Lo sa, Piero Bitetti. Del resto, ha prestato servizio da ufficiale della Marina Militare, prima che il canto delle sirene della politica risuonasse troppo forte per resistere. Sì che lo sa, il nuovo sindaco di Taranto, “com’è profondo il mare” di questa bella, struggente, complicatissima città. “Non c’è più lavoro, non c’è più decoro”, canta il Poeta. Versi che sembrano adattarsi oggi a questa capitale industriale del Mezzogiorno che nel momento di una crisi senza precedenti ha scelto di affidarsi ad un uomo che conosce – e che la conosce. Bellezza e Tristezza, Taranto, come un meraviglioso romanzo d’Oriente.
Passeggiando nelle vie del Borgo, o davanti ad un caffè, parlando e rimettendo il taccuino in tasca, emerge che ciò che i tarantini chiedono più di ogni altra cosa al loro nuovo sindaco è il decoro: una città che sia più pulita, più vivibile, più accogliente per chi la abita oltre che per gli auspicati turisti. Servizi pubblici più efficenti, una pulizia tanto più necessaria negli afosi giorni d’estate. Il lavoro – per sè, per i figli, per i nipoti – è l’altro tema che ritorna, pur nella consapevolezza che su questo i poteri di un sindaco sono relativi. Ma il lavoro, che c’è o non c’è, può dipendere anche dalla postura dell’Amministrazione comunale nei confronti del governo nazionale e di quello regionale. Accantonare da subito ogni interesse di parte ed essere autorevole a Bari, con il centrosinistra, e a Roma, con il centrodestra, senza tentennamenti o condizionamenti. Saper alzare la voce e saper dialogare, è la richiesta che viene dai cittadini, ma anche da enti, istituzioni, associazioni, sindacati.
«Con la nuova Amministrazione, Confcommercio intende ragionare sui temi e sulle proposte per costruire percorsi basati su obiettivi da raggiungere in pieno spirito di collaborazione e nell’interesse della comunità. Siamo certi che il sindaco Bitetti è la persona giusta per affrontare il nuovo corso» ha dichiarato il presidente dell’associazione dei commercianti, Leonardo Giangrande. C’è già una emergenza, il previsto aumento della Tari, che avrà un impatto negativo sulle famiglie e sulle imprese già colpite da rincari ed aumentati costi. «Per molte attività commerciali, soprattutto per quelle con elevata produzione di rifiuti, l’aumento della Tari potrebbe avere una ripercussione negativa importante sulla gestione aziendale che in questo momento potrebbe risultare insostenibile» ha spiegato Giangrande richiamando alla necessità di avviare un tavolo di confronto sul tema “rifiuti urbani”.
Per Casartigiani Taranto il nuovo primo cittadino avrà davanti a sé un compito tanto complesso quanto cruciale: il decoro urbano ancora troppo spesso trascurato, la carenza di alcuni servizi essenziali, la necessità di migliorare la qualità complessiva dell’offerta pubblica, ma anche le grandi opportunità rappresentate dal Just Transition Fund e le vertenze importanti come la vicenda ex Ilva e il riesame dell’AIA. Da non tralasciare il sostegno alle piccole e medie aziende artigiane, micro realtà produttive che rappresentano un pilastro fondamentale dell’economia locale e che necessitano di interventi mirati per essere realmente valorizzate. Casartigiani Taranto ribadisce l’importanza del documento programmatico consegnato a Bitetti durante il ciclo di incontri promosso con i vari candidati a sindaco. Il documento, elaborato dall’associazione datoriale, offre un’analisi aggiornata dello stato dell’occupazione e del sistema delle imprese artigiane nella provincia di Taranto, mettendolo a confronto con le altre realtà pugliesi. Al suo interno vengono indicate proposte concrete per il rilancio dell’artigianato locale e della microimpresa. L’auspicio è che la nuova squadra che siederà tra gli scranni di Palazzo di Città possa accogliere tali proposte e avviare una collaborazione solida e continuativa con le parti sociali, in grado di produrre risultati tangibili per il territorio. «Offriamo sin da ora – ha dichiarato il segretario provinciale di Casartigiani Taranto, Stefano Castronuovo – la nostra piena disponibilità a collaborare con il nuovo sindaco e con l’intera amministrazione. Siamo convinti che attraverso il confronto reciproco, l’ascolto e la costruzione di un dialogo costante si possano ottenere risultati importanti per la città e per il nostro tessuto imprenditoriale». Conclude Castronuovo: «Veniamo da mesi difficili, caratterizzati da una prolungata assenza di guida politica: è dunque fondamentale, oggi più che mai, riprendere saldamente il timone e guidare Taranto verso un futuro migliore, fatto di sviluppo, lavoro e coesione sociale».
«In campagna elettorale, come Cgil Taranto, ci siamo confrontati con i candidati sindaci parlando di temi che toccano la vita reale delle persone, ovvero, le vertenze in piedi che ci raccontano la difficoltà e la precarietà delle lavoratrici e dei lavoratori, la condizione dei quartieri, il lavoro all’interno del sistema dei trasporti, i servizi sociali, le infrastrutture, i Giochi del Mediterraneo e gli investimenti pubblici per la transizione industriale. Su questi temi ci confronteremo nel merito con il neosindaco Piero Bitetti e la sua amministrazione, ma devono essere chiari diversi aspetti» aggiunge Giovanni D’Arcangelo, segretario generale Cgil Taranto. «Il primo, il tema delle relazioni sindacali sarà fondamentale perché determinerà una volontà di apertura al confronto sui temi posti e il metodo di governo. Il secondo, sui temi in campo bisognerà guardare alla loro condizione di difficoltà reale delle persone e partire dalla risoluzione di quei problemi. Il terzo, sul tema delle politiche legate alla transizione industriale non si potrà pensare di essere autosufficienti, altrimenti il rischio di essere ininfluenti sarà molto alto. Il leader della Cgil tarantina evidenzia un dato: «Per eleggere il sindaco di Taranto hanno partecipato al voto il 47% delle persone aventi diritto, ovvero, meno della metà. Io credo che questo data vada analizzato sociologicamente in maniera seria, cercando capire quanto incida la disaffezione da un lato e l’indifferenza dall’altro».
Per Luigi Spinzi, segretario Generale Cisl Taranto Brindisi, «l’avvenuta elezione di Piero Bitetti a sindaco di Taranto riavvia una fase amministrativa particolarmente delicata ed importante per il presente ed il futuro della città. Chiaro il riferimento ai destini della exIlva, alle transizioni epocali che stanno coinvolgendo il sistema produttivo ed ambientale del territorio ed ai conseguenti riflessi sulla politica industriale del nostro Paese. Taranto ha bisogno di recuperare incertezze e colmare vuoti su economia, occupazione, lavoro, formazione, salute, ambiente, welfare, ricerca, Università; ma avere anche la consapevolezza che non è all’anno zero Inoltre, lo ribadiamo con forza, solo un Patto sociale e di responsabilità potrà accelerare e rendere esigibili tutte le opportunità offerte da CIS, Jtf, Tecnopolo del Mediterraneo, Pnrr, Pnc, Fondi Strutturali e di investimento europei, Giochi del Mediterraneo, e altro. Allo stesso tempo sarà possibile affrontare con una visione condivisa di medio-lungo termine le molteplici opportunità di sviluppo e di occupazione aggiuntiva costituite dal mare (mitilicoltura e non solo), dalla portualità e retro portualità, dalla logistica, più in generale dalla blue economy, dalle filiere produttive legate alle fonti di energie rinnovabili, dal sistema dei servizi, del turismo, del commercio, della moda. La vertenzialità sociale è un altro versante delle criticità da noi esposte e che spaziano dalla qualità della vita di tutte le età al tema delle periferie, dal trasporto locale alle questioni parcheggi e asili nido ma anche alla continua desertificazione della città, dal diritto all’abitare al diritto ad una sanità pubblica ed a servizi sociosanitari coerenti con il dettato costituzionale. Ebbene c’è materia, riteniamo, su cui il neo sindaco Bitetti e la nuova maggioranza di governo cittadino sono chiamati fin da ora a misurarsi. La Cisl ci sarà sempre, con la forza della propria autonomia e con quel coraggio della partecipazione determinato a costruire il futuro produttivo di Taranto, il bene comune e per il benessere di tutti i concittadini, nessuno escluso».
La Cisl Fp, per bocca del segretario aziendale Comune di Taranto Fabio Ligonzo, sottolinea come «il buon funzionamento della macchina amministrativa, la valorizzazione del personale pubblico e il potenziamento dei servizi ai cittadini rappresentano priorità imprescindibili su cui occorre investire con determinazione. In questo percorso, la Cisl Fp ribadisce la propria disponibilità al dialogo costante e costruttivo, nella certezza che il confronto tra istituzioni e parti sociali sia la via maestra per rispondere efficacemente alle attese della comunità. Siamo convinti che una pubblica amministrazione moderna, competente e motivata sia un fattore strategico per lo sviluppo della città e per garantire diritti, equità e benessere ai cittadini. Per questo continueremo a far sentire la nostra voce, portando proposte concrete e avanzando istanze che nascono dall’ascolto quotidiano dei lavoratori e dei bisogni reali della popolazione».
Il coordinatore della Uil Taranto, Gennaro Oliva, rimarca che «la campagna elettorale si è conclusa. Ora si apre una fase decisiva: è il momento della responsabilità, del confronto e della concretezza. Taranto ha bisogno di risposte e azioni immediate su nodi strategici irrisolti che incidono direttamente sulla vita di migliaia di cittadini». La Uil richiama l’attenzione dell’amministrazione comunale su alcune delle principali vertenze ancora aperte: la questione dell’ex Ilva, che continua a generare incertezza sul fronte occupazionale e ambientale; la valorizzazione del Porto e della Blue Economy, per dare respiro e futuro agli operatori del mare; la sanità, con particolare riferimento ai tempi di realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo, infrastruttura fondamentale per garantire il diritto alla salute a tutto il territorio. «Taranto deve ritrovare una nuova centralità, risalire le classifiche sulla vivibilità, sulla sicurezza, sulla qualità della vita – continua Oliva –. Servono politiche attive per i giovani, ma anche per gli anziani troppo spesso dimenticati, e una visione moderna e condivisa di sviluppo sostenibile». Il sindacato conferma la propria disponibilità al dialogo istituzionale, al confronto costruttivo e alla collaborazione nell’interesse esclusivo della comunità tarantina. «Siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito di responsabilità e con la forza delle proposte concrete, perché Taranto merita un futuro migliore».
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