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come l’influencer marketing sta riscrivendo le regole della comunicazione digitale « LMF Lamiafinanza


A firma di Carlotta Carucci, CEO di Vanilla Marketing

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Nel 2025, l’influencer marketing è sempre più al centro del rapporto tra brand e consumatori, giocando un ruolo fondamentale nelle strategie di comunicazione aziendale. A guidare il cambiamento non sono più solo le celebrity o i grandi creator, ma una nuova generazione di micro e nano-influencer, capaci di generare fiducia ed engagement autentico.

Anche il panorama delle piattaforme si sta ridefinendo: Instagram resta centrale, ma TikTok continua a guadagnare terreno, YouTube si conferma la casa dei contenuti più approfonditi, mentre il social commerce trasforma ogni interazione in un’opportunità di conversione. Questa evoluzione segna una svolta anche nelle Digital PR, orientando i brand verso collaborazioni più autentiche, di lungo termine e sempre più supportate dall’intelligenza artificiale.

 

I dati confermano il cambiamento in atto: l’influencer marketing ha spinto i social media a diventare il più grande canale pubblicitario al mondo, superando la search a pagamento con un volume di 247,3 miliardi di dollari, destinato a salire a 266,92 miliardi entro la fine del 2025. A livello globale, secondo Statista, dal 2016 ad oggi, il mercato ha mostrato una crescita esponenziale: da appena 1,7 miliardi di dollari a 16,4 miliardi nel 2022, fino a 24 miliardi nel 2024. Nel 2025 il valore stimato ha già raggiunto i 32,55 miliardi di dollari e, secondo il report Influencer Advertising: market data & analysis, è destinato a superare i 50 miliardi entro il 2028. L’Asia domina questo scenario, con 19,5 miliardi di dollari investiti, seguita dalle Americhe (6,43 miliardi) e dall’Europa (4,25 miliardi). Oceania e Africa restano marginali.

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Sempre più brand e aziende stanno cavalcando l’onda: secondo Statista, l’86% dei marketer statunitensi collaborerà con influencer nel 2025, mentre il 14,4% degli intervistati ha dichiarato di investire già tra il 10% e il 15% del budget marketing in influencer marketing e quasi il 12% destina oltre il 50% – dati che confermano il passaggio dell’influencer marketing da tattica sperimentale a pilastro fondamentale delle strategie digitali.

Parallelamente, si rafforza anche l’adozione delle piattaforme di influencer marketing, il cui mercato globale toccherà i 33 miliardi di dollari entro il 2025, semplificando scouting, gestione e analisi delle campagne. L’Influencer Marketing Benchmark Report 2025, conferma la leadership di Instagram, preferito da oltre il 57% dei brand, seguito da TikTok (52%), YouTube (37%) e Facebook (28%). TikTok cresce a ritmi vertiginosi: oltre il 27% della Gen Z interagisce regolarmente con i creator sulla piattaforma e l’88% degli influencer TikTok sono nano-influencer, con tassi di engagement molto superiori rispetto a Instagram.

 

I micro e nano-influencer, con community più piccole ma altamente fidelizzate, stanno infatti conquistando quote crescenti di mercato. Secondo Sprout Social, il 63% dei consumatori si fida maggiormente di un prodotto consigliato da un influencer percepito come autentico, mentre il 67% ritiene che la trasparenza e l’onestà siano fondamentali per il successo di una collaborazione. Le recensioni genuine (64%) e i codici sconto esclusivi (55%) risultano essere i contenuti più persuasivi, superando di gran lunga quelli puramente ispirazionali o educativi.

Anche il coinvolgimento creativo degli influencer emerge come aspetto cruciale: il 65% preferisce essere coinvolto fin dalle prime fasi della progettazione di una campagna, anziché ricevere brief rigidi e preimpostati. Non solo, secondo il Buying Behaviors section del report Sprout Social 2024, l’86% dei consumatori dichiara di acquistare almeno una volta all’anno un prodotto suggerito da un influencer, mentre quasi la metà (49%) effettua acquisti influenzati da contenuti visti quotidianamente, settimanalmente o mensilmente.

Prendiamo come esempio TikTok: i dati ci dicono che il 54% degli utenti ha meno di 24 anni e il 56% è composto da donne, due target strategici per i brand. Ecco perché la categoria beauty è quella più discussa sulla piattaforma, con oltre 3,63 milioni di post; mentre food & drink registra i tassi di engagement più alti (3%), come evidenza Sprout Social.

Su Instagram, invece, secondo Statista, il 77% degli influencer ha meno di 10.000 follower, confermando la centralità dei nano-influencer. Le categorie più popolari sono moda, sport e fitness: i contenuti sportivi hanno registrato il miglior engagement nel 2023 (2,31%). Inoltre, il 79% degli utenti che guardano Reel ha acquistato un prodotto dopo aver visto un contenuto pubblicato in questo formato.

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Infine, YouTube mantiene la sua forza sui video long-form: il 51% degli utenti preferisce interagire con contenuti superiori ai 60 secondi. Gaming, sport e moda sono le principali categorie di contenuto, ma è il travel a ottenere il miglior engagement percentuale (1,83%).

 

In questo scenario, sempre più brand e aziende valorizzano e collaborano con influencer dei propri settori per raggiungere e fidelizzare il pubblico e trasformarlo in potenziale cliente. Secondo la Pulse Survey Q1 di Sprout Social, il 49% dei marketer B2B prevede di integrare contenuti di creator nelle proprie strategie entro il 2025, e il 58% ha già adottato un approccio “always-on” basato su collaborazioni continuative. Tra gli obiettivi principali, aumentare la brand awareness (67%), rafforzare credibilità e fiducia (54%), incrementare l’engagement e la loyalty (37%), e contribuire al co-sviluppo di prodotti (29%).

 

E l’Intelligenza Artificiale può essere un tool di supporto molto efficace, dalla selezione dei creator alla gestione delle campagne, fino all’analisi predittiva dei risultati. Secondo il Influencer Marketing Benchmark Report 2025, il 66,4% dei marketer ha già migliorato le performance delle proprie campagne grazie all’integrazione dell’AI. Inoltre, il 73% dei professionisti del settore ritiene che l’influencer marketing potrà essere sempre più automatizzato nei prossimi anni, favorendo un approccio scalabile ed efficiente nella gestione delle collaborazioni. In questo scenario, l’uso strategico dell’intelligenza artificiale non sostituisce la componente umana, ma la potenzia: aiutando brand e creator a costruire campagne più mirate, autentiche e capaci di generare valore reale per il pubblico.

 

Nel 2025, Digital PR e influencer marketing convergono in una visione della comunicazione più autentica e basata sulla relazione umana, anche se altamente targettizzata e digitalizzata. Le strategie che metteranno al centro la collaborazione genuina con influencer di nicchia, l’ascolto dei feedback dei consumatori e l’utilizzo mirato dell’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi saranno quelle destinate a guidare il mercato futuro. In un ecosistema digitale sempre più affollato e competitivo, chi saprà costruire fiducia e connessioni vere avrà in mano le chiavi della leadership.

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