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Acciaio, tra i numeri di Metinvest e i nodi Jsw


I sindacati hanno fatto il punto della situazione dopo l’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy

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PIOMBINO — Si è svolto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’incontro sull’occupazione per il polo siderurgico piombinese. Presenti all’atteso incontro le Organizzazioni Sindacali, il rappresentante del Governo, la Regione Toscana, il sindaco Francesco Ferrari per il Comune di Piombino, le aziende Jsw Steel Italy e Matinvest.

Come spiegano da Uglm, “Metinvest ha fatto un po’ di chiarezza sui numeri dei lavoratori che intende assumere, che saranno circa 1.100 e le tempistiche che avranno queste assunzioni, che saranno così distribuite: 400 nel primo semestre 2028, 500 nel secondo semestre 2028, 200 nel primo semestre 2029. I lavoratori dovranno essere tutti tutelati e bisogna mettere nero su bianco alcuni aspetti fondamentali come la formazione e riqualificazione mirata all’ingresso nei nuovi impianti, e la tutela per tutti quei lavoratori che per età ed altre problematiche, non potranno essere ricollocati nel ciclo produttivo. – hanno commentato dall’Uglm – Il Governo per bocca del Dottor Castano ha rassicurato sul fatto che i lavoratori saranno tutti tutelati con tutti gli strumenti che si mettono in campo in questi casi, come scivoli pensionistici e quant’altro”.

“L’Accordo di Programma, per come lo abbiamo letto, non contiene, almeno in questa fase preliminare, tutti gli elementi di garanzia che ci saremmo attesi. – ha poi commentato l’Unione sindacale d base – In particolare, risultano assenti riferimenti espliciti al perimetro occupazionale complessivo e manca, a nostro avviso, un impegno istituzionale chiaro e vincolante sulla tenuta e la coerenza complessiva del progetto su un polo industriale che vede coinvolte oggi due aziende, Matinvest e Jsw Steel. Inoltre, non si individuano strumenti di salvaguardia per i lavoratori, molti dei quali sono tuttora sospesi in ammortizzatore sociale in deroga a zero ore. Non si tratta di una provocazione, ma di una constatazione oggettiva: il rischio concreto è che si stia giocando una partita a carte scoperte solo a metà. Da un lato, il progetto Metinvest presenta una cornice già piuttosto definita, oggi arricchita anche da un impegno numerico su 1.100 unità, mentre dall’altro resta tutta da scrivere la partita riguardante Jsw Steel. Su questo secondo fronte, l’accordo di programma è ancora in discussione e gravato da numerosi elementi di incertezza legati alla gestione aziendale e alle legittime preoccupazioni che essa genera, alla luce anche di un passato segnato da impegni disattesi. Per USB, l’Accordo avrebbe dovuto contenere fin da subito un impegno chiaro alla copertura totale dell’occupazione esistente e alla salvaguardia del perimetro produttivo integrato. Lo abbiamo ribadito oggi al Ministero, insieme alla richiesta di definire un quadro di garanzie certe e strumenti straordinari in grado di accompagnare un percorso che, è evidente, sarà lungo e complesso”.

“Abbiamo dichiarato la disponibilità immediata della Uilm a sedersi al tavolo di trattativa per verificare la possibilità di raggiungere un accordo sul piano occupazionale per definire la ricollocazione dei lavoratori da Jsw Steel Piombino in Adria Metinvest. – hanno aggiunto dalla Uilm – È chiaro che in futuro e fino al completamento del passaggio dei lavoratori fra le due società, Jsw dovrà continuare a garantire i livelli occupazionali attraverso l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale. Il confronto per il raggiungimento dell’intesa sul piano occupazionale dovrà definire i numeri, modalità e tempistiche per il passaggio dei lavoratori in considerazione che Metinvest inizierà la produzione nel 2029. Per quanto ci riguarda le garanzie per la prospettiva occupazionale dovrà coprire l’intera platea dei circa 1.500 lavoratori impegnati in Jsw Steel, Gsi, Piombino Logistic. Inoltre abbiamo chiesto al governo la necessità di verificare le reali intenzioni di Jindal su investimenti e prospettive industriali anche in funzione della possibile sottoscrizione del nuovo Accordo di Programma Jsw. Infine – hanno concluso”.

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Resta dunque, come evidenziato da Fiom “la preoccupazione sullo stallo della situazione di Jsw e la scarsezza di notizie in merito all’accordo di programma e soprattutto sul fatto che l’azienda si sta fermando ed è aumentata la cassa integrazione dei lavoratori. Ma soprattutto il governo intervenga perché la situazione rischia di bloccare la nuova reindustrializzazione di Metinvest la quale finalmente oggi ha manifestato chiaramente l’interesse per tutti i lavoratori coinvolti. Cosa che come Fiom chiedevamo da tempo. La prossima settimana nuovo incontro sull’occupazione occorre andare avanti nel confronto per garantire la ripresa al lavoro di tutti i lavoratori interessati e la partenza effettiva degli investimenti visto che la nuova acciaierie è previsto inizi a produrre dal 2029. Ora è il momento della verità visto che il confronto ora è col sindacato e con i lavoratori”.

Le parti si sono accordate per intavolare la discussione vera e propria, per approfondire tutti i dettagli e alla presenza anche del Ministero del Lavoro, per la data del 25 Giugno.

Resta da chiarire anche la questione Liberty Magona. “Il ministero ha confermato la massima attenzione sul dossier che, in particolare per quanto riguarda le eventuali evoluzioni dell’assetto proprietario, con l’intenzione di convocare il tavolo con l’azienda in tempi brevi”, hanno concluso i sindacati ricordando che la situazione vede in bilico altri 500 lavoratori.





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