Sono stati ben 375 gli interventi e 221 le indagini che hanno visto coinvolti i militari delle Fiamme Gialle aretine. E questo soltanto nei primi 5 mesi del 2024. Le cifre sono quelle fornite direttamente dalla Guardia di Finanza provinciale che, in occasione del 251esimo anniversario della fondazione, presenta un bilancio delle attività svolte durante i mesi passati. “Un impegno a tutto campo – spiegano dalla caserma di via Garibaldi – a tutela di famiglie, imprese e a sostegno dello sviluppo del Paese per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità”.
Contrasto alle frodi ed evasione fiscale
In tutto sono 97 gli evasori totali che la GdF ha scoperto nel periodo di riferimento. “Si tratta – spiegano le Fiamme Gialle in una nota – di soggetti esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’amministrazione finanziaria”. A questi si aggiungono i 560 lavoratori in nero o irregolari rintracciati all’interno di alcune aziende del territorio per i quali sono finiti nei guai 83 datori di lavoro multati per aver impiegato manodopera irregolare. I denunciati per reati fiscali sono 71. Le proposte di sequestro, tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria, ammontano invece a 16.847.632 di euro.
Otto invece i casi di evasione fiscale internazionale scoperti. “È stata intensificata – proseguono i finanzieri aretini – la ricerca di organizzazioni occulte presenti sul territorio provinciale e riconducibili a soggetti economici stranieri. In questo contesto, sono state individuate attività irregolari operanti nel settore delle locazioni e servizi turistici non in regola. Si tratta di società con sedi in Paesi aventi una tassazione inferiore rispetto a quella italiana, che offrivano tramite piattaforme online servizi di intermediazione per locazioni turistiche, pubblicizzando e promuovendo migliaia di case vacanze di alta gamma, in buona parte ubicate in Toscana, senza pagare le imposte dovute. I controlli in questione hanno consentito all’erario la riscossione di imposta dovuta pari a 11.443.565 euro“.
Sono state avanzate 106 proposte di cessazione di partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies, nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale, riconducibili anche a società cosiddette “apri e chiudi”, costituite strumentalmente per evadere le imposte.
Sono 67 i controlli in materia di circolazione dei prodotti sottoposti ad accise. Numerosi quelli sul rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi al consumatore, con 74 violazioni riscontrate, per irregolarità nella disciplina della pubblicità dei prezzi del carburante (per l’omessa comunicazione periodica al Ministero delle Imprese e del made in Italy del prezzo effettivamente praticato).
Fondi Pnrr e reddito cittadinanza
Particolare attenzione è stata riservata agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza, che devono connotare l’azione della pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse dell’Unione europea e nazionali, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Riflettori accesi dunque sui progetti e gli investimenti finanziati con risorse del Pnrr. In questo contesto sono stati realizzati interventi per verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, contributi e finanziamenti, oltreché alla corretta esecuzione delle opere e dei servizi.
I 91 controlli, sinora svolti, hanno riguardato, principalmente, soggetti economici che vantano crediti fiscali (anch’essi finanziati con il Pnrr), inerenti a costi per ricerca e sviluppo e per l’acquisto di beni strumentali. “Tali attività – spiegano i finanzieri – hanno consentito di riscontrare indebite compensazioni di crediti d’imposta e finanziamenti e/o contributi percepiti per oltre 2.384.621 euro, in quanto risultati non spettanti in base ai presupposti soggettivi e/o oggettivi e/o procedurali previsti dalla normativa che ne disciplina il riconoscimento. Gli importi sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate per il recupero del quantum sottratto a tassazione.
127 sono gli interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, da quelli finanziati dall’Unione europea a quelli degli enti locali. Complessivamente, a oggi, è di quasi 5 milioni di euro l’ammontare dei crediti d’imposta della specie, oggetto di approfondimento da parte dei reparti del corpo nella provincia di Arezzo.
Tra i controlli l’attività del corpo è stata indirizzata al contrasto dei fenomeni di illecita percezione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi, sia di iniziativa, sia orientati da mirate analisi di rischio sviluppate sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni (ben 59) connotate da concreti elementi di rischio ed hanno permesso di intercettare 370.288 euro di erogazioni indebitamente percepite e 191.537 euro di aiuti richiesti e non ancora riscossi, nonché di segnalare 53 soggetti all’autorità giudiziaria per le ipotesi di reato di falso.
Criminalità organizzata ed economico-finanziaria
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio, anche attraverso l’investigazione di flussi finanziari sospetti segnalati dagli operatori del sistema di prevenzione, sono stati eseguiti 200 interventi che hanno portato alla denuncia di 6 persone e al sequestro e confisca di beni per un valore di 1.830.883 di euro. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato sui 7.868.592 euro.
In applicazione della normativa antimafia sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 30 soggetti. Sono stati eseguiti 1.082 accertamenti. Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, è stato siglato, tra il comando provinciale e la locale Camera di Commercio un protocollo d’intesa per tutelare l’economia legale, i distretti produttivi e i consumatori.
Sono state effettuate investigazioni volte a contrastare il fenomeno della contraffazione di marchi registrati. I reparti operativi hanno effettuato 43 interventi e sottoposto a sequestro oltre 80mila prodotti industriali contraffatti con falsa indicazione del made in Italy e segnalato agli uffici competenti 35 soggetti.
Ordine e sicurezza pubblica
“La Guardia di Finanza assicura un’efficace azione di contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti e dei rifiuti, spesso di dimensioni nazionali e internazionali”. Riguardo al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, sono 34 gli interventi effettuati, che hanno permesso di sequestrare circa 2 chili di varie sostanze stupefacenti, con la segnalazione alla procura della Repubblica e prefettura di 61 soggetti, di cui 19 arrestati, 23 enunciato e 19 segnalati.
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