Il McKinsey Technology Trends Outlook 2025 mette in evidenza tredici tendenze tecnologiche che stanno ridisegnando il panorama competitivo globale. Il rapporto analizza come l’intelligenza artificiale, l’aumento della potenza di calcolo, la robotica avanzata e le tecnologie immersive stiano trasformando modelli di business e interi settori industriali. Questi trend non solo stanno alimentando un’ondata di investimenti, ma stanno anche ridefinendo le competenze richieste nel mercato del lavoro e i modelli di infrastruttura tecnologica.
Nel 2024, ad esempio, il solo ambito del cloud ed edge computing ha assorbito 80,8 miliardi di dollari di equity investment, mentre i progetti legati alla sostenibilità e all’energia hanno raggiunto 223 miliardi di dollari.
Tra le aree di maggiore impatto spiccano cloud ed edge computing, che costituiscono la base per le applicazioni di AI su larga scala, le tecnologie quantistiche, che pur ancora immature promettono di ridefinire il calcolo avanzato e la sicurezza dei dati, la robotica, sempre più orientata a contesti collaborativi e di servizio, e le tecnologie immersive, che stanno ampliando i confini dell’esperienza digitale e formativa. Ognuno di questi ambiti rappresenta una leva strategica per le imprese, chiamate a bilanciare innovazione, scalabilità e sostenibilità.
Cloud ed Edge computing
Cloud ed edge computing rappresentano oggi uno dei pilastri della digitalizzazione, trainati dalla crescita esponenziale dei carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale. La capacità globale dei data center hyperscale è destinata a triplicare entro il 2030, con una crescita annua prevista tra il 19 e il 22%. Tuttavia, questa espansione incontra sfide importanti, come i vincoli energetici e le tensioni nelle catene di approvvigionamento hardware. Per rispondere a queste criticità, le aziende stanno adottando soluzioni di calcolo distribuito, spostando parte dei processi verso l’edge per ridurre la latenza, migliorare la resilienza e garantire una migliore ottimizzazione delle risorse.
Il mercato del cloud ha visto l’emergere di nuovi attori grazie a tecnologie come i GPU-accelerated services di CoreWeave, che nel 2024 ha registrato una crescita del 737%, raggiungendo un fatturato di 1,9 miliardi di dollari e un’IPO nel 2025.
A fianco di questi nuovi player, i grandi hyperscaler stanno puntando su data center di nuova generazione, capaci di gestire potenze comprese tra 2 e 5 GW. Parallelamente, si registra un’attenzione crescente verso le sovereign cloud, fondamentali per la gestione dei dati sensibili e per la conformità a normative come il GDPR, con progetti come Delos Cloud in Germania e l’espansione della piattaforma europea di Oracle.
Un’altra sfida cruciale riguarda la disponibilità di talenti. Le competenze in AWS sono richieste nel 32% delle offerte di lavoro del settore, ma la disponibilità di professionisti qualificati non copre la domanda, con un rapporto inferiore a 0,1. Anche skill su DevOps, Kubernetes e Python sono scarse, mentre Linux e database mostrano un equilibrio maggiore tra offerta e domanda. Questi dati dimostrano come il cloud ed edge computing, pur già in fase di scaling (adoption score 4), richiedano investimenti paralleli in capitale umano, ricerca e infrastrutture sostenibili per supportare la crescita futura.
Andrea del Miglio, socio senior McKinsey, afferma: “Tra tutte le cose che non mi aspettavo quest’anno, la ripresa del dibattito sul cloud sovrano in Europa è in cima alla lista. Eppure, l’attuale incertezza geopolitica ha riacceso le preoccupazioni sull’autonomia digitale, rallentando l’adozione del cloud, soprattutto nei settori regolamentati, dove la pianificazione di emergenza ora include il potenziale rimpatrio dei carichi di lavoro. Quello che una volta sembrava un capitolo chiuso ora viene riscritto: i fornitori di tecnologia e gli investitori europei stanno percependo una rinnovata, e forse breve, opportunità di recuperare terreno che molti avevano già ceduto”.
Tecnologie quantistiche
Le tecnologie quantistiche sono considerate uno dei settori più promettenti ma anche più complessi tra quelli analizzati nel report. La loro applicazione pratica è ancora limitata, con un adoption score di 1, ma i progressi registrati negli ultimi due anni dimostrano una forte accelerazione verso sistemi più stabili e scalabili. Tra le innovazioni di spicco troviamo il chip Willow di Google, in grado di ridurre gli errori in modo esponenziale durante lo scaling dei qubit, e l’Ocelot di AWS, che utilizza la tecnologia “cat qubit” per ridurre i costi di correzione degli errori fino al 90%.
Il settore sta vivendo una competizione globale senza precedenti, con 34 paesi che hanno lanciato programmi nazionali di sviluppo quantistico e con le principali aziende tecnologiche – come IBM, Microsoft, Google e AWS – impegnate in un’intensa corsa all’innovazione. Gli investimenti sono cresciuti a 2 miliardi di dollari nel 2024, mentre l’Europa ha destinato 1 miliardo di euro al Quantum Technologies Flagship.
Il 2025 è stato dichiarato dall’ONU l’Anno Internazionale della Scienza e della Tecnologia Quantistica, a dimostrazione della rilevanza geopolitica del settore.
Le potenziali applicazioni spaziano dalla chimica avanzata alla finanza e alla cybersecurity, con un impatto economico stimato di centinaia di miliardi di dollari nei prossimi 10-15 anni. Tuttavia, la carenza di competenze rimane un ostacolo significativo: il 93% delle offerte di lavoro richiede competenze di quantum computing, mentre il rapporto tra offerta e domanda è di appena 0,2.
Per colmare questo gap, è necessario un maggiore coordinamento tra università, ricerca privata e programmi governativi, così da accelerare l’arrivo del cosiddetto quantum advantage.
“Il vantaggio quantistico richiede un duplice obiettivo: innovazione rivoluzionaria sul fronte hardware e ulteriore innovazione sul fronte della correzione degli errori. Insieme, questi risultati consentiranno di realizzare un computer quantistico fault-tolerant molto prima del previsto” ha commentato Henning Soller, partner di McKinsey.
Futuro della robotica
La robotica sta evolvendo rapidamente, passando da un’industria dominata dai robot industriali a un ecosistema sempre più variegato che include cobot, robot autonomi e robot umanoidi. Nel 2024 il settore ha attratto 7 miliardi di dollari di investimenti, con una crescita delle installazioni industriali in Cina e un’espansione dei mercati dei service robot, che registrano tassi di crescita annui compresi tra il 20 e il 35%. La diffusione di modelli AI avanzati, come quelli alla base dei chatbot, viene oggi applicata al controllo dei robot, permettendo loro di adattarsi a situazioni nuove e non previste.
Un esempio significativo è l’introduzione di foundation model per la robotica, come RFM-1 di Covariant, che offre ai robot capacità di ragionamento simili a quelle umane. Aziende come Boston Dynamics e Tesla stanno sviluppando robot umanoidi pensati per operare in spazi progettati per gli esseri umani, come stabilimenti e ambienti domestici.
Il modello Optimus di Tesla, alto 1,73 metri e con 22 gradi di libertà nelle mani, punta a una gamma di utilizzi general-purpose, dalla produzione alla sanità. Nel settore logistico, GXO Logistics ha siglato il primo accordo pluriennale per integrare robot umanoidi, migliorando l’efficienza operativa.
La crescita della robotica solleva anche nuove sfide legate alla sicurezza, all’etica e alla fiducia dei lavoratori. La coesistenza tra macchine e operatori umani richiede nuovi standard di sicurezza, mentre le preoccupazioni sulla sostituzione dei posti di lavoro alimentano il dibattito sulla trasformazione del mercato del lavoro.
Nonostante questi ostacoli, l’adozione della robotica rimane in fase di sperimentazione (adoption score 2), ma il potenziale economico stimato per il 2040 si aggira intorno ai 900 miliardi di dollari, rendendo la tecnologia un punto chiave per la strategia industriale del futuro.
Tecnologie di realtà immersiva
Le tecnologie immersive – che comprendono realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR) e realtà mista – stanno espandendo i confini dell’esperienza digitale. Sebbene il mercato sia ancora in fase di sperimentazione (adoption score 2), il 2024 ha visto una crescita del 10% nelle spedizioni di headset, trainata dal lancio di prodotti come Apple Vision Pro e Ray-Ban Meta AI Glasses. Questi dispositivi stanno favorendo la convergenza tra il mondo fisico e quello digitale, con applicazioni che spaziano dal gaming all’istruzione, fino alla progettazione di prototipi industriali.
L’integrazione con l’AI sta rivoluzionando la capacità di generare ambienti iperrealistici e interazioni dinamiche. Strumenti come Skybox AI di Blockade Labs consentono di creare panorami a 360° in 8K a partire da semplici prompt testuali, aprendo nuove possibilità per il gaming e la formazione professionale.
La sanità rappresenta un altro settore in rapida evoluzione: nel 2024 la Mayo Clinic ha eseguito il primo intervento di protesi alla spalla guidato da tecnologie di mixed reality, migliorando precisione e sicurezza.
Le sfide principali riguardano i costi elevati, la privacy dei dati e la mancanza di standard hardware unificati. Tuttavia, l’introduzione di feedback multisensoriali – come i guanti aptici di Contact CI e i tapis roulant omnidirezionali di Virtuix Omni One – sta migliorando l’esperienza immersiva, rendendola più naturale e coinvolgente. L’uso della VR per la prototipazione, come dimostra il caso di New Balance, ha ridotto i tempi di sviluppo da 45 a soli 7 giorni, segnalando un valore concreto per i processi aziendali.
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