Msc racconta i principali risultati dei primi dieci anni di presenza in Italia e premia gli attori della filiera che stanno lavorando per migliorare la sostenibilità del settore pesca e sensibilizzare i consumatori
Il 4 luglio, Marine Stewardship Council, organizzazione internazionale non-profit impegnata nella promozione della pesca sostenibile, ha celebrato il decimo anniversario delle proprie attività in Italia, con una cena di gala ai Chiostri di San Barnaba, a Milano.
La serata è stata l’occasione per fare il punto – con una serie di interventi moderati da Cristina Lazzati, direttrice di Mark Up e Gdoweek – sui risultati raggiunti da Msc nel nostro Paese, nel corso di questi dieci anni.
Numeri e progetti di Msc in Italia
Il raggio d’azione di Msc ha infatti registrato una crescita significativa: le referenze ittiche certificate con il marchio blu di Msc sono passate da 73 a oltre 1.300, mentre il volume annuo di pesce certificato venduto in Italia è cresciuto da 2.800 a 68.000 tonnellate.
Per referenze ittiche si intendono in questo caso le diverse tipologie di prodotti a base di pesce – freschi, surgelati o trasformati – presenti sul mercato e contraddistinte dal marchio Msc.
Il marchio sta indicare che il prodotto proviene da un’attività di pesca certificata come sostenibile secondo uno standard internazionale stabilito da Msc stessa e verificato da enti terzi.
In sintesi, Msc dichiara che il pescato in questione derivi da stock ittici in buona salute, non sovrasfruttati, e che le pratiche di pesca adottate dalle aziende coinvolte non danneggino l’ambiente marino e le specie fuori target, evitando quindi il più possibile il fenomeno del bycatch.
“Il nostro scopo è coinvolgere i partner – ha spiegato in apertura della serata il Ceo di Msc Rupert Howes – per arrivare a creare un mercato sostenibile per i prodotti ittici. Vogliamo incentivare sempre più aziende a entrare nel nostro programma: in questo modo, potranno dimostrare ai consumatori di essere dei veri custodi degli oceani.
A livello globale, oggi il 19,3% delle catture di pesce è certificato Msc, un dato che ci dice che la strada che stiamo tracciando, insieme alla società civile e dopo ventotto anni di attività, è quella giusta. Si tratta veramente di un successo, mondiale e italiano“.
Un altro importante risultato raggiunto in Italia da Msc riguarda la riconoscibilità tra i cittadini: grazie a una serie di campagne di comunicazione, infatti, oggi il marchio azzurro è conosciuto da più della metà dei consumatori italiani.
Negli ultimi anni Msc ha inoltre promosso iniziative come BlueFish – Pescatori verso la sostenibilità nel Mediterraneo, progetto pensato per supportare le attività di pesca del Sud Italia e delle Isole, migliorandone resilienza e sostenibilità e raccogliendo al contempo più informazioni sulle tecniche e gli impatti del settore.
Fa parte di BlueFish, dal 2023, anche Federpesca, la principale organizzazione di armatori della pesca italiana. Il progetto BlueFish si articola in tre fasi: dopo una prima mappatura e pre-valutazione, si punta ad redigere dei Piani d’azione, che sintetizzino le buone pratiche necessarie a proteggere gli ecosistemi mediterranei e le varie specie oggetto di pesca.
“L’importanza della pesca nel territorio italiano si scontra infatti con la condizione preoccupante del mar Mediterraneo – si legge nei materiali di progetto – in cui il 73% delle popolazioni ittiche valutate risultano sovrasfruttate. Una condizione che andrebbe costantemente monitorata, in un contesto in cui la diffusa mancanza di dati a supporto rende difficile eseguire valutazioni“.
Per il momento, come è stato spiegato durante l’evento a Milano, tre diverse pratiche di pesca hanno già completato il processo di pre-valutazione, volto a individuare le aree di forza e di debolezza dal punto di vista della conservazione degli stock e delle conseguenze ambientali, mentre per una quarta categoria, relativa al tonno rosso, gli studi di Msc sono ancora in corso.
Tra le attività portate avanti in Italia e citate durante la serata troviamo infine l’impegno sul tema della pesca del polpo in Sardegna. In questo caso, oltre all’applicazione di strategie sviluppate grazie a BlueFish, Msc sta promuovendo la collaborazione tra pescatori ed enti di ricerca, con il supporto di LegaCoop e dell’Università degli Studi di Cagliari.
L’obiettivo è raccogliere dati e promuovere pratiche rispettose dell’ambiente, favorendo lo scambio di conoscenze tra progetti differenti sviluppati di recente sulle coste sarde.
Quattro premi per profit e no profit
Nella serata del 4 luglio, Msc ha anche assegnato quattro premi ad attori della filiera che hanno avuto un ruolo rilevante nello sviluppo della missione in Italia.
Wwf Italia è stato premiato nella categoria transformative eNgo per la sua funzione di stimolo, che ha contribuito al rafforzamento della credibilità del programma.
Più volte nel corso della serata il rapporto costruito nel tempo da Wwf nei confronti di Msc è stato definito come quello di un prezioso “critical friend”, dal momento che negli ultimi anni l’associazione ambientalista (sia in Italia sia nel mondo) ha sempre spinto Msc a fare di più.
Il gruppo ha proposto per esempio di imporre alle aziende partner limiti e obiettivi maggiormente ambiziosi a livello di sostenibilità.
Passando ai trasnformative brand, Findus ha ricevuto invece il riconoscimento per la categoria surgelati, grazie a un percorso culminato con il raggiungimento del 100% di prodotti provenienti da pesca certificata Msc, mentre il marchio Rio Mare del gruppo Bolton è stato premiato per la spinta al cambiamento generata nel settore del tonno e per l’attività di advocacy svolta a livello istituzionale.
Proprio delle attività di Bolton, che collabora con Wwf per quanto riguarda la mitigazione dei propri impatti ambientali, avevamo parlato poche settimane fa su GreenPlanner.
Lidl Italia, infine, è stata riconosciuta come realtà di riferimento nel mondo della grande distribuzione, ricevendo il premio trasnformative retailer. A essere premiata è stata l’integrazione del programma Msc nelle politiche di approvvigionamento, oltre alle campagne di sensibilizzazione dei consumatori.
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