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Alternativa Civica si divide dopo le dimissioni di Iotti


Il gruppo consiliare di maggioranza Sant’Ilario Futura

Con le dimissioni di Alberto Iotti e la conseguente annunciata creazione di due gruppi consiliari di fatto si conclude l’esperienza di Alternativa Civica. La lista che andava dal Movimento 5 Stelle a Fratelli d’Italia, nata con l’ambizione di vincere le elezioni sulla base di una pura sommatoria di potenziali percentuali, non ha retto alla prova del voto e, dopo un anno, neppure alla prova dell’opposizione.

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“Rappresentare una comunità non è semplice – ha dichiarato Cecilia Bosio, Capogruppo di Sant’Ilario Futura, la maggioranza che sostiene il sindaco Marcello Moretti – soprattutto in un periodo complesso come questo, in cui tutti noi siamo continuamente in ansia per tante cose (dai conflitti bellici a quelli commerciali, dalle questioni ambientali a quelle del lavoro, dall’economia alla sicurezza). Serve autorevolezza, ascolto e capacità di innovazione per accompagnare quotidianamente le persone in un percorso che, partendo da un’analisi lucida dei problemi possa offrire anche le soluzioni ed i progetti possibili in cui ci si possa identificare, coniugando le traiettorie personali e quelle della comunità intera in modo da sentirsi protetti e coltivare fiducia verso il futuro, nel rispetto dell’identità collettiva”.

Anche il Sindaco Moretti e la Vicesindaca Castellari hanno commentato le dimissioni del capogruppo di minoranza e la divisione del gruppo di opposizione, poichè dopo il consiglio Comunale di sabato 19 luglio, a seguito delle dimissioni di Alberto Iotti e la conseguente annunciata creazione di due distinti gruppi, a Sant’Ilario la minoranza non è più la stessa uscita dalle urne.
“La proposta di Alternativa Civica è stata bocciata dai cittadini perché oggi – ha dichiarato Monica Castellari, Vicesindaca – fare politica a livello locale, pur con le dovute declinazioni tra piani diversi, richiede comunque un rapporto con la complessità delle cose tra più livelli, tanto più in un periodo di cambiamento d’epoca. Pur nella consapevolezza che le politiche locali hanno le loro specificità, non si può dire come dicevano Iotti e Paterlini ‘la pensiamo diversamente ma siamo uniti sulle questioni locali’. Come si fa oggi, mi chiedo, a tenere completamente slegati i provvedimenti nazionali sull’energia e le ricadute locali? Lo abbiamo visto bene con il fotovoltaico. Come si fa a tenere slegate le politiche commerciali (i dazi) e le ricadute sull’agroalimentare locale? Come si fa a tenere slegate le politiche sulla sicurezza pubblica (che lo ricordiamo, in base all’art. 114 della Costituzione è una delle 17 competenza esclusive dello Stato) da quante Forze dell’ordine lo Stato assume per destinarle poi sui territori? Noi a settembre inaugureremo un importante edificio scolastico in stazione dove andranno a studiare i grafici, che rappresenta, oltre ad un investimento sulla formazione, anche un volano per il recupero di un’area industriale dismessa: sarà ricostruito il bar ristorante ‘Baracchino’ e sarà riqualificato l’edificio direzionale giallo ex Europa; stiamo finendo la riqualificazione del centro rendendolo più accogliente e sicuro per i pedoni in modo da favorire le attività commerciali. Su tutte queste cose Alternativa Civica ha votato sempre e sistematicamente contro. Per votare a favore degli asfalti non serve una giunta o un sindaco, basterebbe un algoritmo, anche se oggi visti i tagli ai Comuni diventa difficile anche fare questo. Una giunta ed i consiglieri devono avere un progetto di comunità credibile perché coerente anche con i propri valori e sicuramente la coppia Iotti – Paterlini è stata bocciata perché non lo era. Il fatto che abbiano rinunciato ad entrare in consiglio comunale ben tre persone della lista di opposizione, che pure avevano ricevuto la fiducia delle 274 persone che avevano dato loro una preferenza, testimonia una disaffezione verso una lista che evidentemente ha perso attrattiva”.

“Le minoranze hanno un ruolo istituzionale importante – ha dichiarato il Sindaco Marcello Moretti – perché portano idee e istanze di cui la Giunta cerca sempre di farsi carico nel rispetto dei ruoli ed anche della coerenza con cui vengono portate avanti. Sinceramente finora nei consigli, dalla minoranza, abbiamo registrato una riproposizione abbastanza pedissequa di tutto il programma elettorale bocciato degli elettori dove tutto è una priorità non motivata da urgenze e priva di adeguata copertura finanziaria che, lo ricordiamo, bisogna cercare di andare a prendere anche da fuori altrimenti non è sostenibile solo con risorse locali. La scomposizione dell’opposizione sicuramente apre una fase diversa che speriamo sia per tutti più costruttiva. Come sempre ascolteremo le proposte ma soprattutto il tono con cui vengono portate per capire se c’è davvero la volontà di contribuire nell’interesse della comunità oppure c’è solo l’intento di fare polemiche strumentali. Viviamo un periodo difficile e per favorire la coesione sociale del paese noi cercheremo di valorizzare il dialogo ma senza rinunciare a sottolineare con nettezza le posizioni strumentali. Per fare un esempio concreto, non si può chiedere da una parte il dialogo e dall’altra pubblicare un post per dire che si sprecano dei soldi nella riqualificazione del centro. Questo perché prima di tutto è un’informazione sbagliata che si fornisce ai cittadini, in quanto quelle risorse sono state erogate dalla Regione per la riqualificazione delle aree mercatali e non potevano essere spese per un campo sportivo. E soprattutto perché si fa terrorismo sulla pelle della gente su un tema sensibile come l’uso appropriato delle risorse. Un conto sarebbe stato dire io per il centro avrei fatto un’altra cosa (legittimo), altro conto è speculare sulle difficoltà economiche delle persone sparando delle cifre che, ripetiamo, o vanno impiegate per il centro oppure non vanno da nessuna parte.
Se lo scopo della minoranza è invece montare su ogni fatto di cronaca per alimentare odio e astio basandosi sulle difficoltà delle persone, come è avvenuto sulla vicenda dell’inchiesta sugli affidi dei minori in Val d’Enza, ecco questo è un modo per non dialogare e sarà sicuramente sottolineato. Alternativa Civica ha avuto, come tutti noi, il sostegno da tante persone interessate sinceramente al paese, se sceglie il confronto sul merito sicuramente credo che le rappresenterà al meglio e darà un contributo significativo alla serenità del paese ed alla qualità del confronto politico”.

Aggiunge inoltre la capogruppo di Sant’Ilario Futura Cecilia Bosio, intervenuta durante il consiglio comunale del 19 luglio: “in questo primo anno di attività sono state affrontate questioni molto importanti come il tema del fotovoltaico/agrivoltaico (che a causa di una legislazione contraddittoria e di un continuo contenzioso legale ha ancora i suoi strascichi), il completamento di alcune opere importanti come la scuola Collodi, le riqualificazioni urbane del centro del capoluogo, la promozione del dopo scuola e dell’attività dei giovani a Calerno, un intervento deciso sulle manutenzioni di strade e pedonali (tra quanto messo a disposizione dalla precedente giunta e quanto messo a disposizione in questi mesi si arriva circa a 700.000 Euro di lavori) oltre a rilevanti progetti che proiettano già verso il futuro come l’importante riqualificazione del Forum (che ha avuto accesso ai finanziamenti regionali), la concessione del contributo per lo studio di fattibilità dell’hub urbano che va dalla stazione alle piazze centrali e che dovrà dare una nuova attrattività sociale, commerciale e culturale al paese, la progettazione del primo stralcio della riqualificazione della palestra di Calerno e del Nido Girotondo.
Le cose fatte sono coerenti con le premesse e soprattutto con un percorso valoriale di una maggioranza che è sì una lista civica (Sant’Ilario Futura) ma che si muove in un riferimento chiaro e coerente che a livello locale (a prescindere dai riferimenti politici) è risultato evidentemente più affidabile di altri, che volendo ammiccare a tutti, alla fine sono risultati meno credibili”.

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