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adottare un approccio integrato con la guida dell’HR


“Tutti riconoscono l’importanza del wellbeing aziendale. Il punto non è se promuoverlo, ma è investire e avere una strategia. Una mera lista di attività è inefficace, tanto per i dipendenti quanto per l’azienda. Oggi la domanda di benessere è olistica e quindi serve una visione sistemica che permei l’intera cultura organizzativa”.

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Così Giulia Vitetta, Group Chief People Organization & Procurement Officer di Mashfrog, fotografa il momento del corporate wellbeing e il suo valore strategico nel percorso di crescita di lavoratori e aziende. 

Per Mashfrog, il benessere aziendale non è solo welfare. È frutto di una People Strategy strutturata, che coniuga la cura puntuale della community dei colleghi con le trasformazioni del settore della consulenza tech driven in cui opera, in linea con il payoff del Gruppo “Tech Human Touch”.

I cinque pilastri della People Strategy: una bussola per l’impatto umano

La People Strategy di Mashfrog Group – che accompagna le imprese nella Digital Transformation con un approccio consulenziale e data-driven – è la cornice strutturale che orienta l’evoluzione dell’organizzazione secondo un approccio che ha contribuito a ottenere la certificazione Top Employer per 3 anni consecutivi, e si fonda su un’architettura valoriale solida, capace di orientare le scelte strategiche di business e di people care, a partire da 5 pilastri:

Employee Experience 

“Parliamo del viaggio del dipendente in azienda, da prima che entri nella nostra community,” spiega Vitetta. Non solo onboarding, ma anche percorsi di sviluppo, momenti di ascolto, transizioni interne, relazioni manageriali, wellbeing. Ogni touchpoint viene analizzato e migliorato, anche con il supporto della tecnologia. L’obiettivo? Creare un’esperienza coerente, fluida, coinvolgente.

Sviluppo Continuo 

Comprende formazione, upskilling, reskilling, team building e coaching. “Siamo in un settore – quello della consulenza tech driven – dove l’obsolescenza delle competenze è un rischio reale. Per questo lavoriamo su tre fronti: competenze hard, soft skill e cultura del benessere”. Tra i percorsi in sviluppo: gestione dello stress, mindfulness, leadership empatica e work-life integration.

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Inclusione e Diversità 

“Per noi questo resta un tema centrale.” Mashfrog ha strutturato policy e iniziative per valorizzare tutte le categorie sottorappresentate, non solo in termini di genere, ma anche generazioni, background culturali, situazioni familiari complesse. Il DEI è parte integrante dei programmi di empowerment e dei processi HR.

Leadership partecipativa e sostenibile 

La trasformazione culturale passa dalla leadership. Il management di Mashfrog viene formato su modelli di leadership condivisa, orientata alla crescita delle persone e all’ascolto attivo. I retreat manageriali sono uno degli strumenti chiave per diffondere visione e coerenza, “ma anche per condividere responsabilità: senza il supporto dei manager, la strategia HR non può vivere.”

Responsabilità sociale 

Il benessere non si ferma ai confini dell’azienda. Mashfrog integra la sostenibilità sociale nella propria cultura d’impresa attraverso un codice etico e un documento strategico di responsabilità sociale. Le iniziative includono supporto ai caregiver familiari, progetti educativi e attenzione ai territori in cui opera il gruppo.

Questi cinque pilastri non vivono in compartimenti stagni, ma costituiscono un sistema integrato, in cui ogni decisione strategica viene valutata anche in funzione dell’impatto che può avere sul benessere delle persone. Come sottolinea Vitetta, “ogni scelta, ogni iniziativa che attiviamo all’interno dell’area People viene analizzata rispetto al suo effetto sui diversi elementi della strategia, con una particolare attenzione al benessere psicologico e professionale, alla crescita e alla formazione. Le persone sono davvero al centro”.

E la funzione People & Culture ha un ruolo centrale nel rendere la People Strategy visibile, accessibile e coerente a tutti i livelli dell’organizzazione. “Abbiamo diversi momenti in cui la nostra proposition viene raccontata e diffusa, in particolare all’interno di eventi dedicati al management e di sessioni di team building con la prima linea,” spiega Vitetta. Un esempio concreto? Il prossimo appuntamento di settembre sarà interamente dedicato ai temi della cultura organizzativa e del benessere dei dipendenti – a conferma di quanto la leadership sia chiamata a essere parte attiva e consapevole della trasformazione culturale in atto.

Una strategia di wellbeing aziendale integrata nei processi HR

Ed entrando proprio nel merito del benessere Vitetta spiega che è parte integrante della proposta di valore di Mashfrog verso le persone. La centralità dell’individuo non è un principio astratto, ma un criterio di valutazione applicato anche al performance management, in particolare per la prima linea manageriale: i KPI includono infatti obiettivi specifici legati alla sensibilità e all’attuazione di iniziative per il benessere dei team.

Tre i filoni principali dell’approccio sistemico adottato:

  • Benessere mentale: uno dei tasselli è la piattaforma di psicologia online con adesione volontaria, se il dipendente sente il bisogno di un supporto. Le prime cinque sessioni sono interamente coperte dall’azienda, mentre le successive – se si desidera proseguire il percorso – sono disponibili a tariffe agevolate grazie alla partnership attivata da Mashfrog. Rientrano in quest’area anche corsi già in essere e di prossimo lancio sulla gestione dello stress, percorsi di mindfulness, attività di empowerment (in particolare per le professioniste) e iniziative per la diffusione di una cultura della salute mentale. Il tutto all’interno di un disegno sistemico in cui la funzione HR si occupa di garantire coerenza, accessibilità e impatto misurabile delle iniziative. 
  • Benessere fisico: agevolato da convenzioni con palestre e piattaforme di fitness e da un sistema di welfare accessibile, che include voucher per servizi legati alla salute e al benessere personale. 
  • Benessere relazionale e sociale: promosso attraverso iniziative che coinvolgono anche la sfera familiare, andando oltre il perimetro dell’azienda in senso stretto. L’obiettivo è quello di offrire supporto all’individuo nella sua totalità, considerando non solo la dimensione professionale, ma anche quella personale e relazionale. In particolare, Mashfrog ha attivato diversi programmi dedicati ai genitori, per accompagnarli nella gestione dei figli, e iniziative di caring familiare rivolte a chi ha genitori anziani o si trova a gestire situazioni familiari complesse. “Parliamo di quel benessere che coinvolge anche la famiglia, quella che una persona si è costruita o quella di origine”, spiega Vitetta. “Vogliamo essere, nei limiti delle nostre possibilità, una rete di supporto concreta e accessibile per le nostre persone.” 

Quello che emerge quindi è che, di fronte a un contesto nazionale in cui – secondo i dati dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano – solo il 10% dei lavoratori dichiara di “stare bene” su tutte e tre le dimensioni del benessere (fisica, mentale e relazionale), Mashfrog sceglie di investire su un modello strutturato e misurabile di wellbeing aziendale, capace di generare impatto reale e duraturo. Una scelta culturale e strategica che punta a motivare, ingaggiare e sostenere le persone in ogni fase del loro percorso professionale.

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La cultura organizzativa come leva per il wellbeing aziendale

Un elemento chiave per rendere efficace il wellbeing aziendale è il coinvolgimento del management. “La funzione People deve integrarsi pienamente con il resto dell’organizzazione. E il management ha un ruolo fondamentale nel supportare e spingere la nostra visione, altrimenti resta tutto sulla carta”.

Per rafforzare questa alleanza strategica, Mashfrog organizza momenti di formazione dedicati alla leadership, come i retreat manageriali focalizzati su benessere e cultura. L’obiettivo è promuovere una leadership partecipativa capace di ingaggiare le persone non solo a rimanere, ma a dare il meglio di sé.

Formazione continua come antidoto al disingaggio e supporto al benessere

Nell’attuale scenario del mondo del lavoro, il calo della motivazione e il fenomeno del quiet quitting rappresentano delle criticità concrete, e anche rispetto a questi aspetti Mashfrog ha introdotto strategie mirate per mantenere alto l’ingaggio delle persone. “Abbiamo un turnover molto basso, e siamo profondamente convinti che la vera sfida oggi sia motivare chi è già dentro, non solo trattenerlo. Anche in ottica di benessere complessivo dell’individuo”.

Da qui l’importanza della formazione come leva strategica, non solo per aggiornare le competenze, ma per rafforzare motivazione, fiducia e senso di appartenenza. “La nostra strategia si articola su tre direttrici: hard skill digitali, soft skill comportamentali e formazione sul benessere”, spiega Vitetta. “Quest’ultima include percorsi su gestione del tempo, work-life balance, mindfulness, meditazione, gestione dello stress e del cambiamento.”

L’approccio dell’azienda si basa su un principio chiave: l’apprendimento continuo non è solo un obiettivo formativo, ma una risposta organizzativa al rischio di disimpegno e demotivazione. “Lo considero l’antidoto più potente al disingaggio”, afferma Vitetta. Offrire opportunità costanti di crescita, infatti, aiuta le persone a sentirsi coinvolte, utili, stimolate – elementi oggi essenziali per contrastare fenomeni come l’”abbandono silenzioso”.

E in quest’ottica si aggiunge un altro tassello alla strategia di Mashfrog che promuove l’ascolto attivo e l’empowerment (anche attraverso programmi di mentoring disegnati dall’HR), con l’obiettivo di accompagnare gli individui nella loro crescita professionale e personale, favorendo uno scambio continuo tra colleghi di diverse esperienze e seniority. Uno strumento che contribuisce concretamente a rafforzare la motivazione interna e a costruire una cultura aziendale basata sulla valorizzazione delle competenze e delle relazioni.

Wellbeing aziendale e Intelligenza Artificiale: le prospettive

Anche l’AI entra in gioco nel disegno del wellbeing aziendale. “Abbiamo già attivato strumenti di people analytics predittivi per individuare situazioni di stress, assenteismo e burnout. Stiamo lavorando a un chatbot HR per semplificare l’accesso alle informazioni, e a tool per personalizzare percorsi formativi e mobilità interna”. 

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Ma l’ambizione è andare oltre. “Vorremmo integrare sempre di più contenuti di AI per supportare wellbeing e formazione. Esistono già esperienze interessanti su questo fronte. Serve tempo, ma è una direzione strategica su cui vogliamo investire”.

Una direzione che Mashfrog intende seguire con rigore etico. “Abbiamo già una policy AI interna molto precisa, basata su trasparenza, protezione dei dati ed equità. Per noi è essenziale coniugare innovazione e responsabilità”.



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