Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Agricoltura, il Ministero scommette sui giovani: in Sicilia ci sono quasi 3.500 ettari da affidare


Il disegno di legge “Coltivaitalia” punta a rilanciare il settore mettendo in campo risorse per un miliardo di euro. Tra le misure inserite nel progetto quella che guarda al ricambio generazionale con 390 terreni (198 dei quali nell’Isola) da assegnare in comodato d’uso gratuito a persone di età compresa tra i 18 e i 41 anni

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

ROMA – Un tempo, con la locuzione “braccia strappate all’agricoltura” si intendeva denigrare qualcuno definendolo inadatto a compiti più importanti. Oggi le braccia strappate all’agricoltura sono forza lavoro strappata alla sopravvivenza. I trattati internazionali e gli accordi bilaterali che regolavano e garantivano forniture di materie prime da mettere in tavola stanno subendo mutamenti, mettendo a rischio molte garanzie su cui tutti i paesi hanno fatto affidamento. I dazi sono un colpo che può adesso destabilizzare in maniera permanente i mercati, e sotto questo profilo l’Italia deve fare i conti con se stessa e correre ai ripari per quanto possibile. Su questo fronte sta intervenendo il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. L’idea, presentata ieri in conferenza stampa dal ministro Francesco Lollobrigida, è quella di un disegno di legge collegato alla legge di bilancio definito ColtivaItalia.

L’Ismea metterà a bando 8.417 ettari

In Sicilia, secondo la banca dati Ismea, ci sono quasi 3.500 ettari di terreni disponibili per affidamento con destinazione agricola. Un patrimonio importante, non sfruttato, che adesso potrebbe beneficiare dell’intervento incentivo del disegno di legge del Ministero. Su scala nazionale infatti l’Ismea metterà a bando 8.417 ettari, per 390 terreni, 198 dei quali in Sicilia, per assegnazioni in comodato d’uso gratuito decennale. A rendere ulteriormente appetibile l’opportunità, concessa a persone di età compresa tra i 18 e i 41 anni, è la possibilità di riscattare il terreno al termine dei dieci anni a un valore pari al 50% di quello contrattualizzato a inizio comodato d’uso. Il progetto del Ministero dell’Agricoltura vuole infatti stimolare un ritorno alla produzione agricola in modo da poter compensare le difficoltà che l’orizzonte geopolitico suggerisce e rafforzare l’autonomia produttiva dell’agricoltura italiana.

Sul tavolo il governo mette un miliardo di euro

Sul tavolo il governo mette un miliardo di euro, ripartiti in diverse linee di intervento. Alcune delle quali toccano anche settori strategici siciliani piegati dalle difficoltà degli ultimi anni e potrebbero dare nuova spinta nell’agroalimentare dell’Isola da qualche tempo pessimista e pronta a ritirare ettari di colture per cedere i terreni ad altro scopo, come le locazioni per impianti fotovoltaici. Ma se serve l’energia, serve anche o soprattutto il cibo. “Vogliamo mettere chi lavora la terra nelle condizioni di guardare al futuro con fiducia, investendo in strumenti moderni e in una visione strategica di lungo periodo”, ha detto il ministro Lollobrigida. Il fondo da un miliardo per il ddl ColtivaItalia si compone di varie linee di finanziamento per vari interventi mirati. Una sezione molto importante è dedicata alla strategia del governo Meloni per la Sovranità alimentare. Si tratta di 900 milioni di euro suddivisi in capitoli da 300 milioni ciascuno. Di sicuro interesse per la Sicilia quello destinato a rafforzare la coltivazione di frumento, soia e altri settori che il Ministero definisce “strategici ma deficitari”.

La Sicilia ha nella coltivazione del frumento uno dei suoi settori chiave del comparto agricolo, ma in progressiva riduzione anno dopo anno. La competizione del grano importato ha infatti spinto gli agricoltori ad accendere i trattori per cortei nel capoluogo siciliano e verso il porto per manifestare all’arrivo di una delle tante navi cariche di frumento dal nord America o da altre parti del mondo. Altri 300 milioni, sempre su scala nazionale, sono destinati all’allevamento con l’obiettivo di rafforzare anche la produzione bovina e rendere il paese meno dipendente dalle importazioni. Anche se su questo fronte altre regioni hanno maggiore produzione, la Sicilia ha un comparto zootecnico con allevamenti di alta qualità da sostenere prima che scompaia. Dei 900 milioni sono destinati al settore olivicolo nazionale i restanti 300 milioni di euro che il Ministero dell’Agricoltura mette in campo con il disegno di legge. Un incentivo al reimpianto di oliveti con varietà resistenti.

10 milioni di euro destinati ai contratti di filiera per il frumento

Sostanziali per tutte le regioni d’Italia, quindi anche per la nostra, i 10 milioni di euro destinati ai contratti di filiera per il frumento, che prevedono un credito d’imposta dal 20% al 40% a seconda della durata degli accordi (da 3 a 5 anni), con il prezzo stabilito per l’intera durata del contratto. Se pur voce minore del totale con cui si arriva al miliardo messo in campo, la norma serve a mitigare le oscillazioni del mercato e assicurare al contempo un reddito stabile agli agricoltori.

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Il fondo di 150 milioni che punta tutto sui giovani

Sicuramente più sostanzioso il fondo di 150 milioni che punta tutto sui giovani e sul rinnovamento della produzione agrozootecnica. “Al fine di favorire il ricambio generazionale – fa sapere il Ministero – e promuovere l’imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura, il piano mette a disposizione 150 milioni di euro per facilitare l’accesso al credito per le imprenditrici e dei giovani imprenditori agricoli tra i 18 e i 41 anni”. Questo è il progetto che vorrebbe riportare braccia all’agricoltura mediante i terreni che Ismea metterà a bando e che in Sicilia sono appunto 198 per un totale di 3.493 ettari. Una superficie enorme cui si aggiungerà ulteriore terreno con la mappatura che viene chiesta ai comuni per censire terre abbandonate e silenti da mettere a disposizione in concessione o in affitto.

L’innovazione è infine quello che nella Sicilia ormai votata alle start-up, sempre più incentivate anche da interventi normativi regionali, potrebbe determinare la svolta con una buona spallata allo spopolamento e alla disoccupazione oltre che all’abbandono dell’agricoltura quindi anche alla riduzione della produzione agroalimentare. Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura, assumerà 45 nuove unità per potenziare il personale dedicato alla ricerca. Con 13,5 milioni di euro e un team più ampio, Crea supporterà anche le aziende agricole sperimentali con investimenti in agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica all’avanguardia e meccatronica.

Crea non è l’unico ente a sostegno del settore che è stato inserito del ddl ColtivaItalia. L’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura aggiungerà anche “Innovazione e Tecnologia” trasformandosi da Agea in AgeaIT. Lo scopo è aumentare competenze nel valorizzare il patrimonio informativo del Sian. Infine, oltre al sostegno alle imprese colpite da epizoozie, il ColtivaItalia interviene anche sulla semplificazione con un pacchetto di norme amministrative mirato a ridurre i tempi burocratici e ad agevolare l’accesso ai fondi pubblici. “Questo intervento permette nella fase attuale, in cui l’Europa fa scelte che segnano un passo indietro rispetto ai trattati fondativi, di andare avanti avendo una direzione”, ha detto il ministro Lollobrigida. Malgrado gli sforzi del compagno di partito Raffaele Fitto ringraziato da Francesco Lollobrigida, il ministro ha sottolineato che “la proposta finanziaria che la Commissione ci propone non è all’altezza dei tempi e delle sfide future”. Sfide che la Sicilia sta già tentando di affrontare con norme regionali e che il ColtivaItalia del Ministero potrebbe sostenere con risorse economiche e affiancamento tecnico.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione