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“Blue Forum 2025”, l’economia del mare al centro delle politiche di nuovo sviluppo del Paese: presenti diversi ministri – Tu News 24


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DL INFRASTRUTTURE, VICEMINISTRO RIXI: NECESSARIO CAMBIARE PASSO E RIVEDERE IL SISTEMA. STOP ALLE POLEMICHE STERILI

“Il tema delle infrastrutture, con il dl infrastrutture, è fondamentale nel momento in cui è tornata al centro del mondo la dimensione della logistica, soprattutto quella del mare. È importante connettersi con il resto del globo tramite le vie d’acqua per portare linfa vitale. Il Dl infrastrutture cerca in tal senso di risolvere una serie di problemi; dopo tanti anni di immobilismo abbiamo bisogno di cambiare passo e rivedere il sistema, autostradale, della rete ferroviaria, ma anche prevedere cambi tecnologici nel settore marittimo navale. Abbiamo di fronte obiettivi ambiziosi, e il Dl infrastrutture rappresenta una ulteriore tappa per risolvere alcuni problemi che in parte ci trascinavamo”. È quanto ha affermato Edoardo Rixi – Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenendo in apertura alla quarta edizione del Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, in corso a Unioncamere a Roma. 

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Rixi ha rispedito al mittente le “polemiche sterili” della politica, nei giorni in cui il Dl infrastrutture viene discusso in Aula. “Non possiamo fare le cose come se il mondo fosse uguale a vent’anni fa”, ha aggiunto Rixi. “Abbiamo bisogno di accelerare – ha sottolineato – e sul tema marittimo abbiamo bisogno non solo di avere una capacità logistica ma di avere una sicurezza sopra e sotto l’acqua”.

Parlando della situazione internazionale, dalla crisi in Ucraina al Medio Oriente, il vice ministro ha ribadito il ruolo primario dell’Italia. “Se da una parte c’è una crescente preoccupazione per un mondo dove le certezze sono sempre di meno, c’è anche qualche consapevolezza in più, di un dinamismo che cerca di ricucire dei rapporti che con il tempo si erano lacerati. Il nostro Paese sta cercando di dialogare con tutti, per ricreare rapporti solidi commerciali”.

ROBERTA METSOLA: urgente costruire un’Europa più resistente. Occorre far crescere le nostre economie

“Anche il settore marittimo ha subìto le difficoltà della pandemia, di una guerra di aggressione al nostro continente, della crisi energetica, dell’aumento del costo della vita e sullo sfondo una crisi climatica. Ma se questo periodo ci ha insegnato qualcosa, è l’urgenza di costruire un’Europa più resistente per contrastare shock simili in futuro. L’unico modo è far crescere le nostre economie. L’Italia è la terza più grande economia blu d’Europa. L’ambizione climatica è essenziale, ma ciò significa anche fissare obiettivi raggiungibili e offrire stimoli finanziari”. È l’appello lanciato da Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, in un videomessaggio trasmesso alla quarta edizione del Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum.

“Nella sua risoluzione sull’attuazione della politica comune della pesca – ha aggiunto Metsola – il Parlamento ha sottolineato che è necessario un livello di stabilità economica in questo settore, perché gli operatori possano innovare e adottare tecniche più sostenibili. Esiste anche un grande potenziale nella digitalizzazione dell’attività marittime. L’Unione Europea sta già contribuendo in molte di queste aree e lo farà sempre di più. Io sono cresciuta vicino al mare – ha concluso la presidente del Parlamento Europeo – e so quando sia cruciale la gestione sostenibile delle risorse marine sul nostro pianeta. E ora possiamo fare la differenza, perché le decisioni che prendiamo oggi hanno ancora il potere di plasmare il futuro”.

PRIMO PANEL, L’APPELLO DI UNIONCAMERE E ASSONAUTICA: 
“OCCORRONO SCELTE CORAGGIOSE”

E IL CARD. ZUPPI RILANCIA: LA SPERANZA PER COMBATTERE LA PAURA NELL’ANNO DEL GIUBILEO

“Occorrono scelte coraggiose” per affrontare i cambiamenti che il sistema economico globale sta subendo. È il tema centrale del panel di apertura della quarta edizione del Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, dopo gli interventi di Rixi e Metsola. 

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“L’economia del mare – ha detto Andrea Prete, Presidente Unioncamere – è una somma di tante economie che hanno un filo conduttore, il mare. C’è quella della cantieristica, l’alberghiero, il settore delle crociere, quello dei porti, della pesca, dell’accoglienza e della ristorazione. I numeri sono importanti: oltre un milione di occupati, oltre 2 miliardi complessivi. Tutto questo comparto è cresciuto ed è attento ai temi della sostenibilità e dell’ambiente. E anche nel Mezzogiorno l’economia del mare sta crescendo. Servono scelte coraggiose su questa direttrice”.

Stesso appello è arrivato da Giovanni Acampora, Presidente Assonautica Italiana, Si. Camera, CCIAA Frosinone Latina. “Oggi, più che mai, siamo convinti che serva una visione a lungo termine, capace di tenere insieme crescita, sostenibilità, sicurezza e innovazione. Abbiamo delle sfide importanti per il prossimo triennio che impongono scelte coraggiose. Connettività, che vuol dire integrazione; responsabilità, intesa come crescita economica e sociale, e rigenerazione sono i pilastri su cui intendiamo creare valore per l’intero Sistema mare. Siamo qui perché vogliamo guardare al mare come leva per uno sviluppo inclusivo e competitivo e questa è un’importante occasione per condividere strategie concrete in vista della nuova pianificazione marittima italiana 2026–2028.

Abbiamo un’importante opportunità per lo sviluppo del Sistema Mare del nostro Paese e per le imprese che operano nella blue economy ed è indispensabile un’agenda chiara delle azioni e delle priorità da mettere in campo”.
Durante il primo panel è intervenuto, con un video-messaggio, il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna. “Creare valore, il titolo scelto dal vostro Summit, significa scegliere valori importanti – ha detto – significa costruire un sistema, capire le ricchezze e le potenzialità e questo richiede sempre l’alleanza con vari soggetti”. In tema di Giubileo, Zuppi ha ricordato il tema della speranza. “Papa Francesco, scegliendo questo tema, ha ribadito la necessità di una alleanza sociale della speranza. C’è molta paura nel mondo per ciò che stiamo vivendo, e la paura rischia di paralizzare la speranza. La paura – ha concluso Zuppi – favorisce il presente e non il futuro. La paura spinge a conservare; al contrario la speranza guarda a quello che ancora non c’è”.

BLUE ECONOMY, LOLLOBRIGIDA: IL MARE È LA NOSTRA RISORSA CARDINE PER ANNI UE HA SACRIFICATO LA PRODUZIONE DI PESCA

Le sfide più urgenti legate alla Blue Economy riguardano “la valorizzazione del mare da ogni punto di vista, in una nazione che ha tre quarti della sua esposizione di confine sul mare”. “E’ la nostra risorsa cardine, se sapremo sfruttarla ancora di più e ancora meglio in un quadro che prevede tante criticità che sono quelle legate a politiche europee che non sempre tengono conto delle esigenze delle singole nazioni o delle loro produzioni”. A sottolinearlo è stato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“Per anni l’Unione Europea ha sacrificato molto la produzione di pesca – ha sottolineato Lollobrigida – e negli ultimi due anni e mezzo abbiamo lavorato per invertire questa tendenza: desertificazione delle nostre marinerie, che è avvenuta nel tempo, che ha visto arrivare a cifre di -40%-50% con porti che vedevano nella pesca una risorsa straordinaria che hanno perso questa vocazione. Questo ha creato un danno economico ma anche un danno ambientale. Siamo riusciti nell’ultima trattativa di dicembre scorso – ha ribadito il Ministro Lollobrigida – a segnare un risultato straordinario condiviso con le associazioni di rappresentanza del mondo della pesca perché per la prima volta abbiamo fermato la scellerata scelta di ridurre spesso, senza dati scientifici adeguati, lo sforzo di pesca che aveva l’unico effetto, questo lo dicono i dati, di diminuire le nostre imbarcazioni, la vocazione dei nostri pescatori, a dare la possibilità a nuove generazioni di occuparsi di questo settore”.

“Abbiamo restituito speranza – ha poi aggiunto Lollobrigida – abbiamo sostenuto economicamente il settore fin dall’inizio mettendolo sul piano dell’agricoltura, abbiamo immesso in tutti i bandi che riguardano il settore agricolo anche la possibilità di partecipare al mondo della pesca, alle imprese della pesca. Abbiamo lavorato per modernizzare il nostro settore con risorse importanti per il fermo definitivo. Abbiamo contrastato scelte europee che mettevano in condizione di sacrificare tipologie di pesca che sono proprie della nostra Italia. Su questo tema – ha concluso Lollobrigida – abbiamo lavorato tanto per rafforzare la condizione che la nostra Italia ha di essere definita dal mare”.

SANTANCHÉ: OVERTOURISM? ITALIA NAZIONE DI QUALITÀ, IMPORTANTE SPESA PROCAPITE CHE CREA VALORE. BISOGNA ESSERE ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI

“Spesso sentiamo parlare di overtourism, più dalla stampa o da chi ci vuole criticare. Ma vorrei dire che il 75% dei turisti che viene in Italia sta sul 4% del nostro territorio nazionale. Semmai, l’overtourism riguarda il 4% del territorio. Dunque, l’approccio del passato è sbagliato. Cominciamo a dire che l’Italia è una nazione di qualità, non è questione di quantità. Non è importante il numero di teste dei turisti che vengono nel nostro Paese ma è la spesa procapite che crea valore. Dobbiamo pensare in grande perché l’Italia è una grande nazione e puntare sulla qualità e sulle nostre eccellenze. Dovremmo essere un po’ più orgogliosi nell’essere italiani”. Lo ha sottolineato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo al IV Summit nazionale sull’economia del Mare – Blue Forum in corso nella sede di Unioncamere a Roma. 

 Il Presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina, Assonautica Italiana e Si.Camera, Giovanni Acampora, ha omaggiato con un premio la Santanchè. A consegnare la targa anche il sindaco di Latina, Matilde Celentano; il sindaco di Gaeta, Cristian Leccese e il prefetto di Latina Vittoria Ciaramella.

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 “È la prima volta che il ministero del Turismo mette nel piano strategico il turismo del mare, un turismo assolutamente in crescita – ha aggiunto – con dei dati importanti sia dal punto di vista della spesa pro capite del turista, sia dal punto di vista del numero dei lavoratori”. 

Per il ministro del Turismo, “l’economia blu sta crescendo e sta crescendo bene, anche se forse nel passato chi ha governato prima di noi si è dimenticato che l’Italia è una penisola, che siamo circondati dal mare, che il mare per noi è una risorsa fondamentale e lo sta dimostrando dal punto di vista turistico, oltre al fatto che siamo un’eccellenza per quanto riguarda la cantieristica e ricordo che gli yacht di grandi dimensioni più belli al mondo vengono costruiti nella nostra nazione“. “Siate orgogliosi di essere italiani”, è lo slogan finale del ministro Santanché.

COSTAS KADĪS (COMMISSARIO UE PER LA PESCA E GLI OCEANI), UN PIANO UE PER SOSTENERE L’ECONOMIA DEL MARE

 “La Commissione Europea presenterà a breve una strategia industriale marittima e portuale dell’UE e continuerà a sostenere l’introduzione di tecnologie eoliche offshore e di energia oceanica”. Ad annunciarlo è Costas Kadīs, Commissario Ue per la pesca e gli oceani), che, con un videomessaggio di saluto, ha aperto i lavori del pomeriggio alla IV edizione del Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, in corso a Unioncamere a Roma, fino a domani, 11 luglio.

Il Commissario europeo ha ricordato che poche settimane fa la Commissione europea ha adottato il Patto europeo per l’oceano, che contiene “azioni concrete, come quella di sostenere gli Stati membri nella designazione e nella gestione efficace delle aree marine protette e garantire una solida attuazione della legislazione esistente in materia di pesca e ambiente. La Commissione sosterrà le comunità costiere nella costruzione di nuovi modelli di business a beneficio sia della natura che delle persone, anche attraverso le riserve europee di carbonio blu”, ha aggiunto Kadis. “Presto presenteremo una strategia per il turismo sostenibile e una strategia di rinnovamento generazionale blu che favorirà l’accesso ai giovani professionisti della ricerca marina, delle tecnologie oceaniche e della pesca sostenibile. Altre tappe significative – ha concluso il Commissario Ue – saranno la valutazione completa e la possibile revisione della politica comune della pesca, nonché la Visione 2040 per la pesca e l’acquacoltura, con particolare attenzione ai piccoli pescatori”.

IL SALUTO DEL PRESIDENTE DEL SENATO IGNAZIO LA RUSSA

“Ringrazio il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, e il presidente di Assonautica, Giovanni Acampora e con loro i promotori e gli organizzatori di questa importante iniziativa dedicata all’economia del mare: un comparto senza dubbio ad altissimo valore strategico, specie per una Nazione come l’Italia che per storia, tradizione e posizione geografica ha in questo settore grandi risorse e infinite potenzialità“. Così il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un messaggio di saluto. “Sin dall’epoca delle Repubbliche Marinare, la nostra penisola è stata il cuore pulsante del Mediterraneo. Da Venezia, Genova, Pisa e Livorno sono state tracciate le prime rotte che hanno unito il mondo attraverso la circolazione di prodotti, culture, esperienze e conoscenze. Un’eredità in relazione alla quale questo appuntamento annuale si conferma essere una precisa occasione di confronto ad ogni livello, pubblico e privato. Oggi l’evoluzione delle tecnologie informatiche, Internet e l’intelligenza artificiale hanno creato nuove avanzatissime forme di interconnessione globale, ma il mare – gli oceani – continuano a rappresentare un importante motore di crescita economica, oltre che una fondamentale risorsa naturale a cui guardare con rispetto responsabilità.

Una risorsa che ci circonda e che ci offre la straordinaria possibilità di affermare e confermare la leadership italiana nello sviluppo e nell’implementazione delle migliori strategie di utilità sostenibile delle risorse marinare e costiere. Non si tratta solo di generare valore economico, si tratta di tracciare una nuova rotta di crescita, sviluppo e benessere. Un obiettivo che inevitabilmente accende i riflettori sui lavori congressuali, che vi terranno impegnati e che vedranno alternarsi tra i relatori e esponenti del Governo, del Parlamento e delle più importanti istituzioni nazionali e internazionali, rappresentanti del mondo delle Università e dei principali poli scientifici di ricerca, nonché delle tante e tantissime realtà produttive che in Italia allegano la loro attività all’economia del mare. Un comparto vastissimo che spazia dalla grande cantieristica industriale all’artigianato navale; dall’ingegneria al design, dal trasporto di merci e persone, ai servizi portuali e che si innesta in altri settori ad altro impatto economico e sociale, come ad esempio quelli legati al turismo, all’accoglienza e all’ospitalità”.

PICHETTO FRATIN, PER L’ITALIA MARE È ASSET FONDAMENTALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE E INNOVAZIONE ENERGETICA”

 “Il mare che bagna i circa ottomila km di coste italiane, costellato di aree marine protette e caratterizzato da luoghi di un’unica bellezza, è un irrinunciabile asset di sviluppo sostenibile: un valore autentico per il nostro Paese, posizionato nel cuore del Mediterraneo e dunque profondamente consapevole del suo ruolo per garantire qualità ambientale e salvaguardia naturale”. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un messaggio condiviso al Summit.

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“Tale obiettivo appare maggiormente impellente a fronte degli impatti dei cambiamenti climatici sulle acque, tematica strettamente connessa all’inquinamento e alla perdita di biodiversità. Per raggiungere gli obiettivi, occorre promuovere una visione di sviluppo dinamica, imperniata su cooperazione e innovazione, che veda pragmaticamente il mare quale luogo di connessione tra continenti e spazio di opportunità, anche in campo energetico”, ha aggiunto il Ministro.

“Le iniziative del Governo italiano vanno nella direzione di liberare il grande potenziale del nostro mare. Lavoriamo per l’innovazione del trasporto marittimo, che è atteso da complesse sfide di decarbonizzazione e potrebbe contare su un ruolo importante dei biocarburanti. Penso alle aree portuali, su cui insiste anche una misura specifica del PNRR: quella denominata “Green Ports”, un investimento sull’efficienza energetica di struttura e attività. E poi c’è lo sviluppo della fonte rinnovabile al di fuori della terraferma: dal Mediterraneo potranno partire nuove rotte energetiche, come quelle che stiamo costruendo con forti relazioni internazionali e l’impegno di grandi player, per dare all’Italia sicurezza e opportunità di sviluppo”, ha concluso il Ministro Pichetto Fratin. 

 LA PROPOSTA DEL MINISTRO ABODI

Un piano di alfabetizzazione del mare dedicato ai nostri giovani per diffondere la consapevolezza dei rischi e delle opportunità offerte dal mare in un Paese come l’Italia che ha circa 8mila chilometri di coste. A lanciare la proposta è stato Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, nel corso della quarta edizione del Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, in corso a Unioncamere a Roma.

Quello della consapevolezza dei rischi del mare “è uno degli obiettivi del nostro governo. Non è accettabile il numero di persone che perde la vita lungo le nostre coste”, ha aggiunto Abodi, sottolineando di aver già parlato con il presidente della Fin “per studiare insieme un progetto di educazione alla conoscenza del mare, favorendo tutte quelle proposte che vanno nella direzione di rafforzare la sicurezza delle nostre coste, anche attraverso il rafforzamento del presidio delle stesse con uomini e donne specializzate”, ha concluso il Ministro.

INTERGRUPPO PARLAMENTARE, SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA E NUOVE ZONE FRANCHE DOGANALI PER FAVORIRE L’ECONOMIA DEL MARE

L’istituzione di un Integruppo Parlamentare per l’economia del Mare, che riunisce 50 fra deputati e senatori di tutti i colori politici, conferma la grande attenzione delle Istituzioni per il mare. A presentare il lavoro dell’Intergruppo è stata la senatrice, Simona Petrucci, Presidente Intergruppo Parlamentare per l’Economia del Mare, intervenendo insieme a diversi suoi colleghi senatori alla quarta edizione del Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, in corso a Unioncamere a Roma.

“Negli ultimi anni i governi hanno visto il mare come un elemento solo di separazione fra l’Italia e gli altri Stati, noi invece abbiamo individuato nel mare una grande potenzialità. Questo Governo ha creato un Ministero per il Mare che si occupa non solo di acqua, ma anche di porti, turismo, imprese, cultura. Siamo 50 politici di estrazione diversa e il nostro obiettivo è portare all’interno del Parlamento tutte quelle idee utili per redigere proposte in grado di creare sviluppo, economia e abbattere le diseguaglianze”, ha detto la senatrice Petrucci, ricordando il dato importante delle 53mila aziende femminili che operano nel settore. Il vicepresidente dell’Intergruppo, Lorenzo Basso, ha sottolineato il lavoro svolto per quanto riguarda la semplificazione della complessità normativa sulle materie inerenti il mare. 

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uello della semplificazione è un tema affrontato anche da Nicola Calandrini, Presidente V° Commissione Bilancio del Senato e membro dell’Intergruppo: “il governo Meloni ha lanciato il piano strategico del mare 2026-2028 con tanti progetti e investimenti che confermano la visione che ha questo governo rispetto allo sviluppo dell’economia blu. Stiamo lavorando su provvedimenti importanti relativi alla creazione di nuove zone franche doganali, proprio per dare massimo respiro agli investimenti di tante aziende presenti sul territorio”, ha concluso il senatore Calandrini. 

MUSUMECI E FITTO CHIUDONO I LAVORI

“Il merito del governo Meloni è quello di aver avuto la sensibilità di istituire una struttura dedicata al mare, ascoltando le esigenze degli operatori e di tutti coloro che vivono e lavorano con il mare. In Italia ancora non c’è piena consapevolezza di essere un paese marinaro e noi dobbiamo lavorare proprio per creare questa coscienza negli italiani”, ha commentato Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, intervenendo in chiusura dei lavori della seconda giornata del Summit – “Dalle associazioni alle organizzazioni di categoria, dalla Marina Militare alla Guardia Costiera, colgo un rinnovato interesse per il mare. Tutti abbiamo compreso l’importanza di rimettere al centro dell’agenda politica il mare, non solo inteso come elemento essenziale della natura ma come risorsa straordinaria per la crescita dell’economia”, ha concluso il Ministro.

“La Commissione Europea sta lavorando per creare un approccio coerente e coordinato per sviluppare tutte le potenzialità dell’economia del mare e lo sforzo fatto con il Pnrr va in questa direzione”. Lo ha detto Raffaele Fitto, Vice Presidente Commissione Europea – La semplificazione è a cuore della Commissione Europea e per la prima volta abbiamo creato una delega alla semplificazione che consente di definire interventi in ambiti specifici che vanno in direzione delle tante richieste che vengono dal mondo delle imprese anche legate all’economia del mare. Occorre lavorare sulle risorse da mettere a disposizione, ci sono scelte che riguarderanno le prospettive dell’economia del mare e penso che sia fondamentale provare a costruirle insieme, per poter dare risposte adeguate ed essere accompagnate da riforme specifiche settoriali”, ha concluso Fitto.

Si è conclusa così la prima giornata dei tavoli di lavoro del IV Summit nazionale sull’economia del mare. Domani, venerdì 12, si svolgeranno sempre nella sede di Unioncamere, all’interno degli Horti Sallustiani, diversi appuntamenti che vedranno la partecipazione di altre personalità istituzionali che concluderanno questa edizione 2025. 





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