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Le opportunità di finanziamento per per il Terzo Settore, dai fondi europei ai bandi locali


Il Terzo Settore in Italia è una realtà estesa, dinamica e resiliente, caratterizzata da un elevato numero di enti, con un significativo volume di occupati e volontari ed un rilevante impatto economico e sociale.

Contabilità

Buste paga

 

Un settore importante con associazioni, fondazioni, cooperative sociali e organizzazioni di volontariato, cui la finanza agevolata può fornire un importante contributo per sostenere attività sociali, culturali e di utilità pubblica.

La creazione o il sostegno a realtà non-profit è ormai considerata anche da molte aziende profit un investimento strategico che genera valore sociale ed economico, contribuendo a costruire un brand più forte, attrarre talenti, motivare i dipendenti e, in definitiva, migliorare la sostenibilità e la redditività a lungo termine dell’impresa.

Forniamo di seguito un panorama generale di questa realtà ed una sintesi delle diverse tipologie di finanza agevolata cuiil Terzo Settore può accedere. Diversi strumenti di finanziamento e accesso al credito che mirano a valorizzare il contributo che questi enti non-profit apportano alla società.

Il Terzo Settore in Italia

Il Terzo Settore in Italia è una realtà molto sviluppata e in continua evoluzione, che svolge un ruolo cruciale nel tessuto sociale ed economico del Paese. Non è solo un insieme di enti “benefici”, ma un vero e proprio pilastro che contribuisce al benessere collettivo, all’occupazione e al PIL.

Nel 2023, gli enti iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) erano quasi 120.000. Considerando anche le istituzioni non profit non ancora migrate al RUNTS che operano nel settore, il numero complessivo delle istituzioni non profit in Italia si attesta a circa 360.000.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Il Terzo Settore rappresenta anche un importante motore occupazionale. Il numero di dipendenti impiegati nel “non profit” hanno superato le 900 mila unità nel 2024 (dati ISTAT).

Il Terzo Settore genera anche un valore economico significativo. Stime recenti (Rapporto Terzo Settore 2024) indicano che il non profit italiano genera circa 84 miliardi di euro, pari al 4,4% del PIL nazionale. Questo dato evidenzia non solo il valore sociale ma anche quello economico di questo comparto. Studi specifici (es. Intesa Sanpaolo) hanno calcolato che ogni euro investito nel Terzo Settore è in grado di generare circa 3 euro di benefici sociali.

Il Terzo Settore italiano ha conosciuto una profonda evoluzione negli ultimi decenni, passando da un approccio prevalentemente assistenziale e di volontariato spontaneo a un modello più strutturato, professionale e strategico. L’implementazione del Codice del Terzo Settore e l’istituzione del RUNTS (il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) hanno rappresentato tappe fondamentali per fornire maggiore trasparenza, riconoscibilità e disciplina giuridica a questi enti, favorendone la crescita.

Gli enti operano in una vasta gamma di settori, dall’assistenza sociale e sanitaria all’istruzione, dalla cultura e sport alla tutela ambientale, dalla cooperazione internazionale alla ricerca e innovazione sociale.

Il Terzo Settore è sempre più un partner strategico per il settore pubblico, collaborando nella co-progettazione e co-programmazione di servizi di welfare, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale.

L’interesse delle aziende per il Terzo Settore

Le aziende, anche quelle a scopo di lucro, creano spesso delle realtà non-profit al loro interno o ne sostengono attivamente le iniziative. Questa pratica rientra sempre più nel concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR – Corporate Social Responsibility) e offre vantaggi strategici significativi. Le aziende, in questo modo, mirano ad ottenere una serie di benefici pratici:

  • Miglioramento della reputazione e dell’immagine aziendale
  • Attrazione e fidelizzazione di talenti, in genere molto sensibili a tematiche sociali e ambientali.
  • Maggiore coinvolgimento dei dipendenti che si sentono parte di un’azienda responsabile
  • Benefici tributari attraverso detrazioni o deduzioni fiscali
  • Accesso ai finanziamenti previsti nel settore, attraverso una propria fondazione o associazione
  • Innovazione e sviluppo di nuove competenze interne
  • Mitigazione dei rischi reputazionali con una maggiore resilienza ad eventuali critiche di carattere etico
  • Sviluppo delle relazioni con le comunità locali e gli stakeholder
  • Differenziazione sul mercato in quanto l’impegno sociale può diventare un elemento distintivo

I fondi disponibili per il Terzo Settore

Gli strumenti disponibili sono diversi e spaziano da contributi a fondo perduto a forme di credito agevolato, spesso erogati da enti pubblici (nazionali, regionali, europei) o da istituzioni finanziarie che operano nel campo della finanza etica e sociale. Forniamo di seguito una sintesi delle possibilità cui fare riferimento:

  • Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è l’ente principale a livello nazionale che eroga finanziamenti per il Terzo Settore. E’ dotato di uno specifico fondo per il finanziamento di progetti, ma può anche proporre contributi specifici. Dispone anche di un Fondo Unico Nazionale (FUN) destinato a finanziare i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), che a loro volta supportano le associazioni di volontariato con servizi e, a volte, piccoli bandi locali.
  • Fondi Europei (FESR, FSE+, PNRR) che, anche se non specificamente ed esclusivamente dedicati al Terzo Settore, offrono spesso significative opportunità.
  • Strumenti di Finanza Etica e Microcredito cui il Terzo Settore può accedere con possibilità di ricevere forme specifiche di finanziamento che uniscono finalità sociali ed economiche.
  • Agevolazioni Fiscali e Misure Indirette con riferimento specifico al 5 per mille, ai Social Bonus, Donazioni e Raccolta Fondi
  • Bandi di Fondazioni e Enti Locali di origine bancaria o private (es. Fondazione CON IL SUD, Fondazione TIM, ecc.) con riferimento a specifiche aree tematiche (cultura, sociale, ambiente, ricerca, educazione).
  • Regioni e Comuni che emettono avvisi e bandi per finanziare progetti locali in linea con le proprie programmazioni sociali e di sviluppo.

Come orientarsi

Alla luce di quanto detto, un ripensamento strategico all’interno delle diverse realtà del Terzo Settore è sicuramente un elemento che può aiutare a posizionarsi in modo adeguato in un contesto in continua evoluzione.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

La finanza agevolata rappresenta una risorsa preziosa per il Terzo Settore, ma richiede proattività, competenza nella progettazione e un costante aggiornamento sulle opportunità disponibili.

Le aziende devono sapere rispondere in modo adeguato a queste opportunità e possono farlo seguendo due possibili linee strategiche: strutturarsi in modo adeguato al proprio interno oppure affidarsi ad aziende specializzate.

Nel primo caso devono organizzarsi per essere in grado di monitorare in modo sistematico i possibili bandi da utilizzare e sviluppare al proprio interno adeguate capacità di redigere progetti chiari, coerenti con gli obiettivi del bando e con un budget ben definito.

Nel secondo caso possono affidarsi ad aziende specializzate nel settore capaci di supportarle in tutte le fasi necessarie (monitoraggio, presentazione e rendicontazione dei progetti).

Anche la formazione può rappresentare un elemento importante da tenere in considerazione con molte opportunità disponibili. Ci piace ad esempio ricordare il Corso di Perfezionamento “Terzo Settore, Imprese e sostenibilità” che ogni anno si svolgere presso la Luiss e dove svolgiamo un intervento specifico sulla finanza agevolata. Molte altre iniziative sono comunque disponibili a favore di giovani interessati a far crescere la propria realtà No Profit.

Possiamo citare CSV, scuole e accademie di formazione No Profit, enti di formazione accreditati, fondazioni e enti filantropici, piattaforme online e webinar.

Per gli enti del Terzo Settore, è infine fondamentale registrarsi al RUNTS in quanto rappresenta un prerequisito per accedere a molti dei benefici e dei bandi previsti dalla Riforma del Terzo Settore.

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