Con la conversione in legge del decreto fiscale 2025, approvata dal Senato il 30 luglio, arriva l’ok definitivo al bonus di 40 euro mensili per le mamme lavoratrici con due o più figli.
Si tratta di integrazione al reddito destinata alle lavoratrici dipendenti a tempo determinato o autonome con almeno due figli, pensata come alternativa all’esonero contributivo parziale previsto ma rinviato, per queste categorie, al 2026.
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cos’è e come funziona, fornendovi anche i dettagli su come richiederlo e ottenerlo.
COS’È E COME FUNZIONA IL BONUS DI 40 EURO PER MAMME LAVORATRICI
Il bonus approvato con il decreto fiscale 2025 convertito in legge è un’integrazione al reddito temporanea riconosciuta dall’INPS su domanda, per un importo mensile di 40 euro per ogni mese o frazione di mese di lavoro svolto nel corso del 2025, alle mamme lavoratrici con contratto a tempo determinato o autonome, purché si rispettino alcune condizioni, prima fra tutte il limite di reddito individuale da lavoro di 40.000 euro annui.
Il bonus ha carattere temporaneo. È previsto cioè solo per il 2025 e nasce come misura sostitutiva al bonus mamme in busta paga, riconosciuto per l’anno in corso solo per le mamme lavoratrici con contratto a tempo indeterminato.
Si tratta quindi di una misura pensata come alternativa all’esonero contributivo parziale – ora non previsto per queste specifiche categorie ma rinviato al 2026 – e che punta a fornire un aiuto concreto a chi concilia lavoro e maternità. In attesa dell’avvio, quindi, per compensare alle libere professioniste e alle dipendenti precarie in possesso di specifici requisiti spettano 40 euro mensili.
Vediamo allora quali sono questi requisiti per richiederlo.
CHI PUÒ RICHIEDERLO
Possono accedere al bonus le lavoratrici dipendenti e autonome con almeno due figli e un reddito da lavoro inferiore a 40.000 euro annui. La misura copre i mesi di attività lavorativa svolta nel 2025 ed è rivolta alle donne iscritte a una gestione pensionistica obbligatoria, compresi gli enti di diritto privato.
- le madri con due figli possono ricevere il bonus per i mesi del 2025 in cui svolgono un’attività lavorativa, fino al mese in cui il figlio più piccolo compie 10 anni;
- le madri con tre o più figli ricevono il bonus fino a quando il figlio più piccolo compie 18 anni, ma solo se non hanno un contratto a tempo indeterminato, poiché per queste, in caso di contratto stabile, è già previsto il bonus mamme in busta paga, ovvero l’esonero contributivo integrale (fino a 3.000 euro l’anno).
Sono escluse le lavoratrici domestiche e le autonome che hanno optato per il regime fiscale forfettario.
COME FARE DOMANDA
Per richiedere valgono le regole chiarite dall’INPS nella Circolare n.27 del 31-01-2024, che specifica che le lavoratrici in possesso dei requisiti possono seguire due strade:
- nel caso di lavoratrici dipendenti, queste possono rivolgersi al datore di lavoro e comunicare l’intenzione di usufruire dell’esonero, indicando il numero dei figli e fornendo il codici fiscale degli stessi. In questo caso le interessate devono presentare richiesta scritta usando questo modulo (o altro modulo fac simile fornito dall’azienda), consegnandolo debitamente compilato e sottoscritto;
- nel caso di lavoratrici autonome, queste possono comunicare direttamente all’INPS le informazioni relative ai codici fiscali dei figli mediante un’applicazione denominata “Utility Esonero Lavoratrici Madri” e attivata con il messaggio n. 1702 del 6 maggio 2024. L’applicativo è disponibile mediante accesso al sito dell’Istituto, in questa pagina, al seguente percorso: “Imprese e Liberi Professionisti” > “Esplora Imprese e Liberi Professionisti” > sezione “Strumenti” > “Vedi tutti” > “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” > “Utilizza lo strumento”, autenticandosi con la propria identità digitale di tipo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE 3.0 (Carta di Identità Elettronica).
Sarà comunque necessario autocertificare:
- il numero di figli e la loro età;
- la tipologia di rapporto di lavoro (dipendente o autonomo);
- la propria posizione previdenziale;
- il reddito da lavoro, che non deve superare i 40.000 euro.
QUANDO VIENE EROGATO
L’intero importo annuo spettante (calcolato sui mesi di lavoro svolti) sarà corrisposto in un’unica soluzione dall’INPS nel mese di dicembre 2025. Ciò significa che la lavoratrice riceverà il pagamento solo alla fine dell’anno, ma potrà già sapere mese per mese se ha maturato il diritto al beneficio.
Ad esempio, una madre lavoratrice con due figli, con reddito annuo di 35.000 euro, che lavora tutto il 2025, riceverà a dicembre 480 euro (40 euro x 12 mesi).
Il meccanismo è lo stesso per tutte le beneficiarie, incluse le autonome (a condizione che siano iscritte a una gestione previdenziale obbligatoria e non siano in regime forfettario).
GUIDA AI BONUS PER LE MAMME
E a proposito di aiuti alle lavoratrici con figli, mettiamo a vostra disposizione la guida ai bonus mamme nel 2025.
Potrebbe interessarvi inoltre la guida dedicata ai bonus figli e il nostro approfondimento su quali sono i bonus per la famiglia disponibili nel 2025.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi invitiamo a leggere anche l’articolo sui bonus mamme disoccupate e quello sui bonus con l’ISEE attivi nel 2025.
Vi consigliamo poi anche di consultare l’elenco dei bonus per chi ha un ISEE inferiore a 15.000 euro.
Se volete, invece, sapere tutte le agevolazioni disponibili per lavoratori e famiglie con figli (e non) visitate la nostra pagina dedicata.
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