Il consiglio comunale di Cremona ha approvato l’ordine del giorno, presentato dal presidente Luciano Pizzetti, sull’utilizzo delle risorse Tamoil, che verranno destinate su quattro fronti: la riqualificazione arborea di filari di piante in varie zone della città, la realizzazione del primo lotto della Park Way (ossia area di mitigazione verde lungo la tangenziale), la riqualificazione arborea ambientale di piazza Castello e la riqualificazione paesaggistica e ambientale di piazza Roma.
Il documento impegna inoltre il Sindaco e la Giunta a reperire le risorse per redigere il Paesc (Piano d’Azione per l’Europa Sostenibile e il Clima), dotando il Comune di una programmazione ambientale integrata anche mediante l’attivazione intersettoriale nell’organizzazione interna degli uffici, ma anche a “valutare l’opportunità di prevedere nelle prossime annualità di bilancio la destinazione di 400.000 euro come quota di cofinanziamento per la partecipazione a bandi ambientali, con l’obiettivo di attivare un effetto moltiplicatore attraverso il reperimento di fondi regionali, nazionali ed europei”.
“L’ordine del giorno è stato predisposto recependo anche proposte avanzate dai gruppi consiliari di minoranza, che sono state discusse in Ufficio di Presidenza” ha sottolineato Pizzetti, che ha voluto anche ricordare come il risarcimento non sia “generato dal danno ambientale, bensì da un danno d’immagine subito dal Comune e per le opere sostenute”.
Molto partecipato il dibattito, che ha visto comunque molte prese di posizione favorevoli.
Critici invece quelle di Andrea Carassai (FI) e Paola Tacchini (M5S). “Noi di Forza Italia non sianmo contro riqualificazione delle piazza” ha sottolineato il primo. “Ma non utilizzando fondi derivanti da un disastro ambientale. Per le piazze si possono usare altre risorse. E’ necessario un approccio sistemico al tema ambiente, che vada a valorizzare il binomio inscindibile che esso ha con la salute pubblica”.
Per la seconda, degna di biasimo è “la poca considerazione di quella proposta che è stata una richiesta dei cittadini, presentata attraverso l’iniziativa di Gino Ruggeri e cha ha raccolto centinaia di consensi”.
Positive le considerazioni degli altri consiglieri. A partire da Cinzia Marenzi (Fare Nuova Cremona Attiva), secondo cui è altresì auspicabile “che i suggerimenti emersi nel corso delle audizioni vengano tenuti in conto per una programmazione di interventi da mettere in campo nei prossimi anni. Cose come costruire corsi di acqua pubblica, o incrementare il verde per mitigare le infrastrutture, aumentare l’area forestale lungo il Po e via di seguito, sono molto importanti”.
Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona) ha ricordato alcuni dati, come il fatto che nella scorsa amministrazione “il bilancio arboreo si è chiuso con saldo positivo di 6.094 nuovi alberi. Con oltre 7mila nuove piantumazioni su aree pubbliche” e che quindi il lavoro che si sta facendo è importante perché “si propone di portare a compimento azioni concrete”.
“Usciamo dal percorso con alcune certezze in più” ha sottolineato Andrea Segalini (Cremona sei tu). “Abbiamo preso decisioni che sono scientificamente legittimate, e che andranno a mitigare le bolle di calore in città”.
Per Maria Vittoria Ceraso con questo documento “diamo ai cittadini un riscontro immediato di dove queste risorse vengono investite. Non ci stiamo scollando dalla volontà dei cittadini, perché le associazioni che si sono espresse rivelavano delle criticità proprio laddove ora andiamo a intervenire”.
Durante il dibattito è intervenuto anche ul sindaco, Andrea Virgilio, secondo cui “la centralità del lavoro è stata quella fatta dalla commissione e dal consiglio. Noi, che dobbiamo essere coerenti a un programma di governo e siamo andati nella direzione di individuare azioni che vi rientrino, abbiamo anche cercato di intersecarlo con quanto era nei programmi di governo di altre liste. La riqualificazione di piazza Roma, ad esempio, è un tema fondamentale. Senza contare che quell’area richiede tante azioni che vanno anche al di là dell’aspetto ambientale e in quel senso l’amministrazione ha già preso impegni economici di altro tipo che non c’entrano con i fondi Tamoil”.
Secondo Roberto Poli (Pd), “è importante dotarsi di strumenti di studio e programmazione. Oggi è prevalsa, nei gruppi di maggioranza, la scelta di utilizzare nel più breve tempo possibile il denaro per fare interventi che abbiano riflesso concreto nel breve e medio termine. Ma il lavoro da fare è ancora lungo”.
Tra le fila dell’opposizione, anche Fratelli d’Italia, che si era riservata di studiare le proposte fatte dalla Giunta, si è detta in accordo. “La politica è diventata troppo spesso una contrapposizione bloccata nel gioco delle parti, ma quando si è d’accordo è giusto farlo” ha detto Chiara Capelletti. La battaglia per l’ambiente non va ideologizzata”.
“La destinazione dei fondi Tamoil è una delle decisioni più significative che questo Consiglio comunale si sia trovato ad affrontare negli ultimi anni” ha evidenziato il capogruppo Marco Olzi. “Una decisione che, seppur priva di vincoli giuridici, aveva un valore politico, simbolico e morale molto forte. Per questo motivo, come Fratelli d’Italia, abbiamo voluto giocare una partita di proposta e responsabilità.
Oggi possiamo dire che la linea da noi indicata è diventata quella dell’intero Consiglio: utilizzare la gran parte delle risorse per la tutela dell’ambiente, la piantumazione urbana e la qualità dell’aria. Una vittoria politica, ma soprattutto una scelta giusta per Cremona”.
“Proprio perché non esisteva un vincolo normativo – spiega Olzi – la responsabilità era tutta politica. Il centrosinistra, inizialmente, aveva indicato come prioritaria la destinazione delle risorse alla riqualificazione di Piazza Roma, un intervento certo legittimo, ma a nostro avviso troppo limitato nell’impatto e scollegato dalla vera ferita che la vicenda Tamoil ha lasciato nella comunità.
Noi abbiamo indicato con chiarezza un’altra rotta: un grande piano di piantumazione urbana, capace di produrre benefici ambientali diffusi e duraturi per l’intera città. Abbiamo apprezzato la disponibilità a recepire la nostra impostazione. Abbiamo evitatoche queste risorse finissero interamente su un unico progetto urbanistico, e abbiamo ottenuto che venissero redistribuite su un piano più ampio e più giusto”.
Soddisfazione anche da parte di Alessandro Portesani (Novità a Cremona): “Credo che quanto fatto rappresenti un passaggio importante. Ora si dovrà attivare il supporto tecnico di Fondazione Lombardia per l’Ambiente, per la costruzione di progetti. Il percorso fatto dall’ufficio di presidenza è stato importante e ha interpretato correttamente il senso della delibera approvato in consiglio comunale. E’ stata aperta una strada che auspichiamo venga istituzionalizzata. Credo che il testo di oggi debba essere solo punto di partenza di una programmazione ambientale di lungo termine”.
A concludere la carrellata di interventi, quello dell’assessore Simona Pasquali, che ha sottolineato come puntare sulle ripiantumazioni sia “un’azione molto importante. In ambito urbano gli alberi sono soggetti a grandi fonti di stress e la loro manutenzione è essenziale per evitare spiacevoli incidenti. Siamo inoltre orgogliosi di poter dare il via alla Park Way”.
Il documento è stato approvato con 21 voti a favore, 2 contrari (Carassai e Tacchini) e 3 astenuti (Alquati, Beltrami e Portesani).
Laura Bosio
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