I finanziamenti, previsti sia per il Nord che per il Sud Italia, sono destinati in particolare a persone con meno di 35 anni, disoccupati da almeno un anno, donne senza impiego, soggetti in situazioni di marginalità sociale o vulnerabilità, e individui vittime di discriminazione. La richiesta degli incentivi, che ammontano a 800 milioni di euro, va inviata a INVITALIA (soggetto attuatore delle misure).
Le misure “Autompiego Centro Nord Italia” e “Resto al Sud 2.0” stanno finalmente per partire grazie alla prossima pubblicazione del decreto attuativo delle misure contenute nel DL Coesione del 2024, finalizzate alla promozione dell’auto impiego degli under 35 nelle libere professioni, nel lavoro autonomo e nell’attività di impresa.
Il decreto è stato perfezionato dal Ministro del Lavoro Marina Calderone, di concerto con il Ministero degli Affari europei e il MEF, con attuazione immediata – quando il provvedimento sarà ufficialmente pubblicato – dei due interventi sopracitati.
Promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, libere professioni e attività di impresa
Si tratta di misure specifiche per favorire la creazione di nuove imprese e attività libero-professionali, nell’ambito della strategia nazionale per le politiche attive promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
I finanziamenti, previsti sia per il Nord che per il Sud Italia, sono destinati in particolare a persone con meno di 35 anni, disoccupati da almeno un anno, donne senza impiego, soggetti in situazioni di marginalità sociale o vulnerabilità, e individui vittime di discriminazione, secondo le definizioni contenute nel Piano nazionale “Giovani, Donne e Lavoro”.
Possono accedere ai contributi i progetti volti all’avvio di nuove iniziative economiche, sia in forma individuale che collettiva, inclusi anche i percorsi che richiedano l’iscrizione a ordini o collegi professionali.
Le attività possono essere avviate:
- in forma individuale, attraverso l’apertura della partita IVA per costituire un’impresa individuale o per esercitare la libera professione;
- in forma collettiva, tramite la creazione di società cooperative, società in accomandita semplice, società in nome collettivo, società a responsabilità limitata o società tra professionisti.
Nello specifico, le spese finanziabili riguardano:
- a) servizi di formazione e supporto alla fase progettuale iniziale, definiti in base alle esigenze territoriali e in collaborazione con le Regioni, in linea con il Programma “Giovani, Donne e Lavoro” e con il Programma GOL;
- b) attività di tutoraggio, mirate a sviluppare le competenze e ad accompagnare i beneficiari nella fase di avvio e gestione dell’attività;
- c) incentivi economici, concessi ai destinatari delle misure per facilitare l’avvio concreto dell’iniziativa imprenditoriale o professionale.
Incentivi per il Centro Nord
La misura denominata Autoimpiego Centro-Nord Italia è pensata per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali e professionali nelle regioni del Centro e Nord del Paese (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, P.A. di Trento, P.A. di Bolzano).
I beneficiari dell’iniziativa sono giovani under 35 che si trovano in situazioni di disagio sociale, esclusione o discriminazione, oppure risultano inattivi, privi di occupazione o disoccupati, inclusi coloro che percepiscono ammortizzatori sociali previsti dal programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori).
La misura finanzia attività di formazione, supporto alla progettazione iniziale e tutoraggio nella fase di avvio dell’attività, oltre a incentivi economici concessi secondo il regime de minimis, che includono:
- un voucher di avvio fino a 40.000 euro;
- un contributo a fondo perduto pari al 65% dell’investimento, per progetti con un budget massimo di 120.000 euro;
- un contributo a fondo perduto pari al 60%, per spese comprese tra 120.000 e 200.000 euro.
Incentivi “Resto al Sud”
Sono previsti, nel dettaglio, i seguenti interventi:
- Voucher iniziale (in regime de minimis), non rimborsabile, destinato all’acquisto di beni, attrezzature e servizi necessari per avviare l’attività. Il valore massimo è pari a 40.000 euro per iniziative con sede legale nel Mezzogiorno e nelle regioni dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2009 e del 2016. Tale importo può salire a 50.000 euro se il voucher è impiegato per l’acquisto di beni e servizi a contenuto innovativo, tecnologico o digitale, oppure orientati alla sostenibilità ambientale o al risparmio energetico, sempre nelle aree del Mezzogiorno;
- Contributo a fondo perduto (sempre in regime de minimis) fino al 75% dell’investimento, per progetti con un budget non superiore a 120.000 euro, destinato ad attività con sede nelle regioni del Sud e nei territori colpiti dal sisma del 2009 e 2016 del Centro Italia;
- Contributo a fondo perduto fino al 70% dell’investimento per programmi di spesa compresi tra 120.000 e 200.000 euro, sempre per imprese localizzate nel Mezzogiorno o nelle aree terremotate del Centro Italia.
Il riparto delle risorse
Il decreto attuativo – disponibile in allegato – ha rimodulato le risorse inizialmente previste dal DL Coesione in questo modo:
- 220 milioni di euro per la misura Autoimpiego Centro-Nord;
- 356 milioni di euro per la misura Resto al Sud;
- 75 milioni di euro per i servizi di tutoring che saranno erogati da Invitalia;
- 49 milioni di euro per la copertura degli oneri di gestione degli incentivi.
Autoimpiego e servizi di tutoring: come funziona
Ogni progetto beneficia automaticamente di un pacchetto di assistenza del valore complessivo di 5.000 euro, suddiviso in due componenti:
- supporto tecnico-operativo (4.000 euro), fornito da Invitalia, finalizzato a fornire assistenza sugli aspetti amministrativi, sulla documentazione da presentare e sugli obblighi procedurali;
- consulenza gestionale (1.000 euro), erogata dall’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), dedicata al sostegno nella pianificazione strategica, nel marketing e nell’organizzazione economico-finanziaria.
Il finanziamento è subordinato al rispetto dei tempi e delle condizioni stabilite dalla normativa, e può essere distribuito in più tranche, comprese le erogazioni legate agli stati di avanzamento dei lavori e al pagamento finale.
Come accedere ai contributi
Le richieste di accesso al contributo saranno esaminate da Invitalia secondo una procedura a sportello, con valutazione basata sui documenti presentati e sulla qualità progettuale.
Non è necessario partecipare ai corsi formativi promossi dall’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), tuttavia chi li frequenta potrà ottenere un vantaggio in termini di punteggio.
Il sostegno economico può essere combinato esclusivamente con l’anticipo della NASpI destinata all’autoimprenditorialità.
Il decreto stabilisce l’obbligo di verifiche e controlli, con la possibilità di revocare i fondi qualora si riscontrino irregolarità, interruzioni premature dell’attività o mancata realizzazione degli investimenti.
Le richieste potranno essere inviate esclusivamente in formato digitale, accedendo alla piattaforma online di Invitalia tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
La data di apertura delle domande sarà definita con un successivo provvedimento a cura del Ministero del Lavoro.
IL DECRETO MINISTERIALE ATTUATIVO DELLE MISURE AGEVOLATIVE DEL DL COESIONE E’ SCARICABILE IN ALLEGATO
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