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“Il futuro della mobilità con la Stazione Tav”, il convegno LIVE – Foto 1 di 11


Tantissimi i protagonisti, a cominciare dal vice presidente del consiglio e ministro degli esteri Antonio Tajani, dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Luigi Sbarra, che hanno preso parte a “La rinascita del Basso Lazio. Il futuro della mobilità con la Stazione Tav”. Presente, infatti, il Governo Nazionale, Deputati e Senatori, le più alte cariche del Governo Regionale, di maggioranza e opposizione ma anche tanti Sindaci, Presidenti di Provincia, e tutte le associazioni datoriali. Ci sono infatti Tajani, Rocca, Sbarra, ma anche i segretari generali Cisl Lazio, Latina e Frosinone Enrico Coppotelli, Roberto Cecere e Antonella Valeriani, organizzatori dell’evento. Il convegno a partire dalle 9.30 alle Terme Pompeo di Ferentino, organizzato dalla Cisl Lazio. Di seguito gli aggiornamenti.

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Ore 13.50 – Corrado Savoriti, presidente di Un’industria Frosinone, ha dichiarato: «Le province di Frosinone e Latina sono le più industrializzate, più manifatturiere, quindi quelle che hanno veramente bisogno di una infrastruttura del genere. La velocità è quello che gli imprenditori oggi chiedono più di ogni altra cosa. Sulla velocità dobbiamo essere veramente bravi: veloci e compatti per portare a casa il risultato». Bianchi, omologo di Latina, ha affermato: «Latina e Frosinone devono avere percorsi di sviluppo industriale simmetrici. Come Unindustria siamo concentrati da più di un anno sul piano industriale che inquadra tutte le infrastrutture del Lazio meridionale. Abbiamo parlato del farmaceutico, in cui il trasporto rapido è fondamentale, quindi è facile immaginare quanto queste opere renderebbero competitivo il nostro territorio».

Ore 13.40 – Guido D’amico, presidente di Confimprese, ha affermato: «Fondamentale, oltre a quello che è stato già detto, l’impatto sociale di quest’opera. Pensiamo a cosa vuol dire avvicinare le famiglie, gli affetti, con una Tav a basso costo. Non solo accorciamo le distanze per le imprese ma anche il lato umano. Facciamo del Lazio meridionale, come è già accaduto con l’autostrada, il centro dell’Italia e di un momento sociale altissimo. Non perdiamo il treno».

Ore 13.30 – Enrico Tiero, presidente della commissione sviluppo economico Regione Lazio, ha affermato: «La realizzazione della stazione Tav è positivissima, anche se non possiamo pensare di fare tutto e subito. La convinzione c’è. Partiamo» E, tornando sulla questione Zes e ZlS ha aggiunto: «L’area del Basso Lazio deve diventare un’area cuscinetto». Dopo di lui ha preso parola Gianluca Quadrini: «Dobbiamo lavorare al terzo scalo del Lazio. Queste due infrastrutture insieme possono fare da volano all’economia del territorio, riuscendo ad alzare il Pil».

Ore 13.10 – Queste le parole di Alessia Savo, consigliere regionale di Fdi: «La stazione Tav del Basso Lazio non è un favore a questo territorio, ma deve essere un tassello della strategia di governo nazionale e oggi credo che lo sia. Avere oggi la notizia di un tavolo permanente regionale di un tavolo tecnico con il ministero è fondamentale perché questa interlocuzione supera il semplice scambio di visione. Risorse che possono essere trovate se la politica ha il coraggio di investirle su opere veramente strategiche e che rappresentino un volano che comprenda i trasporti, la mobilità, la qualità di vita».

Ore 13.00 – Sara Battisti, consigliera del Pd, ha dichiarato: «Voglio raccogliere lo spirito con il quale il presidente Rocca ha tenuto il suo intervento, fatto con grande onestà intellettuale. Quando la politica, indipendentemente dai colori, si sa unire ottiene sempre grandi risultati. Ha anche ricordato che se oggi noi siamo qui a parlare di stazione Tav fuori dalla propaganda politica è perché è stato fatto un lavoro precedentemente che oggi ha consentito di verificare i numeri sulla possibilità di accesso all’alta velocità. Ci sono già due fermate dell’Av. Partiamo da qui e andiamo ad analizzare lo studio dei flussi e chiediamo subito a Trenitalia di incrementare le due fermate, perché i grandi risultati di ottengono un passo alla volta. Noi lavorammo perché all’interno del Pnrr fossero inserite opere infrastrutturali utili a servire la stazione Tav e dovremo immaginare anche il completamento della Sora-Avezzano perché tutte queste opere possono rafforzare la stazione Tav. Trasversalmente c’è un interesse importante da parte di questo territorio per andare a dama. Bisogna metterci la sostanza ed è quella anche di un finanziamento che serve per realizzarla. Questa mattina abbiamo appreso due notizie: istituzione di un tavolo tecnico in regione che seguiremo e quella di un tavolo ministeriale. Ringrazio per questa opportunità e credo che ora debba essere trasferito tutto nelle sedi istituzionali della concretezza e operatività».

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Ore 12.55 – Ha preso parola anche Enzo Salera, sindaco di Cassino: «Oggi si parla della rinascita del Basso Lazio, di cui il Cassinate è un elemento importante soprattutto per la crisi dell’Automotive. Quando parliamo di Tav dobbiamo spogliarci degli aspetti campanilistici, quando dobbiamo sostenere un territorio, dobbiamo andare tutti nella stessa direzione. Dobbiamo sgombrare il campo dai perimetri campanilistici, se va bene questo studio su Ferentino saremo tutti a sostegno di questa idea per essere al servizio della rinascita del Basso Lazio».

Ore 12.45 – Nicola Ottaviani, parlamentare della Lega, ha spiegato: «Giovedì, alle 10.30, presso il ministero dei trasporti e delle infrastrutture, si riunirà per la prima volta il tavolo tecnico-operativo per la stazione Tav di Ferentino-Supino. Si comincia a fare sul serio. È fondamentale investire non soltanto sui passeggeri ma soprattutto sulle merci, con il Nord Europa. Per Berlino ci vorrebbero solo 6 ore. È un lungo percorso che dobbiamo fare tutti quanti insieme ma dobbiamo farlo per andare a dama. Si comincia da giovedì».

Ore 12.30 – Piergianni Fiorletta, sindaco di Ferentino, ha dichiarato: «Dopo il convegno di oggi sono ottimista. Ringrazio la Cisl per aver riunito gli stakeholder principali in questo convegno, dando una dimostrazione di forza e concretezza». Luca Di Stefano, presidente della Provincia di Frosinone, prendendo parola ha detto: «Siamo vicini a questo progetto. Ritengo che la stazione Tav sia una infrastruttura non negoziabile. Si deve fare e basta». Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ha dichiarato: «Non ho mai detto che la stazione si debba fare necessariamente a Frosinone: a Ferentino-Supino ha senza dubbio una posizione logistica migliore. Ho detto però che si deve fare squadra. A Frosinone stiamo rifacendo la stazione e vogliamo collegarla alla stazione Tav di Ferentino-Supino. Questo è il momento decisivo. Ringrazio Enrico Coppotelli e faccio un appello a tutti affinché si mettano insieme i numeri di abitanti e imprese: non c’è rivalità tra Frosinone e Latina, siamo un unico territorio».

Ore 12.15 – L’europarlamentare Salvatore De Meo, di Forza Italia, ha dichiarato: «Dobbiamo collegare questi due territori con il grande mercato unico europeo. Sono territori che hanno l’ortofrutticolo, il mare, dei percorsi enormi, un turismo delle abbazie. Hanno eccellenze del chimico-farmaceutico… La stazione Tav serve a collegarli economicamente al Nord Europa ma permetterà anche di collegare con maggiore semplicità il resto d’Europa con Ciociaria e territorio pontino, permettendo di visitare queste province ricche di cultura».

Ore 12.00 – Ha parlato nel corso del convegno anche il deputato Massimo Ruspandini: «Oggi siamo qui per la stazione Tav, per una battaglia comune del nostro territorio. Non ci dobbiamo vergognare di dire che la Ciociaria ha un patrimonio enorme, ha dato un contributo gigantesco alla cultura, ha figli illustri. Dobbiamo essere capaci di mettere anche l’orgoglio in campo. Io ringrazio la Cisl, Luigi Sbarra ed Enrico Coppotelli, che è il nostro “miglior treno veloce”. Con il sindacato possiamo e dobbiamo “andare a dama”. Dobbiamo fare cose per questa provincia. La provincia di Latina ha tre volte gli abitanti del Molise, quella di Frosinone due. Eppure noi votiamo per 3-4 consiglieri regionali, il Molise ne elegge 30. Dobbiamo batterci per una rappresentanza politica più forte. Oggi ci sono i social, ma l’A1, l’autostrada del Sole, è stata fatta quando i social non c’erano. Latina è stata fatta in 200 giorni: noi dobbiamo e possiamo fare lo stesso con la stazione Tav. La destra di governo sta già cambiando molto a ogni livello e dobbiamo farlo anche per la stazione Tav».

Ore 11.50 – Nicola Calandrini ha lanciato l’idea delle zone franche doganali, per le province di Latina e Frosinone. Una misura a sostegno dei territori esclusi dalla ZES, per tenere le imprese in questo territorio. E ancora, ha parlato di ZLS, zone logistiche semplificate. Queste le parole del senatore eletto a Latina: «I collegamenti sono fondamentali per questi territori, che si devono agganciare al Nord Italia ed Europa».

Ore 11.40 – Luigi Sbarra, sottosegretario alla presidenza del consiglio del governo Meloni, fino a poco fa segretario nazionale della Cisl, ha dichiarato: «La stazione Tav del Basso Lazio non è un favore al territorio ma un investimento per questo territorio di Frosinone e Latina, che ha tutte le carte in merito per diventare un volano di sviluppo. Sicuramente per quello che sarà il mio ruolo, posso assicurare che il governo ci sarà su questo tipo di progetto. È la ragione per la quale ho deciso di intraprendere una funzione di governo: voglio dare il mio contributo. I numeri, le possibilità e il trend di Frosinone e Latina sono le carte in regola principale per fare la stazione Tav del Basso Lazio. Ci sono dialoghi tra il ministero dei trasporti e RFI».

Ore 11.20 – Anche Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha preso parola: «Operazione 28 minuti: sarà questo il tempo di collegamento tra la stazione di Roma e la stazione Tav di Ferentino-Supino, e viceversa. Un collegamento così rapido cambia la narrativa dei due territori. Invito a non fare differenziazioni politiche: deve vincere il territorio. Dagli studi che abbiamo ci sono i numeri che dimostrano che RFI e Ferrovie dello Stato possano prendere in considerazione questo progetto. Per questo chiedo basta stagione degli annunci, basta ideologia, basta logica per far fallire gli altri. I troppi “no” hanno penalizzato questi territori. Secondo i miei studi ci sarebbero 5.000 passeggeri potenziali di partenza. È un grande progetto: per farlo serve un tavolo permanente che convocherò entro metà luglio e che presiederò personalmente. Ho sangue ceccanese e tengo molto a questo territorio».

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Ore 11.00 – Antonio Tajani, vicepremier, ha dichiarato: «La stazione Tav aprirebbe le porte del Basso Lazio ma anche del Molise e Abruzzo. Sarebbe un importante volano per il turismo, ma anche per lo sport, come ad esempio per il Frosinone Calcio che speriamo torni in Serie A. Anche per Frosinone città sarebbe strategico: è assurdo che nel capoluogo non ci siano alberghi. Inoltre, la stazione Tav sarebbe un volano per gli investimenti dei privati: dobbiamo evitare che questi progetti restino una cattedrale nel deserto. Va messo tutto a sistema per valorizzare le eccellenze di questo territorio, le industrie, come quelle chimico-farmaceutiche. Dobbiamo permettere alle persone di rimanere qui. Le infrastrutture della stazione Tav garantirebbe il collegamento con Nord Italia ed Europa. Si può fare: pensiamo a 60-70 anni fa, ai progressi fatti. Ringrazio la Cisl per l’organizzazione di questo evento. Mi ricordo quando ero bambino, il collegamento con Collepero a Ferentino venne considerato rivoluzionario: pensiamo adesso ai progressi fatti e a quelli da fare».

Ore 10.30 – Queste le parole di Enrico Coppotelli, segretario Cisl Lazio: «Questo è il momento di agire. La stazione del Basso Lazio serverebbe sia per i passeggeri che per le merci, sia per il territorio di Frosinone che per quello di Latina, che verrebbero collegati sia con il Nord Italia che con il Nord Europa. Sarebbero tanti i benefici per 2 milioni e 600 mila abitanti e 280.000 imprese. È necessario fare squadra perché solo così si può invertire la tendenza e la narrazione in questo territorio. La stazione Tav nell’area tra Ferentino e Supino sarebbe a 800 metri dal casello autostradale, ancora meno dalla superstrada Ferentino-Sora. Una posizione logistica invidiabile. Deve essere considerata come un’opera di bacino, dunque con un compasso di 80 km. La Cisl è orgogliosa di ospitare tutti i rappresentanti politici per questo evento. Ora basta con la pantomima ciociari e pontini, siamo cittadini europei. Senza stazione Tav avremo la fuga delle imprese, la perdita di finanziamenti e una fuga di giovani ancor più grande».



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