La Zona Logistica Semplificata muove i primi passi in Emilia-Romagna. Sono al via infatti i lavori del Comitato di indirizzo per un progetto che punta a semplificare la vita delle imprese e attrarre maggiori investimenti. Ieri pomeriggio, infatti, in Regione a Bologna, si è tenuta la prima riunione del Comitato di indirizzo della ZLS, che ha dato il via operativo a un progetto strategico destinato a rafforzare e potenziare l’intero sistema produttivo regionale.
Attrarre investimenti, semplificare le regole, valorizzare il Porto di Ravenna come porta di accesso alla Regione sono i punti cardine del progetto della Zona Logistica Semplificata, di cui il Comitato svolge un ruolo centrale di coordinamento delle politiche, delle semplificazioni e degli investimenti.
Alla prima riunione presenti i rappresentanti dei Ministeri coinvolti, della Camera di Commercio, di Città metropolitana, Provincie e dei 28 Comuni coinvolti. L’incontro è stato presieduto dal presidente della Regione, Michele de Pascale, cui spetta anche la presidenza del Comitato stesso, insieme all’assessora alle Infrastrutture e Trasporti, Irene Priolo, al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centro-settentrionale, Francesco Benevolo, e ai rappresentanti dei Ministeri competenti, della Camera di Commercio, della Città metropolitana, delle Province e dei Comuni coinvolti.
La Zona Logistica Semplificata interessa, infatti, ben 28 amministrazioni distribuite su 9 province, per una superficie complessiva di oltre 4.560 ettari. Un’area vasta e strategica che comprende 25 aree produttive, 11 nodi intermodali e l’intero porto di Ravenna. È qui che si concentreranno azioni mirate a rendere più agevoli e rapidi gli investimenti, grazie a una governance multilivello a regia regionale, incentivi fiscali dedicati e strumenti digitali per semplificare le procedure amministrative.
«Con questa prima riunione il progetto entra finalmente nella sua fase operativa – dichiarano de Pascale e Priolo –. Le semplificazioni amministrative, le autorizzazioni più rapide e le agevolazioni fiscali che introduciamo oggi rappresentano un’opportunità concreta per le imprese che scelgono di investire e crescere nella nostra regione. Ma soprattutto la ZLS è un progetto che unisce territori diversi attorno a un obiettivo comune: rendere sempre più competitivo il nostro sistema logistico e produttivo, rafforzando la connessione con il porto e le grandi direttrici europee”.
“La ZLS – aggiungono – non è quindi solo un’operazione amministrativa, ma una leva per costruire un nuovo modello di sviluppo, capace di coniugare competitività, sostenibilità e qualità del lavoro, mettendo in rete competenze e infrastrutture, e favorendo la crescita di un’economia regionale sempre più integrata con l’Europa e proiettata verso il futuro. Un’occasione che– concludono- segna l’inizio di una nuova stagione per l’Emilia-Romagna: una leva per costruire un nuovo modello di sviluppo, non solo dal punto di vista industriale e logistico, ma anche sul piano dell’innovazione e della sostenibilità”.
La Zona Logistica Semplificata prevede, infatti, un pacchetto articolato di misure per attrarre investimenti e accompagnare la crescita delle imprese. Accanto al credito d’imposta statale per l’acquisto di beni strumentali nelle aree che rientrano negli aiuti di Stato, è prevista l’istituzione di una Zona Franca Doganale Interclusa al porto di Ravenna o in altre aree della ZLS, che offrirà significativi vantaggi fiscali per le operazioni di import-export verso i Paesi extra-UE. Sul fronte regionale, invece, saranno attivate ulteriori misure di semplificazione amministrativa, come la piattaforma digitale “Accesso Unitario” per la gestione delle autorizzazioni uniche, oltre a premialità specifiche nei bandi finanziati con fondi FESR 2021-2027 e a riduzioni degli oneri legati alle pratiche ambientali. I Comuni potranno inoltre prevedere sconti fino al 30% sul contributo di costruzione e agevolazioni sulla TARI.
ZLS Emilia-Romagna – La scheda su criteri, agevolazioni, incentivi e territori coinvolti
La Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna è costituita da aree produttive e logistiche integrate con il porto di Ravenna. È finalizzata a promuovere lo sviluppo sostenibile, l’attrazione di investimenti e la competitività attraverso semplificazioni amministrative e incentivi economici.
Comuni coinvolti (28): Argenta, Bagnacavallo, Bentivoglio, Bondeno, Casalgrande, Cesena, Codigoro, Concordia sulla Secchia, Conselice, Cotignola, Faenza, Ferrara, Fontevivo, Forlì, Forlimpopoli, Guastalla, Imola, Lugo, Mirandola, Misano Adriatico, Modena, Ostellato, Piacenza, Ravenna, Reggiolo, Rimini, Rubiera, San Giorgio di Piano. Superficie complessiva: 4.563 ettari.
Elementi chiave: Area portuale di Ravenna, 25 aree produttive, 11 nodi logistici e intermodali.
Le agevolazioni previste:
- Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali (DL 60/2024) nelle aree con aiuti di Stato (TFUE art. 107, lett. A e C), con intensità fino al 30% per le PMI
- Zona Franca Doganale Interclusa (ZFDI): esenzione IVA e dazi per import/export verso Paesi extra-UE
- Autorizzazione unica semplificata per attività produttive e logistiche
- Riduzioni TARI e contributo di costruzione, se previste dai Comuni
- Premialità nei bandi regionali (FESR 2021-2027) e fondi dedicati all’innovazione nelle filiere
La ZLS privilegia insediamenti in aree già urbanizzate, limitando il consumo di suolo (in coerenza con LR 24/2017), sono preferite le aree APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate) servite da banda ultra-larga. Le imprese devono dimostrare di svolgere attività aventi un nesso economico-funzionale con il porto di Ravenna, favorendo trasporti ferroviari.
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