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RarEarth chiude un round da 2,6 milioni di euro guidato da Primo Capital SGR e MITO Tech Ventures


RarEarth, startup innovativa specializzata nel riciclo di terre rare e nella produzione di magneti
ad alte prestazioni da rifiuti elettronici, ha chiuso un aumento di capitale da
2,6 milioni di euro
, al quale ha partecipato Primo
Capital SGR S.p.A.
come Lead Investor, tramite il suo fondo Primo
Climate
, e MITO Tech Ventures come
co-Lead Investor. Al round hanno
partecipato anche Corbites Fund, Vento
Ventures
, COREangels Climate.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

L’investimento permetterà a RarEarth di accelerare la realizzazione
del primo sito italiano per la
produzione di magneti NdFeB
(neodimio-ferro-boro) da materiale riciclato,
di potenziare il team tecnico e commerciale e di ottimizzare i processi
industriali.

Il mercato delle terre rare

La domanda globale di terre
rare è in forte crescita
, trainata da settori strategici come veicoli
elettrici, energie rinnovabili ed elettronica avanzata. Secondo le previsioni,
il mercato globale dei metalli delle terre rare crescerà da 6,2 miliardi
di dollari nel 2024 a oltre 16 miliardi
entro il 2034, con un CAGR del 10,1% (fonte: Future Market Insight). In parallelo, il fabbisogno europeo di magneti NdFeB è destinato a
triplicare entro il 2030
, passando da 12.000 a 36.000 tonnellate annue (CAGR 11,3%) (fonte: CEPS).

Tra i 17 elementi del gruppo delle terre rare, il neodimio,
praseodimio e disprosio sono tra i più strategici ma anche fra i più critici e
impattanti
. Circa il 30% di questi materiali viene impiegato proprio per
produrre quantità sempre più ingenti di nuovi magneti.

Attualmente l’Europa è fortemente dipendente da Paesi terzi per
l’estrazione di queste terre rare e si trova quindi in una posizione di estrema
vulnerabilità strategica. La tecnologia di RarEarth
risponde a questa sfida
, contribuendo ad aumentare
l’indipendenza strategica europea
e a ridurre l’impatto ambientale della filiera, in linea con le nuove politiche
dell’Unione Europea, fra cui il Critical Raw Materials Act.

La soluzione tecnologica di RarEarth

Incubata dal 2024 in I3P, l’Incubatore di Imprese Innovative del
Politecnico di Torino, RarEarth è una delle pochissime realtà europee in grado
di gestire internamente l’intero ciclo di riciclo e produzione dei magneti a
partire da motori fine vita e senza necessità di risalire all’elemento chimico
originario. Il processo proprietario, sviluppato da un giovanissimo ma
promettente team di ingegneri e chimici industriali
, si articola in due
fasi:

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  1. Riciclo: attraverso un sistema brevettato in tre step
    (stoccaggio, smontaggio e trattamento termomeccano-chimico), RarEarth
    recupera in modo efficiente i magneti da rifiuti elettronici.
  2. Produzione: il materiale viene raffinato e trattato tramite processi
    metallurgici per ottenere una polvere magnetica ad alte performance, la
    quale viene trasformata in nuovi magneti che hanno dimostrato proprietà magnetiche perfettamente comparabili
    ai magneti di prima generazione.

Il tasso di recupero dei materiali magnetici sfiora il 100% e il
processo avviene operando a basse temperature e con costi contenuti
. Test
magnetici e meccanici condotti presso il Laboratorio Magnetico della sede di
Alessandria del Politecnico di Torino, confermano l’eccellente qualità dei magneti, che soddisfano pienamente i
requisiti industriali per sensori e motori elettrici.

I magneti prodotti da RarEarth trovano applicazione in numerosi
settori
: turbine eoliche, motori elettrici, dispositivi medici, sensori,
cartografia magnetica e molto altro. In un contesto di crescita esponenziale
dei rifiuti elettronici, la loro soluzione si propone come una risposta
concreta alla necessità di trasformare scarti in risorse ad alto valore
aggiunto.

Il sostegno degli investitori

Enrico Pizzi, Co-Founder & CEO di RarEarth, ha dichiarato: “Questo aumento di capitale segna una tappa
cruciale per RarEarth: ci permette di accelerare l’industrializzazione della
nostra tecnologia, ampliare il team e realizzare il primo impianto italiano
dedicato alla produzione di magneti NdFeB da terre rare riciclate. Il sostegno
dei nostri investitori ci dà l’energia per portare sul mercato una tecnologia
distintiva a livello europeo, che unisce sostenibilità, innovazione e sicurezza
nella filiera dei materiali critici. È un’opportunità strategica per costruire
un’industria del riciclo delle terre rare in Europa, e RarEarth vuole guidare
questo cambiamento.”

Ezio Ravaccia, General Partner di Primo Climate e Consigliere di Primo Capital SGR, ha commentato:
L’aumento di capitale in RarEarth
rappresenta un traguardo significativo per il nostro ecosistema
dell’innovazione. La tecnologia sviluppata da RarEarth è destinata infatti a
contribuire significativamente al recupero di materiali critici, che sono fondamentali
sia per il sistema-paese italiano che per l’Unione Europea e per la loro indipendenza
nella supply chain. Come Primo Climate, siamo orgogliosi di poter supportare la
società e i suoi founder, contribuendo al contempo con il nostro fondo alla
crescita dimensionale delle più innovative aziende italiane.”

Alberto Calvo, Managing
Partner di MITO Tech Ventures, ha dichiarato:
“Abbiamo deciso di investire
in RarEarth perché crediamo fortemente in una tesi di investimento che, oltre
ai benefici sistemici derivanti dall’utilizzo circolare delle materie prime
critiche in molteplici settori industriali, riconosce nel progetto della
società un processo completo e integrato: dalla selezione dello scarto
industriale fino alla produzione e commercializzazione di nuovi magneti. Si
tratta di un processo che riteniamo competitivo sotto il profilo economico e
particolarmente efficiente nell’impiego delle risorse primarie. Siamo convinti
che RarEarth saprà contribuire, nei propri settori di riferimento, allo
sviluppo di filiere di approvvigionamento più stabili, flessibili, sostenibili
ed economicamente vantaggiose”.



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