DR Automobiles lancia un nuovo capitolo industriale: cinquanta milioni di euro destinati allo stabilimento di Macchia d’Isernia, trecento assunzioni programmate e un messaggio chiaro di fiducia nel potenziale produttivo del Molise. L’annuncio, formulato nel corso dell’evento “Investing in Molise” al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka, segna un passaggio cruciale per l’automotive nazionale.
50 milioni di euro per la fabbrica di Macchia d’Isernia e 300 nuovi posti di lavoro
La presentazione nello spazio espositivo italiano di Osaka ha offerto a Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025, l’occasione di evidenziare la portata simbolica dell’investimento: il Padiglione Italia, vetrina delle eccellenze manifatturiere, è diventato il palcoscenico perfetto per mostrare agli investitori asiatici la vitalità dei territori italiani meno conosciuti. Quando un progetto industriale viene raccontato sotto i riflettori di un’esposizione universale, l’effetto è moltiplicatore: credibilità, visibilità e networking si rafforzano a vicenda, creando un circolo virtuoso di fiducia. Vattani ha richiamato l’attenzione sull’Italy-Japan Action Plan 2024-2027, sottolineando la sintonia tra diplomazia economica e rilancio delle aree interne.
L’evento giapponese ha quindi assunto il ruolo di cassa di risonanza internazionale per una regione che si candida a laboratorio di sviluppo sostenibile. DR Automobiles ha potuto così presentare non solo cifre, ma anche una narrazione di rigenerazione territoriale: Macchia d’Isernia diventa centro di assemblaggio e di innovazione, mentre il Molise si racconta come terra di talenti tecnici e di tradizione meccanica pronta a dialogare con mercati lontani. Questa scelta strategica dimostra come la collocazione dell’annuncio – in un contesto globale – sia parte integrante dell’intera operazione di marketing territoriale.
Molise, un sistema di incentivi che convince le imprese
Il Vicepresidente e Assessore allo Sviluppo Economico Andrea Di Lucente ha illustrato un quadro di strumenti finanziari che va oltre il semplice sostegno a fondo perduto: Contratto di Sviluppo Regionale, Fondo per le Aree Interne, risorse del PNRR e della programmazione FESR-FSE 2021-2027, fino all’operazione in corso con la Banca Europea per gli Investimenti. Più che un pacchetto di agevolazioni, si delinea un percorso di accompagnamento che intreccia credito, competenze e servizi di assistenza. La strategia punta a ridurre il rischio percepito dagli investitori, agevolando l’accesso a capitali e garantendo un orizzonte di medio-lungo termine.
Questa architettura di politiche pubbliche disegna un ambiente favorevole alla manifattura ad alto valore aggiunto. DR Automobiles, grazie anche alla collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Invitalia e ICE Agenzia, può così agganciare un ecosistema di competenze e infrastrutture pronto a supportare progetti di scala. L’integrazione tra livello nazionale e regionale diventa la leva per trasformare un annuncio industriale in una traiettoria di sviluppo condiviso, confermando la competitività di una regione spesso percepita ai margini delle grandi direttrici economiche.
DR Automobiles rilancia i marchi storici e punta al segmento premium
La CEO Antonella Tortola ha svelato un piano che prevede il revamping di storici brand italiani e l’assemblaggio di nuove vetture destinate al mercato premium. Tutte le operazioni produttive, dalla verniciatura al montaggio finale, saranno concentrate nello stabilimento di Macchia d’Isernia, con l’obiettivo di raggiungere una quota elevata di componentistica proveniente da fornitori nazionali. Il modello di business unisce la heritage del design italiano con tecnologie di ultima generazione, valorizzando la filiera domestica anziché delocalizzare. La strategia mira a convertire la reputazione del “made in Italy” in un vantaggio competitivo percepito sia dai clienti europei sia da quelli asiatici.
“In Italia esistono competenze e infrastrutture in grado di supportare produzioni ad alto contenuto tecnologico”, ha ribadito Tortola, sottolineando la volontà del gruppo di fungere da catalizzatore di investimenti e sostenibilità. L’orientamento al segmento premium, infatti, non riguarda solo il posizionamento di mercato, ma implica processi di produzione più efficienti, standard ambientali rigorosi e una costante ricerca di innovazione. Il progetto conferma la scommessa su un know-how meccanico che, pur radicato nella tradizione, sa rinnovarsi e dialogare con i grandi trend globali della mobilità.
Ricadute occupazionali e rilancio della filiera
I trecento posti di lavoro annunciati si tradurranno in assunzioni dirette di personale tecnico, ingegneristico e amministrativo, con un’attenzione particolare ai giovani diplomati degli istituti professionali molisani e ai laureati in discipline STEM. DR Automobiles prevede inoltre programmi di formazione continua per aggiornare le competenze del personale alle nuove linee di produzione. Ogni figura inserita rappresenta un moltiplicatore di reddito per il territorio, innescando un effetto domino su servizi, logistica e commercio locale. L’obiettivo è consolidare una comunità professionale radicata e capace di trattenere talenti altrimenti destinati alla migrazione verso poli industriali più grandi.
Le ricadute positive interesseranno anche l’indotto automotive del centro-sud Italia: carrozzieri, produttori di componenti elettronici, fornitori di materiali compositi e imprese di logistica potranno contare su nuovi flussi di commesse. Macchia d’Isernia, grazie alla sua posizione geografica, diventerà snodo tra le principali arterie di collegamento tirreniche e adriatiche, accelerando la distribuzione sul mercato nazionale e l’esportazione verso l’estero. La rinascita di un polo produttivo non è mai un fatto isolato, ma un circuito che coinvolge artigianato, università e centri di ricerca, generando un ecosistema diffuso di innovazione.
La collaborazione con il Giappone come leva di crescita
La partecipazione di Atsushi Ota, Director di Chori Machinery Co., Ltd., ha posto l’accento sulle sinergie industriali tra Italia e Giappone. Ota ha raccontato la partnership con DR Automobiles come caso di studio di cross-fertilization: il know-how italiano sul design automobilistico si integra con la precisione ingegneristica nipponica, creando piattaforme produttive competitive sul piano globale. Questa convergenza dimostra come la contaminazione culturale possa diventare motore di soluzioni tecnologiche avanzate e di penetrazione in nuovi mercati, rafforzando l’immagine di entrambi i Paesi.
Sullo sfondo si colloca il cronoprogramma dell’Italy-Japan Action Plan 2024-2027, che prevede iniziative condivise in ricerca, digitalizzazione e transizione ecologica. L’investimento a Macchia d’Isernia incarna uno degli obiettivi di quel piano: attrarre capitali stranieri in aree strategiche, garantendo al contempo occupazione di qualità e sostenibilità. Lo scambio bilaterale non si esaurisce nell’accordo commerciale, ma alimenta una visione industriale che guarda a lungo termine, ponendo al centro tecnologia, persone e territorio. Il Molise, in questa prospettiva, non è periferia, ma parte attiva di una catena del valore intercontinentale che connette Europa e Asia.
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