A poche settimane dalla validazione dei propri obiettivi di decarbonizzazione a medio (2030) e lungo termine (2050) da parte di SBTi (Science Based Targets initiative) – l’iniziativa nata per supportare le aziende nell’intraprendere azioni concrete per combattere il cambiamento climatico, fornendo loro criteri basati sulla scienza per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) – Retex pubblica la Relazione di Sostenibilità 2024 e, con l’occasione, ospita un talk dal titolo provocatorio: «ESG in azienda: l’ora della verità».
Sul palco, cinque ospiti d’eccezione:
- Emanuele Bompan – Giornalista & Editore, Materia Rinnovabile
- Sabrina Cirillo – ESG Director, FSI
- Rossella Ravagli – Sustainability Director, Giorgio Armani
- Emanuela Rinaldi – PhD Professoressa Associata, Università degli Studi di Milano
- Luca Testoni – Direttore, ETicaNews
L’obiettivo è innescare un dialogo diretto su un tema cruciale: come il repentino cambio di rotta da parte dell’Unione Europea, rispetto a due delle Direttive cardine del Green Deal, ossia la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e la CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), abbia riacceso il dibattito sull’effettiva importanza della sostenibilità quale leva strategica indispensabile per l’agire aziendale. Con una domanda su tutte: è davvero possibile fare marcia indietro?
«Mentre l’UE rallenta e punta alla semplificazione, e molte aziende sembrano fare un passo indietro sui temi ESG, noi scegliamo di andare avanti. – commenta Fausto Caprini, Executive Chairman di Retex – La nostra Relazione di Sostenibilità ne è la testimonianza. È il risultato di un impegno concreto e duraturo, fatto da un insieme di progetti e iniziative sviluppati con e per le nostre persone, oltre che in collaborazione con i nostri clienti, con l’obiettivo di contribuire in modo tangibile all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.»
Nella Relazione di Sostenibilità 2024 Retex ha ulteriormente consolidato il proprio percorso di allineamento ai requisiti previsti dalla CSRD, che rende, di fatto, obbligatoria la rendicontazione non finanziaria per le aziende quotate e di grandi dimensioni. Non solo. Rispetto al 2023, l’azienda ha introdotto diverse novità. Una su tutte: la rendicontazione secondo gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards), i nuovi standard di riferimento introdotti dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) e alla base di tutti i Report CSRD.
E ancora: la rinnovata struttura. In conformità con quanto richiesto dalla normativa, il documento riprende l’ordine dei tre ambiti core della sostenibilità – Ambiente, Sociale e Governance – che Retex ha voluto riordinare optando per G, S e E. Perché, senza la G, ovvero senza la «testa» e, dunque, senza una volontà chiara da parte dei vertici aziendali di fare davvero la differenza, una strategia di sostenibilità di fatto è impossibile. Ma non è tutto. Dentro ad ogni macro-capitolo è presente una rendicontazione dettagliata degli standard ESRS considerati centrali per l’agire aziendale. Nello specifico:
- G1 – Condotta delle imprese, prevede di dare priorità alle misure concrete adottate per prevenire fenomeni corruttivi e garantire il rispetto della legalità;
- S1 – Forza lavoro propria, richiede un’analisi attenta e consapevole delle modalità con cui un’azienda gestisce e valorizza i propri talenti;
- S2 – Lavoratori nella catena del valore, comporta un’attenzione specifica da parte delle imprese verso i lavoratori che operano al di fuori della propria forza lavoro diretta, ma che contribuiscono significativamente all’attività aziendale;
- S3 – Comunità interessate, invita le organizzazioni a guardare oltre i confini aziendali, ponendo l’accento sull’impatto reale delle proprie attività sulle comunità locali;
- S4 – Consumatori e utilizzatori finali, pone particolare attenzione ai diritti, alla sicurezza e alla soddisfazione di chi utilizza i prodotti e servizi, con l’obiettivo di garantire un’esperienza fondata su trasparenza, qualità e responsabilità;
- E1 – Cambiamenti climatici, richiede di adottare strategie concrete volte sia alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, sia all’adattamento agli impatti fisici dovuti al riscaldamento globale;
- E5 – Uso delle risorse ed economia circolare, sollecita le aziende a ridurre gli sprechi, estendere la durata dei prodotti e favorire il riutilizzo, il riciclo e la progettazione circolare.
Ma attenzione. I Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’ONU, scelti da Retex quali prioritari per il proprio operato, e che fino all’anno scorso sono stati alla base della struttura dei Report di Sostenibilità, continuano a essere il fil-rouge che connette tutte le azioni di beneficio comune messe a segno nel corso del 2024. All’interno della Relazione sono riportati tutti i progetti, suddivisi secondo i diversi SDGs:
- SDG 1 – Sconfiggere la povertà;
- SDG 4 – Istruzione di qualità;
- SDG 5 – Uguaglianza di genere;
- SDG 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica;
- SDG 13 – Lotta contro il cambiamento climatico.
“Lavoriamo per integrare le tematiche di sostenibilità nei business plan delle aziende. È questa la vera chiave di volta. Questione di etica, certo. Ma anche di business. E i dati lo confermano. — interviene Zornitza Kratchmarova, ESG Lead di Retex. E rilancia — Il primo passo verso una chiara strategia di sostenibilità è la consapevolezza. Vogliamo essere promotori attivi di cambiamento nel settore MarTech, e non solo, e, forti anche dell’esperienza acquisita sul campo, guidare con la nostra ESG Advisory altre aziende nell’impegno quotidiano verso la trasformazione a 360° in chiave sostenibile. Con una certezza su tutte: solo insieme possiamo fare la differenza”.
E il 2025? Retex lo sta affrontando con rinnovata energia e innumerevoli progetti in ambito sostenibilità, tra cui l’aggiornamento della Corporate Carbon Footprint, quale preludio indispensabile per portare avanti il proprio Piano di Decarbonizzazione, e il coinvolgimento nel nostro percorso ESG delle nuove legal entity recentemente entrate a far parte della compagine aziendale.
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