TORINO – Il Centro Estero per l’internazionalizzazione, conosciuto come Ceipiemonte, è l’agenzia governativa regionale dedicata all’internazionalizzazione del sistema economico piemontese.
Su incarico dei soci – Regione Piemonte, tutte le Camere di Commercio e le Università del territorio – le imprese piemontesi vengono accompagnate nel loro sviluppo sui mercati esteri, aiutandole a cogliere nuove opportunità e a crescere a livello internazionale. Allo stesso tempo, si lavora per attrarre investimenti stranieri in Piemonte, offrendo assistenza qualificata alle aziende estere interessate a insediarsi e svilupparsi sul territorio.
Ne abbiamo chiesto di più al presidente di Ceipiemonte Dario Peirone, ecco cosa ci ha risposto.
Come supportate le aziende piemontesi sui mercati internazionali?
Accompagniamo all’estero non solo la singola impresa ma l’intera filiera produttiva, creando opportunità di crescita, favorendo l’interazione tra i suoi attori e la sinergia con altre filiere. Realizziamo i Progetti Integrati di Filiera (PIF) finanziati dalla Regione Piemonte che ogni anno coinvolgono oltre 800 PMI di settori produttivi di eccellenza del territorio: automotive, aerospazio, meccatronica, cleantech e green building, alta gamma, agroalimentare, salute e benessere, tessile, ICT.
Negli ultimi anni abbiamo ampliato il nostro raggio d’azione sviluppando delle attività dedicate a nuove filiere strategiche per il territorio, come quella della logistica. Per questo settore, in particolare, gestiamo un progetto di sviluppo internazionale promosso dal sistema camerale piemontese, che coinvolge oltre 120 imprese piemontesi, delle quali oltre 40 fornitrici di servizi di logistica e trasporto, e 80 manifatturiere attive nei più svariati settori merceologici. Questi progetti permettono alle PMI di affrontare i mercati esteri con una strategia di sistema per accelerarne l’ingresso o il posizionamento e la crescita competitiva.
In generale, le iniziative che organizziamo sono un vero e proprio “acceleratore” per le nostre PMI, come dimostrano le 350 attività promozionali e di sviluppo business organizzate nel 2024 e le oltre 5.500 le aziende che hanno aderito.
Nello scenario attuale guardare a nuovi mercati quanto è difficile?
I territori che investono su innovazione e internazionalizzazione sono meno vulnerabili alle crisi e più flessibili di fronte ai cambiamenti inaspettati. Grazie a un’attenta analisi del nostro Market Intelligence interno individuiamo opportunità concrete per le imprese piemontesi attraverso la mappatura dei mercati target, indicando i percorsi per una pianificazione delle attività di internazionalizzazione, individuando nuovi mercati di sbocco o riconfermando quelli già in essere. Alla base delle nostre attività c’è un’attenta strategia che permette al Piemonte di consolidare le proprie eccellenze sui mercati internazionali, investendo su settori come l’aerospazio, i semiconduttori, la meccatronica, le tecnologie verdi, e la logistica, ma anche supportando i settori tradizionali come l’automotive e l’agroalimentare o più di nicchia, come l’editoria.
Il Piemonte oggi quanto è attrattivo?
Negli ultimi anni, il Piemonte ha attratto investimenti di rilievo. Tra questi, penso a colossi internazionali come Silicon Box, Amazon, MSC Technology, Bulgari (LVMH), Cartier, Coca-Cola, FedEx, Aixtron e Luxoft. Oggi la regione si distingue in Italia per la forte presenza di aziende a controllo estero: oltre 4.000 unità locali impiegano 150.000 addetti, generando un valore aggiunto di 12 miliardi di euro e un fatturato di 46 miliardi.
Francia, Germania e Stati Uniti sono i principali Paesi d’origine degli investitori, con una presenza significativa nei settori manifatturiero, commercio e attività scientifiche e tecniche. I nostri servizi di supporto agli investitori sono personalizzati lungo tutti il percorso di investimento, dalle fasi preliminari fino all’assistenza post-investimento. In poche parole, gli investitori che scelgono il Piemonte, non sono mai lasciati soli e sono affiancati da un team qualificato che offre un servizio professionale per supportare la crescita e lo sviluppo del loro business nella regione.
Per quel che riguarda logistica e trasporti cosa ci può dire? Quanto vale per la regione?
Il Piemonte gode di una posizione geografica altamente strategica, al centro del sistema di sviluppo europeo, al crocevia delle principali direttrici di scambio tra Nord e Sud, Est e Ovest del continente e retroporto dei porti liguri. Questa collocazione privilegiata rende la regione un nodo logistico naturale, capace di attrarre investimenti e sviluppare servizi a valore aggiunto.
Il settore della logistica è una leva fondamentale per l’economia piemontese: è solido, strategico e in continua evoluzione. Negli ultimi cinque anni ha registrato una crescita costante, sia per volume di investimenti e occupazione, sia in termini di performance economica.
Oggi il comparto conta 7.700 imprese attive, 58.000 addetti e un valore aggiunto pari a 5,8 miliardi di euro. Il Piemonte si distingue anche per l’estensione e la qualità delle sue piattaforme logistiche, posizionandosi al 4° posto in Italia per superficie destinata a interporti, con oltre 5 km² di spazi attrezzati.
Il progetto La logistica piemontese sui mercati internazionali, che gestiamo su incarico del sistema camerale piemontese, rafforza ulteriormente il settore, valorizzando l’intera filiera.
Nell’ambito del progetto abbiamo partecipato a fiere di settore come SIL a Barcellona, SITL a Parigi e Transport Logistic a Monaco di Baviera, appuntamenti internazionali nei quali abbiamo promosso l’intero ecosistema piemontese della logistica e sviluppato contatti commerciali per le nostre imprese.
Inoltre, tra le attività del progetto organizziamo sia incontri tra le imprese della filiera per incoraggiare l’aggregazione e rendere così l’offerta piemontese ancora più competitiva, che sessioni di aggiornamento e formazione su temi di settore che spaziano da tematiche di management, fino alla pianificazione della supply chain in ottica lean.
In sintesi, la logistica in Piemonte non è soltanto un settore economico rilevante, ma un asset strategico per lo sviluppo e l’internazionalizzazione del territorio.
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