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Crescita esponenziale degli annunci di lavoro legati all’intelligenza artificiale generativa in Europa e oltre


Negli ultimi due anni, il mercato del lavoro ha visto un aumento significativo delle offerte che menzionano l’intelligenza artificiale generativa. Questa tendenza si è manifestata soprattutto in Europa, Nord America e Australia, segnando un cambiamento importante nelle richieste delle aziende verso competenze tecnologiche avanzate. I dati raccolti fino a marzo 2025 mostrano come questa tecnologia stia entrando sempre più nei profili professionali ricercati.

L’aumento degli annunci di lavoro con focus sull’intelligenza artificiale generativa

Secondo le rilevazioni di Indeed, la percentuale di annunci che includono riferimenti all’AI generativa è cresciuta rapidamente nelle principali economie europee nell’ultimo anno. L’incremento supera il doppio rispetto ai dodici mesi precedenti e riflette una trasformazione nel modo in cui le imprese cercano nuove figure professionali. Questi lavori riguardano lo sviluppo diretto della tecnologia AI o ruoli che la utilizzano per ottimizzare processi interni come analisi dati, creazione di contenuti o gestione automatizzata.

Impiego trasversale dell’intelligenza artificiale

Il fenomeno non riguarda solo i tecnici specializzati ma coinvolge anche posizioni trasversali dove l’AI viene impiegata per migliorare efficienza e produttività. Questo trend indica quanto ormai sia diffusa la necessità di integrare strumenti digitali avanzati nei diversi ambiti lavorativi.

Irlanda: leader europeo nella domanda di esperti in intelligenza artificiale generativa

L’Irlanda emerge come il paese europeo con la quota più alta di offerte collegate all’intelligenza artificiale generativa: al 31 marzo 2025 queste rappresentavano oltre lo 0,7% del totale degli annunci pubblicati nel paese. Il dato evidenzia una crescita impressionante del 204% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente quando era ferma allo 0,02%.

Per contestualizzare meglio questo numero basti pensare che gli annunci per cuochi costituiscono circa l’1,1% delle offerte totali mentre quelli per camionisti e baristi si attestano rispettivamente intorno allo 0,8% e allo 0,6%. Ciò conferma come l’Irlanda abbia assunto un ruolo centrale nello sviluppo digitale europeo grazie alla presenza consolidata nel settore tecnologico.

Fattori dietro il successo dell’irlanda nel mercato dell’intelligenza artificiale

La leadership irlandese deriva dalla forte concentrazione sul territorio nazionale di grandi aziende tecnologiche multinazionali insieme a numerose start-up innovative. Nomi importanti come Alphabet , Amazon, Apple, Meta, IBM, Intel, Microsoft, Oracle, Salesforce, Tencent hanno stabilito qui sedi operative strategiche europee.

Pawel Adrjan, direttore della ricerca economica presso Indeed, spiega che questa densità aziendale favorisce naturalmente una domanda crescente per figure specializzate nell’AI generativa anche perché settori chiave dell’economia irlandese – software, servizi finanziari, scienze della vita – integrano sempre più questi strumenti nei loro processi quotidiani.

Confronto tra paesi europei e internazionali sull’inserimento dell’intelligenza artificiale nei lavori

Nonostante la crescita globale della richiesta legata all’AI generativa, alcuni mercati restano indietro rispetto all’Irlanda. Germania, Francia, Regno Unito, Canada, Australia, Stati Uniti mostrano percentuali inferiori o uguali allo 0,3% negli annunci al termine del primo trimestre del 2025.

In questi paesi però si registra comunque un aumento annuo superiore al cento percento indicando uno sviluppo veloce ma ancora distante dai livelli irlandesi. Tra le maggiori economie europee il Regno Unito guida con lo 0,33%, seguito da Germania e Francia .

Questo divario riflette differenti strategie nazionali ma anche diverse strutture industriali dove alcuni territori stanno ancora adattandosi alle novità introdotte dall’Intelligenza Artificiale Generativa sul piano occupazionale.

Categorie professionali dove cresce maggiormente la presenza dell’intelligenza artificiale

In Irlanda i settori con maggiore incidenza degli annunci dedicati all’intelligenza artificiale sono variabili ma ben identificabili: matematica guida con quasi il 15% dei ruoli pubblicizzati contenenti riferimenti espliciti alla AI generativa; seguono sviluppo software, media, comunicazioni, architettura, ricerca scientifica, ingegneria industriale, diritto, marketing, consulenza medica, produzione, fabbricazione in misura minore ma significativa comunque presente.

Questi dati indicano quanto ormai molte discipline abbiano iniziato a incorporare elementi intelligenti automatizzati sia nella progettazione tecnica sia nella gestione operazionale quotidiana lasciando spazio a nuove competenze ibride tra tecnologia tradizionale ed elaborazioni automatiche complesse.

Ruolo insostituibile delle capacità umane nonostante l’espansione dell’ai

Pawel Adrjan sottolinea inoltre come malgrado quasi tutte le professioni saranno influenzate dall’uso crescente dei sistemi AI resta fondamentale mantenere fortemente presenti abilità umane specifiche soprattutto davanti alle sfide demografiche causate dall’invecchiamento della popolazione nelle economie sviluppate .

I datori affrontando scarsità crescente sulle risorse umane puntano su modelli selettivi basati sulle competenze realizzando così assunzioni mirate integrate da strumenti intelligenti capaci però solo amplificare non sostituire totalmente capacità cognitive ed empatiche tipicamente umane .

Limiti attuali sulla sostituzione dei lavoratori da parte dell’intelligenza artificiale

Uno studio condotto da Indeed insieme al World Economic Forum ha esaminato oltre duemila competenze valutandone vulnerabilità rispetto alla possibile sostituzione tramite intelligenze artificiali generate automaticamente. La ricerca ha evidenziato che circa due terzi delle abilità richieste risultino difficilmente replicabili dalle macchine, preservando quindi ruoli fondamentali affidati esclusivamente agli esseri umani.

Le capacità maggiormente soggette a essere rimpiazzate riguarderebbero attività legate ad AI, Big Data, lettura, scrittura, matematica mentre funzioni sensoriali, empatia, ascolto attivo rimangono saldamente ancorate alle persone.

Questa distinzione chiarisce bene i confini attuali entro cui si muove lo sviluppo tecnologico senza compromettere completamente componenti chiave del lavoro umano.



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