Le startup della Tunisia crescono velocemente e oggi sono un punto di riferimento per l’innovazione nell’area nordafricana. Secondo un recente studio di Mind the Bridge, la Tunisia si è affermata come uno dei Paesi africani più promettenti per lo sviluppo delle imprese innovative, con un incremento del 30% delle startup negli ultimi tre anni e una raccolta complessiva di finanziamenti pari a circa 10 milioni di euro.
Proprio per questo, negli ultimi mesi oltre cinquanta imprese tunisine hanno partecipato alla Call for Startups promossa da Terna nell’ambito del Tunisia Scaleup Program, iniziativa centrale del nuovo Terna Innovation Zone di Tunisi, inaugurato lo scorso gennaio da Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato di Terna.
Questo programma rappresenta una novità assoluta: per la prima volta, infatti, un grande gruppo italiano come Terna ha deciso di sostenere in maniera diretta l’ecosistema imprenditoriale della Tunisia, creando un ponte tra Africa e Europa basato su innovazione, competenze e responsabilità sociale. Una visione coerente con il Piano Mattei per l’Africa, che punta a rafforzare le relazioni economiche e tecnologiche fra Italia e continente africano, creando valore condiviso e aprendo nuovi mercati per entrambi i Paesi.
In questo quadro, dal 14 al 18 luglio cinque startup selezionate da Terna hanno partecipato al roadshow “A Bridge to Tunisia” tra Roma e Torino. L’obiettivo: favorire l’incontro tra innovatori tunisini e potenziali partner italiani, creando occasioni concrete di crescita e integrazione internazionale.
Gli eventi di Roma e Torino: il futuro delle startup tunisine passa dall’Italia
La prima tappa del roadshow si è svolta il 15 luglio presso l’headquarter romano di Terna. È stata una mattinata intensa: interventi istituzionali, la presentazione del report sull’ecosistema tunisino redatto da Mind the Bridge e, soprattutto, i pitch delle cinque startup tunisine: Asteroidea, Be Wireless Solutions, Kamioun, Kumulus Water e NextAV. Davanti ai tecnici di Terna, istituzioni e aziende partner, queste realtà hanno raccontato soluzioni innovative nei settori energetico, digitale e della sostenibilità, confrontandosi con manager e tecnici esperti su possibili sinergie operative.
Il 17 luglio il tour ha fatto tappa a Torino, presso le OGR, con la collaborazione di Microsoft, Mind the Bridge ed Elis. Qui, le startup tunisine hanno incontrato responsabili R&D e innovazione di aziende italiane, imprenditori e centri di ricerca. Gli incontri sono stati occasione per parlare di sfide, strategie di crescita e sinergie con potenziali clienti italiani, trasformando l’evento in un momento concreto di matching tra domanda e offerta tecnologica.
Queste due giornate sono state una tappa importante di un progetto ambizioso: avviare partnership tecnologiche concrete, favorire collaborazioni industriali e stimolare ulteriormente il dialogo tra ecosistemi innovativi sulle due sponde del Mediterraneo.
Cinque protagoniste per l’innovazione internazionale
Ecco i profili delle startup tunisine che, grazie al supporto di Terna, puntano a diventare protagoniste di primo piano nel panorama europeo e globale dell’innovazione.
Kumulus Water
Kumulus Water è specializzata nella produzione di acqua potabile dall’umidità atmosferica attraverso macchine autonome alimentate a energia solare. Fondata nel 2021 da Iheb Triki, riconosciuto tra i leader africani Choiseul 100, conta già 23 dipendenti e 4 milioni di dollari raccolti. Le sue soluzioni rappresentano una grande opportunità per garantire acqua pulita in siti energetici remoti e sono state accolte con interesse anche per potenziali applicazioni in Italia.
H3 NextAV
Fondata nel 2021 presso il tecnopolo “Novation City” di Sousse, NextAV sviluppa soluzioni di intelligenza artificiale per immagini satellitari, con applicazioni nel monitoraggio di infrastrutture e reti elettriche. È considerata tra le prime 5 startup africane nell’AI per lo sviluppo sostenibile e potrebbe essere strategica per Terna nella gestione delle reti energetiche, garantendo monitoraggi più efficienti e sicuri delle infrastrutture critiche.
H3 Kamioun
Kamioun, nata nel 2020, ha creato una piattaforma digitale per ottimizzare il rifornimento dei piccoli negozi tunisini, collegandoli direttamente ai produttori. Ha raccolto oltre 1,8 milioni di dollari e punta all’espansione digitale nel Nord Africa. La sua piattaforma potrebbe trovare applicazione anche in Italia nella digitalizzazione della supply chain, soprattutto nel settore retail e della distribuzione energetica.
H3 Be Wireless Solutions
BWS, fondata nel 2016, è leader tunisina nel settore IoT. Con la sua piattaforma personalizzabile consente il monitoraggio remoto di risorse come elettricità, acqua e carburante. Conta 50 dipendenti e finanziamenti superiori ai 2,1 milioni di dollari. Premiata più volte all’estero, potrebbe essere un partner chiave per l’IoT applicato alle infrastrutture energetiche italiane, migliorando la gestione, la sicurezza e l’efficienza operativa delle reti.
H3 Asteroidea
Asteroidea offre una soluzione integrata “Park & Charge” per veicoli elettrici, usando le infrastrutture di parcheggio esistenti. Il mercato europeo delle stazioni di ricarica, valutato 22 miliardi di euro, è in grande crescita e Asteroidea punta a conquistarne il 5% entro cinque anni. Già utilizzata da Aeroporti di Roma, può rappresentare un’opportunità concreta per il mercato italiano della mobilità elettrica, accelerando la transizione verso un sistema di trasporto più sostenibile.
Terna Innovation Zone Tunisi: un ponte per l’innovazione tra Africa ed Europa
Il Terna Innovation Zone Tunisi, inaugurato lo scorso gennaio alla presenza delle istituzioni italiane e tunisine e del vertice di STEG (l’operatore energetico tunisino), rappresenta il primo hub africano di innovazione del gruppo italiano. L’hub punta a favorire lo sviluppo tecnologico del settore energetico tunisino, sostenendo startup locali e formando tecnici e ingegneri grazie alla collaborazione con università locali.
In questo contesto nasce il Tunisia Scaleup Program, un percorso concreto di mentorship e formazione strategica, sviluppato con partner come Mind the Bridge ed Elis. Questo programma punta non solo a consolidare l’ecosistema locale, ma anche a creare collegamenti internazionali che favoriscano lo scaling delle imprese tunisine sul mercato europeo e globale, accelerando così l’integrazione economica e tecnologica tra Italia e Tunisia.
Perché le startup della Tunisia interessano all’Italia
La Tunisia sta rapidamente diventando una fucina di innovazione e imprenditorialità. I numeri di Mind the Bridge 2025 confermano la maturità dell’ecosistema locale: circa 200 addetti, 10 milioni di euro raccolti e oltre mille clienti serviti. Numeri che riflettono una qualità elevata dell’offerta tecnologica e una capacità concreta di competere su scala internazionale.
L’Italia, con iniziative come quelle promosse da Terna, può diventare il punto d’ingresso naturale in Europa per queste imprese, creando benefici reciproci. Le startup tunisine possono così accedere a nuovi mercati e competenze avanzate, mentre le aziende italiane arricchiscono le proprie soluzioni in settori strategici come energia, digitalizzazione e sostenibilità.
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