GLI USI DERIVATI DALLA FINANZA
Relazioni geopolitiche: rapporti di forza per il controllo delle risorse e del territorio
Relazioni geoeconomiche; accordi che mirano alla crescita della produttività e della
competitività dei Paesi sulla base di regole internazionali a cui gli Stati aderiscono
volontariamente
LA FINANZA COME BARICENTRO DELLE RELAZIONI TRA STATI
Tipologia degli strumenti utilizzati nella Guerra Economica
Economic War: uso di armi economiche, ossia di misure restrittive per contrastare
l’attività di Stati, individui o organizzazioni che minacciano la pace e la sicurezza
internazionale o violano i diritti umani
Sanzioni (misure restrittive imposte per intervenire sul comportamento di un Paese
che nei casi in cui quel paese o regime stia violando i diritti umani, facendo guerre o
mettendo in pericolo la pace e la sicurezza internazionali. Le sanzioni internazionali
mirano a determinare un cambiamento nella condotta di uno stato al fine di
ripristinarne la pace, la sicurezza e lo stato di diritto)
Embargh i (sanzione economica con la quale, generalmente in concomitanza di
crisi internazionali, si sospendono i rapporti commerciali con altri paesi. Ad esempio
l’embargo può riguardare l’esportazione di beni economici essenziali a paesi che
non rispettino una risoluzione delle Nazioni Unite. In origine il termine embargo
assumeva il significato di ordine con il quale si vietava alle navi di una potenza
straniera di accedere ai porti di un paese o di uscirne
Dazi (applicazioni di dazi doganali sull’importazione; trade war tra USA e Cina)
Divieti di viaggi (sanzioni in materia di visti)
Cessazioni di relazioni diplomatiche (provvedimenti di interruzione delle relazioni
diplomatiche con il paese in questione o il richiamo coordinato dei rappresentanti
diplomatici
Limitazioni/blocco di capitali per la cooperazione allo sviluppo
CONSEGUENZE DELL’ECONOMIC WAR
Diminuzione del commercio
Diminuzione della produzione economica
Aumento dell’ inflazione
Aumento della disoccupazione
Destabilizzazione sociale
Aumento delle migrazioni
Dalle relazioni geo-economiche al ritorno della geopolitica
Relazioni geo-economiche: dopo la fine della guerra fredda si profilava un ordine
internazionale orientato alla ricerca comune di ricchezza e benessere in un mondo
globalizzato. In sostanza si stava verificando un ordine di carattere geo-economico.
Relazioni geopolitiche: Nel primo decennio del ventunesimo secolo emergono i
primi segnali di tensione tra le due grandi potenze mondiali – Stati Uniti e Cina.
Guerra finanziaria
Un conflitto da parte di attori statali o non statali per raggiungere obiettivi politici,
economici o di sicurezza nazionale utilizzando il sistema finanziario.
Questa forma di guerra si concentra sull’utilizzo delle risorse finanziarie e monetarie per
esercitare pressioni sull’avversario, influenzare il comportamento degli altri attori
internazionali o raggiungere vantaggi geopolitici.
La guerra finanziaria e i suoi sviluppi
F W: disarmare gli avversari riducendo la loro capacità di finanziare la produzione e la
distribuzione, di completare le transazioni.
La F W, benché usata in passato, ha conosciuto una maggior utilizzo a partire dal XXI
secolo
Lo sviluppo della FW è stato incentivato da
crescente sfiducia nell’efficacia degli embarghi e altre sanzioni
crescente espansione dell’economia finanziaria (intesa come crescita nelle
dimensioni delle attività finanziarie rispetto alle risorse reali)
I principali strumenti:
Speculazione sulla valuta del paese da penalizzare
Svendita e deprezzamento delle riserve in valuta nemica
Congelamento dei conti bancari nemici e blocco dell’accesso al credito
Esclusione dallo SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial
Telecommunication) del paese da penalizzare
1956: l’Egitto dichiara di voler nazionalizzare il Canale di Suez
Gran Bretagna e Francia sbarcarono forze sul Canale di Suez
per impedirne la nazionalizzazione da parte dell’Egitto,
L’allora presidente degli Stati Uniti Eisenhower
cercò di fare pressione su Londra affinché ritirasse l’attacco.
Non potendo intraprendere un’azione militare
diretta contro gli alleati della NATO gli Stati Uniti ricorrono alla FW
Il Dipartimento del Tesoro americano
vende la sterlina britannica sul mercato internazionale, facendone
crollare il valore
Londra e Parigi ritirarono le loro truppe dal canale
2008: mentre il mondo occidentale era impegnato a far fronte alle perdite finanziarie e ad
arginare la propagazione degli impatti negativi nell’economia reale, Cina e Russia
programmavano un attacco finanziario agli Stati Uniti, comprando al ribasso per vendere a
un prezzo più alto (short selling) la società Fannie Mae & Freddie Mac in fallimento, non
tanto per il guadagno in denaro ma come operazione strategica per indebolire il paese
antagonista.
2022: alle sanzioni classiche, ossia alle interruzioni dei rapporti commerciali sono state
aggiunti provvedimenti che escludono il sistema bancario russo dalla rete SWIFT (Society
for Worldwide Interbank Financial Telecommunication).
Il divieto ad alcune delle principali banche della Russia di utilizzare i servizi SWIFT,
interrompe il flusso dei pagamenti in entrata e in uscita dal paese sanzionato che deve
ricorrere a strumenti alternativi di comunicazione tra istituti finanziari, come per esempio il
CIPS (Cross-Border Interbank Payement People’s Bank Of China, basato sulla valuta
cinese ).
Conseguenze: si allungano i tempi per la conclusione delle
transazioni internazionali, aumentano i rischi di errori;
la crescita dell’economia frena
Le relazioni tra i governi e il sistema finanziario sono diventate ancora più complesse con
l’affermarsi dei fondi di ricchezza sovrana (SWF-Sovereign Wealth Fund), strumenti
finanziari di uno stato sovrano con prevalenza di attività all’estero, connotati da
separatezza legale e amministrativa dalla banca centrale del governo di riferimento
Durante la fase più drammatica della crisi finanziaria globale, l’ingente liquidità disponibile
dei SWFs ha manifestato con evidenza il potere dei nuovi attori economici, ormai in grado
di svolgere una funzione risolutiva nel sistema finanziario mondiale per le operazioni di
salvataggio di alcune delle maggiori banche statunitensi. Per esempio la Citygroup e la
Merril Linch, grandi multinazionali di banche di investimenti e di società di servizi
finanziari, hanno ricevuto quasi settanta milioni di dollari dai fondi sovrani del Kuwait, della
Corea del Sud e di Singapore.
Come si combatte la guerra finanziaria dei fondi sovrani?
investimenti in imprese che operano in settori strategici: acquisizioni in Australia
nella società mineraia Rio Tinto dal SWF di Singapore;
tentativi della della China National Offshore Oil Corporation (CNOOC) per acquisire
la società petrolifera Unocal Corporation degli Stati Uniti; tentativi di partecipazione
del fondo sovrano di Dubai- Dubai Ports World – nella società responsabile della
gestione dei principali porti degli USA
A seguito di questi tentativi gli Stati Uniti e l’Australia hanno rafforzato la normativa per
impedire il controllo di paesi esteri su settori strategici
Uso della golden share per limitare gli investimenti in settori strategici
Golden share: strumento giuridico che durante la fase della privatizzazione delle imprese
pubbliche consentiva allo stato di conservare una determinata quota di partecipazione
societaria. L’esercizio della golden share negli investimenti dei fondi sovrani, limitava al
10% la partecipazione straniera in settori ritenuti strategici.
Intervento della Corte di Giustizia che ha dichiarato che le norme di limitazione agli
investimenti esteri si possono applicare soltanto in presenza di obiettivi che minacciano
chiaramente la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico. Gli stati membri hanno
adeguato a questo principio la normativa nazionale con l’istituto giuridico del golden power
Golden power: esercizio del potere di intervento dello stato su operazioni di investimenti
esteri in settori strategici.
Un caso: In Italia il caso più recente dell’esercizio del golden power è il veto nel 2022 del
governo italiano sull’acquisizione della Verisem, azienda multinazionale sementiera
italiana, da parte di Syngenta una società svizzera acquisita nel 2017 dalla ChemChina
(China National Chemical Corporation), una delle maggiori imprese pubbliche cinesi che
opera nel settore dell’industria chimica.
I processi di liberalizzazione e deregolamentazione hanno determinato un indebolimento
dei poteri di controllo dello Stato
Il trasferimento di potere dallo Stato al mercato ha determinato un indebolimento e una
scarsa efficacia del controllo delle istituzioni pubbliche sul sistema finanziario, mentre si è
accresciuta l’influenza di altri attori considerati a tutti gli effetti “nuovi policymaker”
(investitori istituzionali, agenzie di rating).
Agenzie di rating: società di analisti finanziari che valutano il grado di rischio dei soggetti
(banche, imprese, stati) che emettono strumenti finanziari o il rischio dei singoli titoli.
Un punteggio alfanumerico, basato anche su parametri qualitativi, esprime un giudizio
(rating) sulla capacità dell’emittente di restituire il capitale accresciuto con i tassi di
interessi agli investitori alle scadenze prestabilite, e sul valore di un determinato titolo.
La stima va dalla massima solvibilità, passando attraverso il grado di investimento relativo
sicuro, a quello speculativo, ossia investimento rischioso ma redditizio fino alla condizione
di insolvenza.
Il potere delle agenzie di rating crea o distrugge la reputazione dei soggetti e degli stati
perché un apprezzamento negativo produce sfiducia negli investitori che scelgono di
collocare in paesi più sicuri i loro capitali o li ritirano da un contesto politico considerato
instabile, determinando gravi crisi del costo del debito pubblico e talora destabilizzando
anche il governo in carica
Il magnate Soros nei primi anni novanta del secolo scorso con vendite allo scoperto,
attraverso il fondo di investimento Quantum, ha deprezzato il valore della sterlina e della
lira.
Il fondo ha guadagnato oltre 280 milioni di dollari, mentre la perdita per la Banca Centrale
italiana è stata di 15 mila miliardi di lire. In quell’occasione
Il governo ha svalutato la lira del 30%, ha introdotto il pagamento dell’imposta sugli
immobili e nella notte del 10 luglio del 1992, con un manovra finanziaria di urgenza, ha
effettuato un prelievo forzoso del 6 per mille da tutti i depositi bancari per pareggiare il
bilancio statale.
Attacchi analoghi si sono ver
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