Cosa significa oggi decarbonizzazione della GDO
La decarbonizzazione della GDO Grande Distribuzione Organizzata non è più un obiettivo limitato agli obiettivi di sostenibilità o alle logiche ESG di una singola impresa ma rappresenta un impegno che investe l’intera catena del valore.
In un contesto segnato un crescente numero di variabili e di incertezze come la crisi climatica, l’evoluzione normative europee (vedi CSRD, CSDDD, Pacchetto Omnibus UE, Normativa ESG) e da una crescente sensibilità dei consumatori verso la sostenibilità, la GDO è chiamata a ripensare e a gestire in modo più efficace il proprio impatto ambientale.
Oltre le emissioni dirette: un approccio integrato
Decarbonizzare non significa solo tagliare le emissioni generate direttamente dai punti vendita (Scope 1) o dall’energia acquistata (Scope 2). La sfida attiene anche alla capacità di affrontare le emissioni indirette lungo tutta la filiera (Scope 3), che comprendono produzione, trasporti, packaging e smaltimento dei prodotti. Si tratta, dunque, di un lavoro complesso e multilivello che richiede il coinvolgimento di fornitori, logistica, clienti e stakeholder istituzionali.
Le aree chiave d’intervento per la decarbonizzazione della GDO
Oggi la decarbonizzazione della GDO si svolge su cinque grandi assi principali, fermo restando una precisa valutazione in termini di sustainability assessment:
- Efficienza energetica ed utilizzo di energie rinnovabili: ad esempio con la sostituzione dell’illuminazione tramite tecnologia LED, con sistemi HVAC intelligenti, grazie al recupero di calore e installazione di pannelli solari su tetti e parcheggi.
- Logistica sostenibile: riduzione dei chilometri percorsi grazie all’ottimizzazione dei percorsi, all’utilizzo di mezzi elettrici o alimentati a biometano, alla mobilità sostenibile e alla digitalizzazione delle catene di approvvigionamento.
- Scelte di assortimento e packaging: c’è poi un tema legato al green procurement ovvero alla preferenza da attribuire a fornitori con basse emissioni di CO2, promozione di filiere alimentari corte locali e stagionali, packaging riciclabile, packaging circolare o compostabile, ed eliminazione della plastica monouso.
- Edifici green: costruzione e ristrutturazione di punti vendita secondo criteri NZEB (Nearly Zero Energy Building), certificazioni ambientali (LEED, Standard BREEAM) e sistemi di gestione ISO 14001 per edilizia sostenibile e architettura sostenibile.
- Coinvolgimento del consumatore: educazione alla sostenibilità tramite etichette ambientali o ecolabel, programmi fedeltà che premiano acquisti a basso impatto, progetti di upcycled food e promozione di azioni contro la riduzione degli sprechi.
Un ruolo di guida per il retail
Molte catene della GDO – italiane e internazionali – stanno assumendo un ruolo guida nella transizione green. Iniziative come la definizione di target Net Zero al 2040, commitement Net Zero, adesione allo SBTi o emissione di bilanci di sostenibilità con obiettivi misurabili mostrano una crescente maturità del settore. Tuttavia, resta ancora ampio il divario tra le aziende più virtuose e quelle in ritardo.
Decarbonizzazione come leva competitiva
Decarbonizzare non è solo una responsabilità, ma un vantaggio competitivo: riduce i costi operativi (energia, risorse, rifiuti), attira investitori attenti ai criteri ESG e migliora la reputazione presso i consumatori. In un mercato sempre più orientato alla sostenibilità, chi guida il cambiamento sarà anche il primo a raccoglierne i benefici. In altre parole affrontare la decarbonizzazione della GDO significa affrontare un piano che mette in diretta relazione decarbonizzazione e competitività.
Il ruolo della GDO nella decarbonizzazione
Per affrontare i temi della decarbonizzazione della GDO occorre fare “un passo indietro” e analizzare il rapporto tra GDO e decarbonizzazione.
La Grande Distribuzione Organizzata (GDO), rappresenta il settore del commercio al dettaglio che comprende grandi supermercati, ipermercati e catene di distribuzione. Si tratta di un comparto che presenta un impatto significativo sul consumo energetico e sulle emissioni di gas serra a livello globale. Negli ultimi anni, l’industria della GDO ha iniziato a riconoscere l’urgenza di ridurre il proprio impatto ambientale e a intraprendere azioni concrete per contribuire alla decarbonizzazione. Questo processo implica ridurre le emissioni di CO2 attraverso l’adozione di soluzioni più sostenibili, come l’efficienza energetica, l’utilizzo delle energie rinnovabili e l’ottimizzazione dei consumi.
La decarbonizzazione della GDO: le principali motivazioni
Le crescenti preoccupazioni per i cambiamenti climatici e le normative sempre più severe in tema di emissioni di CO2 spingono la GDO ad adattarsi a un nuovo paradigma di sostenibilità. Le aziende della GDO, infatti, sono tra i principali consumatori di energia, sia per il funzionamento dei punti vendita sia per le operazioni logistiche. Per questo motivo, la decarbonizzazione rappresenta una priorità che ha una incidenza sempre più diretta anche sul business.
Le aree di intervento per la decarbonizzazione della GDO
La decarbonizzazione nella GDO riguarda diverse aree di intervento, che spaziano dalla gestione dell’energia all’ottimizzazione delle risorse, fino alla logistica e alla gestione dei rifiuti. Ogni settore presenta un potenziale importante per contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni, migliorando contemporaneamente l’efficienza operativa e la riduzione dei costi.
Efficienza energetica: ottimizzare i consumi nei punti vendita
Un aspetto fondamentale per la decarbonizzazione è rappresentato dall’efficienza energetica. I supermercati e i punti vendita della GDO sono strutture ad alta intensità energetica, in particolare per il funzionamento di impianti di refrigerazione, illuminazione e sistemi di climatizzazione. Per questo motivo, l’adozione di tecnologie per migliorare l’efficienza energetica rappresenta una delle prime aree di intervento.
Tecnologie per il risparmio energetico
L’installazione di illuminazione LED a basso consumo, l’adozione di sistemi di refrigerazione a basse emissioni di CO2 e l’implementazione di sistemi di gestione intelligente dell’energia sono tutte soluzioni che contribuiscono a ridurre i consumi energetici. Inoltre, l’uso di sensori di movimento e il controllo remoto dei dispositivi energetici permettono di adattare i consumi alle necessità effettive del punto vendita, evitando sprechi.
Energie rinnovabili: la transizione verso fonti pulite
Molti grandi supermercati e centri commerciali hanno iniziato a installare impianti fotovoltaici sui tetti dei loro edifici, riducendo così la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale e abbattendo le emissioni di CO₂. Questi impianti permettono di soddisfare una parte significativa del fabbisogno energetico, rendendo il processo di decarbonizzazione più rapido ed efficiente.
Autoconsumo energetico per la GDO
L’autoconsumo energetico è un concetto che si riferisce alla produzione e al consumo di energia direttamente da parte di un individuo, un’impresa o una comunità, senza dover dipendere completamente dalla rete elettrica tradizionale. In pratica, si tratta di generare energia per soddisfare i propri bisogni energetici attraverso fonti rinnovabili, come il fotovoltaico o l’eolico, e utilizzarla per il funzionamento delle proprie attività quotidiane.
L’autoconsumo si distingue dal semplice utilizzo dell’energia acquistata dalla rete poiché permette una gestione autonoma delle risorse energetiche. Ad esempio, l’installazione di pannelli solari su un’abitazione consente di produrre energia elettrica, che può essere utilizzata immediatamente per alimentare i dispositivi domestici, riducendo così la dipendenza dalle forniture esterne.
Un vantaggio significativo dell’autoconsumo è la possibilità di ridurre i costi energetici, poiché l’energia prodotta localmente è gratuita, a parte l’investimento iniziale per l’installazione degli impianti. Inoltre, contribuisce in modo positivo alla sostenibilità, riducendo l’impronta ecologica e le emissioni di CO2 legate alla produzione e al consumo di energia.
Nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO), l’autoconsumo energetico rappresenta una soluzione per ridurre i costi operativi e migliorare la sostenibilità ambientale. L’autoconsumo consente alla GDO di produrre energia rinnovabile in loco, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e limitando l’esposizione ai costi energetici volatili. Questo modello offre numerosi vantaggi: oltre a ridurre l’impatto ambientale, contribuisce a stabilizzare i costi operativi e migliora l’immagine dell’impresa presso i consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità. In aggiunta, l’autoconsumo energetico permette di ottimizzare l’uso delle risorse e di contribuire agli obiettivi di carbon neutrality delle grandi catene.
Cogenerazione: massimizzare l’efficienza dei processi energetici
Un’altra strategia importante nella decarbonizzazione è la cogenerazione, che consente di produrre simultaneamente energia elettrica e termica (calore) da un’unica fonte energetica, come il gas naturale o fonti rinnovabili.
Nel settore GDO, la cogenerazione è particolarmente utile per alimentare i sistemi di refrigerazione, che richiedono sia energia elettrica che calore. Questa tecnologia non solo riduce i consumi energetici, ma abbassa anche le emissioni di CO2, contribuendo a migliorare l’efficienza complessiva del sistema energetico aziendale.
Certificati verdi e contratti di energia rinnovabile
Molte aziende della GDO stanno aderendo a contratti di fornitura energetica basati esclusivamente su green energy (come l’energia eolica o solare), riducendo ulteriormente le loro emissioni indirette di gas serra. L’acquisto di certificati verdi rappresenta un altro strumento utilizzato per garantire che l’energia utilizzata provenga da fonti rinnovabili.
Il ruolo del facility management nella decarbonizzazione della GDO
Il facility management sta giocando un ruolo sempre più centrale nel processo di decarbonizzazione della GDO. Questo settore, che comprende la gestione di impianti, edifici e infrastrutture, ha un impatto diretto sul consumo energetico delle strutture commerciali, che sono tra le più energivore nel panorama economico.
Il primo passo in questo processo è l’ottimizzazione dei consumi energetici. I professionisti del facility management sono responsabili dell’implementazione di soluzioni energetiche intelligenti, come l’adozione di sistemi di illuminazione LED, il controllo automatizzato delle temperature e l’efficientamento dei sistemi di refrigerazione. Tecnologie avanzate, come i sistemi di gestione dell’energia (EMS), consentono di monitorare in tempo reale i consumi, individuando sprechi e ottimizzando l’uso dell’energia.
Un altro aspetto fondamentale riguarda l’uso delle energie rinnovabili. Il facility management facilita l’installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo energetico e altre soluzioni green per la produzione di energia in loco, riducendo così la dipendenza dalla rete elettrica.
I principali ostacoli alla decarbonizzazione della GDO
Nonostante le opportunità, la decarbonizzazione della GDO affronta alcune difficoltà che rallentano il processo di transizione.
Uno dei principali ostacoli è l’investimento iniziale necessario per l’adozione di tecnologie green come l’efficienza energetica, le energie rinnovabili e la cogenerazione. Sebbene i benefici a lungo termine in termini di riduzione dei costi e miglioramento dell’immagine aziendale siano significativi, molte aziende temono che i costi iniziali possano essere difficili da sostenere, soprattutto per le catene di distribuzione più piccole.
Le incertezze normative
Le normative in continua evoluzione rappresentano un altro ostacolo. Sebbene esistano incentivi e politiche per favorire la sostenibilità, le aziende della GDO devono far fronte a normative che variano da paese a paese e che talvolta risultano difficili da interpretare e applicare.
Le barriere tecnologiche
In alcuni casi, le barriere tecnologiche possono ostacolare l’adozione di soluzioni più efficienti. Non tutte le soluzioni tecnologiche sono ancora accessibili o facilmente implementabili, in particolare in strutture più vecchie o nei punti vendita di piccole dimensioni.
I vantaggi della decarbonizzazione della GDO per le imprese e i consumatori
Nonostante gli ostacoli, la decarbonizzazione offre numerosi vantaggi sia per le imprese della GDO che per i consumatori. Le tecnologie di efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili consentono alle imprese di ridurre significativamente i costi legati al consumo energetico. Un minore utilizzo di energia non solo aiuta a contenere i costi, ma riduce anche la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali, che sono soggette a fluttuazioni di prezzo.
Le imprese che intraprendono un percorso di sostenibilità ambientale migliorano la loro reputazione e si presentano come aziende responsabili sul mercato, guadagnando la fiducia dei consumatori e degli investitori. Inoltre, molte aziende della GDO stanno sfruttando la sostenibilità come strumento di marketing per attrarre un pubblico più giovane e attento ai temi ambientali per con la massima attenzione ai rischi di greenwashing.
Vantaggi per i Consumatori
I consumatori sono sempre più consapevoli delle problematiche ambientali e sono inclini a preferire prodotti e servizi provenienti da aziende che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità. La GDO può rispondere a questa domanda crescente offrendo prodotti sostenibili e promuovendo comportamenti più responsabili.
La decarbonizzazione della GDO in questo senso rappresenta una sfida importante ma anche un’opportunità perché con l’adozione di pratiche come l’efficienza energetica, l’uso delle energie rinnovabili e la cogenerazione non solo si riduce l’impatto ambientale, ma si migliora anche la competitività e l’immagine delle imprese e per i territori in cui operano.
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