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ReLife4PCBA: un sistema circolare per il ricondizionamento dei PCBA


ReLife4PCBA logoIl progetto ReLife4PCBA ha un valore complessivo pari a 1,9 milioni di euro e rientra nell’ambito del programma LIFE della Commissione Europea, che ha concesso a fondo perduto un contributo da 1,1 milioni di euro.

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Recupero, tracciabilità e rigenerazione di schede elettroniche

FAE Technology partecipa con una quota di 1,3 milioni di euro distribuita lungo il triennio di attività, di cui 0,7 milioni concessi a fondo perduto dall’Unione Europea
annuncia l’avvio del progetto ReLife4PCBA, finalizzato allo sviluppo di un sistema integrato per il recupero, la tracciabilità e la rigenerazione delle schede elettroniche. L’attività mira ad estendere la vita utile dei componenti e ridurre la generazione di rifiuti elettronici attraverso l’adozione di un modello circolare e interconnesso che combina infrastrutture fisiche e strumenti digitali. Qualora il riutilizzo non sia possibile, il progetto prevede l’introduzione di un processo di smaltimento smart volto al recupero di materie prime critiche di valore strategico – come oro, argento e rame – presenti nei circuiti.

ReLife4PCBA è inserito all’interno del programma LIFE (101212853 – LIFE24-ENV-IT-RELIFE4PCBA) promosso dalla Commissione Europea, che ha sostenuto l’iniziativa con un cofinanziamento pari a 1,1 milioni di euro. Il progetto, di durata triennale, è frutto della collaborazione di FAE Technology – che opera quale capofila – con altre tre imprese bergamasche che condividono una visione comune sulla sostenibilità e sull’innovazione di processo. Si tratta nel dettaglio di Daze, società specializzata nella produzione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici e sistemi di efficientamento energetico, e Socaf, realtà che opera nella produzione, vendita, noleggio e assistenza di macchine per la pulizia, coinvolte in qualità di end user nella fase di impiego sul campo dei dispositivi; Ecomet Refining S.p.A., azienda specializzata nel recupero di metalli preziosi, riciclo e raffi nazione di materie prime critiche dai rifiuti industriali ed elettronici, si occupa della gestione delle schede non recuperabili e del tracciamento dei materiali avviati a riciclo.

 

I motivi di ReLife4PCBA

ReLife4PCBA nasce per guidare la transizione verso una gestione sostenibile dei rifiuti elettronici, offrendo un’opportunità concreta in un contesto globale caratterizzato da volumi di scarti in continuo aumento e da una filiera del recupero ancora poco sviluppata. Il progetto punta a ridurre in modo strutturato questo impatto, dotando il sistema industriale, e in particolare il panorama delle Pmi, di uno strumento in grado di rigenerare le schede con la stessa affidabilità delle originali, grazie all’introduzione di test qualitativi e un sistema di certificazione interno. Un ulteriore punto di forza dell’iniziativa è il recupero di materiali ad alto valore dai circuiti elettronici dismessi, contribuendo così a ridurre la dipendenza da fonti esterne e a promuovere un uso più efficiente delle risorse. Si tratta pertanto della prima esperienza italiana capace di integrare competenze digitali e manifatturiere in un contesto territoriale, offrendo un servizio avanzato di ripristino funzionale delle schede elettroniche.
Gianmarco Lanza, Presidente e Amministratore Delegato di FAE Technology, ha dichiarato: «ReLife4PCBA mira a offrire una soluzione evoluta e scalabile per supportare il passaggio all’approccio circolare nella gestione delle schede elettroniche a fine vita, rispondendo all’esigenza concreta di gestire il crescente volume di rifiuti elettronici generati dalla digitalizzazione e dall’IoT. Il progetto rappresenta un esempio concreto di innovazione orientata alla sostenibilità, frutto di una sinergia industriale virtuosa nata sul territorio e fondata su competenze fortemente radicate e visioni condivise».

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La parola ai partner

Giacomo Zenoni, co-CEO e co-founder di Daze, ha commentato: «Partecipare al progetto ReLife4PCBA è per noi un passo naturale nel nostro percorso verso un’elettrificazione realmente sostenibile. Crediamo che l’innovazione debba andare di pari passo con la responsabilità ambientale: per questo, contribuire alla creazione di un sistema virtuoso per il recupero e la rigenerazione delle schede elettroniche rappresenta un’opportunità strategica. Questo progetto raffrza la nostra visione di prodotto circolare e valorizza il potenziale di collaborazione tra aziende del territorio accomunate da obiettivi concreti di impatto positivo».
Diego Lussana, Amministratore Delegato di Socaf, ha affermato: «Partecipare al progetto ReLife4PCBA rappresenta per noi un avanzamento naturale del nostro impegno a contrastare Il problema del riciclo di rifi uti elettronici. Siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo di soluzioni innovative per il recupero e la rigenerazione delle schede elettroniche della nostra divisione Aquarial. Questo progetto raff orza e completa il nostro impegno volto anche a diminuire i consumi energetici e ad abbattere l’utilizzo di carta: tante pratiche quotidiane che fanno la diff erenza e promuovono la tutela di tutto l’ecosistema».
Alberto Tosoni, CEO di Ecomet Refi ning S.p.A., ha aggiunto: «Il nostro coinvolgimento nel progetto ReLife4PCBA rappresenta un’estensione naturale del nostro impegno a contrastare Il problema del riciclo di rifi uti elettronici, sempre più incombente, a favore di un’economia circolare. Grazie alla nostra esperienza nel recupero di metalli preziosi da rifi uti industriali ed elettronici,
siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo di soluzioni innovative per la gestione sostenibile dei PCBAs».

L’articolazione del progetto

Il progetto si articola lungo due direttrici principali, strettamente integrate tra loro. Dal lato digitale, è previsto lo sviluppo di una piattaforma software per lo smart refurbishment capace di tracciare in tempo reale i componenti elettronici lungo l’intero ciclo di vita: segnalazione dei guasti alla sostituzione sul campo, dalla gestione centralizzata da parte dei team di assistenza e qualità fi no al coinvolgimento dei soggetti incaricati dello smaltimento per le schede non recuperabili. La piattaforma sarà inoltre in grado di monitorare l’impronta ambientale dei processi e fornire indicatori trasparenti in chiave ESG.
Dal punto di vista manifatturiero, il progetto prevede il potenziamento del reparto di ricondizionamento elettronico di FAE Technology, attraverso un investimento di circa 400 mila euro in nuove attrezzature e risorse. L’intervento include l’installazione di postazioni manuali per il rework, macchinari automatizzati per la riparazione e il collaudo delle schede e strumenti per garantire



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