La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Venture capital, in Italia investiti 545 mln euro nel primo semestre 2025, secondo Italian Tech Alliance


Nel primo semestre del 2025 gli investitori in venture capital italiani ed esteri hanno investito 545 milioni di euro nelle startup tricolori, attraverso 210 round., evidenziando una sostanziale stabilità con la media semestrale degli ultimi 3 anni senza mega round, sia in termini di numero di round che di importo investito, ma con una certa tendenza al rallentamento.

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Sono  le principali  risultanze dell’indagine condotta dall’Osservatorio sul Venture Capital in Italia – realizzato da Growth Capital, la banca di investimento tech leader nell’ecosistema Venture Capital, in collaborazione con Italian Tech Alliance, l’associazione italiana del Venture Capital, degli investitori in innovazione e delle startup e pmi innovative, che monitora su base trimestrale l’andamento degli investimenti in Venture Capital in Italia e i principali trend dell’ecosistema italiano dell’innovazione, e presentata ieri a Milano (si veda qui il comunicato stampa e qui il report dell’Osservatorio).

I dati differiscono in maniera importante da quelli preliminari raccolti da BeBeez, che per il primo semestre 2025 ha mappato round  per circa 1,5 miliardi di euro (si veda qui il Report biotech di BeBeez) cioé poco meno di quanto raccolto in tutto il 2024, quando erano stati mappati round per oltre 1,7 miliardi di euro (si veda qui il Report di BeBeez sul Venture Capital nel 2024, accessibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data). BeBeez mappa i round sia di equity sia di venture debt sia i grant raccolti da startup e scaleup italiane oppure con sede all’estero, ma con fondatori italiani. In particolare, quindi, il dato del semestre risulta molto impattato dal round di venture debt da 600 milioni di dollari raccolto a fine marzo da Bending Spoons  e sottoscritto da Silver Point e Blackstone (si veda altro articolo di BeBeez), che invece non viene considerato nelle statistiche dell’Osservatorio. Così come non sono stati mappati dall’Osservatorio i grant da 61,6 milioni di euro incassati da Axelera AI, scaleup olandese dal cuore italiano, fra i principali fornitori di tecnologie di accelerazione hardware per l’IA generativa e la computer vision (si veda altro articolo di BeBeez). Allo stesso modo BeBeez ha mappato anche il round da 60 milioni di dollari (equity e debito) di Shop Circle Ltd, azienda londinese dal cuore italiano attiva nella fornitura di soluzioni software B2B basate sull’intelligenza artificiale, al quale ha partecipato anche il fondo Nextalia Ventures (si veda altro articolo di BeBeez). E così via.

Tornando ai dati dell’Osservatorio, nel secondo trimestre  dell’anno in corso sono stati investiti 227 milioni di euro tramite 104 round contro i 318 milioni dei primi tre mesi dell’anno e 106 round.

“Il mercato italiano si caratterizza per un numero molto elevato di round. Ma continuano a latitare quelli più importanti, dai serie B in poi. Il round più grande nel primo semestre è stato di 25 milioni” spiega Fabio Mondini de Focatiis, founding partner di Growth Capital.

Mondini si riferisce al round di Jet HR, seguito da quelli di Iama Therapeutics (15 milioni, Serie A) e Blubrake(12 milioni, Serie B), quindi quello di Sibill(12 milioni, Serie A) e infine Moneyfarm(11,8 milioni) in questo caso un  bridge round.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Questi ultimi, in pratica finanziamenti a breve tra un round vero e propio e l’altro, nella prima metà dell’anno hanno raccolto 77 milioni, cioè il 14% del totale, sintomo di una certa difficoltà delle startup nel raccogliere e degli investitori nel displiegare il capitale, tendenza riflessa dall’andamento del VC Index, sempre elaborato da Growth Capital su scala da 1 a 10 e calcolato a cadenza semestrale. Un termometro del sentiment di mercato, startup e investitori, che tine conto di vari fattori, per esempio è positivamnete influenzato dalla dimensione media dei round e dalla velocità con cui vengono conclusi. Ebbene, nella prima metà del 2025 l’indice è tornatonell’area che denota una fase di staticità.

Tuttavia, un importante segnale positivo viene dal notevole contributo che nelsemestre è venuto dai round di serie A, di importo spesso superiore ai 10 milioni di euro,  che caratterizzano il decollo dell’azienda con l’uscita definitva dalla stato embrionale tipico dei round seed e pre-seed. I round serie A hanno infatti raccolto in tutto 222 milioni di euro, cioè il 40% del totale. Non a caso Mondini esprime ottimismo sulle prospettive del mercato. “Prevediamo che i round di maggiori dimensioni diventino più frequenti nel secondo semestre del 2025, facendone l’anno con il maggior numero di round e l’ammontare investito più alto senza mega round. Nonostante le difficoltà ed il sentiment ai minimi storici registrato dal VC Index, c’è un ottimismo cauto per il dispiegamento di nuovo capitale, grazie al numero costante di nuovi fondi annunciati e al potenziale aumento dei round Serie B+, derivanti dalla solida pipeline di oltre 150 Serie A del triennio 2022-2024.”

Se si guarda infatti alla scena europea, quello che davvero manca al mercato italiano e che fa davvero la differenza è il numero estremamente basso dei round dalla serie B in su, “che nell’ultimo quinquennio hanno interessato non più di una dozzina di scaleup” ha sottolineato Mondini. Basta gyardare ai numeri della Francia, che con il triplo di round  dell’Italia ha raccolto un ammontare di risorse 15 volte maggiore.

Ulteriori freni allo sviluppo del VC in Italia in questo momento sono il sentiment cauto riguardo alla possibilità di exit e la difficoltà di raccogliere capitale presso gli investitori istituzionali. Tuttavia “il 2025 si è aperto all’insegna della solidità per il mercato italiano” ha concluso Mondini.

Quanto ai settori – Nel secondo trimestre il settore Smart City è quello che ha registrato il maggior numero di round (20), seguito da Fintech con 16 e da Life Sciences con 15 round. Smart City è in testa alla classifica anche nel primo semestre del 2025 (32 round), seguita da Software (29) e Life Science (27). In termini di ammontare investito, i primi tre settori rimangono invariati: in testa Life Science con investimenti per 49 milioni, seguito da Fintech con 42 e da Smart City con 40. Tuttavia, la distribuzione evidenzia un divario significativo, con investimenti più contenuti negli altri settori. Nel primo semestre del 2025, il settore Life Sciences guida con un divario ancora più marcato rispetto agli altri settori, evidenziando uno spostamento verso industrie più capital-intensive.

 

 

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

 

 

 

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Dilazione debiti

Saldo e stralcio