14 miliardi di incentivi alle rinnovabili e supporto al Governo nel 2024 per il Gse. Si ipotizza un incremento dei costi di incentivazione del Conto Energia, legato in primo luogo a una previsione di energia prodotta in linea con le medie storiche, in incremento rispetto al 2024
Via libera dell’assemblea deII’Azionista del GSE, il Gestore dei Servizi energetici capitanato da Paolo Arrigoni, al Bilancio d’esercizio 2024, con un valore della produzione di 14,6 miliardi di euro e un utile netto di 10,2 milioni di euro.
I CONTI DEL GSE
I ricavi caratteristici della Società, composti principalmente dai corrispettivi versati dai beneficiari dei regimi incentivanti pari a 104,3 milioni di euro e dai ricavi a sostegno della transizione energetica pari a 7,4 milioni di euro, nonché i proventi finanziari netti pari a 28,3 milioni di euro, hanno consentito al GSE non solo di coprire i costi di funzionamento, ma anche di riconoscere un contributo a favore del sistema elettrico e del gas pari a circa 23 milioni di euro.
DIVIDENDO DI OLTRE 10 MLN AL MEF
L’Assemblea ha deliberato la distribuzione integrale dell’utile, riconoscendo un dividendo pari a 10,2 milioni di euro aII’Azionista unico, il Ministero deII’Economia e delle Finanze, a dimostrazione dell’impegno continuo del GSE nel generare valore per il suo azionista.
È stato inoltre presentato aII’AssembIea il Bilancio Consolidato del Gruppo GSE, con un utile netto di 14,3 milioni di euro e un valore della produzione pari a 52,6 miliardi di euro.
“Tali importanti risultati in termini di utile e fatturato sono stati affiancati da altrettanto importanti risultati raggiunti in relazione a questo nuovo ruolo del GSE quale soggetto “facilitatore” della transizione energetica. In particolare, nel corso del 2024, le Amministrazioni che si sono avvalse dei servizi di tutoring del GSE, ovvero di assistenza e formazione tecnico-specialistica, sono state 6.224, con un incremento del 16% rispetto al 2023, di cui 4.850 Comuni. La partecipazione al programma formativo digitale dedicato alla Pubblica Amministrazione, denominato “GSE IN-FORMA PA”, ha riscontrato un incremento di oltre il 40% degli interventi formativi erogati, saliti a oltre 30.000. Nel 2024 è proseguito inoltre il progetto “Roadshow – Diamo energia al cambiamento”, un viaggio itinerante tra le regioni italiane, che ha rafforzato la rete di consulenza strategica e operativa offerta dal GSE alle istituzioni e alle imprese sul territorio” si legge nella lettera all’azionista contenuta nel Bilancio.
IL 2024 DEL GSE
“Nel corso dell’anno, grazie alla collaborazione con le Regioni, sono stati promossi numerosi bandi locali per la costituzione di nuove CER e individuati oltre 1.200 Comuni interessati a sviluppare una comunità energetica sul proprio territorio”, si legge ancora nella lettera all’azionista. Che prosegue: “Il GSE nel corso del 2024 ha inoltre intensificato il proprio impegno ad affiancare le imprese che, con visione prospettica, intendono intraprendere strategie di decarbonizzazione. Particolare attenzione è stata data ai settori “Hard to Abate”: il GSE ha, infatti, sottoscritto accordi con la filiera cartaria, con il comparto chimico, con quello siderurgico e con le associazioni del cemento e del vetro, al fine di sostenere la decarbonizzazione dell’industria, promuovendo quelle progettualità che possono essere sostenute dai meccanismi di incentivazione gestiti dal Gestore. Il GSE, inoltre, in qualità di soggetto a supporto delle istituzioni, ha realizzato anche diverse partnership con importanti realtà del Paese mediante la sottoscrizione di protocolli di intesa e la partecipazione a diverse collaborazioni, al fine di costruire percorsi congiunti nello sviluppo sostenibile”.
Ha poi supportato il MASE “nella definizione di importanti piani nazionali strategici, quali il PNIEC, la Strategia nazionale idrogeno e il Piano nazionale attinente alla Carbon Capture e Storage (CCS); ha inoltre avviato un’attività di supporto operativo alla Commissione tecnica PNRR-PNIEC in ambito di valutazione di impatto ambientale e alla Direzione generale fonti energetiche e titoli abilitativi per quanto attiene alle procedure di autorizzazione degli impianti di accumulo”.
RICONOSCIUTI 14,6 MILIARDI DI INCENTIVI PRINCIPALMENTE A SOSTEGNO DELLE FONTI RINNOVABILI
Sono stati riconosciuti “14,6 miliardi di incentivi principalmente a sostegno delle fonti rinnovabili; sul fronte dell’efficienza energetica sono state attivate circa 120 mila convenzioni relativamente al meccanismo del Conto Termico e gli incentivi maturati hanno superato € 438 milioni, in aumento rispetto al passato, soprattutto per la quota dedicata alla PA; quanto ai Certificati Bianchi, sono stati riconosciuti oltre 750.000 Titoli di Efficienza Energetica, corrispondenti a circa 400 mila tonnellate equivalenti di petrolio di risparmi di energia primaria”.
PER INCENTIVI A BIOMETANO RICONOSCIUTI 299 MLN
A tali risultati operativi si uniscono quelli afferenti alla gestione dei meccanismi di incentivazione del biometano e dei biocarburanti avanzati, relativamente ai quali sono stati riconosciuti certificati di immissione in consumo per un controvalore pari a oltre € 299 milioni, a fronte di una produzione realizzata pari a circa 447 milioni di Smc.
GESTITE 8 MISURE PNRR PER CIRCA 14,8 MILIARDI DI EURO
Il GSE, nel corso del 2024, ha inoltre gestito 8 misure PNRR per circa € 14,8 miliardi e si è occupato di diverse misure volte al sostegno delle fonti rinnovabili, anche per quanto attiene al supporto alla definizione dei provvedimenti e delle regole per la relativa attuazione, quali FER1, FER2, Energy Release 2.0, Reddito Energetico, RAEE, Fondo Transizione Industriale, Green Conditionalities, Prezzi Minimi Garantiti e Bioraffinerie.
IL 2025 DEL GSE A CONFERMA DEL SUPPORTO AL GOVERNO
“Nel 2025 il GSE intende confermare il proprio impegno nel supportare il Governo nell’attuazione delle politiche nazionali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi nazionali relativi allo sviluppo delle rinnovabili, nel rendere le imprese più competitive sul mercato, nell’aiutare i cittadini a sostenere i propri costi energetici, nonché nel supportare la PA nell’essere efficace rispetto all’attuazione delle politiche di transizione energetica.
In particolare, il GSE “continuerà a gestire e sviluppare le misure in ambito PNRR, con particolare attenzione alla nuova misura PNRR relativa alla riqualificazione energetica dell’Edilizia Residenziale Pubblica e alle Pratiche Ecologiche per lo sviluppo del biogas e l’efficienza nel settore agricolo; supporterà inoltre il MASE nella definizione del Piano Sociale per il Clima e nel recepimento delle Direttive EPBD ed EED. La Società darà inoltre supporto alle istituzioni nell’introduzione di nuovi meccanismi in ambito rinnovabili ed efficienza energetica (per esempio, FERX transitorio, CT 3.0 e meccanismo CB aggiornato), e proseguirà nella gestione di alcuni meccanismi già in corso e/o già adottati (Reddito Energetico, FER2, Energy Release 2.0, Fondo Transizione Industriale, Transizione 5.0, D.M. Bioraffinerie, D.M. Idrogeno, D.M. Oiert, Aste Termiche).
Nel 2025 “il GSE, consapevole che la centralità del cliente è un valore fondamentale per la transizione energetica, proseguirà il proprio percorso volto alla “customer centricity”, potenziando i canali di contatto e di informazione verso gli utenti dei diversi settori economici nazionali, e contribuendo concretamente alla semplificazione burocratica per favorire lo sviluppo sostenibile del Paese”, si legge nella lettera all’azionista.
PREZZO MEDIO ENERGIA ELETTRICA NEL 2025 A 125 EURO AL MWH
Per quanto riguarda il futuro “i prezzi attesi dell’energia elettrica per il 2025 risultano in incremento rispetto ai livelli di PUN medio registrati nel 2024. In particolare, rispetto ai circa 108 €/MWh medi del 2024, si ipotizza un prezzo medio per l’esercizio 2025 di circa 125 €/MWh. Con riferimento ai meccanismi gestiti dal GSE, la variazione in aumento dei prezzi determina un incremento dei ricavi da vendita dell’energia ritirata sui mercati a pronti e, contestualmente, un decremento degli oneri di incentivazione di tipo feed in premium variabili (tariffa incentivante differenziale a una e a due vie). Tuttavia, nonostante l’effetto prezzo comporti una riduzione del fabbisogno economico, si stima per il 2025 un incremento dello stesso, principalmente per effetto dalla nuova misura “Energy Release 2.0” e per l’introduzione dei regimi a sostegno delle bioenergie”.
SI IPOTIZZA UN INCREMENTO DEI COSTI DI INCENTIVAZIONE DEL CONTO ENERGIA
Oltre agli effetti legati all’andamento dei prezzi dell’energia elettrica, “si ipotizza un incremento dei costi di incentivazione del Conto Energia, legato in primo luogo a una previsione di energia prodotta in linea con le medie storiche, in incremento rispetto al 2024, anno caratterizzato da un basso livello di irraggiamento, e inoltre a un aumento del costo medio unitario di incentivazione”, introdotto con lo “spalma incentivi”.
SUPPORTO ALLE ISTITUZIONI NEL PROCESSO DI SUPERAMENTO DELLO SCAMBIO SUL POSTO E AGRIVOLTAICO
La Società, inoltre “relativamente alle attività di management dei regimi di incentivazione e ritiro dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, darà supporto alle Istituzioni nel processo di superamento dello Scambio sul Posto (c.d. nuovo RID) e nell’introduzione di nuovi meccanismi in ambito rinnovabili, oltre a recepire gli effetti, in conto esercizio, degli impianti afferenti alla misura Agrivoltaico. In particolare, con il D.M. del 19 giugno 2024, n. 211 (c.d. D.M. FER2), il GSE sosterrà la produzione di energia elettrica attraverso impianti a fonti rinnovabili caratterizzati da innovazione tecnologica a basso impatto ambientale”.
IL GSE SUPPORTERÀ IL REGIME TRANSITORIO FER X FINO A FINE ANNO
“In attuazione del D.M. del 30 dicembre 2024, n. 457 (c.d. D.M. FERX), il GSE supporterà un regime transitorio per la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili, con costi di generazione prossimi alla competitività di mercato. Questo provvedimento sarà in vigore fino al 31 dicembre 2025 o fino al raggiungimento di un contingente di potenza pari a 3 GW”.
SOSTEGNO AL MASE NELLA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ALL’IMPLEMENTAZIONE DEL DECRETO OIERT
Il GSE darà, inoltre, “sostegno al MASE nella gestione delle attività propedeutiche all’implementazione del Decreto OIERT (Obbligo di incremento energia rinnovabile termica), relativo alla gestione delle attività connesse all’obbligo di incremento di energia rinnovabile termica per le società che cedono la stessa a soggetti terzi, sotto forma di calore destinato al riscaldamento e al raffrescamento”.
GSE PRONTO A ESSERE SOGGETTO ATTURATORE DEL DECRETO GREEN CONDITIONALITIES E SUL PNRR PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI PUBBLICI
In ambito sostenibilità, “il GSE sarà attuatore del Decreto che stabilisce le “Green Conditionalities”, finalizzato al soddisfacimento degli obblighi di riduzione dell’impronta di carbonio attraverso la copertura del fabbisogno energetico con energia pulita da parte delle imprese energivore. Al GSE è anche affidato il compito di riconvertire le raffinerie tradizionali in bioraffinerie. In merito alla strategia nazionale di implementazione delle nuove misure PNRR, il GSE gestirà la misura PNRR M7.I17, volta alla riqualificazione energetica degli edifici di edilizia residenziale pubblica”, si legge nel bilancio.
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