Il panorama finanziario italiano si è evoluto mentre le aziende cercano alternative ai canali bancari tradizionali. Mentre il sistema bancario rimane la fonte predominante di finanziamento per le imprese italiane, quelle che sperimentano un deterioramento del rating creditizio si rivolgono sempre più a strumenti alternativi.
Questo articolo esamina le principali opzioni di finanziamento alternative disponibili per le aziende italiane, le loro tendenze di adozione e le caratteristiche chiave basate sui recenti dati di mercato.
I dati presentati si riferiscono al 7° Quaderno di Ricerca “La Finanza Alternativa per le PMI in Italia” degli Osservatori Entrepreneurship Finance & Innovation – curata dal Politecnico di Milano, con il supporto di Unioncamere, Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi ed Innexta – Novembre 2024
1 – Lo Stato Attuale della Finanza Alternativa e Complementare in Italia
Il settore della finanza alternativa in Italia ha affrontato sfide significative negli ultimi anni.
Il finanziamento alternativo rimane cruciale, in particolare per le PMI con accesso limitato al sistema bancario tradizionale. Il rischio di una stretta creditizia potrebbe verosimilmente ad aprire nuove opportunità per i canali di finanza alternativa. La contrazione del settore bancario nei prestiti ha principalmente colpito le imprese più piccole e rischiose, creando un divario che il finanziamento alternativo può potenzialmente colmare.
Minibond
L’utilizzo del mercato dei titoli per collocare titoli di debito come obbligazioni e cambiali per importi fino a €50 milioni
Crowdfunding
L’opportunità di raccogliere capitale su portali Internet da entità retail, nelle varie forme consentite (reward, lending, equity)
Direct Lending
Credito fornito da entità non bancarie attraverso prestiti diretti
Private Equity e Venture Capital
Finanziamento di capitale di rischio fornito da investitori professionali come fondi e business angel
Quotazione in Borsa
Su specifiche quotazioni per PMI (SME Growth Market) come Euronext Growth Milan
Token Digitali e Crypto-asset
Il collocamento di token digitali e crypto-asset in generale su Internet grazie all’emergente tecnologia blockchain
Invoice Trading
Il regolamento di fatture commerciali acquisite da entità non bancarie attraverso piattaforme web
2 – Confronto tra Strumenti Finanziari
La seguente tabella identifica le principali differenze tra i sette canali di finanziamento identificati, confrontati con il credito bancario.
Strumento Finanziario |
Tipo di finanziamento |
Durata |
Investitore |
Sistema Bancario Tradizionale |
Debito |
Qualsiasi |
Banche |
Minibond |
Debito |
Medio termine |
Finanziatori professionali |
Crowdfunding |
Equity o Debito |
Qualsiasi |
Retail e Professionali |
Direct Lending |
Debito |
Medio termine |
Finanziatori professionali |
Private Equity e VC |
Equity |
Medio-Lungo termine |
Finanziatori professionali |
Quotazione |
Equity |
Medio-Lungo termine |
Retail e Finanziatori professionali |
Nei recenti mesi, i canali di finanza alternativa (o complementare) al credito bancario sono stati influenzati dall’aumento del costo del capitale nel mercato, rallentando il flusso di finanziamenti. Tutte le opportunità disponibili per le PMI e descritte nelle pagine seguenti, dai minibond al crowdfunding, dall’invoice trading al direct lending, dal private equity e venture capital alla quotazione in borsa, hanno subito un rallentamento nel 2023 e all’inizio del 2024. Ciononostante, il mercato ha continuato a credere nel valore che gli investitori istituzionali da un lato e il fintech dall’altro possono generare per il segmento delle PMI, che tanto merita di essere sostenuto in Italia.
3 – Dimensione del Mercato della Finanza Alternativa
Il mercato della finanza alternativa in Italia rappresenta ancora una porzione relativamente piccola del panorama finanziario complessivo. I dati storici indicano che entro il 2018, solo circa 1.800 PMI italiane (approssimativamente l’1% dei potenziali candidati) avevano utilizzato canali di finanziamento alternativi. Questo suggerisce che esiste un significativo potenziale di crescita nonostante le recenti sfide di mercato.
Minibond
I minibond sono emersi in Italia a seguito di cambiamenti normativi alla fine del 2012 e sono diventati uno strumento di finanziamento alternativo notevole. Sono definiti come obbligazioni e carte commerciali emesse da PMI e sottoscritte da investitori professionali e recentemente, seppur con stringenti limitazioni, anche collocate da portali di crowdfunding.
Capitale Raccolto
Dal 2012, ci sono state 812 PMI italiane che hanno emesso minibond fino al 30 giugno 2024. Hanno collocato 1.167 obbligazioni, raccogliendo € 4,97 miliardi.
L’adozione di minibond da parte delle PMI è cresciuta fino al 2022, quando sono state emesse obbligazioni per un valore totale ben superiore a 1 miliardo.
Il controvalore negli ultimi 12 mesi è stato di € 609 milioni, di cui € 407 milioni nel secondo semestre del 2023 e € 202 milioni nel primo semestre del 2024.
Caratteristiche Chiave
- Il piano di ammortamento negoziabile può essere strutturato per ridurre le discrepanze con l’investimento sottostante finanziato
- La diversificazione delle fonti di finanziamento riduce sia la dipendenza che la concentrazione del rischio sul sistema bancario tradizionale
- La propensione a finanziare progetti con un rischio intrinseco più elevato è forte e basata su una valutazione approfondita del merito del progetto
- È considerato un primo passo o test di maturità per prepararsi a forme di finanziamento più invasive come il private equity e la quotazione
Le prospettive nei prossimi mesi potrebbero migliorare grazie alla prevista riduzione dei tassi e alle operazioni di sistema legate ai ‘basket bond’ e all’introduzione di obbligazioni ‘green’ e ‘sustainability-linked’, che finanziano progetti con un impatto positivo sulla performance ambientale della PMI emittente o prevedono una remunerazione legata a metriche ESG.
Crowdfunding (Equity e Lending-based)
Il crowdfunding è emerso come un altro canale di finanziamento alternativo, sebbene con diversi gradi di successo tra i diversi modelli.
L’equity crowdfunding (ovvero il collocamento di quote di capitale di rischio) e il lending crowdfunding (ovvero l’offerta di prestiti alle imprese) sono ora regolati dal Regolamento ECSP European Crowdfunding Service Providers. Al 15/11/2024, ci sono 40 piattaforme autorizzate in Italia ad operare in questo campo.
Capitale Raccolto
Per quanto riguarda l’offerta di quote di capitale di rischio, 1.241 aziende italiane hanno cercato di raccogliere capitale di rischio su piattaforme autorizzate fino al 30 giugno 2024, portando a 1.134 campagne di successo. Negli ultimi 12 mesi, i finanziamenti sono ammontati a € 107 milioni, di cui € 48 milioni nel primo semestre del 2024.
Per quanto riguarda le piattaforme di prestito, che forniscono prestiti alle imprese finanziati da piccoli risparmiatori su Internet, hanno canalizzato denaro alle PMI italiane per € 168 milioni nell’ultimo periodo annuale (€ 80 milioni nel secondo semestre del 2023 e € 88 milioni nel primo semestre del 2024) attraverso 508 campagne chiuse con successo.
Le offerte di minibond su portali di crowdfunding hanno coinvolto poche PMI fino ad oggi, per un totale di € 120 milioni (di cui € 28 milioni negli ultimi 12 mesi).
Caratteristiche Chiave: Equity Crowdfunding
- Consente alle aziende di raccogliere capitale vendendo azioni a più investitori, inclusi investitori retail
- Capitalizza l’impresa con equity fresco che non grava sulla posizione debitoria
- Le azioni o quote emesse possono avere diritti speciali che limitano l’interferenza nella governance della società e stabiliscono rendimenti migliori per gli azionisti di minoranza
- Campagne di raccolta fondi di dimensioni limitate, spesso lanciate per finanziare progetti di start-up e PMI innovative, come alternativa o complemento al finanziamento seed e early-stage
Caratteristiche Chiave: Lending-based Crowdfunding
- Facilita prestiti da più finanziatori alle imprese
- Campagne di raccolta organizzate da operatori autorizzati
- Le campagne sono di piccole dimensioni
- I prestiti sono spesso non garantiti
- Strumento che sta attirando anche un crescente interesse da parte degli investitori istituzionali
Direct Lending
Il direct lending coinvolge istituzioni non bancarie che forniscono prestiti direttamente alle imprese, bypassando gli intermediari bancari tradizionali. Il direct lending difficilmente può essere competitivo con il credito bancario (il costo della raccolta per un fondo di credito è molto più alto che per una banca commerciale). Il direct lending è apprezzato per altri aspetti, come la velocità di erogazione, la flessibilità e i meccanismi di valutazione.
Capitale Raccolto
Questo mercato è stato storicamente sottosviluppato in Italia a causa di incertezze normative, sebbene siano stati stabiliti quadri legali per sostenere la sua crescita. AIFI, l’associazione nazionale che raggruppa anche i fondi di private debt, stima in € 3,06 miliardi l’importo investito nel 2023 da queste entità in 116 transazioni su grandi e piccole aziende. Sempre secondo AIFI, il 62% delle aziende coinvolte nei finanziamenti nel 2023 sono PMI.
Nel 2023, il 55% degli investimenti è stato effettuato attraverso finanziamenti diretti mentre la parte restante era rappresentata da strumenti obbligazionari (come i minibond).
Caratteristiche Chiave
- Tipicamente finanziamento di debito a medio termine
- Adatto per PMI che non hanno la possibilità di affrontare costi fissi elevati quando entrano nel mercato dei titoli
- Il finanziatore è un’entità che comprende il modello di business dell’azienda, entra nel merito del progetto di investimento e aiuta ad aggiungere valore, anche dopo l’investimento
- Prontezza nell’erogazione del finanziamento rispetto al circuito bancario
- Alto grado di personalizzazione del contratto di finanziamento
Private Equity e Venture Capital
Il private equity e il venture capital rappresentano importanti canali di finanziamento alternativi, in particolare per le PMI e le startup con alto potenziale di crescita.
Capitale Raccolto
Il venture capital, ovvero tipicamente finalizzato a sostenere le micro-imprese nella fase di seed o start-up, nel 2023 ha registrato € 762 milioni investiti in 271 aziende. Il primo semestre del 2024 ha visto 193 operazioni per € 494 milioni finanziati. Per quanto riguarda gli investimenti tipicamente finalizzati alla crescita di aziende già consolidate (tra cui certamente molte PMI anche attive in settori tradizionali), AIFI ha registrato € 941 milioni investiti in 55 aziende nel 2023. Nel primo semestre del 2024, sono state osservate 23 transazioni con € 370 milioni investiti.
Caratteristiche Chiave
- Fornisce capitale di rischio anziché debito
- Gli investitori sono partner di ‘progetto’, il cui obiettivo finale è la realizzazione di un guadagno finanziario nel medio termine
- Si rivolge a aziende ad alta crescita e startup (Venture Capital), e anche a operazioni ad alto rischio come la ristrutturazione aziendale
- Comporta la partecipazione attiva dell’investitore nella gestione e nella strategia dell’azienda
4 – Quotazione in Borsa, Tokenizzazione e Invoice Trading
Quotazione in Borsa
La quotazione è un canale di finanziamento che rimane prerogativa di una selezione limitata di PMI, che si qualificano per la quotazione o sono attraenti per il mercato e che ovviamente superano una certa soglia dimensionale al di sotto della quale la quotazione è impraticabile.
Capitale Raccolto
In un periodo di 15 anni, Euronext Growth Milan è riuscito ad attrarre 206 PMI alla quotazione, che hanno raccolto circa € 5,24 miliardi di fondi freschi, per lo più dalla sottoscrizione di nuovi titoli al momento della quotazione (€ 5,06 miliardi).
La liquidità raccolta sull’EGM è ammontata a € 194 milioni nel 2023 e € 72 milioni nel primo semestre del 2024.
Caratteristiche Chiave
- Offre visibilità alle aziende che decidono di quotarsi
- Richiede alle aziende di avere strutture societarie adeguate per garantire le regole di trasparenza e tutela dei risparmiatori
- Aumenta l’attrattività dell’azienda per manager di talento
- Oltre a raccogliere capitale, è anche un meccanismo di realizzazione e uscita per il Private Equity
Tokenizzazione e Crypto-asset
La tokenizzazione e i crypto-asset rappresentano un’innovazione nel mondo della finanza per la raccolta di capitali tramite l’offerta di token digitali basati sulla tecnologia blockchain.
Tuttavia, questo settore è caratterizzato da problematiche di natura regolamentare e autorizzativa e da rischi elevati, come dimostrato da recenti casi di fallimenti di piattaforme.
Le opportunità per il futuro sono legate alla capacità di sfruttare la tecnologia blockchain per nuove forme di finanziamento, pur gestendo i rischi associati.
Invoice Trading
L’invoice trading, ovvero la vendita di una fattura commerciale in cambio di un anticipo di cassa attraverso una piattaforma online, non è strettamente un’operazione di raccolta di capitale, ma poiché rappresenta il disinvestimento di un asset (ovvero una fattura commerciale), è associato agli stessi effetti finanziari, risultando in un afflusso di cassa.
Anticipo di Cassa
L’invoice trading è emerso come uno dei segmenti in più rapida crescita della finanza alternativa in Italia. A metà del 2018, le piattaforme di invoice trading avevano facilitato la raccolta di €612 milioni, con più di 900 PMI italiane che utilizzavano queste piattaforme per vendere fatture e accedere a flussi di cassa immediati. Le piattaforme italiane di invoice trading continuano a mobilitare centinaia di milioni di euro per le PMI italiane, ma non tutte rendono trasparenti i loro dati.
5 – Conclusione
Mentre il sistema bancario tradizionale rimane il principale canale di finanziamento per le aziende italiane, gli strumenti di finanziamento alternativi e complementari forniscono opzioni cruciali per le imprese che affrontano vincoli e limitazioni alla capacità di credito. Nonostante le recenti sfide di mercato, questi strumenti — inclusi minibond, crowdfunding, invoice trading, direct lending, private equity e basket bond — continuano a evolversi e maturare.
Le statistiche del tasso di penetrazione della finanza alternativa suggeriscono un significativo potenziale non sfruttato. Affinché questo potenziale si realizzi, saranno necessari sforzi continui per aumentare la consapevolezza, migliorare i quadri normativi e dimostrare casi di studio di successo. Con l’evolversi delle condizioni economiche, in particolare con le fluttuazioni dei tassi di interesse in corso e gli investimenti pubblici attraverso programmi di ripresa, i canali di finanziamento alternativi sono posizionati per svolgere un ruolo sempre più importante nel sostenere le imprese italiane, specialmente le PMI che cercano crescita e sviluppo.
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