Il bonus sociale dei rifiuti, già previsto dall’articolo 57 bis del DL 14 del 2019, è finalmente entrato in vigore a cinque anni dalla sua previsione grazie alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Dpcm n. 24/2025. Il provvedimento dà il via, quindi, al bonus Tari per l’anno 2025, la misura istituita per le famiglie a basso reddito, che consente di ottenere lo sconto del 25% sulla tassa sui rifiuti.
L’agevolazione, valida in maniera retroattiva dal 1° gennaio 2025, richiede la stessa soglia minima dell’ISEE già operativa per gli altri bonus sociali in vigore. Ecco, quindi, come si applica lo sconto alle famiglie, chi ne ha diritto e cosa fare per ottenere il bonus Tari 2025.
Quanto deve essere l’ISEE per non pagare la TARI 2025
Da quest’anno si può finalmente fruire dello sconto sulla tassa sui rifiuti dopo l’emanazione del Dpcm n. 24 del 2025. Il provvedimento contiene il “Regolamento recante principi e criteri per la definizione delle modalità applicative delle agevolazioni tariffare in favore degli utenti domestici del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani in condizioni economiche e sociali disagiate”.
Pertanto, in attuazione di quanto prevede il decreto legge 14/2019 al quale si rifà il Dpcm del 2025, possono accedere all’agevolazione:
- le famiglie il cui valore ISEE non superi la soglia di 9.530 euro;
- i nuclei con quattro figli a carico e valore ISEE fino a 20.000 euro.
Si fa presente che è possibile ricevere lo sconto sociale su un’unica fornitura del servizio integrato dei rifiuti urbani. Per esempio, le famiglie titolari di due abitazioni possono ottenere lo sconto su uno solo dei due immobili.
Bonus tari 2025, quali requisiti per lo sconto
Tra i requisiti che sono alla base dello sconto è bene prendere in esame quella che è la situazione soggettiva che sta alla base del pagamento della tassa sui rifiuti. Infatti, la Tari deve essere pagata da chi sia in possesso o detenga locali o aree scoperte operative, potenzialmente in grado di produrre dei rifiuti.
Il termine “potenzialmente” sta proprio a indicare la situazione per la quale la tassa incida sulla possibile produzione di rifiuti, a prescindere dalla produzione effettiva.
Da questo punto di vista, si può concludere che il pagamento della tassa sui rifiuti spetti a chi possieda il diritto di proprietà dell’immobile o ne detenga il possesso legale. Se, invece, l’immobile non è abitato, la Tari è dovuta dal soggetto che ne abbia il diritto di proprietà o ne detenga il possesso legale.
Quali sono i dati ISEE posseduti dall’Arera
Fatte queste premesse, l’agevolazione introdotta dal Dcpm si concretizza in un sistema di sconti che deve essere applicato uniformemente a livello nazionale. Il riconoscimento del bonus Tari 2025 avviene per mezzo dei dati ISEE già in possesso dell’Inps e trasmetti all’Autorità di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente (ARERA).
Si tratta delle informazioni sulle quali si calcolano gli sconti degli altri bonus sociali, come le agevolazioni sulle bollette di energia elettrica, gas e fornitura integrata del servizio idrico.
La stessa ARERA ha adottato specifici provvedimenti che disciplinano le modalità di condivisione delle informazioni inerenti le famiglie che posseggano i requisiti per accedere al bonus Tari 2025. La condivisione avviene in maniera trasversale tra l’Inps, i Comuni e i gestori del servizio dei rifiuti mediante l’utilizzo del sistema SGAte.
Bonus Tari 2025, quando arriva?
Peraltro, l’avvio della misura di sconto sulla tassa sui rifiuti comporta alcuni adempimenti propedeutici. In primis, l’aggiornamento dei sistemi informatici degli uffici comunali ai fini dell’applicazione dello sconto in automatico alle famiglie che rientrino nelle soglie dell’ISEE per ottenere la riduzione della tassa.
In secondo luogo, la macchina organizzativa che determina le modalità di calcolo e di riscossione della Tari deve tener conto del fatto che il finanziamento dello sconto non deve ricadere sulle casse comunali.
Che cos’è il contributo perequativo
La soluzione adottata è quella di prevedere un contributo perequativo aggiuntivo da far pagare alle famiglie e alle imprese che pagano la tassa in maniera integrale. Nella delibera n. 133 del 1° aprile 2025, pertanto, l’ARERA ha stabilito l’entità del contributo perequativo in 6 euro a utenza.
Proprio in vista della definizione degli sconti e del contributo perequativo a finanziamento degli stessi, il Dcpm dispone che possono prevedersi anche dei meccanismi di gradualità ai fini dell’applicazione del bonus sociale. Detti meccanismi possono portare l’ARERA a disporre di un periodo di dodici mesi di transizione per il definitivo avvio della misura.
Come posso ottenere il bonus Tari nel 2025?
L’ARERA ha definito quali siano gli elementi operativi del bonus Tari 2025 e le modalità di come richiederlo.
Analogamente agli altri bonus sociali, lo sconto del 25% si applica in maniera automatica alle famiglie in possesso dei requisiti previsti dal decreto, purché provvedano ad aggiornare l’ISEE presentando il Documento Sostitutivo Unico (DSU).
Dalle istruzioni fornite dall’ARERA, dunque, si intuisce chiaramente che per fruire del bonus Tari 2025 non c’è bisogno di presentare alcuna formale domanda online.
Bonus Tari 2025, come ottenere l’esonero a Roma
Oltre al bonus nazionale istituito dal 2025 per tutti i comuni italiani, a livello locale è possibile fruire di misure, sconti ed esoneri totali dal pagamento della tassa sui rifiuti se si rientra nei requisiti previsti dai vari avvisi.
A tal proposito, è utile verificare sul portale istituzionale del proprio comune di residenza la presenza di novità su tariffe, esenzioni e bonus sulla Tari 2025, per pagare di meno o non pagare del tutto la tassa.
Roma Capitale assicura l’esonero totale dal pagamento della tassa sui rifiuti ai nuclei familiari che:
-
abbiano un valore ISEE non superiore a 6.500 euro;
-
non abbiano debiti riguardanti il pagamento pregresso della stessa tassa alla data del 31 dicembre precedente la richiesta stessa.
La richiesta va presentata nella sezione online dei “Servizi tributari” del portale di Roma Capitale entro il 28 febbraio dell’anno nel quale spetti l’agevolazione. Per gli anni successivi non serve ripetere la domanda ma occorre aggiornare il valore dell’ISEE ordinario mediante presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).
Bonus Tari 2025 Milano, a chi spetta l’esonero
Anche il Comune di Milano prevede l’esonero totale dal pagamento della tassa sui rifiuti per le persone che versino in condizioni di disagio economico. Più precisamente, la richiesta può essere presentata da:
- soggetti nullatenenti;
- persone in condizioni di accertato disagio economico;
- soggetti con reddito non superiore alla pensione sociale o alla pensione minima.
Per la presentazione della domanda è possibile scaricare l’apposito modulo da compilare e inoltrare tramite i canali telematici indicati (email, Pec, sportello e Poste Italiane). Il modulo si trova sul portale del Comune di Milano, seguendo il percorso Servizi > Tributi > Tari esonero per gravi condizioni di disagio.
Tari 2025, a Napoli uno sconto di 32 euro
Il Comune di Napoli ha introdotto uno sconto di 32 euro su quanto dovuto per il pagamento della tassa sui rifiuti per le famiglie in regola con i versamenti degli anni precedenti. In questo modo, l’amministrazione comunale ha inteso premiare le famiglie puntuali con i pagamenti.
Inoltre, il Comune ha messo a disposizione anche il simulatore di Riscotel per il calcolo della Tari. I versamenti delle rate vanno effettuati nelle date del 16 settembre, 18 novembre e 30 dicembre 2025 oppure in un’unica soluzione il 30 settembre 2025.
Come chiedere il contributo a Genova
Il Comune di Genova ha istituito un contributo del valore tra 100 e 150 euro per agevolare il pagamento della Tari. Nel dettaglio, il bonus Tari spetta per l’anno 2025:
- alle famiglie fino a due componenti o di un solo componente pensionato over 70 (contributo di 100 euro);
- un pensionato over 70 con un familiare a carico, diverso da un figlio di età inferiore a 26 anni (contributo di 100 euro);
- famiglie iscritte alla banca dati Tari da uno a quattro figli coresidenti e under 26 (contributo di 150 euro).
La domanda del bonus si può presentare online, sul Fascicolo del cittadino, dal 7 aprile al 30 giugno 2025.
Bonus Tari 2025 Palermo, come chiedere l’esenzione
Anche il Comune di Palermo ha istituito un servizio per la richiesta l’agevolazione, l’esenzione, la riduzione e l’esclusione dal pagamento della tassa sui rifiuti. I criteri per la richiesta sono riportati nel Regolamento Comunale.
Per presentare la richiesta è necessario collegarsi al sito istituzionale del Comune di Palermo e procedere nel percorso Servizi > Tributi, Finanze e Contravvenzioni > Richiedere agevolazione Tari.
Anche a Torino arriva la tariffa agevolata 2025
Il Comune di Torino ha previsto, infine, la possibilità di fruire di tariffe agevolate per il pagamento della Tari. Per beneficiarne, i residenti nel capoluogo devono sottoscrivere una Dichiarazione sostitutiva per il calcolo dell’ISEE entro il 23 settembre 2025. A seconda della fascia dell’indicatore si ottiene uno sconto più o meno alto. Nel dettaglio:
- I fascia da zero a 13.000 euro, 45% di sconto;
- II fascia, da 13.000,01 a 17.000 euro, 30% di sconto;
- III fascia, da 17.000,01 a 24.000 euro, 20% di sconto.
Per avere maggiori dettagli è necessario collegarsi al sito del Comune di Torino, seguendo il percorso Tasse e Tributi > Servizio Imu e Tari > Tassa sui rifiuti > ISEE – Riduzione della Tari per le famiglie in condizioni economiche disagiate.
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