L’appello della Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Stati Uniti e Israele: “La popolazione di Gaza ha disperatamente bisogno di maggiori aiuti”. Missili iraniani su Israele
Soccorritori tra gli edifici danneggiati da un attacco iraniano nell’area di Ramat Aviv, a Tel Aviv – 22 giugno 2025
I giornalisti della Striscia di Gaza affermano che le forze israeliane stanno prendendo di mira la rete internet con l’obiettivo di isolare Gaza dal mondo
I giornalisti della Striscia di Gaza affermano che l’esercito israeliano sta deliberatamente prendendo di mira la rete di fornitura Internet della Striscia di Gaza al fine di isolare Gaza dal mondo esterno e impedire che le segnalazioni dalla Striscia raggiungano il mondo esterno.
Muhammad Skeik, giornalista: “L’occupazione ha deliberatamente preso di mira tutti i punti e le vie di copertura, comprese le linee di accesso a Internet, il che ha influito sul nostro lavoro di giornalisti bloccando le immagini dal mondo esterno. Tuttavia, noi giornalisti siamo riusciti a trovare soluzioni alternative attraverso chip elettronici per continuare il nostro lavoro e trasmettere le immagini locali all’estero”
Hamas: “51 morti a Gaza nei raid dell’Idf nelle ultime 24 ore”
Il ministero della sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che 51 palestinesi sono stati uccisi e altri 104 sono rimasti feriti nei raid dell’Idf nelle ultime 24 ore. Secondo il ministero, il bilancio delle vittime dall’inizio della guerra ora di 55.959 morti e 131.242 feriti.
Idf: “Recuperati i corpi di tre ostaggi a Gaza”
Il servizio di sicurezza interna (Isa) e l’esercito israeliano (Idf) “hanno recuperato i corpi degli ostaggi Ofra Keidar, Yonatan Samerano e del sergente maggiore Shay Levinson nella Striscia di Gaza”: lo annuncia l’Idf su Telegram.
L’Iran risponde agli attacchi Usa, missili ben visibili nei cieli di Israele (Video)
Iran: Teheran, attaccati diversi siti tra cui scalo Tel Aviv
Le Forze armate iraniane hanno dichiarato di aver preso di mira diversi siti in Israele, tra cui l’aeroporto Ben Gurion, dopo gli attacchi statunitensi contro siti nucleari chiave nella Repubblica islamica.”La ventesima ondata dell’Operazione Honest Promise III e’ iniziata utilizzando una combinazione di missili a lungo raggio a combustibile liquido e solido con una potenza di testata devastante”, hanno dichiarato le Forze armate in un comunicato citato dall’agenzia di stampa Fars. Tra gli obiettivi figurano l’aeroporto, un “centro di ricerca biologica”, basi logistiche e vari livelli di centri di comando e controllo, ha aggiunto.
Israele, il risveglio nel rifugio dopo l’attacco Usa all’Iran: “Forse questo porrà fine alla guerra? (Video)
Iran: su Israele due ondate di raid, chiuso spazio aereo
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver rilevato due ondate di missili lanciati dall’Iran, mentre le sirene antiaeree risuonano a Tel Aviv ed esplosioni scuotono Gerusalemme. “Poco fa, le sirene hanno suonato in diverse zone di Israele a seguito dell’identificazione di missili lanciati dall’Iran verso lo Stato di Israele”, ha dichiarato l’esercito in un comunicato.”In questo momento, l’Aeronautica militare israeliana sta operando per intercettare e colpire dove necessario per eliminare la minaccia”, ha aggiunto l’Idf. Una dichiarazione simile su un’altra ondata di missili e’ stata rilasciata 30 minuti dopo, prima che l’allerta venisse revocata intorno alle 8:10 ora locale. L’Autorita’ aeroportuale israeliana ha dichiarato che lo spazio aereo nazionale e’ chiuso a tutti i voli, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters. Ha affermato che i valichi di frontiera con Egitto e Giordania rimangono invece aperti. El Al, la compagnia di bandiera, ha inoltre dichiarato di aver prorogato le cancellazioni dei suoi voli di linea fino al 27 giugno. Il sito web di tracciamento dei velivoli FlightRadar24 ha mostrato che le compagnie aeree non stanno piu’ volando nello spazio aereo sopra Iran, Iraq, Siria e Israele. Questo avviene mentre l’Iran ha lanciato missili di rappresaglia verso Israele questa mattina, in seguito agli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani nella notte
Prima dell’attacco i cittadini Usa sono stati evacuati da Israele
L’attacco Usa in Iran è arrivato quando gli Stati Uniti hanno avviato voli di evacuazione dei propri cittadini da Israele. L’ambasciatore Usa a Gerusalemme Mike Huckabee ha scritto su x che il governo statunitense stava offrendo assistenza ai cittadini americani e ai residenti permanenti negli stati uniti che vivono in Israele o in Cisgiordania. Un funzionario del dipartimento di stato ha affermato che circa 70 persone sono state trasportate sabato da Tel Aviv ad Atene, in Grecia, a bordo di due voli organizzati dal governo. Il funzionario ha esortato i cittadini Usa a partire da soli, se possibile, senza attendere l’assistenza del governo.
Iniziate evacuazioni cittadini Usa da Israele-Cisgiordania
Gli Stati Uniti hanno iniziato l’evacuazione su base volontaria dei propri cittadini da Israele e dalla Cisgiordania. Lo ha reso noto nel nono giorno di guerra tra Israele e l’Iran, l’ambasciatore americano a Gerusalemme, Mike Huckabee, sul suo account X sottolineando che si tratta di assistenza offerta dal governo statunitense ai cittadini americani e ai residenti permanenti degli Stati Uniti che vivono in Israele o in Cisgiordania. Due voli, organizzati dal Dipartimento di Stato Usa, sono decollati da Tel Aviv, diretti ad Atene, con circa 70 persone a bordo, secondo quanto riferito da un funzionario di Foggy Bottom. Le evacuazioni sono state decise mentre l’offensiva israeliana contro l’Iran è arrivata al nono giorno e il presidente Usa, Donald Trump, dopo aver concesso a Teheran “al massimo” due settimane di tempo per accettare un accordo sul nucleare ed evitare possibili attacchi statunitensi, sta considerando un coinvolgimento americano diretto nelle operazioni militari. Gli attacchi di rappresaglia dell’Iran hanno ucciso almeno 25 persone in Israele, secondo dati ufficiali.
Ghf chiede 30 miliardi di dollari a Usa per distribuzione aiuti a Gaza
La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), gruppo guidato dagli Stati Uniti, ha chiesto all’amministrazione Trump di intervenire con un finanziamento iniziale di 30 milioni di dollari per poter continuare la sua distribuzione di aiuti a Gaza, molto criticata e sostenuta da Israele. Lo hanno riferito tre funzionari statunitensi e lo dimostra la stessa richiesta di finanziamento presentata dall’organizzazione. La richiesta fornisce anche alcuni dei primi dettagli finanziari sulla Gaza Humanitarian Foundation e sul suo lavoro nel territorio. La fondazione afferma di aver fornito milioni di pasti nel sud di Gaza dalla fine di maggio ai palestinesi, ma l’iniziativa ha visto quasi ogni giorno sparatorie mortali contro le persone che cercavano di raggiungere i luoghi di distribuzione.
18 persone arrestate in Cisgiordania, inneggiavano a Khamenei
La polizia israeliana ha arrestato 18 persone residenti in Cisgiordania, sospettati di aver diffuso post sui social network che includevano incitamento, incoraggiamento a danneggiare le forze di sicurezza e incitamenti alla violenza. Lo rivela il quotidiano israeliano Ynet. Tra le pubblicazioni che sono state catturate e ora sottoposte a indagini c’erano frasi come: “Stanotte oscureremo i giorni del sionismo” e “Imam Khamenei, li getteremo all’inferno stanotte”.
Khalil a Trump. parlerò ancora di Palestina
“Anche se mi uccidono, continuerò a parlare della Palestina”. Lo ha dichiarato l’attivista propal, Mahmoud Khalil, liberato dopo 104 giorni in un centro di detenzione per immigrati in Louisiana. Negli ultimi mesi Mahmoud Khalil è diventato il punto focale delle tensioni tra l’amministrazione Trump e i movimenti pro-palestinesi nei campus americani e nella società civile, che si oppongono, tra l’altro, al sostegno americano alla campagna militare israeliana nella Striscia di Gaza. Era stato arrestato lo scorso 8 marzo in una residenza universitaria di Columbia, a New York, e poi trasferito in un centro di detenzione della polizia federale dell’immigrazione (ICE) in Louisiana, senza poter assistere alla nascita del figlio, prima di essere rilasciato ieri su ordine del tribunale. “Il solo fatto che io sia qui è un messaggio che testimonia il fatto che tutti questi tentativi di sopprimere le voci pro-Palestina sono falliti”, ha detto Khalil, uscendo dal terminal dell’aeroporto di Newark, nella periferia di New York, al fianco di sua moglie Noor Abdalla spingendo una carrozzina e accolto da decine di sostenitori, tra cui la dem Alexandria Ocasio-Cortez. “Mahmoud Khalil è stato imprigionato ingiustamente 104 giorni dall’amministrazione Trump per motivi politici perché difende i diritti dei palestinesi”, ha detto Ocasio-Cortez
Da lunedì compagnia Israir venderà biglietti per mete Ue
La compagnia aerea israeliana Israir ha affermato di prepararsi a vendere un numero limitato di posti sui voli che inizieranno lunedì, verso alcune destinazioni in Europa, nel rispetto delle linee guida e delle indicazioni del Ministero dei Trasporti. La compagnia aerea ha affermato che venderà un numero limitato di biglietti in partenza dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv per le seguenti destinazioni: Atene, Larnaca, Tbilisi, Budapest e Roma. I biglietti per i voli di partenza saranno acquistabili sul sito web della compagnia.
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