Presentato il rapporto annuale 2024 dell’agenzia per le erogazioni in agricoltura. Lo scorso anno gestite oltre 400mila domande uniche. Lo sforzo per migliorare l’efficienza, la rivoluzione informatica e i progetti per il futuro
Oltre otto miliardi di euro erogati a imprenditori agricoli, allevatori, enti locali e soggetti collettivi, 76,7 milioni per i giovani agricoltori e 111 per il sostegno alimentare alle fasce sociali più vulnerabili. Sono i risultati raggiunti nel 2024 da Agea, contenuti nel primo rapporto annuale presentato a Roma dal direttore Fabio Vitale, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
I pagamenti nel dettaglio
- 7.829.648.339,81 euro destinati ai regimi di sostegno nell’ambito della Pac, che comprende le erogazioni effettuate nell’ambito della Programmazione 2023/27, i pagamenti Feaga (Fondo Europeo Agricolo di Garanzia) afferenti i regimi precedenti e la Programmazione Feasr (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) 2014/22;
- 100.121.014,54 euro relativi ad aiuti di origine nazionale;
- 111.900.000,00 euro destinati a interventi di sostegno agli indigenti.
Di questi otto miliardi, il 53% (pari a 4,2 miliardi), è transitato da Agea, a testimonianza del suo ruolo centrale nella gestione degli aiuti della Pac, anche per conto di Regioni prive di un organismo pagatore autonomo.
I dati relativi ai pagamenti in agricoltura sono stati aggregati non secondo la logica dell’anno finanziario Pac (che inizia il 16 ottobre e finisce il 15 ottobre dell’anno successivo), ma secondo il criterio dell’anno solare. Questo ha consentito di calcolare il valore totale delle risorse erogate in agricoltura nel 2024, che abbracciano campagne finanziarie differenti e si riferiscono sia a sostegni europei sia a quelli nazionali.
Io sguardo lungo di Agea
«Raccogliamo i frutti della semina del 2023 in uno scenario sfidante e ad alta complessità – ha commentato il direttore dell’agenzia Fabio Vitale –. Abbiamo gettato le basi per un futuro migliore e realizzato sinergie strategiche e gestionali creando valore e squadre collaborative».
Il direttore ha quindi sottolineato come Agea sia diventata leader in Europa per quanto riguarda il telerilevamento e punto di riferimento per l’Olaf e per il sistema antifrode. «Abbiamo sviluppato la carta nazionale dei suoli, l’area monitoring system. Adesso stiamo integrando anche il Cfa, Criminal focus area, uno strumento dinamico che consente di individuare le cosiddette zone di inquinamento ambientale e gli sversamenti, vedasi la terra dei fuochi».
Agea coordinatore e il gestore del Sian
Vitale puntualizza inoltre che con l’integrazione e l’assorbimento di Sin, Agea è diventato il coordinatore e il gestore del Sian, il sistema informativo agricolo nazionale: «questo ci consente di sviluppare i 200 terabyte di dati che insistono sul sistema trasformandoli in valore informativo a disposizione della politica agricola, di tutti gli stakeholder che sono al servizio del sistema degli agricoltori. Altra cosa importante che abbiamo fatto è una valorizzazione patrimoniale di questi dati e al momento, in base a una valutazione complessiva, certificata, i dati che insistono sul Sian valgono 78 milioni di euro».
Agea playmaker della Pac
Nel 2024, si dettaglia nel report, l’Smp – unico sistema informatico che consente l’interoperabilità dati a livello nazionale – ha consentito all’agenzia di dare attuazione alla Pac e alla governance del Psp (piano strategico nazionale della Pac) della nuova programmazione 2023-2027, oltre alla consegna senza proroghe né rettifiche dell’Apr – Annual performance report (come invece altri Stati membri).
Oltre 400mila Domande uniche gestite
Il 2024 ha visto Agea gestire 401.558 domande unificate, con una media di 1.399 per dipendente e Agecontrol, società in house, effettuare oltre 104.000 controlli, confermando un’efficienza di sistema elevata anche a fronte di un’importante trasformazione organizzativa, in linea con gli obiettivi del Pnrr e della nuova Pac. Un passaggio storico per l’agenzia è stato internalizzare la società Sin Spa e riuscire nella migrazione del Sian al Polo Strategico Nazionale (Psn): l’avvio di una nuova fase tecnologica e culturale. Agea non è più un mero committente, ma un ente dotato di piena capacità progettuale, analitica e gestionale.
Oggi Agea è l’infrastruttura digitale pubblica al servizio del settore agricolo. L’incorporazione di Sin ha permesso di riportare in house competenze strategiche in ambito informatico, cartografico e agronomico, con vantaggi in termini di efficienza, flessibilità operativa e controllo diretto sui sistemi. Agea ha ristrutturato la propria macchina amministrativa aumentando la dotazione organica (da 333 a 362 unità con l’integrazione del personale Sin) e riorganizzando gli uffici (quattro direzioni generali, 19 uffici dirigenziali non generali, quattro uffici non dirigenziali).
Nuovi strumenti di monitoraggio
L’Agenzia ha adottato un modello operativo innovativo, ispirato a un uso efficace del patrimonio informativo e delle tecnologie, per favorire l’efficienza amministrativa e la velocità nei pagamenti. L’introduzione della Carta nazionale dell’uso del suolo (CNdS) e del sistema Ams (Area Monitoring System) ha permesso di controllare quasi l’intero territorio italiano (99,57%), con l’elaborazione di oltre 40 milioni di segnalazioni. Il telerilevamento, tecnologia che pone l’Italia all’avanguardia, ha rafforzato anche l’eco mediatica verso paesi come Georgia, Ungheria, Corea del Sud, Macedonia del Nord, Uzbekistan le cui delegazioni sono state ospitate nella sede dell’Agenzia, per condividere le attività di gestione, velocizzazione e automatizzazione delle procedure amministrative relative agli aiuti unionali e nazionali in agricoltura.
La cultura di innovazione, di sostenibilità e di semplificazione che Agea sta portando avanti testimonia così, come la gestione del territorio – oltre l’ottica squisitamente operativa della gestione degli aiuti agricoli – stimoli e promuova un sistema di relazioni e processi a 360 gradi.
Armi più potenti contro le frodi
L’innovazione di Agea riflette una visione strategica che travalica la gestione del suolo: è nel 2024 che l’Agenzia ha istituito l’Ufficio antifrode che opera attraverso l’utilizzo integrato di analisi predittiva e funzionalità di Intelligenza artificiale. L’ufficio utilizza il sistema Arachne (sistema comunitario a disposizione di tutti i Paesi membri, obbligatorio dal 2027) affiancandolo a un ulteriore strumento di analisi dati con approccio nativo di Ia, la piattaforma Sas (Statistical analysis system), strumento pensato per affinare i controlli sui pagamenti, eliminare falsi positivi e ridurre le frodi.
Nel 2024 Agea ha dato un forte impulso alle sinergie istituzionali. Sono stati sottoscritti accordi e protocolli con vari attori: per contrastare il caporalato; Agenzia delle Entrate per favorire l’integrazione dei dati; Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) per la realizzazione del sistema di monitoraggio ambientale previsto dal Pnrr; le Regioni per la gestione delle emergenze agricole; AssoSoftware per migliorare l’interoperabilità dei sistemi. Importanti anche i rapporti con enti di ricerca e Università, Ordini professionali del settore agrario e la Borsa merci telematica italiana.
Inoltre, l’agenzia ha promosso e partecipato a una serie di iniziative istituzionali – sia a carattere nazionale sia internazionale – di rilevanza strategica, finalizzate a rafforzare la propria immagine e a costruire quella narrazione istituzionale che l’ha portata su numerosi palcoscenici: Vinitaly 2024, Ice Conference (appuntamento annuale della Commissione Europea dedicato al telerilevamento) e Divinazione Expo 24 – G7 agricoltura e pesca.
Rivoluzione da consolidare
Il rapporto annuale 2024 restituisce l’immagine di un’agenzia in profonda evoluzione, capace di affrontare contesti difficili con strumenti nuovi e visione strategica. La trasformazione di Agea è organizzativa, tecnologica, culturale e istituzionale. Essa non riguarda solo i pagamenti, ma l’intero ecosistema dell’agricoltura pubblica, che attraverso l’informazione, l’integrazione dei sistemi e il dialogo con i territori, cerca di rafforzare la competitività, la legalità e la sostenibilità del comparto agricolo italiano.
Il 2025 sarà l’anno di consolidamento e rilancio. Agea è chiamata a gestire in modo sempre più proattivo le sfide del cambiamento climatico, della digitalizzazione e della resilienza agroalimentare. Con una visione strategica chiara, un capitale umano rinnovato e strumenti tecnologici avanzati, l’agenzia si candida a essere una delle infrastrutture pubbliche strategiche per l’attuazione delle politiche agricole del futuro.
Lollobrigida: «I tre pilastri del ministero hanno preso una nuova direzione»
«I tre pilastri del ministero, Agea, Crea e Ismea – ha affermato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – hanno preso una nuova direzione, volta a rafforzare il sistema produttivo. Questo deve spingere verso un maggiore reddito, anche per le nuove generazioni».
«Agea – ha proseguito il ministro – ha iniziato un percorso virtuoso che deve proseguire. In passato le cose non erano organizzate come oggi, c’erano forti resistenze.
Oggi abbiamo bisogno di una visione strategica europea, che vada oltre la Pac e Agea – ha concluso – risponde anche a questo nuovo input, superando i limiti del passato».
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