linee elettriche di media tensione.
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