Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Ericsson-Aduna, 12 telco nella jv della società delle Api di rete


Aduna è diventata una joint venture paritetica al 50% di Ericsson e al 50% di 12 telco: il vendor Tlc ha, infatti, annunciato il completamento degli investimenti azionari da parte di dodici fornitori di servizi di comunicazione globali (Csp) nella sua controllata Aduna, stabilendo formalmente Aduna come joint venture 50:50.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Si conferma così l’interesse crescente delle società delle telecomunicazioni a costruire un ecosistema di Api di rete: Aduna, infatti, è stata creata per mettere insieme e vendere network Api aggregate a livello globale. Le 12 telco nell’azionariato sono AT&T, Bharti Airtel, Deutsche Telekom, KDDI, Orange, Reliance Jio, Singtel, Telefonica, Telstra, T-Mobile, Verizon e Vodafone. Altri operatori sono presenti come partner a vario titolo, come, ad esempio, Bouygues Telecom e Free (gruppo Iliad).

“Oltre ai finanziamenti e agli accordi commerciali, gli azionisti portano ad Aduna un grande sostegno nel settore, anche attraverso relazioni con gli operatori di telecomunicazioni, la conoscenza della comunità degli sviluppatori e l’esperienza nelle Api di rete. Ericsson ha anche contribuito con la sua piattaforma di rete globale, su cui Aduna costruirà e perfezionerà la sua offerta”, si legge nella nota del vendor svedese.

Ericsson-Aduna, spinta sulle Api di rete

“La chiusura della transazione è un altro passo importante per Aduna. In soli dieci mesi abbiamo costruito un ecosistema impressionante che comprende i più grandi nomi delle telecomunicazioni e il più ampio settore Ict”, ha affermato il ceo di Aduna, Anthony Bartolo. “La chiusura fornisce una rinnovata motivazione per Aduna per accelerare l’adozione delle Api di rete da parte degli sviluppatori su scala globale. Ciò include incoraggiare più operatori di telecomunicazioni a unirsi alla nuova società, guidando ulteriormente l’industria e l’esperienza degli sviluppatori”.

Oltre ai partner fondatori, l‘ecosistema Aduna include un ampio numero di partnership tecnologiche e di collaborazione che coinvolgono ulteriori Csp in tutto il mondo, nonché le principali società di piattaforme di sviluppo, società di integrazione dei sistemi globali (Gsi), società di comunicazione platform-as-a-service (CPaaS) e società di fornitori di software indipendenti (Isv).

Ad oggi questi includono: e&, Bouygues Telecom, Free, CelcomDigi, Softbank, NTT Docomo, Google Cloud, Vonage, Sinch, Infobip, Enstream, Bridge Alliance, Syniverse, JT Global, Microsoft, Wipro e Tech Mahindra – “ognuno dei quali svolge un ruolo fondamentale nel promuovere la portata e l’impatto delle Api di rete in tutto il mondo”, conclude la nota per i media.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Funzionalità di rete aperte e programmabili

Il lancio di Aduna risale al settembre 2024, quando era stata svelata la “vision” dell’iniziativa: combinare e vendere Api di rete a livello globale, pensando a nuove applicazioni in grado di funzionare ovunque e su qualsiasi rete, consentendo agli sviluppatori di innovare molto più rapidamente e facilmente.

“Le funzionalità di rete avanzate facilmente accessibili – aveva spiegato Ericsson in una nota – apriranno la prossima frontiera dell’innovazione, consentendo agli sviluppatori di creare nuovi casi d’uso in diversi settori”.

“Aduna è in prima linea nella prossima ondata tecnologica – aveva dichiarato il ceo Bartolo. – Fornire agli sviluppatori un accesso ubiquo a funzionalità di rete aperte e programmabili attraverso Api comuni consentirà loro di innovare su scala globale e di creare valore per le imprese, i loro clienti e il settore delle telecomunicazioni. Queste applicazioni nuove e più avanzate creeranno esperienze migliori per i clienti, apriranno nuovi flussi di entrate, funzioneranno senza soluzione di continuità ovunque nel mondo e forniranno alle aziende modi innovativi e differenzianti di operare. Sono onorato di guidare Aduna verso una nuova frontiera per il futuro della tecnologia, della comunicazione e del settore delle telecomunicazioni”.

Oltre Aduna, la partita delle Api richiede l’alleanza tra telco

Le Api di rete stanno ridefinendo il settore delle telecomunicazioni, abilitando servizi in tempo reale, pagamenti mobili sicuri, supporto IoT e innovazione intersettoriale. Per le telco sono un’ottima notizia, sottolinea Alex Webb, senior research analyst di Juniper Research, ma occorre capire come monetizzarle.

“Da quando sono state lanciate le Api di rete, il mercato è stato lento ad emergere. Gli operatori stanno ancora lavorando per costruire le loro offerte di Network Api e si stanno concentrando sull’implementazione di Api di rete come la Sim swap e la verifica dei numeri, cercando di raggiungere capacità. Ma anche se un operatore stabilisce una suite di Api di rete, farà fatica a monetizzarle”, perché le Api di rete non sono qualcosa su cui gli operatori possono lavorare da soli: per avere valore, devono fornire una copertura sufficiente”.

Le telco devono fare rete e collaborare per costruire il mercato. Ad esempio, un’Api per lo scambio di Sim che copre solo il 30% della popolazione di un determinato Paese ha un valore limitato per le imprese, perché non è in grado di autenticare la maggior parte degli utenti. Analogamente, un’Api per la localizzazione di un dispositivo che non può fornire la posizione di un dispositivo IoT se passa alla rete di un altro operatore è limitata.

“Il valore delle Api di rete per sviluppatori e aziende è fortemente influenzato dalla copertura offerta da altri operatori insieme alla propria Api”, scrive Webb. “Una volta che una suite di Api di base si consoliderà tra gli operatori di un paese o di una regione, gli operatori CPaaS e gli altri partner di canale saranno in una posizione ideale per fornire Api di rete ai propri sviluppatori o soluzioni end-to-end basate su Api di rete”, prosegue Webb. “Ciò accelererà l’adozione del mercato e, di conseguenza, la crescita del fatturato, con un accesso Api comune tra gli operatori che è fondamentale per abilitare soluzioni globali”.

Modello di business basato sulla crescita degli utenti

Inoltre, gli operatori devono garantire che i loro modelli di determinazione dei prezzi non ostacolino un’ulteriore adozione sul mercato: il modello di business deve puntare innanzitutto alla crescita degli utenti. Le entrate seguiranno l’acquisizione degli utenti e gli operatori dovranno prima creare un mercato per i loro servizi.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Gli operatori devono anche concentrarsi sulla costruzione della loro suite di Api prima di pensare alla monetizzazione. “Gli operatori non possono aspettarsi di lanciare una singola Api e vedere entrate significative”, evidenzia Webb. C’è bisogno di “Una suite di diverse Api che partner, sviluppatori e imprese possono scegliere”.

Juniper Research raccomanda agli operatori di concentrarsi inizialmente sullo sviluppo dell’autenticazione e della prevenzione delle frodi per stabilire una presenza sul mercato per poi ampliare l’offerta.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Carta di credito con fido

Procedura celere