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A2A presenta l’undicesimo bilancio di sostenibilità territoriale di Brescia


Oltre mezzo miliardo di euro distribuito al territorio; 286 milioni di investimenti; 600mila tonnellate di CO2 evitate grazie al sistema energia-ambiente e zero rifiuti in discarica; oltre 10mila studenti coinvolti nei progetti di educazione ambientale. Sono i numeri del Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Brescia del Gruppo A2A, giunto alla sua undicesima edizione, presentato oggi dal Presidente e dall’Amministratore Delegato di A2A, Roberto Tasca e Renato Mazzoncini, alla presenza di Laura Castelletti, Sindaca di Brescia. Il documento rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio nel 2024 e i suoi piani di attività per i prossimi anni.

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“Il Bilancio di Sostenibilità Territoriale è uno strumento che va oltre la rendicontazione: rappresenta un momento di ascolto e confronto con tutti i nostri stakeholder, in cui riaffermiamo il nostro impegno a
lavorare insieme al territorio per affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche del nostro tempo. Brescia è un contesto strategico per il nostro Gruppo, non solo per la sua dimensione industriale, ma per la capacità di anticipare modelli di sviluppo sostenibile replicabili su scala nazionale ed europea. – ha dichiarato il Presidente di A2A, Roberto Tasca –. Il “modello Brescia” si traduce anche in iniziative sul
fronte culturale e sociale: nel 2024, abbiamo sostenuto progetti come il nuovo Teatro Borsoni e con Fondazione ASM abbiamo promosso iniziative che rafforzano l’inclusione e il benessere collettivo, come
il progetto CAD – Comunità Amiche della Disabilità e il bando Usato Sicuro. In parallelo, con Fondazione Banco dell’Energia stiamo supportando 180 famiglie in condizioni di vulnerabilità energetica.
Continueremo a lavorare in questa direzione, con responsabilità e visione, consapevoli che la transizione ecologica richiede scelte concrete e partecipazione attiva.”

“Nel 2024, A2A ha generato sul territorio di Brescia un valore economico complessivo superiore al mezzo miliardo di euro e investito circa 286 milioni di euro per lo sviluppo di infrastrutture fondamentali ad
accelerare la transizione ecologica. Non si tratta solo di ammodernamento tecnologico, ma di una trasformazione strutturale, che guarda al futuro della città. – ha affermato l’Amministratore Delegato di A2A, Renato Mazzoncini – I nostri investimenti hanno infatti abilitato soluzioni innovative che pongono Brescia all’avanguardia tra i centri urbani europei: dalla valorizzazione del calore residuo generato dal
termoutilizzatore o dai data center, ai sistemi di teleriscaldamento sempre più efficienti, fino ancora ai progetti sperimentali sulla guida autonoma. L’adozione di queste tecnologie anticipa in scala locale la
traiettoria del nostro Piano Industriale al 2035, rafforzando il ruolo di questo territorio come laboratorio avanzato per la decarbonizzazione e l’elettrificazione dei consumi. È qui che testiamo soluzioni scalabili,
in grado di coniugare innovazione industriale, sostenibilità ambientale e benefici tangibili per la comunità.”

La presentazione è stata seguita da un dibattito sulle prospettive della transizione sostenibile, a cui hanno partecipato anche Giuseppe Pasini, Presidente di Feralpi Group e di Confindustria Lombardia, e Matteo
Meroni, Vicepresidente con delega ESG di Confindustria Brescia.

Il bilancio di sostenibilità

Anche nel 2024, A2A ha contribuito a generare valore per il territorio e per i suoi stakeholder: sono infatti stati distribuiti oltre 547 milioni di euro sotto forma di dividendi, stipendi, imposte, canoni e concessioni
locali, sponsorizzazioni e ordini in forniture. In particolare, questi ultimi hanno raggiunto i 278,6 milioni, confermando l’impegno del Gruppo nel supportare il tessuto economico e imprenditoriale bresciano
con 360 fornitori attivati, di cui il 69% rappresentato da micro o piccole imprese. Gli investimenti realizzati – pari a circa 286 milioni di euro – hanno interessato ambiti infrastrutturali chiave per l’economia circolare e transizione energetica, pilastri del Piano Industriale di A2A al 2035.
Durante lo scorso anno A2A ha continuato a sviluppare il sistema integrato Ambiente-Energia, fiore all’occhiello di Brescia, in grado di soddisfare in modo sostenibile il fabbisogno energetico della città
coniugando produzione di energia elettrica e calore, teleriscaldamento e gestione del ciclo dei rifiuti. Un processo virtuoso – riconosciuto dalla Commissione Europea come esempio di eccellenza – che ha
consentito di evitare l’emissione in atmosfera di quasi 600mila tonnellate di CO2 nel 2024, pari all’anidride carbonica assorbita da quasi 4 milioni di alberi in un anno1.

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È in questo contesto che si inserisce il ruolo strategico del Termoutilizzatore di Brescia. Il 2024 ha rappresentato il primo anno di funzionamento a regime del nuovo impianto di trattamento dei fumi
dell’infrastruttura (flue gas condensation), che ha permesso una riduzione delle emissioni rispetto al 2021, quando già i parametri erano ampiamente sotto i limiti di legge: -20% per NOx, -50% SO2, -70% NH3,
-90% per HCl. Grazie all’adozione dell’innovativo sistema di recupero del calore dai fumi del camino, sono inoltre stati immessi nella rete di teleriscaldamento 212 GWht, pari al 18% del calore totale prodotto,
portando la quota di energia termica generata da fonti non fossili all’83%. Un percorso, quello della decarbonizzazione del teleriscaldamento, destinato a fare un ulteriore passo avanti con il recupero dei
cascami termici dei data center: a giugno 2025 è infatti stato inaugurato il progetto pilota sviluppato con la società francese Qarnot che, grazie a un avanzato sistema di raffreddamento a liquido, consentirà di
riscaldare 1.350 appartamenti entro il prossimo biennio, grazie al calore di scarto recuperato dai server.

Nel settore ambientale, la Società si è confermata un modello di eccellenza. Nella Provincia di Brescia, Aprica ha raccolto oltre 299mila tonnellate di rifiuti, recuperandone il 100% chiudendo così il cerchio
dell’economia circolare: gli scarti sono destinati a recupero di materia (74%) o di energia (26%). Nulla viene inviato in discarica. Nel 2024 dai rifiuti abbiamo generato 696 GWh di energia termica e 446 GWh di
energia elettrica, in grado di soddisfare il fabbisogno rispettivamente di 165mila e 58mila famiglie. Tra le principali iniziative promosse da Aprica lo scorso anno si segnalano la campagna “Io ti vedo”, con
cassonetti “animati” per sensibilizzare contro l’abbandono dei rifiuti; l’attivazione in collaborazione con il Comune di Brescia dell’Albo dei Compostatori Digitali, con incentivi per chi pratica il compostaggio
domestico; l’installazione di 150 cestini intelligenti per ottimizzare la raccolta nei punti più frequentati della città; e l’apertura di un nuovo infopoint in via Codignole.
Per sostenere l’elettrificazione dei consumi e la diffusione degli impianti fotovoltaici, cresciuti in maniera capillare nel Bresciano2 , A2A ha continuato a investire nel comparto della distribuzione elettrica. A fine
dicembre, il Gruppo ha completato l’acquisizione da E-distribuzione del 90% del capitale sociale di Duereti per le attività di distribuzione in alcuni Comuni situati nelle province di Milano e Brescia. A seguito
1 Valore calcolato prendendo in considerazione una betulla verrucosa che, in base allo studio del Cnr di Bologna, ha, in media, una capacità di assorbimento di CO2 pari a 155 kg l’anno.
2 In base ai dati del GSE, Brescia è la prima provincia italiana per potenza fotovoltaica installata (883 MW) e la seconda per numero di impianti (55.790). Dati aggiornati al 31 dicembre 2023. Cfr, GSE – Solare Fotovoltaico – Rapporto Statistico 2023 di questa operazione, A2A gestisce ora anche la rete elettrica dei Comuni della Val Trompia (circa 66mila contatori e quasi 1900 km di rete), che si aggiungono alle aree storiche gestite nel Bresciano: la città, l’Alto Garda e la Valle Sabbia. Nel complesso, nei prossimi dieci anni A2A investirà oltre 4 miliardi di euro per il potenziamento della rete elettrica. Tra gli interventi portati avanti, anche la nuova cabina primaria Violino, inaugurata lo scorso giugno.
Sul fronte del ciclo idrico integrato, Brescia si è confermata un modello a livello nazionale nella tutela dell’acqua e nella riduzione delle perdite. L’ammodernamento delle infrastrutture ha interessato l’intera
rete: sono stati sostituiti circa 25 km di condotte obsolete, si è raggiunto il 47% di distrettualizzazione dell’acquedotto e si sono installati 682 sensori acustici del progetto Aquarius per il rilevamento precoce
delle perdite. In questo modo, in città, la percentuale di dispersione è passata dal 31,9% del 2017 al 24,8% del 2024: un risultato possibile grazie agli investimenti della società, che lo scorso anno hanno raggiunto
la quota di oltre 137 euro pro capite, circa il doppio della media nazionale tra gli operatori industriali.
Parallelamente, è stato completato il nuovo impianto di depurazione di Vobarno, inaugurato nell’aprile 2024, ed è stato avviato quello di Calvisano, operativo dai primi mesi del 2025. Altri tre impianti sono in
fase di completamento – a Visano, Pralboino e Ciliverghe di Mazzano: entreranno in funzione entro la fine di quest’anno, consentendo di superare le procedure di infrazione europee.
Tra le soluzioni innovative pensate per rendere sempre più smart l’ambiente urbano, il progetto sperimentale “City Plug Lamp”, avviato per la prima volta a Brescia. Il sistema integra in un unico palo
l’illuminazione pubblica e la ricarica dei veicoli elettrici, ottimizzando l’uso del suolo e riducendo l’impatto visivo. L’iniziativa rafforza la mobilità sostenibile locale, sostenendo una rete di ricarica in costante
espansione che nel 2024 ha permesso di percorrere 11,7 milioni di chilometri a zero emissioni. La visione di smart city si estende anche alla mobilità autonoma: all’interno del partenariato nazionale MOST, A2A
nel 2024 ha avviato, in collaborazione con il Politecnico di Milano, il progetto pilota Autonomous Urban Transport Optimization. L’obiettivo è sviluppare un servizio di car sharing con un’auto a guida autonoma:
nel 2025 sono iniziati i test sulle strade comunali di Brescia con una Fiat 500 elettrica.
Dopo l’esperienza di Brescia-Bergamo Capitale Italiana della Cultura, A2A ha rinnovato il proprio impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Il Gruppo ha infatti sostenuto la nascita del
Teatro Renato Borsoni e promosso la call artistica “Life Art”, finalizzata alla creazione di un’opera d’arte permanente nell’area esterna del Teatro. Un’iniziativa che si inserisce nel più ampio progetto di
riqualificazione urbana “Oltre la strada”, finalizzato a rigenerare l’area di via Milano.
L’azione del Gruppo si estende anche alla dimensione sociale: nel corso del 2024 il sostegno di A2A a favore delle fasce più fragili della popolazione bresciana si è concretizzato attraverso una rete di progetti,
per oltre 140 mila euro di risorse stanziate da Banco dell’energia. Grazie all’iniziativa “ACT – Accesso consapevole e sostenibile all’energia” realizzata con la Croce Rossa, la Fondazione ha offerto aiuto diretto
a 70 nuclei familiari. In parallelo, mediante l’iniziativa “Sin-energia” sono in corso il pagamento delle utenze energetiche e percorsi di educazione al risparmio energetico per 40 famiglie principalmente dell’area
ovest della Città. Il territorio, infine, è al centro del progetto “Change+ cambia gli elettrodomestici energivori”, attraverso il quale 70 famiglie vulnerabili sono supportate nel coprire i costi per la sostituzione di elettrodomestici obsoleti ed essenziali.

A conferma dell’attenzione verso le proprie persone, A2A ha inoltre ottenuto per tutte le Società del Gruppo la certificazione Top Employers, riconoscimento assegnato alle realtà che si distinguono per
l’adozione di politiche e pratiche di eccellenza in ambito HR. Complessivamente sono state erogate ai dipendenti del Gruppo oltre 92.500 ore di formazione (con un incremento di oltre il 30% rispetto all’anno
precedente). Nel 2024 è stato lanciato A2A Life Caring, il piano a sostegno della genitorialità che prevede investimenti per 120 milioni di euro entro il 2035, ed è stato recentemente approvato A2A Life Sharing, il piano di azionariato diffuso che mira a rafforzare il senso di appartenenza e la partecipazione attiva alla crescita dell’azienda. Nelle sole sedi bresciane, A2A conta più di 2.600 persone: 220 le assunzioni nel 2024, di cui il 36% under 30.
Infine, il Gruppo ha rinnovato il proprio impegno educativo verso le nuove generazioni con 10.700 tra studenti e docenti coinvolti nel territorio, attraverso approfondimenti sui temi ambientali e visite ai propri impianti. Le scuole primarie e secondarie di primo grado della città hanno partecipato a “Guarda, è così che si fa!”, realizzato con gli esperti di Aprica e dedicato all’economia circolare, per educare i più giovani
al consumo responsabile delle risorse. Nel contesto della seconda edizione del progetto nazionale “Futuro in Circolo”, Vincenzo Schettini, divulgatore noto per il format “La Fisica Che Ci Piace”, ha tenuto una
lezione presso il Termoutilizzatore di Brescia a cui hanno partecipato oltre 200 studenti degli istituti superiori. Grazie a questa collaborazione, A2A punta a sensibilizzare giovani e cittadini sulla transizione
energetica ed ecologica, adottando un linguaggio multimediale e partecipativo.

IL PROGRAMMA DI ENGAGEMENT TERRITORIALE DI A2A

Il percorso dei Forum Multistakeholder di A2A si rinnova anche quest’anno, in continuità con l’impegno portato avanti nelle scorse edizioni per il coinvolgimento degli stakeholder locali attraverso attività di
dialogo e ascolto.
Nel 2025, il programma dei Forum “Transizione ESG: un’impresa comune” prevede 14 tappe in tutta Italia, in occasione delle quali vengono presentati i Bilanci di Sostenibilità Territoriali. Nell’ambito di questa
iniziativa, in collaborazione con THEA e con le Associazioni territoriali di Confindustria, la presentazione del Bilancio a Brescia è stata infatti preceduta da un incontro a porte chiuse, a cui hanno preso parte i fornitori e i grandi clienti del Gruppo oltre alle imprese associate di Confindustria. In questa sede sono state affrontate le tematiche relative alle principali sfide della transizione sostenibile, fornendo ai
partecipanti dati esclusivi di scenario, globali e locali, oltre ai risultati di una survey nazionale sull’approccio delle imprese italiane alla sostenibilità. All’incontro sono seguiti due tavoli di lavoro con l’obiettivo di fornire alle imprese partecipanti gli strumenti concreti per integrare la sostenibilità all’interno del proprio modello di business, per misurare la propria carbon footprint e per impostare un primo documento di rendicontazione.
Questo programma di engagement territoriale, dopo il Piemonte, il Friuli-Venezia Giulia, la Liguria, Bergamo, la Puglia e Brescia coinvolgerà nel corso dell’anno Sud Lombardia, Valtellina – Valchiavenna, Abruzzo, Milano, Calabria, Sicilia, Monza e Brianza e Campania.



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