Per Piombino, l’Italia, l’Ucraina, l’Europa: il primo accordo di programma con Metinvest Adria per il rilancio del polo siderurgico di Piombino è stato firmato a Roma in occasione della quarta Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina. Il piano prevede la realizzazione a Piombino di un impianto siderurgico di nuova generazione per laminati piani d’acciaio, con un investimento complessivo di circa 2,5 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi relativi alla fornitura tecnologica di Danieli, partner dell’ucraina Metinvest nella joint venture che dividerà l’area siderurgica ex Lucchini (ed ex Cevital) con Jsw Steel Italy. La firma sull’accordo di programma è stata preceduta da quella sull’accordo quadro che sancisce le condizioni per il passaggio della forza lavoro tra Jsw Steel Italy Piombino e Metinvest Adria.
I 1.295 lavoratori verranno rioccupati entro il 2028: i dipendenti di Jsw Steel Italy Piombino saranno 500, mentre Metinvest Adria entro fine 2025 avvierà un percorso per valutare l’occupabilità degli attuali 785 lavoratori attualmente in cassa integrazione a zero ore: le prime assunzioni targate Metinvest potrebbero partire dal primo semestre 2026. Jsw Steel Italy Piombino garantirà per i lavoratori anche per il 2026 il ricorso alla Cig ove necessario. Nell’ambito del percorso finalizzato oggi da Metinvest Adria è stato inoltre definito l’accordo di sviluppo con il Mimit, strumento fondamentale per accompagnare l’investimento industriale con misure di supporto pubblico. Contestualmente, è stata ottenuta la garanzia assicurativa Sace, che sarà operativa con il via libera da parte del Ministro dell’economia e della finanze.
Garanzie ambientali al territorio
“Con l’accordo di programma avviamo un progetto strategico che rilancia il sito produttivo – ha dichiarato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy -, facendone un polo di avanguardia con tecnologie verdi, sostenibilità ambientale e nuova occupazione. È il risultato di un impegno condiviso tra istituzioni, imprese e comunità locali, un esempio virtuoso di cooperazione internazionale. Piombino si affermerà come un asset fondamentale anche per la rinascita dell’Ucraina”. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani parla di “punto di svolta”, ricordando che “ora dobbiamo arrivare all’accordo di programma con Jsw”. Per il sindaco di Piombino Francesco Ferrari “oggi è una data storica per la nostra città perché parte ufficialmente il rilancio del polo siderurgico”.
Il Comune, ha osservato Ferrari, “ha preteso una svolta importante nella gestione ambientale: la lungamente attesa bonifica dell’area di 36 ettari, finora occultata nei contenziosi e assente da ogni piano, è stata reintegrata nel progetto con piena efficacia, liberando l’area da cumuli di rifiuti siderurgici e consentendo lo sviluppo del nuovo polo industriale secondo criteri di rigenerazione e sicurezza ambientale. Ulteriore successo è stato l’esclusione del Quagliodromo da qualsiasi destinazione industriale, così come la gestione sostenibile dei rifiuti, inserita in un’ottica avanzata di riciclo e valorizzazione. Ha, infine, individuato e risolto la questione critica delle risorse idriche industriali: si è imposto che l’acqua del futuro impianto di depurazione, realizzato da Invitalia e inizialmente destinata allo scarico in mare senza chiara gestione, venisse recuperata per uso industriale, garantendo autonomia e sostenibilità al nuovo stabilimento”.
Tutti soddisfatti per la firma dell’accordo
I nuovi investitori non hanno nascosto la loro gioia per l’accordo di programma. “Il polo di Piombino diventerà un punto di riferimento per l’industria italiana e un pilastro per la ripresa dell’Ucraina”, ha dichiarato Yuriy Ryzhenkov, amministratore delegato di Metinvest Group. “Ora abbiamo imboccato il rettilineo finale verso l’avvio concreto delle attività”, ha aggiunto Luca Villa, ad di Metinvest Adria. “Danieli metterà a disposizione le sue tecnologie più avanzate – ha aggiunto Giacomo Mareschi Danieli, Ceo di Danieli Group -, con l’obiettivo di costruire un impianto sostenibile, ad alta efficienza energetica e orientato all’industria green. Questo progetto dimostra come innovazione e reindustrializzazione possano andare di pari passo”.
Soddisfatti i sindacati dei metalmeccanici che hanno firmato l’accordo quadro per l’occupazione. Secondo la Fiom-Cgil, le istanze dei lavoratori “in termini di tutele occupazionali, investimenti industriali, sostenibilità sociale e ambientale, hanno trovato una sintesi concreta e positiva, frutto di un confronto serrato ma costruttivo tra tutte le parti coinvolte”. Per la Fim-Cisl è “un risultato importante, coerente con la nostra richiesta di vincolare ogni accordo di programma a un’intesa sindacale che garantisca piena tutela degli aspetti occupazionali”. La Uilm-Uil ha sottolineato come “verificheremo che tutti gli impegni sottoscritti siano rispettati e mantenuti integralmente”.
Soddisfatto anche Marco Carrai, presidente di Jsw steel Italy, secondo cui a questo punto la branca italiana del colosso Jindal “è in attesa del via libera per gli investimenti, per il cambio urbanistico e la firma dell’accordo di programma: Jsw è pronta da tempo con risorse finanziarie e materiali (peraltro già consegnati), per cui non appena ci saranno le autorizzazioni amministrative procederà con gli ulteriori investimenti”. Nel triennio 2024-2026 il totale autorizzato per gli investimenti di Jsw a Piombino è di circa 185 milioni di euro.
Offerte sul tavolo per rilevare Liberty Magona
L’area ex Lucchini arriva a una svolta con l’accordo di programma siglato da Metinvest proprio quando per la cessione dello stabilimento Liberty Magona di Piombino sono sul tavolo due offerte non vincolanti da parte di due fondi di investimento, ed è attualmente in corso una nuova due diligence con un terzo gruppo, di natura industriale con l’apporto di un altro fondo. E’ quanto emerso a Roma in un incontro al Mimit chiesto da Fim, Fiom e Uilm: l’auspicio espresso dall’azienda è che si arrivi entro fine luglio ad almeno un’offerta vincolante. E’ stato annunciato un confronto tra i legali di Liberty e la banca commerciale Greensill di Londra (creditrice) affinché venga garantita la separazione di Magona dal gruppo Liberty. Il Governo riconvocherà il tavolo non oltre i primi di settembre.
Il Consiglio regionale non vuole il rigassificatore
Ma Piombino non è sotto i riflettori soltanto per la siderurgia, in questa fase: il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione (primi firmatari Irene Galletti per il M5s e l’ex sindaco Gianni Anselmi per il Pd) che impegna la Giunta regionale a adoperarsi con ogni strumento a disposizione nei confronti del Governo italiano “per garantire che il rigassificatore di Piombino venga trasferito dal territorio entro e non oltre il mese di luglio del 2026, come stabilito negli atti autorizzatori”.
Il territorio infatti, secondo la mozione, “si trova ad attendere ancora il pieno finanziamento e la realizzazione delle opere compensative promesse, che includono interventi di sviluppo economico e ambientale, già necessari a prescindere dalla presenza del rigassificatore. Contestualmente, la possibilità che venga meno la certezza della permanenza temporanea dell’impianto mina le basi stesse dell’accordo con Snam e le garanzie offerte ai cittadini”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link