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contributi a fondo perduto per la digitalizzazione delle PMI


La Camera di commercio di Bologna ha pubblicato l’edizione 2025 del bando “Voucher digitali”, per favorire la doppia transizione digitale ed ecologica.

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BENEFICIARI

Le imprese beneficiarie devono rispettare i seguenti requisiti:

 

  • Classificazione MPMI;

  • Sede legale nella circoscrizione della Camera di Commercio di Bologna;

  • Investimento da realizzare nella sede legale e/o unità locali situate nell’area metropolitana di Bologna;

  • Iscrizione attiva al Registro Imprese e regolarità con il diritto annuale;

  • Assenza di procedure concorsuali;

  • Regolarità contributiva (DURC), rispetto delle norme sulla sicurezza  della normativa antimafia;

  • Non essere fornitori della Camera di Commercio;

  • Mantenimento dei requisiti dalla domanda fino alla liquidazione del contributo.

Casi di esclusione

  • Imprese beneficiarie dell’edizione 2024, con contributo già rendicontato correttamente, non possono partecipare all’edizione 2025;

  • Non ammessi progetti riferiti a tecnologie già finanziate in precedenti edizioni del bando da parte della CCIAA di Bologna;

  • È ammessa una sola domanda per impresa: in caso di più invii, sarà considerata valida la prima protocollata, salvo diversa indicazione PEC.

 

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CONTRIBUTI

Il bando mette a disposizione un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, calcolato al netto dell’IVA, fino a un massimo di €10.000 per impresa.

Il sostegno è concesso in regime “de minimis”, ai sensi del Regolamento (UE) 2023/2831, e richiede la presentazione di una dichiarazione sostitutiva secondo il DPR 445/2000.

Per accedere all’agevolazione, è necessario presentare un progetto con:

Il contributo viene erogato in un’unica soluzione, solo a rendicontazione avvenuta. Gli uffici camerali provvederanno alla verifica della documentazione entro 90 giorni dalla presentazione. In caso di esito positivo, si procederà con l’emissione del mandato di pagamento.

 

INTERVENTI AGEVOLABILI

Gli interventi devono riguardare almeno una tecnologia presente nell’Elenco 1 (tecnologie prioritarie), eventualmente integrata da una o più tecnologie dell’Elenco 2, purché complementari o propedeutiche.
Devono inoltre essere finalizzati alla digitalizzazione e/o alla transizione ecologica dei processi aziendali.

Elenco 1 – Tecnologie prioritarie
  • a) Intelligenza artificiale –  (tecnologia prioritaria).

  • b) Soluzioni di cyber security e business continuity (tecnologia prioritaria).

  • c) Robotica avanzata e collaborativa – COBOT, manipolatori multifunzionali riprogrammabili dall’operatore e controllati automaticamente, impiegati per l’automazione o per supportare il lavoro umano. Sono escluse macchine automatiche, utensili, torni, frese, CNC, automazioni o robot industriali.

  • d) Interfaccia uomo-macchina – Soluzioni digitali per il comando e il controllo dei macchinari, anche intuitive e guidate, per monitorare lavorazioni e risolvere malfunzionamenti.

  • e) Manifattura additiva e stampa 3D – Tecnologie digitali per la creazione di oggetti tridimensionali tramite deposito progressivo di materiali.

  • f) Prototipazione rapida – Tecnologie per ottenere prototipi in tempi brevi (es. stereolitografia, sinterizzazione laser) e software digitali per wireframe e mockup.

  • g) Internet delle cose e delle macchine – Oggetti in grado di rilevare e trasmettere dati sul proprio stato o sull’ambiente attraverso la rete.

  • h) High Performance Computing – HPC, Fog e Quantum Computing – Elaborazione ad alta velocità di grandi volumi di dati per ricerca e sviluppo, riduzione del time-to-market.

  • i) Big Data e Analytics – Analisi predittiva di grandi insiemi di dati per ottimizzare i processi decisionali. Escluse attività legate al marketing digitale (vedi Elenco 2).

  • j) Blockchain – Progetti per la registrazione delle transizioni, tracciabilità di prodotti, materie prime e lavorazioni tramite piattaforme dedicate (escluse le applicazioni alle valute digitali).

  • k) Soluzioni per navigazione immersiva, interattiva e partecipativa – Realtà aumentata, virtuale e ricostruzioni 3D per arricchire la percezione e l’esperienza utente.

  • l) Simulazione e sistemi cyberfisici – Simulazioni virtuali per ottimizzare prodotti, processi e materiali, anche con utilizzo di “digital twin”.

m) Integrazione verticale e orizzontale:

  • Verticale: condivisione digitale delle informazioni interne all’impresa.

  • Orizzontale: integrazione lungo l’intera filiera, dai fornitori alla distribuzione.

n) Soluzioni digitali di filiera per la supply chain – Tecnologie per l’ottimizzazione logistica (es. sistemi Just in time).

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

o) Gestione e coordinamento dei processi aziendali – ERP, MES, PLM, SCM, CRM, RFID, barcode, software per automazione del magazzino e produzione, inclusa consulenza specialistica sull’interconnessione dei beni 4.0.

p) Soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica – Tecnologie mirate a migliorare l’impatto ambientale dell’impresa.

 

Elenco 2 – Tecnologie complementari

(Ammissibili solo se strettamente collegate a una o più tecnologie dell’Elenco 1)

  • q) Sistemi di pagamento mobile e/o via Internet – Implementazione di soluzioni cashless o wallet digitali all’interno dei progetti digitali. Sono escluse le spese generiche per carte aziendali non funzionali al progetto.

  • r) Sistemi fintech – Applicazioni digitali a servizi e prodotti finanziari, come smart contract, open banking, insurtech.

  • s) Sistemi EDI (Electronic Data Interchange) – Scambio automatico di dati tra i sistemi gestionali dell’impresa e quelli di clienti e fornitori (es. ordini di acquisto, ordini di lavorazione, sincronizzazione MRP, WIP, magazzini).

  • t) Geolocalizzazione – Utilizzo dei dati di posizione di oggetti per migliorare o creare servizi (es. tracciamento, logistica, alert di prossimità, servizi territoriali integrati con IoT).

  • u) Tecnologie per l’in-store customer experience – Strumenti come camerini virtuali, configuratori di prodotto in realtà aumentata, casse automatizzate.

  • v) System integration per l’automazione dei processi – Integrazione di automazioni di processo distinte per ottimizzare i flussi operativi.

  • w) Programmi di digital marketing – Attività digitali per branding, sviluppo commerciale, promozione, fidelizzazione clienti, ottimizzazione web (es. SEO, SEM).

  • x) Sistemi per lo smart working e il telelavoro – Soluzioni per l’accesso remoto sicuro ai sistemi aziendali (es. VPN, VDI, collaboration tools), esclusa la realizzazione di postazioni remote stabili.

  • y) Sistemi di e-commerce – Piattaforme integrate con il gestionale aziendale o dei fornitori che abilitano l’intero processo di vendita online (scelta, giacenza, pagamento, spedizione, fatturazione). Esclusi i siti web senza funzionalità complete di commercio elettronico.

  • z) Soluzioni digitali per l’automazione del sistema produttivo e/o di vendita – Esempi: vending machine intelligenti, interconnesse e integrate con il gestionale, governabili da remoto. Escluse macchine utensili, CNC, torni, frese, automazioni o robot industriali non conformi a Impresa 4.0.

 

I progetti devono essere realizzati e conclusi entro il 29 maggio 2026. È richiesto che prevedano attività concrete e verificabili, come l’installazione delle tecnologie, la creazione di prototipi, la realizzazione di demo dimostrative o lo svolgimento di test funzionali.

Nel caso di interventi orientati alla transizione ecologica, è inoltre obbligatorio compilare online il report “Sustain-ability”, a dimostrazione del contributo ambientale generato dal progetto.

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SPESE AMMISSIBILI

I progetti possono includere due principali categorie di spesa: servizi di consulenza e/o formazione e acquisto di beni e servizi strumentali.

A. Servizi di consulenza e formazione
Devono riguardare tecnologie incluse nell’art. 2, quindi appartenenti all’Elenco 1 o, se coerenti e complementari, all’Elenco 2.

  • La formazione deve essere specifica, non introduttiva, e prevedere almeno 8 ore, strettamente collegate all’intervento progettuale.

  • I servizi di consulenza possono includere attività di analisi di fattibilità, progettazione tecnica, pianificazione operativa o personalizzazione delle soluzioni.

  • È importante che le spese per consulenza e formazione siano distinte e documentate separatamente rispetto a quelle per la realizzazione tecnica.

 

B. Beni e servizi strumentali
Rientrano tra le spese ammissibili l’acquisto, il noleggio e i canoni di utilizzo per dispositivi, software, sistemi digitali e servizi, solo se direttamente funzionali all’introduzione delle tecnologie previste dall’art. 2.

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  • Sono inclusi dispositivi hardware, software integrati, soluzioni di connettività e altri strumenti strettamente legati al progetto.

  • Per ogni voce di spesa è necessario disporre di documentazione tecnica che ne dimostri chiaramente la funzione digitale e la coerenza con gli obiettivi del progetto.

 

Vincoli economici e temporali

  • La spesa minima ammissibile è pari a €5.000 (che dà diritto al contributo massimo di €10.000, corrispondente al 50%).

  • Le spese per tecnologie Elenco 1 devono essere pari o superiori a quelle dell’Elenco 2, pena la riduzione del contributo.

  • Tutte le spese devono essere sostenute e quietanzate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2025 e il 29 maggio 2026.

 

SPESE NON AMMISSIBILI

Non sono considerate ammissibili al contributo tutte le spese non riferite in modo esclusivo alle tecnologie indicate all’art. 2 (Elenco 1 e, se complementari, Elenco 2), né quelle non riconducibili a interventi di innovazione digitale.

Sono escluse, in particolare, le seguenti spese per natura o tipologia:

  • Impianti telefonici, smartphone e centralini;

  • Attrezzature informatiche di base, come PC, monitor, server, router, stampanti (ad eccezione di quelle 3D) e software standard (es. pacchetti Office, sistemi operativi);

  • Siti web aziendali e relativi strumenti accessori, come newsletter, mailing list, chatbot o simili;

  • Leasing, in qualsiasi forma: rate, opzioni di riscatto o acquisto finale.

Sono inoltre escluse le seguenti spese per categoria di servizio (art. 6.3):

  • Costi di trasporto, vitto e alloggio sostenuti dai fornitori;

  • Casse previdenziali addebitate da professionisti;

  • Consulenze ordinarie, come quelle fiscali, contabili, legali, commerciali o pubblicitarie;

  • Servizi legati ad adempimenti normativi o all’acquisizione di certificazioni non correlate al progetto digitale.

  • Spese per la predisposizione della domanda.

 

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FORNITORI

Per i servizi di consulenza e formazione relativi alle tecnologie dell’Elenco 1, l’impresa può rivolgersi esclusivamente a:

  • Centri e strutture riconosciute per il trasferimento tecnologico: Competence Center, parchi scientifici, centri di ricerca e innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici (accreditati a livello regionale o nazionale);

  • Incubatori certificati e incubatori regionali accreditati;

  • FABLAB conformi alla FabLab Charter;

  • Centri di trasferimento tecnologico Industria 4.0 certificati dal MiSE;

  • Start-up e PMI innovative, come da normativa nazionale;

  • Innovation Manager iscritti all’elenco Unioncamere;

  • Altri fornitori, solo se in grado di dimostrare, tramite autocertificazione, di aver già svolto almeno tre incarichi simili per clienti diversi sulle tecnologie previste.

Per la sola formazione, sono ammessi anche:

Nessun requisito specifico è richiesto invece per i fornitori di beni e servizi strumentali.

 

PRESENTAZIONE E VALUTAZIONE DOMANDE

Le domande devono essere inviate esclusivamente online, dalle ore 11:00 del 10 settembre 2025 fino alle ore 13:00 del 17 settembre 2025.
L’assegnazione segue una procedura a graduatoria su tre livelli di priorità:

  • Livello 1: precedenza assoluta, in ordine cronologico, alle domande presentate da:

  • Livello 2: successivamente, in caso di risorse residue, si considerano le domande riferite a tecnologie prioritarie (Elenco 1), sempre in base all’ordine cronologico di presentazione.

  • Livello 3: infine, si esaminano tutte le altre domande ammissibili, fino a esaurimento delle risorse.
    In ogni livello, l’ultimo progetto finanziabile riceverà l’importo residuo disponibile, se inferiore al massimo previsto.



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