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Progetti sociali a partire dall’energia, già 40 soci piacentini per la Comunità Solare


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Tre province, 55 impianti e 140 soci: a un anno dalla sua fondazione, la Comunità Solare traccia un bilancio della sua attività e fissa gli obiettivi, ambiziosi, per il futuro. Già entro la fine del 2025, la prima Comunità energetica rinnovabile solidale (Cers) delle province di Lodi e Piacenza, che ora si sta espandendo anche nella città metropolitana di Milano, mira a raggiungere quota seicento soci. Il primo compleanno della comunità energetica è stato celebrato sia a Lodi che a Piacenza: nella nostra città si è tenuta una conferenza stampa, nella tarda mattinata di mercoledì 9 luglio, alla presenza dei soci fondatori Laura Chiappa, Gabriella Barbieri e Giuseppe Ticchi. Nel piacentino sono attualmente presenti nove impianti a favore di quaranta soci consumatori.

La Comunità Solare, società cooperativa impresa sociale Ets, si è costituita il 2 luglio 2024. Ad oggi i soci della sono 140: tante famiglie, quattro Comuni (Guardamiglio, Cervignano, Brembio e Santo Stefano, tutti in provincia di Lodi) e altri quattro che hanno avviato l’iter amministrativo, cinque associazioni, quattro cooperative sociali, una parrocchia e dodici imprese (Pmi). Sono presenti inoltre otto soci prestatori (“fotovoltaico a distanza”) e tre finanziatori che insieme a Coopfond hanno consentito alla Cers di destinare 280mila euro per la realizzazione di impianti “comunitari”, di cui i primi due sono in cantiere presso la coop “Il Pellicano” e la scuola di Cervignano d’Adda. I 140 soci delle due province hanno già iniziato a scambiarsi l’energia rinnovabile di 55 impianti, in parte già realizzati, gli altri ordinati, in attesa della conferma del contributo Pnrr da parte del Gse, per una potenza installata pari a 900 kW. La Cers ha in corso accordi e progettazioni per altri 37 nuovi impianti per una potenza elettrica complessiva per altri 2.900 kW che saranno a disposizione dei soci consumatori della comunità nei diversi ambiti territoriali (cabine primarie di distribuzione) delle due province e, più recentemente, anche in alcune zone del milanese.

“L’invito che facciamo – ha sottolineato Giuseppe Ticchi – è quello di associarsi alla Comunità Solare per condividere i vantaggi e fare del bene. Associarsi costa pochissimo: le famiglie possono aderire con la quota minima di solo 25 euro una tantum, restituiti al recesso. I vantaggi modesti ma sicuri: per una famiglia con consumi medi, circa 20-30 euro all’anno per vent’anni. La Comunità Solare è costituita in forma cooperativa, unica forma giuridica che permette di distribuire ai soci “ristorni” esenti dalle tasse. Può aderire alla Comunità il titolare del contatore, senza dover cambiare il fornitore. Dal sito www.coopsolare.it si deve cliccare “richiedi adesione” in alto a destra e compilare e inviare i propri dati”.

Comunità Solare è “solidale”, quindi parte preponderante di incentivi riconosciuti dalla legge all’energia condivisa localmente sarà destinata al Fondo Solidale per progetti sociali nei comuni coinvolti proposti dai soci. Ci si propone di raggiungere 600 soci entro il 2025. Nel piacentino sono attualmente installati nove impianti a favore di quaranta soci consumatori. Sono in fieri le adesioni di quattro comuni della provincia di Piacenza.

(scarica tabella in pdf)

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GAS fotovoltaico, Gruppo d’Acquisto Solare per vuole diventare produttore per la Comunità Solare – In appoggio alla Cers, i circoli di Legambiente Piacenza e Lodi stanno promuovendo un Gas (Gruppo d’acquisto solidale) solare per installare impianti fotovoltaici, selezionando installatori di fiducia che offrono la massima qualità dei materiali ad un prezzo concordato e controllato. Chiunque abbia intestato un contatore elettrico e un tetto, in proprietà o affitto (che sia abitazione, ufficio, negozio, officina o edificio agricolo) può aderire per poter accedere ai contributi pubblici del 40% o agli sgravi fiscali del 50% per la prima casa e 36% per le seconde case. Chi vuole aderire alla Comunità Solare anche come produttore può farlo (scheda su www.coopsolare.it oppure sui siti di Legambiente Lodi o Piacenza) ricordando che: privati, imprese (PMI), associazioni e parrocchie che desiderano richiedere il 40% a fondo perduto (Pnrr, nei comuni con meno di 50mila abitanti), debbono presentare il progetto entro il 30 novembre; le famiglie e i condomini che, in alternativa, desiderano ricorrere agli sgravi fiscali del 50% per la prima casa in 10 anni, debbono realizzare l’impianto e saldare entro il 31 dicembre 2025. Conviene affrettarsi: per installare un piccolo impianto solare bastano pochi giorni lavorativi, ma per richiesta autorizzativi prima e per l’allaccio e ottenimento contributi successivi alla chiusura del cantiere passano diversi mesi.

I 55 già presenti “sono quasi tutti piccoli impianti civili – spiega Laura Chiappa, socia fondatrice della Comunità Solare e presidente del circolo di Legambiente Piacenza – ma anche installati su imprese e parrocchie. Sono in costruzione altri 37 impianti. La comunità energetica riguarda il territorio di Piacenza e di Lodi, anche se abbiamo cominciato a fare impianti anche su Milano. È una cooperativa solidale, quindi lo scopo essenziale è quello di reinvestire i fondi del Gse che vengono dati ai singoli soci, essenzialmente prioritariamente in progetti sociali che dovranno essere scelti dai soci stessi sul territorio. I comuni subentrati per ora sono quattro, tutti nel Lodigiano, ma ci sono trattative in corso con alcuni comuni piacentini: c’è una formula molto interessante – fa notare Chiappa – perché i Comuni possono diventare consumatori. L’idea è quella di riuscire ad ampliare il più possibile questa comunità energetica all’interno della provincia, perché è un modo di fare del bene”.

“Il risparmio avviene con la costruzione degli impianti fotovoltaici – prosegue Laura Chiappa – ma la comunità energetica, con lo scambio di energia nei momenti in cui l’energia è consumata, permette di dare un aiuto solidale alla povertà energetica di un’intera comunità, quindi può essere interessante per parrocchie, gruppi sociali, cooperative e così via”. L’invito è a iscriversi e aderire alla comunità energetica. “Per aderire bastano 25 euro – dice – per chi è produttore invece c’è la possibilità di pagare 100 euro e avere a disposizione un Gruppo d’acquisto solidale (Gas) con ottimo materiale a prezzi convenzionati”.





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