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i temi al centro della Rubrica PCM


Strumenti innovativi e collaborazioni intersettoriali possono rafforzare il sistema amministrativo, migliorare l’impiego dei fondi europei e promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, assicurando al contempo una rete di supporto solida e partecipativa. Dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione alle novità nell’accessibilità delle norme in rete, fino alla capacità amministrativa nell’accesso ai fondi europei e alle strategie di coesione territoriale, FORUM PA 2025 ha ospitato anche quest’anno una rubrica curata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con tanti appuntamenti tematici, ciascuno progettato per offrire spunti concreti e visioni innovative.

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Ora è possibile rivedere tutte le puntate della Rubrica PA di FORUM PA 2025.

Rivedi la puntata Otto per mille allo Stato: novità e semplificazioni, a cura della PCM – Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo. Alla fine dello scorso anno, la procedura per la gestione della quota Irpef dell’otto per mille a diretta gestione statale è stata integrata e modificata (decreto n. 213 del Presidente della Repubblica del 13 novembre 2024). Le innovazioni e semplificazioni introdotte puntano a migliorare già dal 2025 l’impatto dei progetti nei settori di intervento, con un’assegnazione dei fondi più rapida e più mirata al raggiungimento degli obiettivi fissati unita a un puntuale controllo sull’utilizzo dei fondi. Nel corso del seminario sono state illustrate le principali novità e gli impatti attesi.

Rivedi la puntata PA digitale 2026, il ruolo delle competenze digitali per il post PNRR. Il PNRR ha permesso di stanziare risorse senza precedenti per la digitalizzazione della PA: dalle infrastrutture alle piattaforme condivise passando per servizi e strumenti standard. Ma per rendere sostenibile e di impatto la trasformazione digitale, è necessario continuare a investire sulle competenze digitali delle persone, dal personale della PA che eroga i servizi in modalità digitale ai cittadini che ne usufruiscono. In questo evento organizzato dal Dipartimento per la trasformazione digitale della PcM abbiamo analizzato sia il tema nell’ambito PA, soprattutto locale, dove è necessario instaurare un vero e proprio cambiamento culturale, sia nell’ambito della cittadinanza, guardando alle iniziative messe in campo per accompagnare tutte le fasce della popolazione a un utilizzo consapevole degli strumenti finanziati dal PNRR, e non solo.

Rivedi la puntata Lo sviluppo di una nuova capacità amministrativa nell’accesso ai fondi europei a gestione diretta, le novità del TSI 2026 e un esempio di successo nell’ambito del TSI e dell’accesso ai fondi, a cura della PCM – Dipartimento per gli Affari Europei.  Il Dipartimento promuove una nuova capacità amministrativa nell’accesso ai fondi europei a gestione diretta, attraverso azioni mirate al miglioramento delle capacità progettuali dei soggetti pubblici e privati, attività di supporto e assistenza alla progettazione, informazione e comunicazione. Tali attività saranno ulteriormente sviluppate grazie al Decreto legge n. 25/2025 che ha previsto che il Dipartimento possa avvalersi della società in house Eutalia per l’attuazione di specifiche progettualità, per una maggiore e più efficace partecipazione da parte delle pubbliche amministrazioni italiane a progetti a valere sui programmi a gestione diretta dell’Unione europea. Il seminario è stato anche l’occasione per presentare il Technical Support Instrument 2026, le novità introdotte a seguito dell’insediamento della nuova Commissione Europea e le tempistiche per la partecipazione al programma. Un esempio di successo tra i programmi italiani finanziati nell’ambito del TSI è il progetto “DIGITAL SKILLS TO INCREASE QUALITY AND RESILIENCE OF THE HEALTH SYSTEM IN ITALY”, riferito alla riforma e innovazione dei sistemi sanitari. Il progetto è connotato da una forte cooperazione tra amministrazioni e stakeholders e ha sviluppato efficaci sinergie e complementarità tra diversi fondi e iniziative Europee. L’analisi di questa esperienza ha permesso di approfondire come realizzare partnership efficaci e sviluppare capacità amministrativa anche in relazione alla capacità di utilizzare diversi fondi in maniera complementare e sinergica.

Rivedi la puntata PN Capacità per la Coesione: una strategia integrata per migliorare l’uso dei Fondi Ue sui territori. Il Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021-2027 – a titolarità del Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri – si basa su una strategia che integra azioni di supporto e rafforzamento della capacità amministrativa rivolte ai diversi attori della politica di coesione europea e convergenti verso l’obiettivo di una migliore performance complessiva di sistema. Le due principali azioni di CapCoe – il piano di assunzioni per la gestione della politica di coesione e il Centro Servizi Territoriali, un insieme di strumenti e servizi di supporto tecnico specialistico per accompagnare l’intero ciclo di vita dei progetti cofinanziati – si rivolgono agli Enti territoriali delle Regioni del Sud. Ma il Programma prevede anche azioni di rafforzamento che guardano alle Amministrazioni territoriali del resto del Paese e alle Amministrazioni nazionali coinvolte nell’attuazione della politica di coesione. Con l’obiettivo di rappresentare questa strategia e aggiornare sulle attività che il CapCoe sta portando avanti, il talk ha permesso di discutere del Centro Servizi e degli strumenti resi disponibili attraverso la Segreteria Tecnica PRigA, nell’ottica del consolidamento di una community lungo l’intero ciclo di programmazione.

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Rivedi la puntata Violenza maschile contro le donne: Libro bianco per la formazione, a cura del Dipartimento per le Pari Opportunità. È possibile debellare la violenza degli uomini contro le donne, fermare la scia di dolore, morte e ingiustizia che attraversa la storia e le culture? Non parliamo solo di arginare il fenomeno, di ridurne le proporzioni, ma proprio di sconfiggerlo, arrivare ad azzerarlo o quasi. Insomma, possiamo immaginare un mondo in cui la parola femminicidio abbia un suono arcaico, definisca qualcosa che ci siamo lasciati alle spalle? Se ripercorriamo il cammino di libertà che le donne hanno tracciato negli ultimi decenni, se ricordiamo come mentalità, abitudini e atteggiamenti che sembravano inveterati si siano velocemente dissolti, come idee e convinzioni che apparivano inamovibili siano state superate o perlomeno confinate in angoli minoritari, dobbiamo dirci che sì, è possibile. È stato presentato il Libro bianco per la formazione Libro bianco della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, On. Eugenia Roccella, che costituirà la base per l’elaborazione delle linee guida, ma sarà anche, per tutti coloro che hanno a cuore la lotta alla violenza contro le donne.

Rivedi la puntata Le Città Medie Sud e l’innovazione sociale: tra housing e rigenerazione urbana. Il talk ha avuto l’obiettivo di presentare lo stato di avanzamento dei progetti in corso di attuazione dei nuovi beneficiari del PN Metro Plus: le Città Medie Sud. Una selezione di progetti è stata presentata attraverso le testimonianze dirette di alcuni Comuni che hanno già avviato le progettualità sul tema dell’housing e della rigenerazione urbana. Il talk è stato inoltre l’occasione per condividere l’eredità del percorso di accompagnamento lasciata dal ciclo di programmazione precedente nell’attuazione delle nuove politiche e riflettere sul futuro della coesione anche alla luce dell’”Agenda dei Comuni e delle Città per Coesione” e della proposta di riprogrammazione di metà periodo, presentata il primo aprile dal Vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto.

Rivedi la puntata Progetto ITALIAE, il suo avanzamento a dieci mesi dalla chiusura delle attività, per la possibile attivazione di nuovi progetti sul periodo di programmazione 2021 2027. ITALIAE è un progetto del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei ministri, finanziato originariamente nell’ambito del PON “Governance e Capacità Istituzionale” 2014 – 2020 e, dal dicembre 2023, finanziato su Programma Operativo Complementare al PON. La sua finalità è sostenere la modernizzazione istituzionale ed organizzativa degli enti locali, principalmente attraverso un riordino basato sull’associazionismo, allo scopo di creare bacini istituzionali idonei ad innescare dinamiche di governance efficace e sviluppo locale. Diversi sono i progetti e le iniziative assunte a favore degli enti locali, per i quali si è voluto descrivere i risultati ottenuti e le nuove opportunità da raggiungere. Tra le numerose attività, il Progetto ITALIAE ha avviato uno studio per migliorare la gestione dei Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale (GECT) in Italia. L’obiettivo principale è realizzare una mappatura dei GECT e sviluppare linee guida per semplificare la cooperazione tra le istituzioni coinvolte, favorendo, al contempo, le modalità di accesso ai progetti di cooperazione territoriale europea, a valere sulla programmazione comunitaria.

Rivedi la puntata Il PN Metro Plus 2021-2027 e la costruzione dell’Agenda Urbana: l’azione del Programma con il supporto di Anci per un nuovo modello di sviluppo delle città. ll PN Metro Plus che nasce in continuità con il PON Metro 2014-2020 ampliando la sua azione verso nuovi ambiti di intervento sfidanti e innovativi, si pone come un interlocutore privilegiato nel dialogo sul presente e futuro della politica di coesione. Insieme ad Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), il talk ha offerto un punto di osservazione costruttiva con le città al centro della politica di coesione. L’architettura del Programma individua, infatti, le 14 città metropolitane come attori principali, responsabili dell’attuazione degli interventi (Organismi Intermedi) e 39 città Medie del Sud come potenziali beneficiari di interventi di inclusione e innovazione sociale. L’azione del Programma è frutto del costante raccordo dell’Autorità di Gestione con i Comuni e gli uffici competenti sul territorio, nonché con l’Anci, garantendo nuovi modelli di co-progettazione, di governo multilivello e di pianificazione strategica dei territori interessati dalle politiche urbane. Il PN Metro Plus, unico programma sul panorama europeo concentrato sullo sviluppo urbano, si delinea come attore indispensabile e proattivo nell’attivazione di processi partecipativi perseguendo un modello di intervento che consente di affrontare in modo congiunto e sistemico i fabbisogni e le sfide presenti nei differenti contesti.

Rivedi la puntata ZES unica: l’autorizzazione unica, strumento per attrarre investimenti, a cura della Struttura di missione ZES. La Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno, la più grande d’Europa, è uno strumento chiave nelle politiche economiche italiane, progettato per attrarre investimenti, stimolare lo sviluppo economico e incentivare occupazione e competitività, offrendo vantaggi fiscali e normativi. Tra gli strumenti disponibili, l’Autorizzazione unica gioca un ruolo fondamentale nella semplificazione, consentendo alle aziende di ottenere con un solo passaggio tutte le autorizzazioni necessarie per avviare o ampliare la propria attività, riducendo drasticamente tempi di attesa e costi burocratici. Questo strumento rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema economico del Sud Italia, rendendolo più attrattivo per investitori nazionali e internazionali. Tra gli elementi “chiave” dello strumento: tempi certi e ridotti, l’autorizzazione unica viene rilasciata mediamente in poco più di 30 giorni; Sportello Unico Digitale (SUD ZES), il portale per la presentazione dell’istanza e per ricevere informazioni in tempo reale sul procedimento; pubblica utilità, i progetti sono dichiarati di pubblica utilità e, se necessario, può essere disposta la variante urbanistica.

Rivedi la puntata La trasformazione digitale della PA attraverso l’interoperabilità dei dati. A tutti i livelli della Pubblica Amministrazione, sia centrale che locale, la digitalizzazione sta profondamente trasformando processi e servizi. Dal suo rilascio nel 2022, la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) ha visto una progressiva e significativa adozione da parte degli enti, che in questi anni hanno iniziato a sperimentare concretamente i benefici dell’interoperabilità. I primi risultati di questa trasformazione, ancora in evoluzione, iniziano oggi a essere percepiti anche dai cittadini, attraverso servizi più semplici, veloci e integrati. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle amministrazioni coinvolte hanno condiviso le esperienze maturate nell’introduzione dell’interoperabilità nei propri processi. Sono stati analizzati i vantaggi conseguiti, le principali criticità affrontate, i risultati già ottenuti e le prospettive di sviluppo future.

Rivedi la puntata Insegnare l’Europa: strumenti e risorse per una scuola 4.0. Durante l’incontro, insieme al Dipartimento e al Ministero dell’Istruzione e del Merito, si è parlato di Europa=Noi, il percorso didattico dedicato ai temi fondanti della cittadinanza europea, utile per le lezioni interdisciplinari di Educazione Civica. Sono stati presentati gli strumenti didattici disponibili, con particolare attenzione alle novità dell’anno scolastico in corso e a quelle che avrebbero caratterizzato il progetto per il 2025-2026.

Rivedi la puntata L’accessibilità delle norme in rete: la nuova app e il portale open data di Normattiva. Il Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi (DAGL) della PCM in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) ha voluto approfondire l’utilizzo del portale Normattiva e presentare nuovi strumenti digitali. Nel corso della rubrica è stata illustrata in dettaglio l’evoluzione del portale Normattiva. È stata presentata l’App Normattiva e l’utilizzo del portale Open data.

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Rivedi la puntata #INVESTINJTF: attivare gli investimenti delle imprese per la tripla transizione. Gli scenari aperti dal Rapporto Draghi e confermati dalle strategie per la messa in sicurezza dell’economia e della competitività europea in un contesto globale in rapida evoluzione mettono al centro, con una rinnovata rilevanza, gli investimenti per la diversificazione economica nelle aree in transizione. Si tratta di un modello che non riguarda soltanto il Sulcis Iglesiente e la Provincia di Taranto, come aree elegibili del Programma Nazionale finanziato dal Fondo per la Transizione Giusta (PN JTF), ma è di interesse per chiunque voglia collegare le politiche di coesione ad azioni concrete di supporto alle imprese e ai talenti per pilotare la tripla transizione – ambientale, sociale e competitiva – dei sistemi territoriali. Il talk ha offerto un momento di confronto sulle opportunità offerte dal PN JTF per investimenti che andassero nella prospettiva della Bussola Europea della Competitività, del Clean Industrial Deal e dell’effetto leva che il connubio tra innovazione e sostenibilità generava.

Rivedi la puntata Formazione aumentata: Intelligenza artificiale, comunicazione e cultura organizzativa. Per rafforzare lo sviluppo delle competenze del personale pubblico occorre agire su domanda e offerta: modificare comportamenti e cultura delle persone, da un lato; differenziare e innovare significativamente le opportunità formative, dall’altro. Molte speranze di innovazione della formazione sono riposte e saranno soddisfatte dall’applicazione dell’intelligenza artificiale ai processi formativi. Allo stesso tempo, è fondamentale investire sui fattori strategici di tipo organizzativo: in un contesto in cui la trasformazione digitale impone alla pubblica amministrazione nuove sfide di linguaggio e relazione, comunicare la formazione diventa una “azione strategica” necessaria. La formazione deve quindi saper parlare alle persone, con la voce delle persone. Le traiettorie di innovazione sopra descritte impattano necessariamente sui diritti: delle persone, a formarsi; dei produttori dei contenuti formativi, a preservarne la titolarità in un contesto del “tutto fruibile con tutti i mezzi”. Il talk animato da voci provenienti dal mondo istituzionale e accademico, ha esplorato come la PA possa rendere la formazione più accessibile, coinvolgente e rilevante per le nuove generazioni. Attraverso il confronto tra esperienze e visioni – dalla comunicazione crossmediale ai temi dell’intelligenza artificiale e della tutela dei cittadini digitali – l’incontro ha proposto spunti concreti per innovare il modo in cui la PA racconta sé stessa e i suoi percorsi di crescita interna. Un’occasione per riflettere su come costruire un dialogo efficace, trasparente e partecipativo, in grado di avvicinare i giovani e rafforzare la fiducia nei confronti delle istituzioni.

Rivedi la puntata Competenze e valore pubblico. Modelli e strumenti per un nuovo paradigma di gestione delle risorse umane nella PA. Attraverso l’incontro si è fornito un quadro sintetico dell’iniziativa che il Dipartimento della funzione pubblica sta realizzando, con il supporto di Formez PA ed Invitalia in qualità di soggetti attuatori, per favorire un cambiamento culturale nella PA, orientato al riconoscimento e alla valorizzazione delle competenze del personale e all’introduzione di un modello di gestione strategica delle risorse umane che favorisca il raggiungimento degli obiettivi di valore pubblico delle amministrazioni, in favore dell’intera collettività. Oltre al framework concettuale e metodologico a fondamento dell’iniziativa, nel corso dell’evento sono stati presentati gli strumenti tecnologici in fase di sviluppo e di sperimentazione che, in prospettiva, saranno messi gratuitamente a disposizione di tutti gli enti della PA. Attraverso la testimonianza diretta di uno degli Enti che hanno partecipato come caso di studio, si è completato il racconto di un’iniziativa i cui obiettivi risiedevano nel favorire un cambiamento di paradigma nel modo di concepire la gestione del personale nella PA, rendendola più attrattiva e dinamica, e favorendo, al contempo, la digitalizzazione e la semplificazione delle procedure.

Rivedi la puntata Just Transition Fund e Social Climate Fund. Strategie e strumenti dell’unione europea per governare gli effetti della transizione energetica. Il Just Transition Fund e il Social Climate Fund sono due delle novità della programmazione europea 2021-2027 e interrogano le amministrazioni locali su come sviluppare gli obblighi e le strategie di sostenibilità anche attraverso la capacità di creare un utilizzo integrato di tutte le risorse finanziarie disponibili. Il JTF supporta gli investimenti nelle bonifiche e nella rigenerazione ambientale dei territori, ma anche gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile e nei nuovi modelli di governance per l’attuazione dei PAESC (es. CER o reti di ricerca e innovazione per la sperimentazione di nuove applicazioni dell’idrogeno). Il Fondo Sociale per il Clima attiva complessivamente 86 miliardi di euro dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2032 per sostenere investimenti a favore dei territori e dei cittadini per supportare la transizione verso soluzioni di mobilità sostenibile, edilizia efficiente dal punto di vista dei consumi energetici, le CER o soluzioni per lo stoccaggio dell’energia. Il talk è stato un’occasione di dialogo tra istituzioni europee, nazionali e il mondo della ricerca per analizzare sfide e prospettive al fine di governare e anticipare gli effetti di una transizione energetica giusta.

Rivedi la puntata Infrastrutture e crescita: dal monitoraggio delle grandi opere al premio di risultato. Un appuntamento dedicato al rapporto tra politiche infrastrutturali, trasparenza amministrativa e crescita economica. Il titolo dell’evento mette al centro una visione moderna dell’azione pubblica, che coniuga programmazione, esecuzione e misurazione degli impatti. L’incontro è stato un’occasione di confronto tra istituzioni, imprese, tecnici e mondo della ricerca, partendo da alcune parole chiave: accelerazione degli investimenti strategici, in particolare nel settore delle infrastrutture; monitoraggio delle grandi opere, attraverso dati aperti, piattaforme digitali e sinergie inter-istituzionali; efficienza della Pubblica Amministrazione, con strumenti concreti come il Premio di Risultato e la valutazione delle performance. Un focus specifico è stato dedicato al “Premio di Risultato”, un’iniziativa volta a incentivare le amministrazioni pubbliche e le imprese coinvolte nella realizzazione delle grandi opere a raggiungere obiettivi prestabiliti in termini di tempi, costi e qualità. Questo strumento mira a promuovere una cultura della performance e dell’efficienza nel settore delle infrastrutture. L’incontro è stato un momento per condividere buone pratiche, modelli di governance e strumenti innovativi per rafforzare la capacità di attuazione del sistema pubblico, con uno sguardo concreto agli obiettivi del PNRR e alla modernizzazione del Paese.

Rivedi la puntata Il Ruolo delle Istituzioni nella ricostruzione e nello sviluppo del Cratere Aquilano: politiche e modelli di governance multilivello. L’evento è stato dedicato ad un confronto istituzionale riguardante l’analisi e la valutazione delle politiche pubbliche realizzate mediante i programmi attuati sul territorio del cratere, teso ad evidenziare l’efficacia della governance multilivello degli interventi di ricostruzione e sviluppo, che, nell’ultimo biennio, hanno registrato una significativa accelerazione, mediante l’assegnazione nell’area aquilana e nei territori di oltre un miliardo di euro, il lancio del nuovo programma Restart 2, destinato allo sviluppo locale, per oltre 120 milioni di euro, nonché l’attuazione delle misure del PNC per 1,7 miliardi di euro. Attraverso il contributo dei relatori, è stata esplicitata l’interconnessione virtuosa instaurata tra il Governo centrale e le Amministrazioni regionali e locali, nonché con le associazioni degli enti territoriali, presupposto che ha reso possibile la definizione e l’attuazione di strategie e modelli di governance efficaci.

Rivedi la puntata Ricostruzione e sviluppo: best practice per il futuro dei territori aquilani e abruzzesi. L’evento ha approfondito il ruolo della ricostruzione come leva di sviluppo e innovazione, mettendo in luce le best practice implementate nell’area del cratere aquilano, la cui testimonianza significativa è rappresentata dall’azione degli Uffici speciali nelle fasi di attuazione e monitoraggio dei processi. Sono state evidenziate le peculiarità di un approccio integrato, che combina politiche di sviluppo economico, iniziative di rigenerazione territoriale e interventi strutturali, in grado di gettare le basi per un rilancio duraturo del territorio, che possa contrastare le criticità economico-sociali e gli effetti dello spopolamento, obiettivo ricompreso, tra altri, nel programma di sviluppo Restart. L’incontro si è concentrato inoltre sulla condivisione delle migliori prassi e strategie di sviluppo adottate, offrendo la testimonianza diretta di Infratel Italia, responsabile di uno degli interventi più innovativi del PNC in corso di realizzazione, volto a favorire il potenziamento della connettività nei territori colpiti dal sisma del 2009.

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Rivedi la puntata Tutela delle minoranze linguistiche. Cosa si intende per minoranze linguistiche? Una minoranza linguistica è un gruppo di persone che parlano una lingua madre diversa dalla lingua della maggioranza, quest’ultima generalmente identificata con i parlanti che hanno come lingua materna la lingua ufficiale dello Stato di cui sono cittadini. In questo contesto, si è parlato dei principi costituzionali del nostro ordinamento in materia e delle attività svolte dal Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che è l’unità di base preposta alla gestione delle minoranze linguistiche e assegna a tali gruppi un fondo annuale (Fondo Nazionale per le minoranze linguistiche, istituito a norma dell’articolo 9 della Legge 482/1999).



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