A partire dal 15 dicembre 2025, le dichiarazioni doganali di importazione potranno essere presentate, in maniera graduale, utilizzando i nuovi tracciati digitali conformi alla versione 6.2 del modello unionale EUCDM (European Customs Data Model). L’annuncio, ufficializzato con avviso pubblicato il 29 luglio 2025 dalla Direzione Dogane e dalla Direzione Organizzazione e Trasformazione Digitale, si inserisce nel più ampio quadro di armonizzazione comunitaria dei processi e dei sistemi doganali previsti dalla normativa dell’Unione Europea.
Con il messaggio n. 2388 del 29 luglio 2025, l’INPS interviene nuovamente sul tema dell’attribuzione d’ufficio del parametro relativo al carico di cura nell’ambito dell’Assegno di Inclusione (ADI), fornendo importanti chiarimenti operativi soprattutto in relazione alla compatibilità con il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Il nuovo messaggio si pone in linea di continuità con quanto già precisato nel precedente messaggio n. 592 del 17 febbraio 2025, estendendo però l’analisi a casi particolari e casistiche complesse, in cui l’automatismo dell’attribuzione entra in potenziale conflitto con altri strumenti di attivazione sociale e lavorativa.
Con l’ordinanza n. 17728 del 1 luglio 2025, la Corte di Cassazione ha confermato un principio di notevole rilevanza nel campo della riscossione tributaria: l’aggio versato all’Agente della riscossione rimane dovuto anche nel caso in cui, a seguito di una conciliazione giudiziale, l’imposta sia stata ridotta rispetto alla pretesa iniziale contenuta nell’atto impugnato. Nonostante la diminuzione del debito tributario oggetto del contenzioso, l’importo già pagato a titolo di aggio non viene rimborsato, poiché non viene meno la funzione retributiva dell’emolumento riconosciuto all’agente per l’attività svolta.
A partire dal 13 ottobre 2025 e fino alle ore 17:00 del 18 novembre 2025, le aziende e gli studi professionali aderenti a Fondoprofessioni potranno presentare domanda per accedere alle risorse previste dall’Avviso n. 9/2025, iniziativa che si inserisce nel quadro delle politiche di aggiornamento continuo delle competenze digitali con un focus specifico sull’intelligenza artificiale (IA). Il fondo mette a disposizione un plafond iniziale di 150.000 euro, destinato a finanziare piani formativi individuali o di micro-gruppi, finalizzati allo sviluppo di competenze operative e immediatamente applicabili all’interno delle realtà lavorative.
Con la sentenza n. 137 del 28 luglio 2025, la Corte Costituzionale interviene nuovamente sull’interpretazione dell’art. 32, commi 4 e 5, del D.P.R. 600/1973, ridefinendo i limiti applicativi della preclusione processuale relativa agli atti e documenti non trasmessi all’Agenzia delle Entrate. La pronuncia si inserisce nel più ampio disegno di modernizzazione del rapporto tributario, ispirato a principi di collaborazione e dialogo tra Fisco e contribuente, e segna un ulteriore arretramento del rigido formalismo che ha tradizionalmente connotato l’attività di accertamento.
Pubblicati i nuovi decreti della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura: si amplia l’accesso al credito d’imposta per le imprese operanti nei settori del cinema, delle opere audiovisive e dello sviluppo di videogiochi di nazionalità italiana, attraverso l’introduzione di un nuovo pacchetto di decreti direttoriali. Questi provvedimenti, pubblicati sul sito della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (DGCA), non prevedono l’invio di comunicazioni individuali via PEC, ma la semplice pubblicazione costituisce comunicazione ufficiale di accoglimento del beneficio fiscale.
L’applicazione di un’aliquota IVA maggiore rispetto a quella corretta implica il dovere di rettificare: in generale, tramite l’emissione della nota di variazione Iva o la presentazione di una dichiarazione Iva integrativa oppure, ancora, tramite presentazione di un’istanza di rimborso. Si analizza la fattispecie, anche in relazione al regime sanzionatorio.
Buongiorno, soggetto privato che a partire da giugno 2023 e per tutto il 2024 ha avuto un rapporto di lavoro dipendente a tempo pieno in Francia, è proprietario di un appartamento a Parigi dove risiede per lavoro. Non è iscritto all’AIRE e non ha comunicato in Comune un cambio di residenza, ma il centro dei suoi interessi economici 2024 è in Francia.
Salve e buongiorno, la Circolare n. 25/E del 2014, e in particolare l’articolo 6 della legge di ratifica dell’Accordo tra Italia e Svizzera del 2012 (ratificato con Legge n. 147/2013), prevede: Gli assegni di sostegno al nucleo familiare erogati a favore dei frontalieri dagli enti di previdenza degli Stati in cui il primo presta servizio non sono imponibili ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Anche nella Circolare n. 25/E del 18/08/2023, a pagina 43, viene confermato quanto sopra indicato.
L’Agenzia ha recentemente approvato il modello per la comunicazione dell’opzione per regime speciale, analogo allo split payment, a cui possono aderire, a decorrere dal 30 luglio, le imprese che operano nell’ambito dell’attività di trasporto e movimentazione di merci nonché nei servizi di logistica. L’opzione va esercitata congiuntamente da committente e prestatore (l’opzione opera sia nel primo rapporto, tra committente e appaltatore principale, che, in via autonoma, per i rapporti a valle, tra appaltatore principale e 1 subappaltatore, e così via) va trasmessa telematicamente solo dal primo soggetto.
Legittima la cartella di pagamento anche se il contribuente ha ricevuto via posta elettronica certificata l’avviso bonario da un indirizzo mail dell’amministrazione finanziaria che non c’è nel registro Ini-Pec: la circostanza, infatti, non inficia di per sé la presunzione di riferibilità della notifica al soggetto da cui risulta provenire, ricavabile dall’indirizzo del mittente; spetta, invece, al contribuente dimostrare il danno al diritto di difesa che è dipeso dalla ricezione della notifica dell’atto da un indirizzo diverso da quello presente nel registro pubblico. E ciò a maggior ragione per il preavviso di regolarità che è un atto meno invasivo per la sfera giuridica del contribuente rispetto alla cartella di pagamento.
Le Sezioni Unite della Cassazione, con la sentenza n. 21271 del 25 luglio 2025, tornano a pronunciarsi sul contraddittorio endoprocedimentale in materia di IVA: la violazione del diritto al contraddittorio non determina l’automatica invalidità dell’atto impositivo, ma impone una verifica in concreto: solo ove il contribuente dimostri che, se previamente ascoltato, avrebbe potuto dedurre fatti nuovi, suscettibili di incidere sulle determinazioni dell’Amministrazione, la lesione del diritto di difesa assume rilievo giuridico. Il tema centrale dell’arresto non riguarda tanto la sussistenza dell’obbligo di contraddittorio per i tributi armonizzati, principio ormai consolidato anche alla luce della giurisprudenza unionale, quanto la delimitazione concreta dell’onere probatorio in capo al contribuente, secondo la cosiddetta “prova di resistenza”.
Buongiorno. Nel caso di un privato che abbia acquistato un immobile con requisiti “prima casa” il 29.9.2021, abbia effettuato lavori di ristrutturazione edilizia, non superbonus 110 ma bonus casa 50, con relativa cessione del credito 50, il quale vi abbia preso la residenza il 27.06.2023 (avendo la cila aperta non poteva prendere la residenza prima di allora, non perde benefici “prima casa”, oltre al fatto che vigeva il periodo covid nel quale il lasso di tempo per prendere la residenza nell’immobile adibito ad abitazione principale era più lungo), lo stesso cambia residenza il 18.6.2025 a seguito di un secondo acquisto “prima casa”.
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 134 del 28 luglio 2025, è intervenuta sul delicato tema dell’installazione di impianti a biomasse nei parchi nazionali e regionali, censurando parte della legge della Regione Calabria n. 36 del 2024. L’intervento del giudice delle leggi si è concentrato, in particolare, sull’articolo 14, commi 1 e 2 della suddetta normativa regionale, dichiarandone l’illegittimità costituzionale.
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