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Michele Monteleone, commercialista ad Aosta, analizza i migliori bandi Invitalia attivi nel 2025


Nel contesto attuale, segnato da una crescente attenzione alle politiche di sostenibilità, inclusione e innovazione, Invitalia rappresenta un punto di riferimento essenziale per chiunque intenda avviare o potenziare un’attività imprenditoriale in Italia. Si tratta di un’agenzia nazionale interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, incaricata di attuare misure e strumenti per la crescita del tessuto economico, con particolare attenzione al Mezzogiorno, alle nuove generazioni, alle imprese femminili e alle iniziative sostenibili. L’accesso ai finanziamenti avviene attraverso bandi pubblici, procedure telematiche e strumenti in continuo aggiornamento, con un’impostazione che favorisce la trasparenza e la rapidità.

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Tra le numerose misure attualmente attive, meritano una particolare attenzione sette strumenti selezionati, per rilevanza strategica e impatto atteso. Questi incentivi si rivolgono a platee differenziate – dalle startup innovative alle imprese sociali, fino ai giovani in cerca di orientamento e formazione – coprendo un ampio ventaglio di finalità economiche e sociali.

Il primo intervento che va segnalato è quello relativo agli investimenti nella nautica da diporto sostenibile, promosso in attuazione dell’art. 13 della Legge 206/2023. L’obiettivo è sostenere la transizione ecologica nel settore della navigazione privata e sportiva, favorendo la sostituzione dei motori a combustione con propulsori elettrici. Il contributo, a fondo perduto, copre fino al 50% delle spese ammissibili, con un tetto massimo che varia in base alla tipologia del motore e alla qualifica del richiedente. 

Michele Monteleone (commercialista di Aosta): “La misura è accessibile sia da persone fisiche sia da imprese, con un processo di registrazione e presentazione della domanda integralmente digitale. Il termine di scadenza è stato prorogato al 15 luglio 2025. Oltre alla sostenibilità ambientale, il bando mira a rilanciare filiere produttive ad alta innovazione e favorire la competitività nel comparto turistico e ricreativo.

Un secondo pilastro strategico è rappresentato dal programma Smart&Start Italia, pensato per la creazione e il consolidamento delle startup innovative. L’incentivo si rivolge a imprese iscritte alla sezione speciale del Registro, con meno di cinque anni di vita, ma anche a team di aspiranti imprenditori, italiani o stranieri in possesso dello Startup Visa. Il finanziamento è a tasso zero fino all’80% delle spese ammissibili, con possibilità di integrazione con un contributo a fondo perduto del 30% per le startup localizzate nel Centro-Sud. I progetti devono essere ad alto contenuto tecnologico e possono riguardare diversi settori, dalla manifattura ai servizi digitali. L’accesso avviene in modalità “a sportello”, senza scadenze temporali, con istruttorie effettuate in ordine cronologico.

Abbiamo chiesto al commercialista Michele Monteleone, titolare dell’omonimo studio ad Aosta, quali fossero al momento le nuove opportunità orientate alla sostenibilità: “C’è l’incentivo Economia Circolare, che incoraggia la riconversione dei modelli produttivi verso l’efficienza energetica e la riduzione dell’impatto ambientale. Rivolto a imprese di ogni dimensione e centri di ricerca, il bando consente la presentazione di progetti anche in forma congiunta, agevolando la collaborazione tra imprese e mondo scientifico.” 

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Saldo e stralcio

 

L’agevolazione si articola in una combinazione di finanziamento agevolato e contributo diretto alla spesa, a seconda delle caratteristiche del progetto e della localizzazione. L’impianto normativo di riferimento garantisce criteri selettivi chiari e la valorizzazione degli interventi ad alto impatto innovativo e ambientale.

Un’opportunità consolidata e ancora centrale nel panorama delle politiche pubbliche è ON – Oltre Nuove Imprese a tasso zero, rivolto a chi desidera avviare un’attività in proprio o potenziare un’azienda già esistente, a condizione che vi sia una prevalente componente giovanile o femminile. Le imprese devono essere costituite da non più di sessanta mesi, oppure possono essere ancora da costituire. I settori ammissibili spaziano dalla produzione ai servizi, dal commercio al turismo. L’agevolazione arriva a coprire fino al 90% delle spese, con un mix tra contributo a fondo perduto e prestito a tasso zero, da restituire in dieci anni. È uno strumento pensato per favorire l’iniziativa privata, riducendo il rischio finanziario e facilitando l’accesso al credito.

In una prospettiva di inclusione e parità di genere, assumono rilievo il Programma di Imprenditoria Femminile, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, e lo strumento denominato Resto al Sud, un incentivo a vocazione territoriale, finalizzato allo sviluppo imprenditoriale nelle Regioni meridionali e nei territori colpiti da eventi sismici. 

Questi programmi non si limitano all’erogazione di fondi, ma comprendono un ecosistema di iniziative: eventi, percorsi formativi, premi di laurea, incubatori e acceleratori per startup – commenta il Dottor Michele Monteleone. “Le iniziative hanno funzioni propositive e di indirizzo e permettono di avviare o ampliare un’attività in diversi settori produttivi, artigianali, turistici o dei servizi, grazie a una combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti bancario”, conclude.

Infine, un progetto di taglio culturale e formativo è Rete – Giovani, Competenze, Lavoro, promosso dal Dipartimento per le Politiche Giovanili con il supporto operativo di Invitalia. È una rete di 12 Hub territoriali che si propone di favorire l’incontro tra giovani, sistema scolastico e universitario, imprese e istituzioni. L’accesso è gratuito e destinato a giovani tra i 16 e i 35 anni, indipendentemente dal percorso scolastico o dallo status occupazionale. Il progetto include attività di orientamento, corsi di formazione, accompagnamento all’impresa e stage retribuiti, sia in Italia che all’estero. Rete rappresenta un modello innovativo di politiche attive, volto a costruire percorsi personalizzati di inserimento lavorativo e imprenditoriale.

Invitalia oggi si configura non solo come gestore tecnico di fondi pubblici, ma come attore strategico nella promozione di un nuovo modello economico, fondato su innovazione, coesione sociale e sviluppo territoriale. 

La complessità delle procedure è bilanciata da un forte investimento nella digitalizzazione dei processi e nella chiarezza dei requisiti. Per le imprese e i professionisti, l’interlocuzione con Invitalia richiede attenzione, competenza e un’impostazione progettuale solida. In questo senso, la consulenza contabile e fiscale può assumere un ruolo determinante, tanto nella predisposizione della documentazione quanto nella gestione post-ammissione degli investimenti, garantendo il rispetto della normativa e la corretta rendicontazione delle spese. Un’opportunità che, se affrontata con metodo e visione, può tradursi in crescita reale e sostenibile per il tessuto economico italiano.



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