Secondo l’analisi di PwC, nel primo semestre del 2025 i volumi globali di operazioni M&A nel settore Industrial & Services sono diminuiti del 9% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre i valori delle transazioni sono aumentati del 9%. L’incremento in valore è trainato principalmente da tre mega deal (operazioni superiori a 5 miliardi di dollari) annunciati negli Stati Uniti, contro uno solo annunciato nello stesso periodo del 2024. In totale, nel primo semestre del 2025 sono state annunciate 5.442 operazioni a livello globale (vs. 5.988 nel 2024), per un controvalore di circa 171 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 156 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
In Italia, i deal annunciati sono stati 189 deals, in calo del 28% rispetto ai 263 annunciati nel primo semestre 2024. I segmenti più attivi in Italia si confermano il Business Service (54 deals) e il Manufacturing (67 deals).
Il contesto di incertezza politica e macroeconomica continuerà a influenzare le strategie di M&A nei prossimi mesi. Le aziende più proattive stanno ridefinendo il proprio core business, dismettendo asset non strategici, accelerando gli investimenti in innovazione tecnologica e concentrandosi sulle competenze chiave. Le strategie di M&A si orienteranno sempre più su operazioni selettive e mirate a ottimizzare il portafoglio prodotti, sostenere la crescita del fatturato e rafforzare la resilienza rispetto al contesto generale di mercato. In questo scenario, le imprese stanno accelerando l’adozione di tecnologie critiche, rivedendo e ampliando i propri modelli di business e puntando su operazioni che generino valore sostenibile nel lungo periodo.
La tendenza al superamento dei confini tradizionali tra sottosettori riflette la riorganizzazione del panorama attorno a nuovi driver di crescita, dove la capacità di attivare collaborazioni creative e sinergiche tra aziende rappresenta una leva concreta per generare valore, rafforzare la competitività e migliorare la redditività nel lungo periodo. All’interno del settore Industrials & Services (I&S), comparti come Aerospace & Defense (A&D) ed Engineering & Construction (E&C), mostrano un’elevata dinamicità, pur con le prospettive e caratteristiche specifiche.
Aerospace & Defense
L’attività di M&A nel comparto A&D continuerà a mostrare dinamismo anche nella seconda metà del 2025, spinta da un contesto segnato da crescenti tensioni geopolitiche.
Le multinazionali del settore stanno attivamente riallineando i propri portafogli, dismettendo asset non strategici e reinvestendo in segmenti ad alta crescita e contenuto tecnologico, con un focus su aree mission-critical come i sistemi di difesa basati sull’Intelligenza Artificiale, le tecnologie per droni e le piattaforme software avanzate. Sebbene l’aumento dei budget per la difesa negli Stati Uniti, in Europa e in Asia alimenti l’interesse per operazioni di M&A, i vincoli normativi e i temi di sicurezza nazionale influenzano la struttura delle transazioni, soprattutto in mercati come Francia, Italia e Giappone.
In Italia, nel primo semestre 2025 si registrano tre operazioni (vs 9 nello stesso periodo del 2024) tra cui spiccano l’acquisizione di General Marine da parte di Sirius Ship Management, di Dema da parte di Adler Aero e di Logic da parte Investindustrial. La Divisione Defence di Iveco, inoltre, continua a suscitare un forte interesse nel mercato.
Automotive
Nel 2025 il settore Automotive continua ad attraversare un profondo riallineamento strutturale, spinto da una persistente sovraccapacità produttiva e da crescenti pressioni sui costi. I produttori (OEM) e i fornitori stanno dismettendo asset non strategici per riallocare capitale e concentrarsi sulle priorità chiave, come l’elettrificazione e la trasformazione digitale.
L’aumento strutturale dei costi di lungo periodo rende l’efficienza operativa e l’adozione di tecnologie digitali degli elementi centrali nelle strategie aziendali, creando le condizioni per un’intensificazione delle operazioni di M&A e delle ristrutturazioni nei prossimi mesi.
Joint venture ed altre forme di collaborazione sono sempre più comuni in ambiti come la produzione di batterie, software e tecnologie per veicoli a guida autonoma. Alcuni operatori dell’automotive, inoltre, si stanno espandendo in settori adiacenti, come quello minerario o delle materie prime riciclate, per garantirsi l’accesso a risorse critiche.
Nel mercato italiano dell’automotive si registrano 18 operazioni nel primo semestre 2025 (vs. 20 nello stesso periodo del 2024). Tra le principali rientrano l’acquisizione di EFI Technology da parte di MTA, di Experica da parte di Europart Holdig, di Momo da parte di Univergomma e di O.M.P. Officine Mazzocco Pagnoni da parte di Concentric.
Business Services
Nonostante il rallentamento registrato nei primi mesi del 2025, l’attività di M&A nel settore Business Services è destinata a rimanere solida nel corso dell’anno, sostenuta dall’interesse degli investitori verso settori caratterizzati da flussi di cassa ricorrenti e stabili e da modelli operativi scalabili. I fondi di private equity continuano a puntare su ambiti come contabilità, marketing, ingegneria e servizi IT con l’obiettivo di costruire piattaforme strategiche attraverso il consolidamento di realtà più piccole e specializzate.
L’attenzione degli investitori si concentra sui settori considerati critici per la continuità operativa — come i servizi IT, la cybersecurity, la compliance e il GovTech.
Anche le società di recruitment e staffing risultano particolarmente attrattive: la crescente adozione dell’AI per il miglioramento di costi ed efficienza operativa sta trasformando la prospettiva d’investimento in queste realtà in opportunità scalabili e in grado di generare margini più elevati.
In Italia, nel primo semestre 2025 si registrano 54 operazioni in ambito Business Services (vs. 86 nello stesso periodo 2024), tra cui l’acquisizione di Cross Control da parte di Safety 21 (Bregal); di Axitea dal fondo Argos Wityu; di Epipoli dal fondo Investcorp ed Exacta da Amco.
Engineering & Construction
Secondo PwC, l’attività di M&A nel settore E&C rimarrà stabile per tutto il 2025, a conferma della resilienza del comparto nonostante l’incertezza macroeconomica globale.
Nonostante la volatilità dei tassi d’interesse, l’evoluzione delle politiche tariffarie e la carenza di manodopera influenzino i tempi di realizzazione dei progetti e la gestione dei costi, i segmenti ad alta intensità di capitale, come i data center, continuano ad attrarre un forte interesse da parte degli investitori.
Gli investitori strategici e finanziari privilegiano a target con solide connessioni ai mercati infrastrutturali critici, con particolare attenzione alle acquisizioni di piattaforme in grado di supportare una crescita scalabile e incrementale. Settori frammentati come HVAC, impiantistica elettrica, coperture e servizi idraulici risultano particolarmente attrattivi, soprattutto in casi di opportunità di consolidamento della quota di mercato, ottimizzazione dell’efficienza operativa ed espansione geografica.
Nel primo semestre 2025 in Italia si rilevano 44 operazioni (vs 59 nello stesso periodo del 2024), tra cui l’acquisizione di una partecipazione di minoranza in DBA Group da parte di Mare Engineering; l’acquisizione di Ekso dal fondo Bravo Capital; e quelle di Azeta ed Elettrolinee, entrambe acquisite dal fondo Xenon.
Industrial Manufacturing
L’innovazione tecnologica si conferma un motore per l’attività di M&A, nei segmenti dell’automazione, robotica e trasformazione digitale industriale. Crescono gli investimenti in AI e tecnologie avanzate per la produzione, ritenuti strategici dalle aziende per migliorare la propria produttività e competitività su scala internazionale.
Gli sforzi nazionali per modernizzare le infrastrutture, garantire la sicurezza energetica danno impulso ad acquisizioni strategiche. In Europa, l’aumento dei budget destinati alla difesa spinge acquirenti strategici e fondi di private equity a investire in capacità tecnologiche applicabili trasversalmente ai settori industriale e difensivo.
Nonostante il contesto generale sia condizionato da disallineamenti nelle valutazioni, politiche commerciali protezionistiche e pressioni sui costi, l’attività M&A mirata prosegue nei settori dei servizi, delle infrastrutture e dei componenti industriali. Le dismissioni strategiche creano nuove opportunità per il private equity, mentre i processi di due diligence si sono intensificati, con un’attenzione crescente all’esposizione ai dazi e alla resilienza delle catene di fornitura. Una maggiore stabilità dei tassi d’interesse e politiche dei dazi nella seconda metà del 2025 potrebbe rappresentare un impulso decisivo per la fiducia degli investitori e accelerare l’attività di M&A a livello globale.
Nel mercato industriale e manifatturiero italiano si registrano 67 operazioni nel primo semestre 2025 (vs 89 nello stesso periodo del 2024) tra cui l’acquisizione di Beghelli da parte di Gewiss, di Fubri da parte di Gleason Corporation,di Unionplast da parte di Volpato e di Westrafo da parte del fondo Nextalia.
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