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Vertice su Piano Mattei e Global Gateway: cinque accordi per l’Africa


Si è svolto nella mattinata di oggi, Venerdì 19 giugno, in Villa Doria Pamphilij, a Roma, il summit ‘Il Piano Mattei per l’Africa e Global Gateway: uno sforzo comune con il continente africano’. Un vertice, presieduto dalla premier Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, con l’obiettivo di spingere sull’acceleratore della cooperazione tra Unione europea e continente africano su temi come lo sviluppo sostenibile, l’energia pulita e la creazione di corridoi economici moderni.

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Il summit, in particolare, ha posto l’accento sull’armonizzazione dei due principali programmi nati con questo obiettivo: Piano Mattei, autentico cavallo di battaglia della politica estera del Governo e il Global Gateway, maxi piano europeo da 300 miliardi di euro, di cui 150 miliardi destinati al continente africano, nato in risposta alla Nuova via della Seta per sfidare l’egemonia cinese, ridefinire il ruolo geopolitico dell’Ue e aiutare i paesi beneficiari dei fondi a colmare il loro divario infrastrutturale. “Un’agenda di investimenti che combina capitale pubblico con quello privato e le istituzioni finanziarie internazionali”, come ha spiegato Ursula von der Leyen all’apertura del summit.

All’evento hanno partecipato anche i vertici dell’Unione africana, tra cui il presidente della Commissione Ali Youssouf, i capi di stato e di governo di paesi come Angola, Zambia, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania oltre ai rappresentanti di istituzioni finanziarie multilaterali come il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale, la Banca africana di sviluppo e Africa finance corporation.

Nel corso dell’incontro sono stati siglati cinque accordi per un totale di 1,2 miliardi di euro per portare capitale privato sul continente, concentrandosi su tre progetti chiave e altre due iniziative.

Il corridoio di Lobito

Il primo progetto ha riguardato il corridoio di Lobito, un’infrastruttura fisica e digitale per collegare l’Africa orientale a quella occidentale, unendo l’Angola allo Zambia attraverso la Repubblica Democratica del Congo, con la possibilità di estendersi fino al porto di Dar Es Salaam, in Tanzania. L’obiettivo è quello di connettere i mercati africani a quelli globali assicurando il trasporto di merci, minerali, prodotti agricoli e risorse energetiche. In questo senso è stata sottoscritta un’intesa da 250 milioni di euro da Cassa depositi e prestiti, Sace e Africa finance corporation.

Agricoltura

È stato sottoscritto un accordo che prevede una garanzia europea di 110 milioni a sostegno degli sforzi italiani per il ripristino dell’agricoltura sostenibile, in particolare per quanto riguarda le filiere del caffè, rafforzando le catene del valore locale e proteggendo i piccoli produttori per generare autosufficienza.

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Interconnessioni e infrastrutture digitali

Il focus di questo progetto è stata l’estensione verso l’Africa orientale del Blue Raman Cable, ossia la dorsale marittima che collega, attraverso un sistema di cavi di comunicazione intercontinentale in fibra ottica, l’India alle economie europee, passando per il Medio Oriente e per il Mediterraneo. In questo senso, è stata sottoscritta un’intesa per consentire, con il sostegno della Commissione europea e della Banca europea degli investimenti, di inserire in questa connessione anche il continente africano.

Intelligenza artificiale e debito africano

Un altro punto fondamentale è stato l’AI Hub for Sustainable Development, iniziativa nata nella presidenza G7 dell’Italia, lo scorso anno, in collaborazione con i leader globali del settore come Microsoft e il supporto operativo del programma delle Nazioni Unite per il suo sviluppo.

L’AI hub è stato inaugurato in questa stessa mattinata e coinvolgerà startup africane per portare soluzioni di intelligenza artificiale in settori prioritari come salute, agricoltura, energia, acqua, formazione e infrastrutture. La Commissione europea ha annunciato la sua volontà di partecipare al Consiglio d’Amministrazione dell’hub.

Importante anche l’annuncio di un’iniziativa per affrontare il tema del debito delle nazioni africane che prevede di convertire nei prossimi 10 anni l’intero ammontare del debito per le nazioni meno sviluppate secondo i criteri della Banca mondiale e di abbattere del 50% il debito delle nazioni a reddito medio-basso. Un’operazione che vuole convertire nel corso di 10 anni  circa 235 milioni di euro di debito in progetti di sviluppo da attuare sul Continente.

Meloni: “L’Africa deve tornare a prosperare a partire dalle sue ricchezze”

“Riteniamo che l’Africa sia un continente nel quale più che altrove si gioca il nostro futuro e dove noi italiani e noi europei siamo chiamati a fare la differenza. La sfida è quella di una nuova narrazione sull’Africa una terra incompresa, in molti casi sfruttata, ma parliamo invece di un continente ricchissimo che offre oggi enormi potenzialità e enormi occasioni e che crediamo possa stupire se messo in condizione di valorizzare quanto di straordinario possiede”, ha detto la premier Giorgia Meloni al termine dell’evento.

“L’Africa deve poter crescere e prosperare partendo dalle sue ricchezze, processando le sue materie prime, coltivando i suoi campi, dando una prospettiva ai suoi giovani anche per combattere a monte le cause che spingono molti di loro a pagare organizzazioni criminali per affrontare viaggi pericolosi alla ricerca di una vita migliore che spesso le nostre società non sono in grado di offrire”.

Ha concluso: “Quello di oggi è un patto tra nazioni libere che scelgono di cooperare perché credono nei valori della dignità, del lavoro e della libertà ed è il segno che quando l’Europa agisce con coraggio e l’Italia fa la sua parte con visione e concretezza i risultati arrivano. Dobbiamo essere orgogliosi di questo lavoro”.

Ursula von der Leyen: “Una partnership in cui vincono tutti, basata su rispetto reciproco e prosperità condivisa”

“Piano Mattei e Global Gateway condividono la stessa missione di cooperazione con l’Africa. I nostri interessi sono allineati e la nostra esperienza ha dimostrato, anche in passato, che insieme siamo più grandi della somma delle singole parti”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

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“Questa è una partnership in cui vincono tutti, basata sul rispetto reciproco e sulla prosperità condivisa. Sono cinque accordi molto importanti che ammontano a 1,2 miliardi di euro di investimenti e garanzia per l’Africa che dimostrano come sia possibile trasformare una volontà politica e una visione comune in decisioni concrete”.

Ali Youssouf: “Siamo sulla strada giusta per una partnership reale equa e corretta fra l’Europa e l’Africa”

“La partnership tra l’Unione africana e l’Unione europea celebra quest’anno il suo 25° anniversario basandosi su interessi comuni e valori condivisi”, ha detto il presidente della Commissione dell’Unione africana Ali Youssouf. “Voglio sottolineare che questi due piani rappresentano un livello rinnovato di impegno per raggiungere gli obiettivi citati e soprattutto mirano a incoraggiare investimenti privati in settori chiave”.

Ha continuato: “Questa partnership modificherà sicuramente la capacità di sussistenza e di vita delle nostre popolazioni e eliminerà la povertà per moltissimi nei nostri paesi. La situazione geopolitica attuale non ci deve distrarre dal raggiungimento di questi obiettivi. Noi della Commissione dell’Unione africana esprimiamo profonda preoccupazione per quello che riguarda i conflitti e le tensioni in Africa, Europa e Medio Oriente ma questi non devono farci perdere di vista l’interesse fondamentale”. Ha concluso: “Siamo sulla strada giusta per una partnership reale equa e corretta fra l’Europa e l’Africa”.

 

 

 

 

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