La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

La Sicilia tra dazi e burocrazia, parla il presidente Rizzolo


Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Luigi Rizzolo, cinquantadue anni, è stato rieletto presidente di Sicindustria con una percentuale del novantanove per cento. Laureato in Ingegneria, opera, da imprenditore, nel settore delle energie rinnovabili e delle costruzioni.

E’ anche presidente di SFC – Sistemi Formativi Confindustria, la società che progetta e coordina al livello nazionale iniziative di formazione, ricerca, sviluppo e assistenza tecnica. Qui racconta cosa ha fatto e cosa ha in mente di fare, in un momento di non semplice transizione, in cui sono necessari coraggio e lucidità.

Presidente, cominciamo dalla sua prospettiva più ravvicinata: come sta Sicindustria e quali sono le strategie in campo?
“Bene, direi. Nel rapporto con Confindustria nazionale abbiamo messo insieme un sistema a due vie che ha creato le condizioni di una svolta”.

Che cos’è?
“A noi tocca raccogliere le istanze che vengono dalle imprese che rappresentiamo e portarle a Roma o al tavolo dove si prendono le decisioni. Così si cerca di trovare, e ci riusciamo, una soluzione che possa essere efficace per le esigenze delle imprese sui territori. Ma c’è di più”.

Cioè?
“Il sistema a due vie è cruciale anche per il posizionamento a livello nazionale ed europeo. Confindustria nazionale, con il presidente Emanuele Orsini, ha rafforzato l’ufficio di rappresentanza a Bruxelles, che è centrale perché ormai tutte le scelte, tutti gli indirizzi e le decisioni vengono presi lì, riguardano l’Europa”.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

E voi come vi muovete?
“Noi, alla luce del sole, attiviamo una serie di interlocuzioni necessarie, dimostrando di avere le idee chiare. E chi ha le idee chiare, di solito, arriva al migliore traguardo. Non c’è più la frammentazione tra varie anime, ma una comunità coesa. Questo dà più possibilità di essere ascoltati, ovviamente con ragioni e argomenti oggettivi. Cerchiamo di portare avanti soluzioni concrete”.

Mi faccia un esempio
“Cito la misura europea, ‘Step’, che avrebbe dovuto portare 600 milioni in Sicilia. Da un’analisi di Sicindistria è emerso che il tessuto imprenditoriale siciliano non avrebbe potuto accedere ai fondi per i requisiti richiesti dal bando. Sicindustria ha proposto una soluzione, attivando una filiera del valore della rappresentanza che ha coinvolto gli uffici di Roma e Bruxelles, e parallelamente la politica siciliana e nazionale, per modificare la norma. Questo dimostra l’efficacia di un approccio costruttivo”.

A proposito di politica siciliana. Come sono i rapporti?
“Ottimi, nonostante qualche difficoltà iniziale dovuta alla confusione proprio sulla rappresentanza di Confindustria in Sicilia. Abbiamo rimesso la palla al centro nell’interesse delle oltre mille imprese che rappresentiamo. Proponiamo soluzioni utili. Quando c’è qualcosa che non funziona ci confrontiamo direttamente con gli assessorati di riferimento cercando di sciogliere eventuali nodi”.

L’obiettivo?
“Ottenere risposte in tempi certi. Un esempio di collaborazione positiva è quella instaurata con l’Irfis. Un progetto non è un semplice foglio di carta, dentro ci sono le vite e le aspettative delle imprese e quindi delle persone. Un imprenditore rischia in proprio e investe delle risorse su progetti che non possono restare inevasi a causa della lentezza della burocrazia. Diciamo che, come accade ovunque, ci sono eccellenze e criticità”.

In che senso?
“La CTS, la Commissione Tecnico Scientifica, guidata dal professore Gaetano Armao si sta ad esempio muovendo molto bene, recuperando ritardi accumulati”.

Le criticità?
“Uno degli esempi di criticità è stato riscontrato con l’assessorato all’Energia dove una carenza di personale e anche di professionalità adeguate ha in passato provocato ritardi e colli di bottiglia. Noi comunque apprezziamo il principio che guida l’azione di governo del presidente Schifani che ha messo l’impresa, finalmente, al centro, come motore dell’economia”.

I dati indicano che il momento è favorevole.
“Sì, la crescita in Sicilia e nel Mezzogiorno è superiore a quella del Centro e del Nord Italia”.

Quali sono gli strumenti chiave per migliorare?
“La cosiddetta fiscalità di sviluppo, sebbene i dettagli quantitativi non siano ancora chiari, può essere un’attrazione per fare investimenti in Sicilia. E poi c’è la Zes, valida non solo per le imprese del Sud, ma anche per attrarre aziende dal Nord. Sono opportunità importantissime”.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Parliamo delle opportunità dell’intelligenza artificiale e degli ostacoli causati dai dazi?
“L’AI è al centro dell’attenzione e dobbiamo essere cauti. La tecnologia può creare opportunità ma, se non utilizzata bene, aumenta le distanze. Una cosa è certa, l’evoluzione tecnologica del sistema pubblico deve seguire il passo delle imprese: perché è inutile che l’impresa corra per poi avere a che fare con una burocrazia all’età della pietra”.

I dazi?
“C’è una forte volatilità delle politiche commerciali internazionali, Sicindustria lavora già da tempo per creare un’alternativa per le imprese esportatrici, come dimostrato dall’evento per le cantine vinicole, Sicily on wine, che abbiamo organizzato a giugno. L’obiettivo è quello di esplorare altri mercati emergenti che possono essere appetibili per le imprese”.

La sua associazione è composta da soci che producono ricchezza. Un’attività che può essere complicata in Sicilia e appetibile per certi ambienti di malaffare.
“Sincindustria è al fianco delle imprese sane e bisogna denunziare sempre le storture. Altrimenti si va fuori dal sistema Confindustria. Voglio specificare un dettaglio che reputo significativo. Riguardo alla costituzione di parte civile nei processi antimafia, il nostro approccio è pragmatico: non ci si costituisce parte civile in tutti i processi solo per dire di esserci”.

Quando accade allora?
“La costituzione di parte civile avviene solo in determinati casi: per esempio, nella circostanza di blitz e operazioni in cui il mondo dell’impresa è coinvolto direttamente e quando ci sono vittime tra gli associati”.

Quali sono le ragioni di questa scelta?
“Ritengo che i fondi destinati alle vittime di usura e di mafia debbano effettivamente servire per dare ristoro a chi ha bisogno di sostengo immediato e non essere tutte assorbite dalle spese relative ai processi. Ecco perché è necessario modulare il nostro coinvolgimento, con scrupolosa attenzione, situazione per situazione, quando riteniamo che esistano davvero i presupposti. In ogni caso, l’approccio etico attuale è caratterizzato dalla fermezza assoluta e dalla più totale non permeabilità”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!