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Ecco come l’Italia si prepara alla prossima Ministeriale Esa


L’Italia pronta a giocare un ruolo di primo piano alla prossima ministeriale dell’Agenzia spaziale europea (Esa).

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Ieri a Roma in occasione delle celebrazioni per i 50 anni dell’Esa, il numero uno dell’Agenzia spaziale europea Josef Aschbacher ha visitato anche la Space Smart Factory, una fabbrica interamente digitale di Thales Alenia Space, la JV tra Thales 67% e Leonardo 33%. Il sito, atelier dello spazio italiano, tra le più grandi realtà d’Europa oggi in fase di finalizzazione, sarà inaugurato dopo l’estate, e sarà caratterizzato dall’uso intensivo delle tecnologie digitali e di Fabbrica 4.0.

Ma non solo industria protagonista della giornata romana del vertice dell’Agenzia spaziale europea: ieri Aschbacher ha incontrato infatti anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha ribadito il forte impegno dell’Italia nel rafforzare la cooperazione europea in ambito aerospaziale, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Già lo scorso mese il ministro Urso, in qualità di Autorità delegata alle politiche spaziali e aerospaziali del Governo italiano, ha sottolineato l’importanza della prossima Conferenza Ministeriale Esa, prevista il 26 e 27 novembre in Germania, e ha confermato la disponibilità dell’Italia a candidarsi alla Presidenza della ministeriale di Brema ove i Paesi decideranno i programmi a cui aderire e con quali livelli di finanziamento per i prossimi tre anni.

Dopodiché, nella serata l’appuntamento era presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per i festeggiamenti del 50esimo anniversario della fondazione dell’Esa. Con l’occasione Startmag ha avuto la possibilità di chiedere al presidente dell’Asi Teodoro Valente se il nostro paese è pronto anche ad aumentare il proprio contributo al bilancio dell’Esa per il prossimo triennio.

“Il nostro paese è pronto a sottoscrivere tutte quelle iniziative che in ottica di rinforzo della autonomia, delle capacità tecnologiche dell’Europa, possano avere un ritorno tangibile sull’ecosistema italiano spazio” ha dichiarato a Startmag  il presidente Valente.

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CHI HA ACCOLTO LA DELEGAZIONE ESA PRESSO LA SPACE SMART FACTORY

ieri il Direttore Generale è stato accolto presso la Space Smart Factor dal presidente dell’Asi Valente, da Massimo Claudio Comparini, Managing Director della Divisione Spazio di Leonardo e presidente del cda di Thales Alenia Space e guidato da Giampiero Di Paolo, ad di Thales Alenia Space Italia.

La delegazione Esa comprendeva anche i Direttori Simonetta Cheli, Osservazione della Terra e Responsabile di Esrin, Geraldine Naja, Commercializzazione e Competitività industriale, Laurent Jaffart, Connettività e Comunicazioni sicure.

COS’È QUESTO RPGETTO FINANZIATO IN PARTE DAL PNRR PER LO SPAZIO

Una parte dei fondi Pnrr per lo Spazio è dedicata all’efficientamento e alla digitalizzazione delle capacità produttive dell’industria spaziale nazionale. In questo ambito, nella primavera 2023 l’Agenzia spaziale italiana (Asi) ha assegnato a Thales Alenia Space un contratto per lo sviluppo del programma Space Factory 4.0. Thales Alenia Space alla guida di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese che comprende Argotec, Cira e Sitael, per realizzare un sistema interconnesso con strutture dislocate in tutta Italia.

Con un investimento di 100 milioni di euro, la Space Smart Factory offrirà i mezzi e gli strumenti specifici per produrre satelliti avanzati in un’ampia gamma che va dalle grandi infrastrutture di satelliti di centinaia di kg ai satelliti di poche decine di chilogrammi, prodotti nelle grandi quantità previste dalle nuove configurazioni di costellazioni. La Space Smart Factory capitalizza infatti l’esperienza di Thales Alenia Space come leader europeo nei progetti spaziali governativi e commerciali – come la costellazione Galileo di seconda generazione, i nuovi satelliti per il programma Copernicus, ROSE-L e CIMR, e la costellazione Iride.

Inoltre, questo nuovo sito produttivo ospiterà lo Space Joint Lab, un ambiente innovativo e collaborativo che si rivolge alla filiera delle piccole e medie imprese e ai centri di ricerca.

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IL COMMENTO DEL DIRETTORE DIVISIONE SPAZIO DI LEONARDO

“È con grande piacere che abbiamo accolto e mostrato al Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea, Josef Aschbacher la nuova Space Smart Factory a Roma, che sarà presto ultimata” ha commentato Massimo Claudio Comparini, Managing Director della Divisione Spazio di Leonardo. “Questa fabbrica digitale sarà un’infrastruttura all’avanguardia non solo per le attività del Gruppo, ma sarà un hub e acceleratore per PMI e start-up, rafforzando l’ecosistema spaziale nazionale ed europeo. Leonardo, con le sue joint venture, conferma il proprio impegno nel promuovere eccellenza tecnologica e innovazione, talenti e una filiera industriale forte, contribuendo alla crescita della space economy nazionale in Europa e nel mondo” ha concluso Comparini.

DIALOGO CONTINUO TRA ISTITUZIONI E MONDO PRODUTTIVO PER AD DI THALES ALENIA SPACE ITALIA

Da parte sua il numero uno di Thales Alenia Space Italia, Giampiero Di Paolo, ha dichiarato che “La nostra Space Smart Factory, che a breve sarà realtà grazie anche alla lungimiranza dell’Asi e ai fondi governativi del Pnrr,  capitalizza i già comprovati punti di forza di Thales Alenia Space quale leader europeo nei progetti spaziali governativi e commerciali – come la costellazione Galileo di seconda generazione, i nuovi satelliti per il programma Copernicus, ROSE-L e CIMR, e la costellazione Iride”.

In particolare, sottolinea Di Paolo “la visita di oggi simbolizza l’importanza di un dialogo continuo tra istituzioni e mondo produttivo, fondamentale per lo sviluppo e la crescita del comparto spaziale. Infatti, la visita in assoluta anteprima che il Direttore Generale ha voluto riservare unicamente alla nostra Space Smart Factory è dimostrazione di fiducia del cliente verso Thales Alenia Space e i suoi asset, per il sostegno delle grandi ambizioni spaziali dell’Europa.”

L’INCONTRO DEL DG ESA AL MIMIT

Infine, come già detto, non solo incontri con i rappresentanti industriali per il Dg dell’Agenzia spaziale europea.

Ieri a Palazzo Piacentini ha incontrato anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e Autorità delegata per le Politiche Spaziali e Aerospaziali, Adolfo Urso, alla presenza anche del Presidente dell’Asi.

Al centro del confronto, la prossima Ministeriale dell’Esa – passaggio strategico per la definizione delle priorità dell’Europa nello Spazio – e il possibile ruolo dell’Italia come Paese Chairman del Consiglio Ministeriale.

“L’Italia si conferma protagonista in Europa anche nel settore dello Spazio, pronta a garantire il massimo impegno nella preparazione di una conferenza efficace e inclusiva e avviando fin da subito un dialogo costante con gli altri Stati membri e con la Direzione dell’Esa, con l’obiettivo di rafforzare la governance e l’efficienza dell’Agenzia” evidenzia la nota del Mimit.

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Ad oggi infatti il nostro paese è il terzo contributore dell’Esa. Questo significa che, tra tutti i paesi membri dell’Esa, l’Italia contribuisce con una delle quote più significative al budget dell’agenzia, posizionandosi subito dopo Germania e Francia.

Tra i temi affrontati nel colloquio odierno anche il livello complessivo dell’impegno finanziario previsto per la Ministeriale 2025, stimato in circa 23 miliardi di euro: una cifra che richiederà un’attenta valutazione in termini di sostenibilità complessiva.

E QUELLO CON IL MINISTRO CROSETTO

Ma lo spazio non riguarda soltanto la componente civile, dal momento che è sempre più un dominio strategico sia per l’Italia sia per l’Europa.

Ieri mattina infatti anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ricevuto il Dg Esa Aschbacher, al quale ha ribadito il forte impegno dell’Italia nel rafforzare la cooperazione europea in ambito aerospaziale: “Ho voluto sottolineare che l’Italia non solo partecipa, ma guida con autorevolezza il settore spaziale: siamo tra i pochi Paesi al mondo a disporre di una filiera aerospaziale completa — dai lanciatori ai moduli orbitanti, passando per satelliti e sensori — confermandoci tra i 7–10 Paesi spaziali globali e il 4° in Europa per fatturato nel settore. Programmi come Cosmo SkyMed, Iride, Galileo, oltre allo sviluppo della ‘Space Factory 4.0’ in hub come Roma, Bari e Torino dimostrano come l’Italia combini ricerca, innovazione e produzione avanzata, consolidando una lunga catena del valore con oltre 500 imprese tra grandi gruppi, PMI e start-up negli ambiti satelliti, propulsion, avionica e produzione digitale”.

LE CELEBRAZIONI ALL’ASI PER I 50 ANNI DELL’ESA

Infine, la giornata si è conclusa con i festeggiamenti nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana del 50esimo anniversario dell’Esa. In questa occasione hanno portato la loro testimonianza anche gli astronauti e le riserve del corpo Esa Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano, Anthea Comellini e Andrea Patassa.

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L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELL’ASI

“Il contesto attuale e la veloce dinamica con cui si sta evolvendo il settore spaziale impone delle profonde riflessioni per i prossimi appuntamenti e per il rispetto dei recenti impegni europei in in tema di sovranità e difesa” ha spiegato il presidente dell’Asi nel corso del suo intervento.

“L’Europa nel breve medio termine – ha proseguito Valente avrà l’opportunità di destinare finanziamenti che determineranno gli assetti per il successivo decennio mi riferisco primariamente alla ministeriale che si terrà a fine novembre in Germania Brema e al prossimo MFF europeo 2028 2034 i cui lavori di preparazione sono in fase di di avvio”.

“In questo contesto consapevoli della nostra storia delle nostre capacità nel settore spaziali, vogliamo mantenere alto il profilo di livello di ambizione, contribuendo sostanzialmente a rinforzare l’autonomia europea senza però trascurare gli storici e strategici rapporti di collaborazione oltre oceano e guardando con attenzione, così come fa l’Esa, ai partenariati strategici con paesi extra europei” ha aggiunto il presidente dell’Asi ricordando che “Stiamo conducendo il processo di preparazione nazionale per la ministeriale, ormai entrato nel vivo, interagendo con l’Autorità, con il Comt con i principali attori istituzionali e con dialoghi strutturati anche bilaterali con le industrie, con il mondo accademico, con i centri di ricerca, le altre delegazioni dei paesi del membri dell’Esa, il direttore generale e l’esecutivo tutto”.

LE PRIORITÀ ITALIANE ALLA PROSSIMA MINISTERIALE ESA

Dopodiché, il presidente dell’Agenzia spaziale italiana ha indicato che “tra le priorità italiane ci sono uno il dominio del trasporto spaziale, nel quale è urgente assicurare il prima possibile la completa attuazione della risoluzione di Siviglia sul presente e futuro del trasporto spaziale europeo per consolidare la capacità di accesso autonomo allo spazio dell’Europa anche attraverso una migliore cadenza dei lanci di Ariane e Vega.”

Poi “la completa messa in orbita del sistema Iride, sviluppato insieme all’Esa che consentirà all’Italia di dotarsi di una nuova capacità per l’acquisizione di dati di osservazione della terra complementare a Cosmo-SkyMed, a Prisma e ai sistemi europei tra tutti Copernicus”.

SULLA LEGGE SPAZIO ITALIANA E LO SPACE ACT EU

“La recente pubblicazione della nuova legge Spazio che assegna all’Asi un ruolo importante con nuove funzioni che premetteranno al paese di svolgere un’azione più incisiva. L’entrata in vigore della legge italiana ha preceduto di poco il primo daft dello Space Act da parte della Commissione europea e non è un caso i documenti potranno essere alla base per sviluppo e le discussioni del settore europeo in chiave moderna”.

ATTENZIONE SUGI ATTORI COMMERCIALI EUROPEI

Un altro focus riguarderà “il ruolo che gli attori commerciali europei stanno conquistando nel settore spaziale per poterli meglio supportare e sostenere anche attraverso iniziative dedicate, così da renderli maggiormente competitivi con i player internazionali”.

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IL RUOLO CHE GIOCHERÀ L’ITALIA NEI PROSSIMI ANNI NELLO SPAZIO

“Altre considerazioni – prosegue il presidente dell’Asi – dovranno inoltre essere rivolte verso l’identificazione delle azioni da adottare nel breve termine che possono consentire all’Europa e all’Italia – in modo complementare e sinergico – di raggiungere un soddisfacente grado di autonomia nei settori ritenuti strategici per perseguire una non dipendenza tecnologica anche e soprattutto alla luce del mutato contesto geopolitico. Per il medio e lungo termine sarà fondamentale per l’Esa e per l’Europa continuare a costruire futuri programmi in modo sinergico tra gli Stati membri e qui l’Italia vuole essere un attore di riferimento”.

“Stiamo festeggiando i primi cinquant’anni dell’Agenzia spaziale europea consapevoli che i prossimi anni saranno ancora più sfidanti e ambiziosi, anni in cui la capacità di ben comunicare ai cittadini ricadute quotidiane che provengono dallo spazio saranno determinanti. Anni in cui il contributo e il coinvolgimento responsabile dei privati coniugato alle opportunità commerciali sarà elemento imprescindibile. Dunque anni determinanti per elevare il futuro dell’Europa attraverso lo spazio e l’Italia certamente giocherà la sua parte” ha concluso Valente.



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