Lo scorso venerdì 18 luglio (il giorno in cui Manfredi Borsellino, il figlio del giudice trucidato dalla mafia insieme alla sua scorta nel 1992, ha pronunciato, con la voce rotta dal dolore e dall’emozione, un vero e proprio atto d’accusa contro coloro i quali lasciarono solo suo padre) si è celebrata l’Assemblea Quadriennale Elettiva della CNA siciliana.
L’evento, che ha visto confluire a Palermo oltre trecento (tra delegati e invitati) delle CNA territoriali e dei raggruppamenti di mestiere delle associazioni di tutta l’isola, è stato impreziosito dalla presenza: del presidente e del segretario nazionale della Confederazione, Dario Costantini e Otello Gregorini; dalla partecipazione del vice presidente della Camera dei deputati, l’onorevole Giorgio Mulè; dell’assessore alle Attività produttive, l’onorevole Edy Tamayo; del presidente della Commissione regionale Antimafia, l’onorevole Antonello Cracolici, e da numerosi parlamentari europei e regionali.
La kermesse degli artigiani e degli imprenditori della Cna è stata ospitata in una delle sale del Molo Trapezoidale, un sito che si sviluppa intorno al Castello a Mare. Un monumento già parte del patrimonio dell’Umanità è candidato a diventare sito Unesco, che rappresenta un vero e proprio gioiello nascosto per lungo tempo, e da qualche anno restituito alla città per far vivere ai visitatori la storia e la bellezza di Palermo.
L’Assemblea Elettiva Quadriennale che ha avuto come tema “Una Visione Futura. Progetti, Impegno, Responsabilità“ è stata aperta dai saluti dell’assessore Fabrizio Ferrandelli che, prima di pronunciare il suo indirizzo di saluto a nome del sindaco Roberto Lagalla, è stato sommerso da un lungo e caloroso applauso in segno di solidarietà per l’aggressione subita insieme al titolare di un bar il giorno prima e, dal vice presidente vicario dell’Assemblea Regionale Siciliana, on. le Nuccio Di Paola.
Il primo, ovvero l’assessore Ferrandelli, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, sottolineando il ruolo della CNA come luogo di confronto e collaborazione istituzionale. Ha ribadito l’importanza di reagire collettivamente agli episodi di violenza e illegalità, difendendo il volto positivo e civile della città. Ha lodato la CNA come partner stimolante per la crescita amministrativa e territoriale.
Il secondo, cioè l’On. Nuccio Di Paola, ha evidenziato quanto sia difficile fare impresa in Sicilia, richiamando esperienze personali di vent’anni fa. Ha criticato la distanza della politica da chi lavora sul campo e ha sottolineato la necessità di una visione condivisa – regionale, nazionale ed europea – per difendere artigianato e imprese, cruciali per l’identità e l’economia siciliana.
È seguita la relazione del presidente uscente della CNA regionale Sebastiano Battiato, il quale ha chiuso il suo mandato ringraziando istituzioni, colleghi e collaboratori. Ha tracciato un bilancio positivo degli ultimi otto anni, evidenziando la crescita dell’economia siciliana (+2,1% nel 2023), l’aumento dell’occupazione (+13,5%) e delle imprese. Ha denunciato i ritardi nella spesa dei fondi PNRR (solo il 15% in Sicilia) e le difficoltà legate a burocrazia, crisi energetica, infrastrutture carenti e tagli alle risorse. Ha proposto soluzioni concrete come il rafforzamento del credito, la valorizzazione dei beni confiscati, e l’investimento in formazione. Ha valorizzato le iniziative realizzate (superbonus, fiere come quella del Ciavuri e Sapuri Fest e del Taormina Food Expo, e osservatori sulla burocrazia), promuovendo una CNA sempre più protagonista. Ha concluso con un appello per continuare il lavoro sulla legalità e con un sentito ringraziamento al segretario Piero Giglione per il sostegno ricevuto.
Subito dopo, la presentatrice del summit Sonia Hamza ha ceduto le redini al direttore responsabile di Italpress, Gaspare Borsellino. Questi, dopo aver invitato i parlamentari europei Marco Falcone (Forza Italia), Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia), Leoluca Orlando (Verdi e Sinistra italiana), Peppino Lupo (Partito democratico) e Ruggero Razza (Fratelli d’Italia) e i presidenti delle Cna territoriali incaricati a interloquire con i deputati, ha fissato le cosiddette regole d’ingaggio.
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Durante questa tavola rotonda, le domande sono state formulate dai presidenti territoriali: Domenico Provenzano (Palermo), Giampaolo Roccuzzo (Ragusa), Enza Matraxia (Caltanissetta), Davide Trovato (Catania), Valentino Savoca (Enna), Giuseppe Brenno (Messina). I loro quesiti hanno spaziato dalle questioni inerenti il deficit infrastrutturale, all’agricoltura e alla pesca, nonchè all’eccesso di burocrazia e ai dazi; e hanno tutti sollecitato maggiore attenzione nei confronti della piccola impresa.
Milazzo ha evidenziato la necessità di tutelare la pesca siciliana, penalizzata da regole europee restrittive che danneggiano i nostri pescatori, soprattutto nel comparto del tonno. Ha sottolineato l’importanza di affrontare il tema con un approccio unitario, difendendo non solo l’economia ma anche la tradizione culturale legata alla pesca. Ha chiesto una politica europea più equa e meno penalizzante per il Mediterraneo.
Falcone ha invocato una semplificazione normativa e amministrativa per sostenere l’agricoltura innovativa e sostenibile, ma anche produttiva. Ha sottolineato che la burocrazia rallenta imprese e sviluppo, mentre la transizione energetica va gestita con pragmatismo, senza danneggiare produzione e lavoro. Ha auspicato infine azioni concrete per abbattere i costi energetici e rendere più competitive le aziende meridionali, e in particolare quelle siciliane.
Giuseppe Lupo ha criticato la proposta europea di centralizzare i fondi strutturali, riducendo il ruolo dei territori. Ha chiesto più tempo per completare le opere del PNRR, evidenziando le difficoltà dei comuni siciliani in dissesto. Ha sottolineato l’urgenza di migliorare trasporti, infrastrutture e collegamenti, chiedendo maggiore attenzione dell’UE per le regioni periferiche. Lupo infine si è soffermato sulla questione dei Dazi, sostenendo che i dazi al 30% sono insostenibili per il sistema produttivo italiano, e in particolare per quello siciliano; auspicando infine che, se proprio non si dovesse ottenere l’azzeramento, quantomeno che i dazi possano essere contenuti in una percentuale che non superi il 10%.
Orlando ha lanciato un appello alla chiarezza nel linguaggio politico e alla costruzione di una visione condivisa dell’Europa, intesa come spazio di diritti e di dialogo. Ha sottolineato l’importanza di una dimensione globale dell’accoglienza, non solo per motivi etici ma anche economici. Ha evidenziato che solo riconoscendo i diritti e la dignità delle persone si costruisce sicurezza reale. Ha raccontato esperienze di integrazione amministrativa e sociale, ribadendo che la sfida è culturale: o cambiamo mentalità o resteremo bloccati nel passato.
Razza ha salutato con favore il nuovo sistema fiscale siglato tra Stato e Regione Siciliana, che porterà benefici all’economia isolana. Ha denunciato l’eccessiva burocrazia europea, causa di un “dazio indiretto” del 30% per le imprese, e ha citato il dato impressionante di 13.300 nuove norme UE varate negli ultimi 10 anni. Ha chiesto una drastica semplificazione normativa europea, ma anche maggiore attuazione dei provvedimenti che riguardano il sistema delle imprese alla regione siciliana.
Dopo la tavola rotonda sono state consegnate delle targhe di merito agli onorevoli Mulé, Tamajo e Cracolici. I premiati, nel ringraziare per i riconoscimenti ricevuti, hanno esposto diverse idee.
L’Assessore Tamajo, con delega alle Attività produttive, ha sottolineato il valore del confronto con la CNA e le altre associazioni di categoria, promuovendo una “politica del fare”. Ha citato misure a favore dell’artigianato e l’imminente avvio di 9 bandi strategici per digitalizzazione, ricerca, efficienza energetica e capitale umano.
L’On. Giorgio Mulè ha denunciato la difficoltà – e per alcuni versi l’incapacità – della Sicilia di spendere le risorse europee disponibili, malgrado stanziamenti ingenti. Ha invitato a riformare i meccanismi di gestione, affidandoli a chi è davvero competente, anche con soluzioni coraggiose e fuori dagli schemi. “Per rilanciare l’economia, servono competenze, digitalizzazione e occasioni per trattenere i giovani sul territorio” ha concluso.
L’On. Antonello Cracolici ha ricordato il 19 luglio come data simbolo della lotta alla mafia, sottolineando che il nemico più subdolo è il consenso degli indifferenti. Ha denunciato i segnali di legittimazione sociale della criminalità, come i fuochi d’artificio per i boss scarcerati. “Per contrastare la mafia” – ha affermato – “bisogna isolarla culturalmente e simbolicamente dalla nostra società”.
Successivamente, e prima delle conclusioni dei lavori della mattinata, si sono esibiti gli artisti Salvo Piparo e Stefania Bruno. Piparo, attore e cuntista, dopo la strepitosa esibizione al Teatro del Sole dei Quattro Canti con il “Cunto a Rosalia“, ha raccontato vizi, virtù e modi di essere dei siciliani e soprattutto la “storia“ dei vecchi mestieri artigiani e del perché si siano estinti, mentre Stefania Bruno ha raccontato delle storie disegnandole sulla sabbia, stimolando con la sua arte la fantasia e suscitando forti emozioni negli imprenditori.
Dario Costantini, presidente nazionale della Confederazione, dopo avere annunciato che a conclusione del suo intervento si sarebbe recato in Via d’Amelio per portare un mazzo di fiori e una preghiera al giudice Borsellino, ha ripreso alcune delle questioni accennate sia nella relazione di Battiato sia nel confronto con i deputati europei.
Nello specifico Costantini ha parlato con orgoglio del ruolo sociale della CNA e della partecipazione attiva degli associati. Ha denunciato la crisi delle piccole imprese tra dazi, mancati pagamenti e accesso difficile ai mercati. Ha chiesto all’Europa di sostenere realmente le PMI, andando oltre gli slogan. Ha criticato l’ipocrisia politica, sottolineando che la vera forza della CNA sta nella sua autonomia e nella sua capacità di rappresentare i problemi concreti. Ha concluso con un omaggio alla Sicilia e al coraggio degli imprenditori che non abbassano lo sguardo davanti alla mafia, ricordando che l’amore per questa terra passa dalla tenacia di chi ogni giorno la arricchisce con il proprio lavoro e il proprio talento.
Nella seduta pomeridiana, riservata ai soli delegati, si è proceduto all’elezione del nuovo presidente regionale, della presidenza, della direzione e del prossimo vice presidente nazionale.
Durante il corso della giornata sono state consegnate della targhe ricordo, in segno di stima, al vice presidente Nazionale Giuseppe Cascone e ai presidenti territoriali uscenti.
Prima della votazione dei nuovi organismi ha preso la parola il segretario generale della CNA Nazionale Otello Gregorini, il quale ha tracciato un bilancio molto positivo della campagna assembleare della CNA, con oltre 1000 assemblee e 12.000 nuovi dirigenti, molti giovani e donne.
Ha sottolineato la partecipazione come segnale di vitalità e democrazia in un contesto nazionale di disaffezione. Sui dazi USA ha espresso forte preoccupazione, chiedendo un accordo entro il 1° agosto per evitare ulteriori danni alle PMI italiane. Ha ricordato che la svalutazione del dollaro complica ulteriormente l’export. Ha invitato l’Europa a giocare un ruolo da protagonista nella competizione globale. Infine, ha elogiato la Sicilia per la sua crescita e l’impegno costante dentro il sistema CNA.
Successivamente si è proceduto con le varie elezioni, tutte all’unanimità. Al vertice della Cna siciliana è stato eletto Filippo Scivoli, già presidente per due mandati dell’associazione territoriale di Enna. Durante il discorso della sua nomina Scivoli si è così espresso: “La nostra missione è dare voce e sostegno concreto alle migliaia di piccole e medie imprese che rappresentano la spina dorsale dell’economia siciliana. Punteremo su tre assi fondamentali: semplificazione burocratica, accesso al credito e formazione. Vogliamo essere il ponte tra le imprese, le istituzioni e l’Europa, per cogliere tutte le opportunità dei fondi comunitari. La Sicilia ha un potenziale enorme che va liberato dalle pastoie burocratiche e sostenuto con strumenti moderni”.
Il neo-eletto Filippo Scivoli sarà coadiuvato nella sua nuova esperienza da una squadra composta dai presidenti delle 9 CNA territoriali, ovvero: Domenico Provenzano, Davide Trovato, Giampaolo Roccuzzo, Enza Matraxia, Rosanna Magnano, Giuseppe Brenno, Valentino Trovato, Giuseppe Orlando, Francesco Di Natale.
Alla carica di vice presidente nazionale è stato proposto all’unanimità il presidente uscente della CNA Siciliana, Sebastiano Battiato.
Il nuovo presidente regionale, prima di concludere i lavori dell’Assemblea elettiva, ha proposto la riconferma di Pietro Giglione alla guida della Cna siciliana, che è stata approvata all’unanimità.
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