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“Sono cambi di finanziamento, non utilizzati solo 345mila euro”


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I consiglieri provinciali di Fratelli d’Italia aveva chiesto conto di un “avanzo vincolato di più di 4 milioni di euro emerso nel bilancio della Provincia” lamentando la scadenza del termine di 30 giorni senza aver ricevuto risposta all’interrogazione. In una nota la replica del presidente della Provincia di Forlì-Cesena Enzo Lattuca che scrive: “Mi preme ripercorrere una breve cronistoria in merito ai tagli previsti in capo alle province da parte del Mit (ministero dei Trasporti) in materia di manutenzione stradali. Si è svolto negli ultimi mesi un acceso confronto tra Upi e Governo, in particolare con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, a seguito della grave riduzione dei fondi programmati per il 2025 e 2026 per gli investimenti di messa in sicurezza delle strade provinciali, operata attraverso il Decreto-legge Milleproroghe n. 202/24.  Un taglio di 350 milioni, che si è sommato a quello di 1,4 miliardi già previsto dalla Legge di bilancio 2025 per gli anni dal 2025 al 2036 (riduzione dell’autorizzazione di spesa previste dalla Legge di bilancio 2018 – art. 1, comma 1076 e dalla Legge di Bilancio 2022 – art. 1, comma 405)”. 

Si legge nella nota: “Poiché durante il confronto si sono levate voci che hanno in qualche modo giustificato la scelta del taglio con una presunta incapacità di spesa delle Province (e mi pare che l’interrogazione presentata vada in questa direzione), è stato realizzato un monitoraggio tra le Province, riferito esclusivamente ai principali programmi di investimento per la messa in sicurezza delle strade provinciali. Il monitoraggio condotto da Upi su 69 Province italiane ha rilevato che, su circa 2 miliardi di risorse assegnate tra il 2018 e il 2024, a livello nazionale: il 93% delle risorse è stato impegnato, l’83,5% delle somme impegnate è stato già speso. E la Provincia di Forlì-Cesena è ancora più virtuosa. Dal 2018 al 2024, a fronte di 26,7 milioni di euro assegnati, ne abbiamo impegnati 25,2 milioni (94,38%) e spesi e rendicontati 24,6 milioni (92,13%). La nostra capacità di spesa è fuori discussione.  I fatti dimostrano che le Province non solo sanno spendere, ma hanno raddoppiato la loro spesa in conto capitale (da 1,1 a 2,3 miliardi tra 2021 e 2024) e aumentato gli appalti di lavori pubblici del 135% nello stesso periodo. In chiusura di questa deplorevole vicenda è in discussione in questi giorni in commissione Bilancio presso il Senato della Repubblica il Decreto-legge n. 95 “Disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali” (Dl Omnibus) che prevede all’articolo 3, il ripristino per Province e Città metropolitane delle risorse tagliate destinate agli investimenti per la rete viaria per il quadriennio 2025-2028. Nello specifico pertanto fine a conclusione dell’iter parlamentare di approvazione del Dl la Provincia di Forlì – Cesena non potrà impegnare 14.355.962 euro di investimenti sulla viabilità dal 2025 al 2028”. 

Ancora Lattuca: “Seguendo un ordine comparativo di grandezza nel 2024 sono stati investiti sulle strade 6 milioni di euro di risorse per la manutenzione straordinaria ad oggi nel 2025 disponibili 1.400.000 euro. Inoltre pur prevedendo il Dl 95/2025 il ripristino delle risorse la tempistica introdotta per la realizzazione degli interventi desta non pochi dubbi. Si richiede a Province e Città metropolitane una straordinaria accelerazione delle procedure, come non si è mai fatto con nessuna altra amministrazione, prevedendo che entro il 30 settembre 2025 – quindi in meno di due mesi lavorativi dalla presunta conversione – si debbano avviare le procedure di gara dell’intero ammontare delle risorse assegnate dal 2025 al 2028 pena, la revoca delle risorse su cui non si sia ottenuto il Codice Identificativo di Gara (Cig), che andrebbero a confluire in un fondo unico istituito da questo decreto, destinato però a tutt’altro scopo e non alla messa in sicurezza della rete viaria di Province e Cm. Su queste criticità che Upi ha rilevato in audizione in commissione al Senato sono state avanzate due richieste. Quanto alla tempistica, è stato chiesto di prevedere due fasi distinte per l’attuazione degli interventi: una scadenza stringente, come quella prevista dal decreto, per le annualità 2025 e 2026 e un’altra più ragionevole, al febbraio 2027, per aggiudicare i lavori finanziati con i fondi delle annualità 2027-2028”.

“Quanto al Fondo unico – si legge ancora nella replica –  è stato chiesto che qualunque economia, a qualunque titolo, si verificasse nell’utilizzo delle risorse da parte delle Province e delle Cm, sia destinata ad una apposita sezione del fondo espressamente mirata al reimpiego del Fondo a favore degli investimenti per la rete viaria provinciale. Pertanto all’interno di questo grave quadro complessivo, in risposta con la massima trasparenza all’ interrogazione presentata riguardo a un presunto avanzo di 4,3 milioni di euro chiarisco che queste cifre non rappresentano fondi ‘non utilizzati’. Per macro voci si tratta di: cambi di finanziamento per la realizzazione di infrastrutture (Ponte di San Colombano nel comune di Meldola, viadotto sulla Sp 9 nel comune di Sogliano al Rubicone e demolizione e ricostruzione della Palestra dell’Istituto Artusi di Forlimpopoli (2.227.500 euro); economie e ribassi d’asta su diverse gare d’appalto (circa 850.000 euro); interventi in corso di progettazione (ponte Sp 4 per 870.000 euro). Le uniche risorse effettivamente non impegnate e da restituire ammontano a 345.000 euro, relative agli anni 2019 e 2020, a causa delle gravi difficoltà in cui versava l’ente in quel periodo”. 

Conclude Lattuca: “In merito al ritardo di qualche giorno alla risposta mi preme sottolineare che essendo i quesiti di natura prettamente tecnica nel predisporre la risposta è stata coinvolta la struttura dell’ente che fino al 30 giugno era totalmente impegnata a centrare la milestone Pnrr di aggiudicazione lavori legati alla ricostruzione su 20 strade per 61.400.000 euro, obiettivo raggiunto grazie al lavoro di tutti i dipendenti”. 

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