Approvato con determinazione dirigenziale n. 192/916 del 26.06.2025, come rettificato con DD 192/944 del 03-07.2025 il nuovo Avviso pubblico a sportello “Impatto sociale” per il sostegno di progetti di innovazione sociale sarà attivo dalle ore 9:00 del 4/08/2025.
Cosa finanzia
l’Avviso finanzia investimenti per l’erogazione sperimentale di servizi o la produzione di beni sociali innovativi finalizzati all’integrazione sociale, al contrasto alle povertà educative, alla promozione e all’integrazione culturale che dovranno soddisfare uno o più dei seguenti criteri:
- proporre soluzioni innovative a bisogni sociali esistenti e urgenti;
- ottimizzare le soluzioni esistenti in termini di efficacia;
- essere in grado di ottenere un risultato sociale, che non si limiti alla creazione di valore ma generi un vero e proprio miglioramento sociale e sistemico;
- avere un approccio multidisciplinare e integrato al bisogno sociale, prevedendo la contaminazione fra aree e discipline, nonché, nella misura possibile, fra innovazione sociale e tecnologica;
- incentivare la co-produzione e la co-creazione di soluzioni socialmente desiderabili, grazie alla collaborazione con partner o potenziali fruitori finali.
Aree di intervento
I progetti di innovazione sociale potranno riguardare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le seguenti aree di intervento:
- a) Beni e servizi di welfare innovativi, anche nell’ottica di un welfare di comunità, che attraverso pratiche collaborative e di mutuo aiuto valorizzino l’impegno sociale e il protagonismo civico;
- b) Pratiche di co-working: creazione di uno spazio fisico per una community dinamica e mutevole che, pur impegnata in attività differenti, condivide i medesimi valori e fruisce della sinergia derivante dal lavorare a contatto con professionalità diverse per formazione, provenienza e ambito di impiego;
- c) Sperimentazione di modelli innovativi di servizi collaborativi rivolti a cittadini con fragilità sociale, anziani, famiglie anche monoparentali con figli a carico e persone con disabilità;
- d) Servizi di assistenza leggera di prossimità (comunità solidali, costruzioni di reti di famiglie solidali, social street, etc.);
- e) Sperimentazione di una nuova generazione di servizi di comunità collaborativi, che combinano l’erogazione di prestazioni da parte di operatori specializzati con piattaforme abilitanti, grazie alle quali i cittadini possono collaborare fra loro e con altri soggetti sociali (Enti pubblici, università, organizzazioni del Terzo Settore) al fine di produrre valore sociale: circuiti di economia circolare, creazione di sistemi economico-rigenerativi più sostenibili, iniziative di remanufacturing come ponte per valorizzare il vecchio e integrarlo con il nuovo, sharing di attrezzature e beni utilizzati raramente, etc.;
- f) Beni e servizi per l’assistenza territoriale, con l’obiettivo di rendere disponibili e sempre più vicini al cittadino beni, servizi e prestazioni anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie ICT;
- g) Beni e servizi per lo sviluppo del turismo accessibile e welfare culturale;
- h) Beni e servizi per l’inclusione socio lavorativa delle persone con fragilità.
Chi può partecipare
Imprese sociali nella forma di micro, piccole e medie imprese, incluse anche le cooperative sociali e loro consorzi che esercitano in via stabile e principale un’attività di impresa di interesse generale che alla data di presentazione della domanda di partecipazione possiedono i seguenti requisiti:
- sono già costituite ed iscritte nell’apposita sezione “Imprese Sociali” del Registro delle imprese;
- sono imprese i cui legali rappresentanti o amministratori, alla data di presentazione della domanda, non siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’articolo 444 del Codice di Procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria e/o sottoposti a procedure concorsuali;
- non rientrano tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato e/o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- operano nel rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, del lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente;
- non hanno commesso violazioni gravi;
- non sono oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o non soddisfano le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori;
- non sono state destinatarie, nei sei anni precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione, di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese;
- non rientrano tra coloro che non hanno restituito agevolazioni erogate per le quali è stata disposta dall’Organismo competente la restituzione;
- hanno sede legale e/o unità locale oggetto del programma di finanziamento ubicata nel territorio della Regione Puglia.
Le cooperative sociali o loro consorzi ammessi a contributo devono essere iscritte all’Albo delle cooperative sociali tenuto dalla Regione Puglia, di cui alla L.R. n.21 del 1° settembre 1993 o, comunque, dovranno provvedere all’iscrizione entro la data di conclusione dell’intervento finanziato, pena la revoca del contributo concesso.
Costituisce premialità anche l’eventuale possesso da parte del Soggetto proponente, alla data di presentazione della propria candidatura, di certificazioni relative a parità di genere e/o ambientale e/o etica e/o di qualità, in corso di validità.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria complessiva ammonta a € 10.000.000,00 a valere sulla Priorità 8. ESO4.8. – Incentivare l’inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati (FSE+) del PR Puglia FESR FSE+ 2021-2027.
Il budget totale di ogni singolo progetto, compresi i costi indiretti, non potrà essere inferiore ad €50.000,00 e superiore ad € 200.000,00.
L’intensità di aiuto prevista dal presente Avviso è pari ad un massimo del 100% dei costi ammissibili
Il soggetto proponente può cofinanziare il progetto con proprie risorse aggiuntive, esclusivamente a valere sulle stesse voci di spesa di cui al piano finanziario della proposta progettuale.
Modalità di presentazione delle domande
Si può avviare la procedura per l’accreditamento sulla piattaforma Bandi PugliaSociale, a partire dal 4 luglio 2025, giorno successivo alla data di pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (BURP).
Le candidature saranno ricevibili a partire dalle ore 9:00 del 04/08/2025 fino a chiusura dell’Avviso per esaurimento della dotazione finanziaria e/o conclusione anticipata dell’Avviso.
La proposta progettuale, costituita da tutta la documentazione prevista, deve essere presentata, pena l’inammissibilità della stessa, esclusivamente tramite piattaforma telematica Bandi PugliaSociale disponibile all’indirizzo web: https://pugliasociale-spid.regione.puglia.it/
Responsabile dell’Avviso
Dott.ssa Laura Liddo
Sezione Benessere sociale, Innovazione e Sussidiarietà
via G. Gentile, 52 – 70126 Bari
Pec: innovazionesociale.regionepuglia@pec.rupar.puglia.it
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