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Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0, destinatari, requisiti, vantaggi


Nuove misure incentivano i giovani under 35 a mettersi in proprio, con contributi a fondo perduto e percorsi di supporto personalizzati. Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0 offrono opportunità concrete per avviare attività autonome, professionali o imprenditoriali. Scopriamo come accedere ai fondi e realizzare il proprio progetto.

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Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0: il decreto attuativo DL 60/2024 apre agli incentivi per i giovani under 35

autoimpiego centro Nord resto al sudCome annunciato dal Ministero del Lavoro – e in linea con quanto previsto nel decreto Coesione – nuove opportunità occupazionali arrivano dal suo decreto attuativo; il testo concretizza, infatti, gli incentivi per autoimpiego, lavoro autonomo e professionale di cui agli artt. 17 e 18 del DL 60/2024, convertito con modificazioni dalla legge 95/2024. Destinatari saranno i giovani under 35.

Grazie all’avvio delle iniziative Autoimpiego Centro Nord e Resto al Sud 2.0 – finanziate da 800 milioni di euro da parte del Governo (700 provenienti dal Fondo Sociale Europeo Plus e 100 dal PNRR nell’ambito del programma GOL) – è attuata la volontà delle istituzioni di favorire inclusione attiva e inserimento di NEET e disoccupati da almeno un anno, donne senza lavoro, individui in situazioni di marginalità sociale o vulnerabilità, e vittime di discriminazione.

Accederanno ai contributi previsti i progetti volti all’avvio di nuove iniziative economiche, sia in forma individuale (apertura p. Iva, impresa individuale, libera professione) che collettiva (creazione di società cooperativa, in accomandita semplice, in nome collettivo, Srl o società tra professionisti), compresi i percorsi che richiedano l’iscrizione a ordini o collegi professionali.

La necessità di un passaggio generazionale, che rafforzi il tessuto delle imprese e delle libere professioni è sentita dal Ministero, dai sindacati e dalla società civile nel suo complesso. Nella relazione tecnica al decreto Coesione per entrambe queste iniziative, è prevista una platea di circa 15mila destinatari. Vediamole più da vicino.

 

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Autoimpiego Centro-Nord Italia: sostegno all’iniziativa dei giovani con accompagnamento e formazione

Nell’ambito della strategia nazionale per le politiche attive promossa dal Ministero del Lavoro, il decreto attuativo del DL 60/2024 si rivolge espressamente a quei giovani della generazione Z, che rischiano di restare fuori dal mercato dell’occupazione. Grazie alle risorse in campo, le istituzioni offriranno percorsi di accompagnamento – in collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito – sostenendo con incentivi e iniziative formative, le nuove partite Iva e tutti coloro che vogliono “mettersi in proprio” e avviare società, con le loro idee, progetti e obiettivi per il futuro.

Beneficiari, territori e incentivi previsti

La misura denominata Autoimpiego Centro-Nord Italia è pensata per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali e professionali nelle regioni del Centro e del settentrione (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, P.A. di Trento, P.A. di Bolzano).

In particolare, le categorie dei beneficiari saranno i giovani under 35 in condizioni di marginalità e difficoltà, oppure inoccupati, inattivi, disoccupati o senza lavoro destinatari delle misure del programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori). Autoimpiego Centro-Nord Italia garantisce sia finanziamenti per servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare, che tutoraggio per l’incremento delle competenze. Ma soprattutto Autoimpiego Centro Nord Italia prevede incentivi economici sotto forma di voucher, con importo massimo fino a:

  • 30mila euro per comprare beni, strumenti e servizi per l’avvio dell’attività autonoma, imprenditoriale e libero professionale, in forma individuale o collettiva;
  • 40mila euro in caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o beni che garantiscano la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico.

In quanto non in grado di distorcere le regole di concorrenza e gli scambi commerciali nel mercato unico, è previsto altresì uno speciale aiuto in regime de minimis (evitando i percorsi burocratici UE) per programmi di spese sotto i 120mila, qualificato come un contributo a fondo perduto fino alla copertura del 65% dell’investimento. Invece, se i programmi di spesa saranno di budget sopra i 120mila e fino a 200mila il contributo scenderà al 60%.

 

Resto al Sud 2.0: sostegno all’imprenditorialità nel Mezzogiorno e nelle aree colpite da sisma

L’altra e parallela iniziativa è Resto al Sud 2.0, applicabile alle attività autonome, libero professionali e imprenditoriali, con sede legale nelle aree del Mezzogiorno o nelle regioni dell’Italia centrale colpite dai forti terremoti del 2009 e del 2016.

Anche in questo caso, è a disposizione un voucher di avvio, non soggetto a rimborso, utilizzabile per comprare beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività fino a 40mila euro. Tale importo potrà salire a 50mila euro se il voucher sarà impiegato per l’acquisto di beni e servizi a contenuto innovativo, tecnologico o digitale, oppure orientati alla sostenibilità ambientale o al risparmio energetico, sempre nelle aree del Mezzogiorno.

Anche per questa iniziativa è in campo un aiuto in regime de minimis, ossia un contributo a fondo perduto che coprirà fino al 75% dell’investimento per programmi di spesa fino a 120mila euro. Invece, per budget compresi tra 120mila e 200mila euro scenderà al 70%.

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Saldo e stralcio

 

Nella relazione tecnica citata in apertura, è stimato altresì un valore medio del contributo a fondo perduto pari a 40mila euro, dato che i destinatari dovranno contribuire finanziariamente ai costi dei piani di investimento in percentuali differenti, sulla scorta della localizzazione delle iniziative imprenditoriali. Nel decreto attuativo sono altresì previsti controlli e verifiche dell’effettivo rispetto di requisiti e condizioni di accesso agli strumenti.

Modalità di accesso e valutazione delle domande

Gli interessati potranno fare domanda per Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0, seguendo la procedura digitale a sportello in cui Invitalia stabilirà la spettanza o meno delle agevolazioni. A determinare gli effettivi beneficiari saranno sia la pertinenza e completezza dei documenti presentati, sia la qualità del progetto imprenditoriale.

Di riferimento sarà la piattaforma web di Invitalia, nella quale entrare con le consuete credenziali (SPID, CIE o CNS). La data di apertura delle richieste sarà indicata con un prossimo provvedimento ministeriale.

 

Claudio Garau

Martedì 29 luglio 2025

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